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Posto questo grafico che ho trovato molto interessante.. anche se preoccupante..
Direi che si commenta da solo.. oltretutto non si può nemmeno dire con certezza cos'accadrà, ancora..
Beh, più che preoccupante mi pare ovvio.
Considera che ci aspetta un anno minimo di dati macro disastrosi.
Un paio di anni di lentissima ripresa (ammesso e non concesso che ci sia).
La borsa come noto sconta tutto con 6 mesi d'anticipo, più o meno. Ciò significa che non si avrà toro per il prossimo anno se non di più.
L'unica cosa che consola è che c'è molta più consapevolezza rispetto al passato, molta più capacità d'intervento, profondità d'analisi e competenza in giro per il mondo. Tuttavia sembra che tutto ciò non sia servito o servirà a un granché:
- le banche centrali sono nel panico. Sono arrivate alla fine dei tagli possibili e non sembrano ancora aver trovato altre strategie (le misure di trasmissione di politica monetaria non si esauriscono certo alle manovre sui tassi sebbene di altro non si veda granché).
- non c'è, malgrado i proclami, coordinazione internazionale che si auspica da mesi
- i governi restano ostaggio delle banche, specie in Italia: i Tremonti Bonds sono un'ottima idea, ma chi mai assicurerà che le risorse allenteranno la credit crunch per aziende (specie PICCOLE) e famiglie? Nessuno. O meglio, autorità preposte al controllo che invece di fare il proprio lavoro sono anch'esse al servizio dei controllati.
Insomma, invece di aspettare una ripresa delle borse, testa bassa e lavorare. La crisi durerà e anche una volta passata lo stile di vita attuale non sarà più sostenibile.
Beh, più che preoccupante mi pare ovvio.
Considera che ci aspetta un anno minimo di dati macro disastrosi.
Un paio di anni di lentissima ripresa (ammesso e non concesso che ci sia).
La borsa come noto sconta tutto con 6 mesi d'anticipo, più o meno. Ciò significa che non si avrà toro per il prossimo anno se non di più.
L'unica cosa che consola è che c'è molta più consapevolezza rispetto al passato, molta più capacità d'intervento, profondità d'analisi e competenza in giro per il mondo. Tuttavia sembra che tutto ciò non sia servito o servirà a un granché:
- le banche centrali sono nel panico. Sono arrivate alla fine dei tagli possibili e non sembrano ancora aver trovato altre strategie (le misure di trasmissione di politica monetaria non si esauriscono certo alle manovre sui tassi sebbene di altro non si veda granché).
- non c'è, malgrado i proclami, coordinazione internazionale che si auspica da mesi
- i governi restano ostaggio delle banche, specie in Italia: i Tremonti Bonds sono un'ottima idea, ma chi mai assicurerà che le risorse allenteranno la credit crunch per aziende (specie PICCOLE) e famiglie? Nessuno. O meglio, autorità preposte al controllo che invece di fare il proprio lavoro sono anch'esse al servizio dei controllati.
Insomma, invece di aspettare una ripresa delle borse, testa bassa e lavorare. La crisi durerà e anche una volta passata lo stile di vita attuale non sarà più sostenibile.
E' ovvio, ma è anche preoccupante perchè non si può dire con certezza fino a dove arriveremo.. specialmente anche alla luce dei 3 punti che hai elencato..
naturalmente quelli di mercato libero avevano previsto il rimbalzo indovinando la data contenuta nella forbice dal 10 al 13
Vabè scusa, non è che ci voglia chissà che... se il mercato è giù del 60% dal picco e si sfascia puntualmente ogni giorno, ci sta 1 rimbalzo... che poi magari è il solito rimbalzo del gatto morto o la ripartenza della borsa poco cambia
Lo conosco sto grafico... questo è quello che fa + scena, ma ce ne sono altre versioni, una in particolare è quella che fa vedere il numero di disoccupati creato dalle diverse recessioni (metto solo il link perché l'immagine è enorme):
però sono tutti periodi storici caratterizzati in modo diverso... ora tutto è globalizzato, tutte le società (anche a livello internazionale) sono compartecipate e compartecipanti, la produttività attuale è completamente diversa da quella del '29 etc.
