oggi comincia il Sinodo dei Vescovi sulla Parola di Dio

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    • A casa di Steel77 a rubargli l'argenteria mentre è alla ricerca di se stesso.
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    #16
    Originariamente Scritto da boss123 Visualizza Messaggio
    hai le miei stesse gucci,,,pelle e inserti jeans....giusto?
    Presidente siamo con Te,
    meno male che Silvio muore.

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    • Frattaz
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      #17
      La lettura della Bibbia è opera strettamente culturale, e che non riguarda solo il Papa (che terrà una sola lettura, quella di stasera, non in prima serata ma alle 19) ma coinvolge anche i rappresentanti delle altre religioni che si rifanno al Vecchio Testamento, rabbini ebrei compresi.
      Sean non hai colto il problema.

      Io mi pongo solo delle domande sul perchè e sul come ci sia il papa lì e non una persona a caso.

      Perchè guarda che sui miliardi che siamo se ne trovava un altro per parlare della bibbia.


      Far apparire il papa è chiaramente di parte dal punto di vista religioso, prima che culturale.

      Non è cosa nuova inoltre che la rai e raiuno in particolare siano assolutamente sbilanciate verso la cultura cristiana.

      Il problema che mi pongo, che non è quello della validità culturale di cui parli, è legato alle motivazione che portano ad avere il papa a presentare la lettura della bibbia.

      Una questione molto semplice, se egli è in una televisione pubblica da capo di stato o da leader religioso.

      In entrambi i casi si aprono le porte alla presenza televisiva di ben altre personalità.

      Ribadisco, la questione che pongo non è legata strettamente all'impatto culturale che può avere la lettura della bibbia, (basso se si limiterà alla lettura e non all'esegesi) ma alla scelta particolare del presentatore.



      A parte il fatto che in un Paese a maggioranza cattolica non trovo nulla di strano che la tv di Stato possa una tantum dedicare qualche ora ad argomenti religiosi (non credo che leggere la Bibbia sia un'ingerenza politica negli affari di uno Stato estero), visto che poi, sempre nelle reti RAI ci sono spazi e rubriche dedicate a protestanti, valdesi, ebrei etc., perfettamente in linea col servizio da rendere al publico, che appunto in Italia è di maggioranza cattolica.
      Non pongo alcun giudizio sulla normalità/stranezza di cui parli è la modalità di scelta del presentatore che è curiosa.


      Lo avesse fatto la BBC staremmo tutti qui a parlare di grossa operazione culturale e identitaria (e, tra l'altro, pluralista, visto il coinvolgimento di altre fedi), al confronto delle nostre TV incapaci di proporre altro che starlette e sceneggiati coi soliti noti.
      Tralasciando gli 'e se' che sono atti appunto di fede e su cui non si può discutere. Ti rammento che la scelta del papa fa pendere la bilancia verso una fede.

      Perchè non chiamare un ordinario di teologia?
      Perchè non chiamare un rabbino capo?
      Perchè non un imam?

      Torno a riproporre il problema della scelta del papa

      (non credo che leggere la Bibbia sia un'ingerenza politica negli affari di uno Stato estero)
      Ora portando all'estremo il discorso ricordo che in televisione la pubblicità si paha in genere.
      E sicuramente portare la parola della bibbia al pubblico nazionale (e non solo), attraverso la bocca del papa, è un forte strumento di proselitismo, e i soldim guarda caso la chiesa li fa proporzionali al numero di credenti. Quindi ha una sorta di ingerenza politica l'intervento del papa. Ribadisco che qui ho estremizzato il concetto
      Last edited by Frattaz; 05-10-2008, 15:20:08.

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      • Sergio
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        #18



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        • Sean
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          #19
          Originariamente Scritto da Frattaz Visualizza Messaggio
          Sean non hai colto il problema.

          Io mi pongo solo delle domande sul perchè e sul come ci sia il papa lì e non una persona a caso.

          Perchè guarda che sui miliardi che siamo se ne trovava un altro per parlare della bibbia.

          Far apparire il papa è chiaramente di parte dal punto di vista religioso, prima che culturale.

          Non è cosa nuova inoltre che la rai e raiuno in particolare siano assolutamente sbilanciate verso la cultura cristiana.

          Il problema che mi pongo, che non è quello della validità culturale di cui parli, è legato alle motivazione che portano ad avere il papa a presentare la lettura della bibbia.

          Una questione molto semplice, se egli è in una televisione pubblica da capo di stato o da leader religioso.

