Londra -4,50% - Parigi -6,20% - Francoforte -3,94% - Madrid -5,90% - Milano -5,55% - Amsterdam -5,28% - Stoccolma -5,37% - Zurigo -4,68%.
crollano le borse...
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Originariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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il 3D purtroppo è ritornato di moda
Yahoo! Finanza - Borsa, Economia, Valute, Azioni, Obbligazioni, MutuiPulcinella si è messo a piangere.... niente firma quindi!
Per favore, non chiedetemi opinioni/consigli medici. Vi è una sezione dedicata sul forum
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Originariamente Scritto da Ector Visualizza Messaggioil 3D purtroppo è ritornato di moda
Yahoo! Finanza - Borsa, Economia, Valute, Azioni, Obbligazioni, Mutui
Stavolta oltre ai bancari ed al mercato Nord Americano in netto calo (anzi crisi nera oserei dire) ci sono i colossi dell'industria giapponese
Siamo nella caccasigpic
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Originariamente Scritto da diavolettoroma81 Visualizza MessaggioVerissimo
Stavolta oltre ai bancari ed al mercato Nord Americano in netto calo (anzi crisi nera oserei dire) ci sono i colossi dell'industria giapponese
Siamo nella caccaOriginariamente Scritto da epicoZajka te la sei tirata troppo...mi sarebbe piaciuto scoparti ma a me non interessa piu' interagire con te..una volta che ce l'hai dentro stai sicura che non mi chiedi di tirarlo fuori
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Originariamente Scritto da diavolettoroma81 Visualizza MessaggioVerissimo
Stavolta oltre ai bancari ed al mercato Nord Americano in netto calo (anzi crisi nera oserei dire) ci sono i colossi dell'industria giapponese
Siamo nella cacca
"La fuga dallo yen
Il disastro delle Borse asiatiche oggi è collegato anche ai gravi problemi della Hsbc di Londra: la più grossa banca europea, ed anche la banca più globale che esista al mondo, con forte presenza in Oriente (come dice il nome storico all'origine della sigla: Hong Kong Shanghai Bank of China).
Da un lato è scattato il classico effetto imitativo: il tracollo di Hsbc, insieme con la notizia che il gruppo assicurativo americano Aig deve chiedere altri 30 miliardi di dollari di aiuti (dopo essere costato quasi dieci volte tanto al contribuente americano) ha immediatamente trascinato al ribasso i titoli finanziari delle piazze asiatiche.
Ma c'è una ragione in più per preoccupare i mercati. La decisione annunciata oggi dalla Hsbc di chiudere tutte le sue filiali in America è il segnale che stiamo entrando a gran velocità in una fase di pericoloso "nazionalismo del credito". I colossi bancari in difficoltà si ritirano nei propri mercati domestici, cancellando decenni di internazionalizzazione.
Questo ha effetti a catena che colpiscono più duramente le economie più deboli: se le banche tedesche, austriache o italiane ridimensionano la loro attività all'estero, si aggrava la penuria di credito nell'Europa dell'Est. Le banche americane a loro volta si ritirano dall'Europa e dall'Asia, e così via. Che ci sia o meno una deliberata regìa dei governi (in certi casi sì: dovendo salvare le banche coi soldi del contribuente impongono di far credito in primis all'economia nazionale) questa retromarcia o contro-globalizzazione finanziaria accentua la scarsità del credito disponibile per finanziare la ripresa.
Un altro segnale di allarme in Asia è la debolezza di numerose valute importanti: lo yen giapponese, il won sudcoreano, la rupia indiana. La continua discesa dello yen giapponese accentua quella violenta inversione di tendenza iniziata poche settimane fa. Dopo essere stata la valuta più forte del mondo nella parte finale del 2008 e all'inizio del 2009, la settimana scorsa lo yen ha segnato la caduta più rapida degli ultimi 13 anni e ha raggiunto un minimo nella parità sul dollaro rispetto agli ultimi tre mesi.