Quindi, morale della favola: i grafici fanno scena ma non vuol dire che si debba necessariamente risalire o sprofondare.
Beh, più che preoccupante mi pare ovvio.
Considera che ci aspetta un anno minimo di dati macro disastrosi.
Un paio di anni di lentissima ripresa (ammesso e non concesso che ci sia).
La borsa come noto sconta tutto con 6 mesi d'anticipo, più o meno. Ciò significa che non si avrà toro per il prossimo anno se non di più.
L'unica cosa che consola è che c'è molta più consapevolezza rispetto al passato, molta più capacità d'intervento, profondità d'analisi e competenza in giro per il mondo. Tuttavia sembra che tutto ciò non sia servito o servirà a un granché:
- le banche centrali sono nel panico. Sono arrivate alla fine dei tagli possibili e non sembrano ancora aver trovato altre strategie (le misure di trasmissione di politica monetaria non si esauriscono certo alle manovre sui tassi sebbene di altro non si veda granché).
- non c'è, malgrado i proclami, coordinazione internazionale che si auspica da mesi
- i governi restano ostaggio delle banche, specie in Italia: i Tremonti Bonds sono un'ottima idea, ma chi mai assicurerà che le risorse allenteranno la credit crunch per aziende (specie PICCOLE) e famiglie? Nessuno. O meglio, autorità preposte al controllo che invece di fare il proprio lavoro sono anch'esse al servizio dei controllati.
Insomma, invece di aspettare una ripresa delle borse, testa bassa e lavorare. La crisi durerà e anche una volta passata lo stile di vita attuale non sarà più sostenibile.
Siero non sono d'accordo con te su più punti:
1) la borsa non anticipa niente, la borsa va sulla base delle sue ipotesi e sentimenti, tanto che piglia pure delle cantonate micidiali, sbagliandosi in modo clamoroso (la bolla internet ce la ricordiamo tutti mi sa)
2) le banche centrali non mi sembrano nel panico, anzi... hanno tutte creato delle nuove misure di intervento dirette e indirette sia sul mercato che nelle singole società o portafogli, mirate a tirar giù i tassi e l'Euribor e restaurare la liquidità nel sistema. Oggi per esempio la Bank of England si è ricomprata 2 miliardi di sterline di titoli x far venir giù sti tassi a lunga e aiutare il mercato immobiliare, e la Fed sta già facendo la stessa cosa comprando carta Agency e di altro tipo.
3) la coordinazione internazionale c'è soprattutto tra le banche centrali ma, per quanto riguarda i governi, è in Europa che tutti fanno quel ***** che vogliono.
Per il resto sono d'accordo; lo dicevo già mesi fa in un topic simile che ci aspetta un periodo piuttosto difficile...
Va
Lo conosco sto grafico... questo è quello che fa + scena, ma ce ne sono altre versioni, una in particolare è quella che fa vedere il numero di disoccupati creato dalle diverse recessioni (metto solo il link perché l'immagine è enorme):
però sono tutti periodi storici caratterizzati in modo diverso... ora tutto è globalizzato, tutte le società (anche a livello internazionale) sono compartecipate e compartecipanti, la produttività attuale è completamente diversa da quella del '29 etc.
Quindi, morale della favola: i grafici fanno scena ma non vuol dire che si debba necessariamente risalire o sprofondare.
.
Lo so bene.. ne parlavo oggi in un altro 3d di quanto i grafici si possono sbagliare a causa delle variazioni delle condizioni, delle ipotesi di base che sono causate a loro volta dal cambiamento della realtà che rispecchiano e che è in continua evoluzione..
E infatti ho detto che non si sa cosa potrà succedere adesso..
.
Lo so bene.. ne parlavo oggi in un altro 3d di quanto i grafici si possono sbagliare a causa delle variazioni delle condizioni, delle ipotesi di base che sono causate a loro volta dal cambiamento della realtà che rispecchiano e che è in continua evoluzione..
E infatti ho detto che non si sa cosa potrà succedere adesso..
