SICUREZZA STRADALE
Ecco le tabelle anti stragi
I locali obbligati ad esporle
Da domani in pub e discoteche: così si calcola il tasso alcolico Protesta il sindacato dei gestori: inutili le proibizioni
ROMA - Ogni novità, almeno in Italia, porta con sé polemiche. Non vengono risparmiate le tabelle anti incidenti che da domani dovranno essere esposte, ben visibili, in discoteche e pub. Indicheranno le quantità delle diverse bevande alcoliche che si potranno consumare per sedersi al posto di guida in condizione di sobrietà, pronti a sfidare l’etilometro. Critica la Silb, l’associazione dei gestori di locali notturni, che aderisce alla Fipe: «Inutile andare avanti con le proibizioni che non ottengono e non otterranno risultati in termini di diminuzione della mortalità per abuso», si mostra dubbioso il presidente Silb, Renato Giacchetto.
Parole che irritano il sottosegretario con delega alla Famiglia, Carlo Giovanardi: «Ci sono esercenti seri, collaborativi. E organizzazioni che contrastano i programmi di prevenzione delle stragi del sabato sera». Il sindacato respinge le accuse. E ricorda la condivisione di campagne per la guida sicura. Le tabelle per il calcolo del tasso alcolemico (cioè la quantità di alcol nel sangue) devono essere facilmente leggibili in tutti i locali «dove si svolgono con qualsiasi modalità e in qualsiasi orario spettacoli o altre forme di intrattenimento» e dove siano venduti alcolici». Quindi pub, night, bar con musica concerti.
Il decreto del 30 luglio 2008 chiarisce che le tavole «etiliche» dovranno essere formato-poster. E chiama a raccolta barman e camerieri raccomandando una «somministrazione responsabile». Le tabelle non vanno prese come il Vangelo. Sono solo orientative. Stime.
La risposta dell’organismo all’alcol è infatti soggettiva, non si può stabilire in assoluto quali sono gli effetti di una birra, di un bicchierino di amaro o di una delle bevande che vanno per la maggiore tra i giovani. Né si può calcolare in modo matematico quanto incideranno nei rilevamenti dell’etilometro. Molto dipende dalle capacità individuali a reggere l’alcol, peso, sesso, cosa e quanto abbiamo mangiato, da quali sostanze sono in circolo (droghe o farmaci). Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio sull’alcol dell’Istituto Superiore di Sanità, è convinto che le tabelle siano comunque un utile strumento di prevenzione: «Saranno argomento di discussione fra chi deve mettersi alla guida.
I giovani capiranno che una ragazza magra e a digiuno raggiunge il livello di 0,5 grammi per litro più facilmente rispetto a una coetanea più in carne, che ha consumato una cena abbondante ». L’arrivo dei poster anti incidenti viene in un certo senso celebrato all’isola d’Elba, con la manifestazione «Divertiti in sicurezza», testimonial fra gli altri Giorgio Faletti e Gino Paoli.
Ecco le tabelle anti stragi
I locali obbligati ad esporle
Da domani in pub e discoteche: così si calcola il tasso alcolico Protesta il sindacato dei gestori: inutili le proibizioni
ROMA - Ogni novità, almeno in Italia, porta con sé polemiche. Non vengono risparmiate le tabelle anti incidenti che da domani dovranno essere esposte, ben visibili, in discoteche e pub. Indicheranno le quantità delle diverse bevande alcoliche che si potranno consumare per sedersi al posto di guida in condizione di sobrietà, pronti a sfidare l’etilometro. Critica la Silb, l’associazione dei gestori di locali notturni, che aderisce alla Fipe: «Inutile andare avanti con le proibizioni che non ottengono e non otterranno risultati in termini di diminuzione della mortalità per abuso», si mostra dubbioso il presidente Silb, Renato Giacchetto.
Parole che irritano il sottosegretario con delega alla Famiglia, Carlo Giovanardi: «Ci sono esercenti seri, collaborativi. E organizzazioni che contrastano i programmi di prevenzione delle stragi del sabato sera». Il sindacato respinge le accuse. E ricorda la condivisione di campagne per la guida sicura. Le tabelle per il calcolo del tasso alcolemico (cioè la quantità di alcol nel sangue) devono essere facilmente leggibili in tutti i locali «dove si svolgono con qualsiasi modalità e in qualsiasi orario spettacoli o altre forme di intrattenimento» e dove siano venduti alcolici». Quindi pub, night, bar con musica concerti.
Il decreto del 30 luglio 2008 chiarisce che le tavole «etiliche» dovranno essere formato-poster. E chiama a raccolta barman e camerieri raccomandando una «somministrazione responsabile». Le tabelle non vanno prese come il Vangelo. Sono solo orientative. Stime.
La risposta dell’organismo all’alcol è infatti soggettiva, non si può stabilire in assoluto quali sono gli effetti di una birra, di un bicchierino di amaro o di una delle bevande che vanno per la maggiore tra i giovani. Né si può calcolare in modo matematico quanto incideranno nei rilevamenti dell’etilometro. Molto dipende dalle capacità individuali a reggere l’alcol, peso, sesso, cosa e quanto abbiamo mangiato, da quali sostanze sono in circolo (droghe o farmaci). Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio sull’alcol dell’Istituto Superiore di Sanità, è convinto che le tabelle siano comunque un utile strumento di prevenzione: «Saranno argomento di discussione fra chi deve mettersi alla guida.
I giovani capiranno che una ragazza magra e a digiuno raggiunge il livello di 0,5 grammi per litro più facilmente rispetto a una coetanea più in carne, che ha consumato una cena abbondante ». L’arrivo dei poster anti incidenti viene in un certo senso celebrato all’isola d’Elba, con la manifestazione «Divertiti in sicurezza», testimonial fra gli altri Giorgio Faletti e Gino Paoli.
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