          In entrambi i casi si aprono le porte alla presenza televisiva di ben altre personalità.

          Ribadisco, la questione che pongo non è legata strettamente all'impatto culturale che può avere la lettura della bibbia, (basso se si limiterà alla lettura e non all'esegesi) ma alla scelta particolare del presentatore.
          Mi pare di aver risposto sul perchè il Papa, proprio in quanto massimo rappresentante della religione cattolica contenuta a pieno titolo nella lettura della Bibbia;
          Ho anche sottolineato, proprio per anticipare la tua obiezione, che faranno parte di quel ciclo di letture anche rappresentanti di altre religioni (compresi i rabbini) :
          Da parte cattolica se si fosse chiamato un prete sarebbe stata la stessa cosa o andava bene, tutti fuorchè il Papa insomma?
          Il Papa, ci si dimentica un pò troppo spesso (la moda degli studenti della Sapienza sta prendendo piede) è principalmente Vescovo di Roma, e in forza di questo titolo Romano Pontefice e pastore universale della Chiesa Cattolica:
          Se si può avere lui, perchè andare a cercare altri (altri che poi - ribadisco - ci sono comunque)?

          (Per quanto riguarda l'operazione culturale, Frattaz, è ovvio che la televisione si rivolga a dei non esperti in questioni teologiche, anche perchè trattandosi di lettura interconfessionale non si potrebbe comuqnue dare un'esegesi comune a tutte le religioni).
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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          • ma_75
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            #20
            Originariamente Scritto da PrinceRiky Visualizza Messaggio
            siamo uno Stato cattolico, da sempre e anche ora

            la Chiesa ha un potere smodato in Italia, è così. Se non ci piace andiamocene

            Da sempre? ma di quale sempre parli?
            In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
            ma_75@bodyweb.com

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              #21
              Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
              Da sempre? ma di quale sempre parli?
              Si ma poi non siamo uno stato cattolico.

              Siamo uno stato con un ampio numero di 'credenti' (e onestamente mi fa ridere perchè non saremmo messi come siamo se tutti predicassero e razzolassero bene).


              Ricordo inoltre che è dal governo Craxi che NON ABBIAMO una religione ufficiale dello Stato italiano.

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              • Sean
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                #22
                Originariamente Scritto da Frattaz Visualizza Messaggio

                Tralasciando gli 'e se' che sono atti appunto di fede e su cui non si può discutere. Ti rammento che la scelta del papa fa pendere la bilancia verso una fede.

                Perchè non chiamare un ordinario di teologia?
                Perchè non chiamare un rabbino capo?
                Perchè non un imam?

                Torno a riproporre il problema della scelta del papa



                Ora portando all'estremo il discorso ricordo che in televisione la pubblicità si paha in genere.
                E sicuramente portare la parola della bibbia al pubblico nazionale (e non solo), attraverso la bocca del papa, è un forte strumento di proselitismo, e i soldim guarda caso la chiesa li fa proporzionali al numero di credenti. Quindi ha una sorta di ingerenza politica l'intervento del papa. Ribadisco che qui ho estremizzato il concetto
                Se cerchi in rete troverai l'elenco di chi parteciperà a questa lettura interconfessionale, e che coinvolge pure rabbini, teologi, casalinghe e diversamente abili:
                Non si fanno mancare nessuno, come vedi.
                Il Papa apre solo la prima puntata, e in un Paese a maggioranza cattolica credo sia legittimo e naturale che possa avvenire, o il relativismo vale solo per le minoranze?
                ...ma di noi
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                  #23
                  Sean prima di tutto non mi sono spiegato bene.

                  Parlo del papa come del prete, vorrei un teologo laico ( nell'accezzione più generale possibile del termine).

                  Ovviamente essendo il capo di uno stato estero , prima che vescovo di roma (della qual cosa me ne frega relativamente), il problema a mio avviso si amplifica.

                  Per quel che riguarda l'operazione culturale, aspetto di vedere come sarà la trasmissione, visto che i contenuti esatti ancora non ci sono stati svelati ( usiamo un termine caro alle fedi).

