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aspè,tu riporti copie di pagamenti
ma il fatto,anzi i fatti sono che, indifferentemente da chi pagava chi, travaglio ha trascorso vacanze con personaggi che poi sono stati condannati per reati connessi con l'ambiente mafioso
quando invece parli di "cosa faccia di male", beh riportare verità è un conto, insultare (dare della muffa ai successori di Schifani non mi pare propriamente un complimento) è tutt'altra cosa, ed è proprio qui la differenza tra un giornalista oggettivo (che dovrebbe riportare i fatti in modo imparziale) e il personaggio Travaglio che invece si assurge a portatore di Verità
che poi che verità sarebbero?!?
per caso deve venire a dircelo lui che Schifani è mafioso? è solo lui al mondo che sa che Berlusconi ha iniziato coi soldi mafiosi della Banca Rasini? è qui che il personaggio diventa ridicolo, riporta verità che tutti già conoscono, verità già presenti sia su libri-rivelazione (vedi la biografia di Monti su Berlusconi) sia su internet (su youtube si trova di tutto)
quindi Travaglio cos'ha portato di nuovo? nulla...solo ipocrisia e tanti soldi nelle sue tasche, e coloro che idolatrano come giornalista eccelso in realtà non fanno altro che idolatrare proprio il suo antagonista, il caro Silvio, da cui sembra aver carpito ottimamente le doti di comunicatore
ti devo una rep !!!
ner frattempo recordate che 'tte devi allena' du',tre vorte a settimana ottenendo communque ottimi risurtadi cor NADURAL BODIBILDI
That's much too vulgar a display of power, Karras.
di tanti posti da visitare questo va ogni anno in vacanza in Sicilia ? capisco che è bella,ma insistente mi sovviene il suono si uno scacciapensieri...
That's much too vulgar a display of power, Karras.
nn volevo essere sarcastico quando ho chiesto il link, volevo semplicemente leggere le fonti.
e cmq travaglio nn è nè falcone nè borsellino, che quest'uomo abbia o meno amicizie mafiose sta di fatto che nn è nemmeno montanelli,santoro o biagi-quelli sono giornalisti che hanno fatto giornalismo, questo è un book of cool che se ne esce dal nulla scrivendo libri su chissa' chi,facendo rivelazioni etc...
'o questo è esattamente lo stesso tipo di persona su cui tanto scrive i suoi libri, un'opportunista che ha fiutato i soldi.
tu la vedi cosi..
io vedo un giornalista che ha rischiato molto..perche'poteva finire ammazzato..e stato chiamato in causa molte volte.e sinceramente le palle per s*******re certi criminali non le hanno tutti (ecco perchè parlavo di borsellino e falcone)
e stato assolto dall acusa fattagli da berlusconi per "l'dore dei soldi"..e il cavaliere si è pagato pure le spese processuali..
ti diro' di piu'..è logico che ci guadagni, son pur sempre libri..ma vedi non capisco..lui s******* veritieramente mettendo alla luce cose che giornali e tv non fanno (poteva fare anche lui il giornalista semplice e normale ma ha scelto altro) e logicamente vendendo libri ci guadagna..
ma ci guadagna anche lo scrittore del codice da vinci e di harry potter, ma di loro non si parla..dei milioni fatti
sapete cosa è: non volete vedere le cose come stanno, vi rode che vi smerdino i vostri ideali (mafiosi corrotti e beceri) poltici...e allora iniziate:
travaglio ci guadagna su (per forza i libri li vende..e a dirla tutta manco a prezzi enormi)
i giudici sono rossi comunisiti (e gia..giustamente lo sapete voi che li avete seguiti uno ad uno dentro la cabina elettorale)
di pietro non è laureato (è gia..ex questore ex pm...)
e via cosi..
insomma non sapete piu' dove ***** andare a parare..e ne inventate di tutti i colori..
il bello sta che tutte ste porcate dette dal premier vengono credute dagli italiani
Non hai neanche chiari i fatti. scusa ma non ne posso più smetto di leggere qua o non studio più
i fatti non li ho chiari io nella stessa misura in cui non li hai chiari tu in quanto le fonti a disposizione sono le stesse per entrambi (internet e i giornali)
tu la vedi cosi..