Perché questo brusco ribaltamento? Nella seconda metà del 2008 lo yen aveva beneficiato della fuga dal rischio. Si era prosciugato completamente il fenomeno speculativo del carry-trade che consisteva nell'indebitarsi nelle valute a bassi tassi per investire in quelle ad alto rendimento. Grandi investitori internazionali avevano liquidato i propri debiti in yen, e pertanto erano stati costretti a comprare la valuta nipponica spingendola al rialzo. Lo yen era diventato un bene-rifugio.
Ma ora l'effetto "fine del carry-trade" si è esaurito e sull'andamento della moneta di Tokyo tornano a pesare i fondamentali dell'economia. Con una recessione tra le più pesanti del mondo, il crollo dell'export (meno 45%) e della produzione industriale, il Giappone sta perfino peggio di Europa e Stati Uniti.
Il ministero delle Finanze giapponese rivela che il paese ha subito un deflusso netto di capitali per 1.721 miliardi di yen solo nella scorsa settimana. La fuga di capitali dal Giappone sta raggiungendo livelli record da tre mesi. La settimana scorsa lo yen ha perso il 5,2% sul dollaro e il 4,2% verso l'euro."
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Originariamente Scritto da pina colada Visualizza MessaggioLa situazione è più grave di quanto si potesse pensare..
"La fuga dallo yen
Il disastro delle Borse asiatiche oggi è collegato anche ai gravi problemi della Hsbc di Londra: la più grossa banca europea, ed anche la banca più globale che esista al mondo, con forte presenza in Oriente (come dice il nome storico all'origine della sigla: Hong Kong Shanghai Bank of China).
Da un lato è scattato il classico effetto imitativo: il tracollo di Hsbc, insieme con la notizia che il gruppo assicurativo americano Aig deve chiedere altri 30 miliardi di dollari di aiuti (dopo essere costato quasi dieci volte tanto al contribuente americano) ha immediatamente trascinato al ribasso i titoli finanziari delle piazze asiatiche.
Ma c'è una ragione in più per preoccupare i mercati. La decisione annunciata oggi dalla Hsbc di chiudere tutte le sue filiali in America è il segnale che stiamo entrando a gran velocità in una fase di pericoloso "nazionalismo del credito". I colossi bancari in difficoltà si ritirano nei propri mercati domestici, cancellando decenni di internazionalizzazione.
Questo ha effetti a catena che colpiscono più duramente le economie più deboli: se le banche tedesche, austriache o italiane ridimensionano la loro attività all'estero, si aggrava la penuria di credito nell'Europa dell'Est. Le banche americane a loro volta si ritirano dall'Europa e dall'Asia, e così via. Che ci sia o meno una deliberata regìa dei governi (in certi casi sì: dovendo salvare le banche coi soldi del contribuente impongono di far credito in primis all'economia nazionale) questa retromarcia o contro-globalizzazione finanziaria accentua la scarsità del credito disponibile per finanziare la ripresa.
Un altro segnale di allarme in Asia è la debolezza di numerose valute importanti: lo yen giapponese, il won sudcoreano, la rupia indiana. La continua discesa dello yen giapponese accentua quella violenta inversione di tendenza iniziata poche settimane fa. Dopo essere stata la valuta più forte del mondo nella parte finale del 2008 e all'inizio del 2009, la settimana scorsa lo yen ha segnato la caduta più rapida degli ultimi 13 anni e ha raggiunto un minimo nella parità sul dollaro rispetto agli ultimi tre mesi.
Perché questo brusco ribaltamento? Nella seconda metà del 2008 lo yen aveva beneficiato della fuga dal rischio. Si era prosciugato completamente il fenomeno speculativo del carry-trade che consisteva nell'indebitarsi nelle valute a bassi tassi per investire in quelle ad alto rendimento. Grandi investitori internazionali avevano liquidato i propri debiti in yen, e pertanto erano stati costretti a comprare la valuta nipponica spingendola al rialzo. Lo yen era diventato un bene-rifugio.