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                    #24
                    Originariamente Scritto da Frattaz Visualizza Messaggio
                    Si ma poi non siamo uno stato cattolico.
                    .
                    Ecco, allora sarebbe più giusto dire che nessun rappresentante religioso deve avere accesso a nessun mezzo pubblico di comunicazione, nel senso di un laicismo di Stato, non puntare sempre e comuqnue solo al bersaglio grosso (e pure facile in verità).
                    Non può essere il Papa ad invitare lo Stato ad essere compiutamente laico, ma è lo Stato che da sè ci deve pensare.
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
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                      #25
                      A parte che tecnicamente in un ottica di parità di possibilità ed eguaglianza sì, le minoranze dovrebbero essere aiutate prima delle maggioranze, ribadisco che il problema che mi pongo è sia quello della scelta del capo di stato e di una religione, oltre che di un credente. E ti ripeto aspettiamo entrambi a vedere i contenuti, a prescindere però dai quali, il messaggero conta, e molto

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                      • Sean
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                        #26
                        Originariamente Scritto da Frattaz Visualizza Messaggio
                        Sean prima di tutto non mi sono spiegato bene.

                        Parlo del papa come del prete, vorrei un teologo laico ( nell'accezzione più generale possibile del termine).

                        Ovviamente essendo il capo di uno stato estero , prima che vescovo di roma (della qual cosa me ne frega relativamente), il problema a mio avviso si amplifica.

                        Per quel che riguarda l'operazione culturale, aspetto di vedere come sarà la trasmissione, visto che i contenuti esatti ancora non ci sono stati svelati ( usiamo un termine caro alle fedi).
                        Si, ho risposto sopra credo:
                        Così risulta, in un'ottica strettamente laica, effettivamente più chiaro
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

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                          #27
                          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                          Ecco, allora sarebbe più giusto dire che nessun rappresentante religioso deve avere accesso a nessun mezzo pubblico di comunicazione, nel senso di un laicismo di Stato, non puntare sempre e comuqnue solo al bersaglio grosso (e pure facile in verità).
                          Non può essere il Papa ad invitare lo Stato ad essere compiutamente laico, ma è lo Stato che da sè ci deve pensare.
                          Facevo notare solo come abbia evidentemente più sensazionalità ed impatto mediatico un papa rispetto ad un rabbino base.

                          E poi il mio era commento di risposta lla battuta di ma, sul piano puramente giuridico / costituzionale.

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                          • ma_75
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                            #28
                            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                            Ecco, allora sarebbe più giusto dire che nessun rappresentante religioso deve avere accesso a nessun mezzo pubblico di comunicazione, nel senso di un laicismo di Stato, non puntare sempre e comuqnue solo al bersaglio grosso (e pure facile in verità).
                            Non può essere il Papa ad invitare lo Stato ad essere compiutamente laico, ma è lo Stato che da sè ci deve pensare.

                            Quello che indichi (credo tu lo intenda come paradosso) è, nella mia visione, la condizione ideale a cui approdare. Nessun rappresentante di nessuna relgiione che ci ammaestri dagli schermi televisivi. Chi ha esigenze spirituali da colmare con la religione, qualuqnue religione, sa bene dove rintracciare gli officianti che placheranno la sua sete, senza doverli incontrare tra il telegiornale e la prima serata.
                            In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                            ma_75@bodyweb.com

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                              #29
                              Originariamente Scritto da Frattaz Visualizza Messaggio
                              Facevo notare solo come abbia evidentemente più sensazionalità ed impatto mediatico un papa rispetto ad un rabbino base.

                              E poi il mio era commento di risposta lla battuta di ma, sul piano puramente giuridico / costituzionale.
                              Ma non ti do torto su questo punto, perchè la penso in fondo come te, ovvero in Italia non abbiamo raggiunto la perfetta separazione Chiesa-Stato:
                              Bisogna tenere presente una cosa;
                              La Chiesa nella storia (è più forte di lei credo) ha sempre teso a legarsi al potere civile, a conpenetrarlo, dai tempi di Roma antica ad oggi.
                              Si pensava che dopo Porta Pia, dopo i patti lateranensi, e dopo il rinnovo degli stessi, che le cose cambiassero.
                              Da parte della Chiesa è evidente che si ha tutto l'interesse a che non cambino, se quella è la sua storia secolare:
                              Allora deve essere lo Stato (in Francia o Germania non è morto nessuno mi pare, eppure là si vive un laicismo molto più forte del nostro) a mettere i paletti alla Chiesa, sono i politici che invece che cercare i voti dei cattolici devono andare con le loro gambe, parlando dei problemi, e non di come risolverli in chiave cattolica, per accattivarsi il voto:
                              Ricordo che Mussolini fece i Patti con la Chiesa, ma sciolse tutte le associazioni cattoliche - ecco un buon esempio.
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                #30
                                Mussolini però fece più che un trattato un disastro

                                Purtroppo la chiesa porta ancora troppi voti temo.

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