Ah, scusa allora, è che non ho + tempo di seguire il forum durante il giorno
Vabè scusa, non è che ci voglia chissà che... se il mercato è giù del 60% dal picco e si sfascia puntualmente ogni giorno, ci sta 1 rimbalzo... che poi magari è il solito rimbalzo del gatto morto o la ripartenza della borsa poco cambia
Lo conosco sto grafico... questo è quello che fa + scena, ma ce ne sono altre versioni, una in particolare è quella che fa vedere il numero di disoccupati creato dalle diverse recessioni (metto solo il link perché l'immagine è enorme):
però sono tutti periodi storici caratterizzati in modo diverso... ora tutto è globalizzato, tutte le società (anche a livello internazionale) sono compartecipate e compartecipanti, la produttività attuale è completamente diversa da quella del '29 etc.
Quindi, morale della favola: i grafici fanno scena ma non vuol dire che si debba necessariamente risalire o sprofondare.
Ma non c'hanno manco i soldi per giocare a scopa
Siero non sono d'accordo con te su più punti:
1) la borsa non anticipa niente, la borsa va sulla base delle sue ipotesi e sentimenti, tanto che piglia pure delle cantonate micidiali, sbagliandosi in modo clamoroso (la bolla internet ce la ricordiamo tutti mi sa)
2) le banche centrali non mi sembrano nel panico, anzi... hanno tutte creato delle nuove misure di intervento dirette e indirette sia sul mercato che nelle singole società o portafogli, mirate a tirar giù i tassi e l'Euribor e restaurare la liquidità nel sistema. Oggi per esempio la Bank of England si è ricomprata 2 miliardi di sterline di titoli x far venir giù sti tassi a lunga e aiutare il mercato immobiliare, e la Fed sta già facendo la stessa cosa comprando carta Agency e di altro tipo.
3) la coordinazione internazionale c'è soprattutto tra le banche centrali ma, per quanto riguarda i governi, è in Europa che tutti fanno quel ***** che vogliono.
Per il resto sono d'accordo; lo dicevo già mesi fa in un topic simile che ci aspetta un periodo piuttosto difficile...
Pumbo secondo te basterà tirar giu i tassi anche pure verso un teorico 0%?
Ne discutevamo a lezione con il prof. e non siamo arrivati ad una soluzione univoca.
Taglio dei tassi da solo? No.
Secondo me fa tutto parte di un discorso più ampio. Mi spiego: se fossimo in una crisi non così grave come quella attuale, cioè una situazione dove magari:
- il sistema bancario non sia "rotto"
- la fiducia di chi i soldi li deve spendere (famiglie, imprese) non fosse ai minimi storici come ora,
- non ci fossero state perdite di occupazione così pronunciate,
- il mercato immobiliare non fosse collassato su sé stesso,
allora eccome se tagliare i tassi a 0% farebbe effetto!! Certo, sarebbe difficile giustificare, in una situazione meno critica di quella dove ci troviamo, un taglio del costo del denaro al minimo assoluto, ma si fa per parlare.
In una situazione del genere, una riduzione così importante dei tassi si trasferirebbe velocemente attraverso il canale bancario, secondo me, nella "ricchezza" delle famiglie e delle imprese, favorendo una ripresa dell'attività e una ripartenza del ciclo via consumi e spesa per investimenti, visto il costo del denaro basso.
Ma il sistema dove ci troviamo è "rotto", la crisi è ben più grave e la ricchezza delle famiglie è ridotta dagli immobili che valgono di meno, dall'equity che vale meno della metà, e dal lavoro che non c'è più (sto tagliando con l'accetta, ripeto, si fa per discutere).
Quindi, ben venga la discesa dei tassi, anche a zero, che tuttavia per la maggior parte hanno visto solo le banche, ma la ricetta per uscire dalla crisi è ben più complessa; ci vogliono:
- tagli dei tassi
- nazionalizzazioni o partecipazioni
- operazioni di mercato aperto
- garanzie statali sulle emissioni di debito
- interventi statali a sostegno delle famiglie e delle imprese
- tempo
e non è detto che non servano altre cose... io vorrei essere ottimista sul poter uscire da questa palude, ma finora non vedo segnali positivi
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