Ma ora l'effetto "fine del carry-trade" si è esaurito e sull'andamento della moneta di Tokyo tornano a pesare i fondamentali dell'economia. Con una recessione tra le più pesanti del mondo, il crollo dell'export (meno 45%) e della produzione industriale, il Giappone sta perfino peggio di Europa e Stati Uniti.
Il ministero delle Finanze giapponese rivela che il paese ha subito un deflusso netto di capitali per 1.721 miliardi di yen solo nella scorsa settimana. La fuga di capitali dal Giappone sta raggiungendo livelli record da tre mesi. La settimana scorsa lo yen ha perso il 5,2% sul dollaro e il 4,2% verso l'euro."
Comunque veramente questa crisi nipponica mi preoccupa, loro sono sempre stati presi a modello da tutti per efficienza e scarsi sprechi, se cominciano a vacillare anche loro la vedo nerasigpic
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Originariamente Scritto da diavolettoroma81 Visualizza MessaggioArticolo interessantissimo
Comunque veramente questa crisi nipponica mi preoccupa, loro sono sempre stati presi a modello da tutti per efficienza e scarsi sprechi, se cominciano a vacillare anche loro la vedo nera
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se dovesse crollare anche AIG allora la cosa sarebbe davvero preoccupante anche l'europaPulcinella si è messo a piangere.... niente firma quindi!
Per favore, non chiedetemi opinioni/consigli medici. Vi è una sezione dedicata sul forum
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Originariamente Scritto da greenday2 Visualizza Messaggionon mi sorprende tanto sinceramente.
Originariamente Scritto da Ector Visualizza Messaggiose dovesse crollare anche AIG allora la cosa sarebbe davvero preoccupante anche l'europa
(Teleborsa) - Roma, 2 mar - American International Group (AIG) riceverà un aiuto finanziario fino a 30 mld di dollari dal governo USA. Il colosso statunitense aveva già ricevuto finanziamenti fino a 150 mld di dollari. Nella giornata di oggi il cda di AIG verficiherà i risultati che dovrebbero riportare una maxi perdita di ben 60 mld di dollari.
Intanto le agenzie di rating Standard & Poor's e Moody's hanno avallato il piano di salvataggio del colosso assicurativo.
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Originariamente Scritto da pina colada Visualizza MessaggioNemmeno a me..
Per AIG nuova iniezione fino a 30 mld di dollari
(Teleborsa) - Roma, 2 mar - American International Group (AIG) riceverà un aiuto finanziario fino a 30 mld di dollari dal governo USA. Il colosso statunitense aveva già ricevuto finanziamenti fino a 150 mld di dollari. Nella giornata di oggi il cda di AIG verficiherà i risultati che dovrebbero riportare una maxi perdita di ben 60 mld di dollari.
Intanto le agenzie di rating Standard & Poor's e Moody's hanno avallato il piano di salvataggio del colosso assicurativo.sigpic
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Originariamente Scritto da pina colada Visualizza MessaggioTu che alternativa proporresti..??
Ora mi spiego.
Già campiamo con poco, abbiamo due soldi da parte (strasudatissimi e straguadagnati) lo investiamo in qualcosa di bancario e ti ci danno uno sputo, poi al momento di chiedere un piccolo favore alle banche loro praticamente ti si inchiappettano chiedendo garanzie e interessi esorbitanti, ora che sono in difficoltà loro, si attaccano allo stato (pagato e sovvenzionato da noi con le nostre strasudatissime tasse dei nostri strasudati stipendi bassi) per ringalluzzirsi e riniziare il circolo vizioso dell'inchiappettamento verso il debole contribuente.
Praticamente ci inculanx a rotazioneLast edited by diavolettoroma81; 02-03-2009, 18:33:44.sigpic
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