Il bimbo legato a un albero e umiliato
Un bambino di 11 anni è stato aggredito da un banco di ragazzini di 13 anni, capeggiati da uno di 16, a Spino d'Adda (Cremona). Un componente del branco si sarebbe recato a casa della vittima e l'avrebbe convinta a seguirlo. Gli altri, in un parco vicino, attendevano il malcapitato armati di coltellini, nastro adesivo e macchina fotografica. Il piccolo, immobilizzato contro un albero con il nastro adesivo, avrebbe subito umiliazioni e violenze.
I contorni della vicenda restano ancora misteriosi e gli investigatori non ne parlano, perché la denuncia è avvenuta attraverso una donna che abita nella zona del parco di Spino d'Adda, che ha visto quanto stava accadendo e ha avvertito sia i carabinieri, sia il parroco.
Una volta entrato nel parco, per il bambino di 11 anni non c'è più stato scampo: il branco, che avrebbe già agito altre volte, lo stava aspettando. Secondo quanto riferito, il piccolo è stato circondato e immobilizzato contro un albero con il nastro adesivo. Brandendo i coltellini e una bottiglietta, la baby-gang avrebbe infierito sul bambino, al quale sarebbero stati anche calati i pantaloni. Non paghi, l'umiliazione finale: il branco avrebbe anche urinato su di lui.
non ci siamo proprio
Un bambino di 11 anni è stato aggredito da un banco di ragazzini di 13 anni, capeggiati da uno di 16, a Spino d'Adda (Cremona). Un componente del branco si sarebbe recato a casa della vittima e l'avrebbe convinta a seguirlo. Gli altri, in un parco vicino, attendevano il malcapitato armati di coltellini, nastro adesivo e macchina fotografica. Il piccolo, immobilizzato contro un albero con il nastro adesivo, avrebbe subito umiliazioni e violenze.
I contorni della vicenda restano ancora misteriosi e gli investigatori non ne parlano, perché la denuncia è avvenuta attraverso una donna che abita nella zona del parco di Spino d'Adda, che ha visto quanto stava accadendo e ha avvertito sia i carabinieri, sia il parroco.
Una volta entrato nel parco, per il bambino di 11 anni non c'è più stato scampo: il branco, che avrebbe già agito altre volte, lo stava aspettando. Secondo quanto riferito, il piccolo è stato circondato e immobilizzato contro un albero con il nastro adesivo. Brandendo i coltellini e una bottiglietta, la baby-gang avrebbe infierito sul bambino, al quale sarebbero stati anche calati i pantaloni. Non paghi, l'umiliazione finale: il branco avrebbe anche urinato su di lui.
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