io vedo un giornalista che ha rischiato molto..perche'poteva finire ammazzato..e stato chiamato in causa molte volte.e sinceramente le palle per s*******re certi criminali non le hanno tutti (ecco perchè parlavo di borsellino e falcone)
e stato assolto dall acusa fattagli da berlusconi per "l'dore dei soldi"..e il cavaliere si è pagato pure le spese processuali..
ti diro' di piu'..è logico che ci guadagni, son pur sempre libri..ma vedi non capisco..lui s******* veritieramente mettendo alla luce cose che giornali e tv non fanno (poteva fare anche lui il giornalista semplice e normale ma ha scelto altro) e logicamente vendendo libri ci guadagna..
ma ci guadagna anche lo scrittore del codice da vinci e di harry potter, ma di loro non si parla..dei milioni fatti
sapete cosa è: non volete vedere le cose come stanno, vi rode che vi smerdino i vostri ideali (mafiosi corrotti e beceri) poltici...e allora iniziate:
travaglio ci guadagna su (per forza i libri li vende..e a dirla tutta manco a prezzi enormi)
i giudici sono rossi comunisiti (e gia..giustamente lo sapete voi che li avete seguiti uno ad uno dentro la cabina elettorale)
di pietro non è laureato (è gia..ex questore ex pm...)
e via cosi..
insomma non sapete piu' dove ***** andare a parare..e ne inventate di tutti i colori..
il bello sta che tutte ste porcate dette dal premier vengono credute dagli italiani
ad ogni modo francè, è inutile che ti scaldi e la metti sul personale
sinceramente giudico Travaglio alla stessa stregua delle persone che lui condanna, e non tanto per le cose che dice (che sono anche abbastanza veritiere e dette con "enfasi giornalistica"), quanto per come lui voglia assurgersi a personaggio di un colore netto e inconfondibile (berlusconi e schifani sono il nero del male, lui il bianco del bene)
vuole ergersi a paladino di una coerenza che nemmeno lui ha (o meglio, non ha avuto in passato, ora sta bene attento a compiere gli stessi errori essendo molto più in vista) e ciò gioca a suo sfavore
si limitasse a fare da piacevole cantore delle perfide gesta della ignobile destra che ora ci comanda avrebbe anche un senso, ma la smania da personaggio televisivo ha colto anche lui, portandolo inevitabilmente a derivare verso una personaggio macchietta
sono opinioni, mie e tue
nessuno dei due lo conosce (e lo conosceva in passato) quindi possiamo solo basarci sui fatti e sulle accuse che si leggono in giro, il resto sono solo impressioni
Straquoto, non posso non apprezzare Travaglio per quello che dice e che porta a galla, ma ama troppo il suono della sua voce e sempre + spesso esce al di fuori delle righe scadendo in insulti gratuiti che anzichè rafforzare il concetto che sta esprimendo lo sminuiscono. Quello che fà è buono, ma neanche lui è privo di macchie e proprio per questo dovrebbe abbassare i toni e dimostrare un pò più di rispetto per gli altri non cercando a tutti i costi la battuta ad effetto.
Ciò che odio dei giornalisti è il sensazionalismo con il quale devono condire ogni notizia, anche la più anonima, il tutto per appagare non il proprio senzo civico di mettere al corrente il pubblico della "verità", ma il proprio egocentrismo e la propria voglia di apparire!
"L'unico modo per liberarsi di una tentazione è cedervi." "Oggi si conosce il prezzo di tutte le cose ed il valore di nessuna."
Straquoto, non posso non apprezzare Travaglio per quello che dice e che porta a galla, ma ama troppo il suono della sua voce e sempre + spesso esce al di fuori delle righe scadendo in insulti gratuiti che anzichè rafforzare il concetto che sta esprimendo lo sminuiscono. Quello che fà è buono, ma neanche lui è privo di macchie e proprio per questo dovrebbe abbassare i toni e dimostrare un pò più di rispetto per gli altri non cercando a tutti i costi la battuta ad effetto. Ciò che odio dei giornalisti è il sensazionalismo con il quale devono condire ogni notizia, anche la più anonima, il tutto per appagare non il proprio senzo civico di mettere al corrente il pubblico della "verità", ma il proprio egocentrismo e la propria voglia di apparire!
magari...e invece le cose serie passano (alle volte non passano proprio) in ultima pagina
ha la lungua tagliente come un rasoio..con quella aria da bravo ragazzo. .e fa delle battute ripeto geniali. .pero' lui lo sa.. e ci marcia sopra..ora e' ricco. .ok.. nulla di male, ma e' curioso che in genere chi difende i poveracci..i neri. .gli operai. .e attacca i ricchi come berlusconi. .( perche' lui e' sinistroide. .) alla fine faccia i miliardi. .la vedo una presa per il culo. .mah. .!
Veramente che io sapessi Travaglio era tutt'altro che di sinistra dato che lavorava con Indro Montanelli
aspè,tu riporti copie di pagamenti
ma il fatto,anzi i fatti sono che, indifferentemente da chi pagava chi, travaglio ha trascorso vacanze con personaggi che poi sono stati condannati per reati connessi con l'ambiente mafioso
quando invece parli di "cosa faccia di male", beh riportare verità è un conto, insultare (dare della muffa ai successori di Schifani non mi pare propriamente un complimento) è tutt'altra cosa, ed è proprio qui la differenza tra un giornalista oggettivo (che dovrebbe riportare i fatti in modo imparziale) e il personaggio Travaglio che invece si assurge a portatore di Verità
che poi che verità sarebbero?!?
per caso deve venire a dircelo lui che Schifani è mafioso? è solo lui al mondo che sa che Berlusconi ha iniziato coi soldi mafiosi della Banca Rasini? è qui che il personaggio diventa ridicolo, riporta verità che tutti già conoscono, verità già presenti sia su libri-rivelazione (vedi la biografia di Monti su Berlusconi) sia su internet (su youtube si trova di tutto)
quindi Travaglio cos'ha portato di nuovo? nulla...solo ipocrisia e tanti soldi nelle sue tasche, e coloro che lo idolatrano come giornalista eccelso in realtà non fanno altro che idolatrare proprio il suo antagonista, il caro Silvio, da cui sembra aver carpito ottimamente le doti di comunicatore
Il 14 maggio 2008 Giuseppe D’Avanzo, commentando le cose da me dette qualche giorno prima a “Che tempo che fa” sul neopresidente del Senato Renato Schifani e i suoi rapporti con alcuni personaggi poi risultati mafiosi, mi dava una lezione di giornalismo sulla prima pagina di Repubblica. Mi spiegava che “non sempre i fatti sono la verità”. Poi rivelava un sensazionale scoop, citando fantomatici “investigatori di Palermo” e la loro “fonte, l’avvocato di Michele Aiello”: “Il legale dice di aver saputo dal suo assistito che, su richiesta di Pippo, Aiello ha pagato l'albergo a Marco. Forse, dicono gli investigatori, un residence nei dintorni di Trabia. Michele Aiello, ingegnere, fortunato impresario della sanità siciliana, protetto dal governatore Totò Cuffaro (che, per averlo aiutato, beccherà 5 anni in primo grado), è stato condannato a 14 anni per associazione a delinquere di stampo mafioso. Pippo è Giuseppe Ciuro, sottufficiale di polizia giudiziaria, condannato a 4 anni e 6 mesi per aver favorito Michele Aiello e aver rivelato segreti d'ufficio utili a favorire la latitanza di Bernardo Provenzano”.
Se D’Avanzo avesse letto la sentenza di condanna di Ciuro, saprebbe che Ciuro non è stato condannato per aver favorito la latitanza di Provenzano, ma per aver passato informazioni ad Aiello che all’epoca era un imprenditore incensurato e mai condannato per alcunchè. Questo per dire la cura con cui il noto maestro di giornalismo investigativo verifica le sue fonti. Ma questo riguarda lui, non me. Quel che riguarda me è che gli “investigatori di Palermo” non “dicono” un bel niente a proposito del sottoscritto (dove? in quali atti giudiziari? Mistero). E non dice un bel niente nemmeno l’avvocato di Aiello, Sergio Monaco, che non è “fonte” di un bel nulla, come egli stesso preciserà nei giorni seguenti con una lettera a Repubblica: “… Tengo a precisare di non essere mai stato la ‘fonte’ del Giuseppe D'Avanzo, che non conosco personalmente e col quale non ho avuto mai alcuna interlocuzione, né di altri su tale episodio”.
Eppure qualcuno - D’Avanzo, messo alle strette dalla smentita del legale, si rifugia in imprecisate “fonti vicine all’inchiesta” - ha messo in giro la falsa notizia che, ”su richiesta di Pippo, Aiello ha pagato l'albergo a Marco”: l’hotel Torre Artale di Trabia (Palermo), dove soggiornai con la mia famiglia nell’estate del 2002 (Ciuro non c’era, Aiello non l’ho mai visto né sentito in vita mia). D’Avanzo potrebbe verificarla presso l’hotel. Ma, da buon giornalista investigativo, non lo fa. Potrebbe, visto che siamo colleghi, scriviamo sullo stesso giornale e ha il mio numero di cellulare, telefonarmi per sapere come andò quella vacanza su cui qualcuno ha messo in giro quelle voci avvelenate. Non lo fa. Scrive, in prima pagina, quella notizia falsa. Che l’indomani viene ripresa da decine di quotidiani e di siti internet. Il Corriere della sera le dedica addirittura due pagine dal titolo: “Travaglio, la talpa dei boss e il giallo della vacanza siciliana”. Ma ha almeno la buona creanza di sentire la mia versione dei fatti. Il Giornale e Il Riformista la sbattono in prima pagina. Il tam-tam prosegue per giorni e giorni sulla stampa, in tv e sulla rete. Ad Annozero il viceministro Roberto Castelli rende noto che frequento “mafiosi”. Luciano Moggi, in una tv privata piemontese, mi trasforma addirittura in un amico “dei peggiori boss mafiosi”. Totò Cuffaro, appena condannato per favoreggiamento di Aiello e di alcuni mafiosi, dichiara alle agenzie: “… Abbiamo appreso che Travaglio ama fare le sue vacanze sulle nostre coste, specie se a pagare il suo conto sono altri”. Ancora un paio di mesi dopo Riccardo Arena, sul “Foglio” di Giuliano Ferrara (famiglia Berlusconi), insinua che io sia in affanno, per aver promesso di pubblicare ricevute di pagamento di quella vacanza, ma non sia in grado di farlo. Sottinteso: perché la vacanza me la pagò il “mafioso”, la “talpa dei boss”, cioè Aiello.
Bene, sono spiacente di informare lorsignori che, dopo lunghe ricerche, ho finalmente trovato l’assegno e l’estratto conto della carta di credito Diners con cui pagai il conto di quella vacanza all’hotel Torre Artale di Trabia. L’assegno, emesso il 19 agosto 2002 dal mio conto presso il San Paolo-Imi di Torino e poi negoziato dal Banco di Sicilia (che lo conservava nei suoi archivi di Palermo), ammonta a 2.526,70 euro. I restanti 2 mila euro li pagai con la carta Diners (versamento datato 18 agosto 2002).
Certo, è curioso che io debba render conto di una mia passata vacanza, soltanto per aver osato raccontare in tv alcuni fatti veri e documentati sul presidente del Senato (il quale naturalmente non ha mai voluto chiarirli, anche perché nessuno gli ha mai chiesto di farlo). Ma pubblico entrambi i documenti, infischiandomene della privacy, perché non ho nulla da nascondere e mi auguro che chi diffuse e amplificò quella falsa notizia voglia renderli noti ai suoi lettori per riparare, sia pur tardivamente e parzialmente, all’enorme danno fatto alla mia onorabilità personale. So che nessuno mi chiederà scusa per aver messo in circolo quelle menzogne sul mio conto. Ma spero almeno che, in cuor suo, si vergogni.
13 settembre
Al nuovo attacco di Giuseppe D'Avanzo ho replicato punto per punto in una lettera che ho inviato al direttore di Repubblica. Mi preme però far subito sapere che chi, come D'Avanzo su Repubblica e Facci sul Giornale, ora sposta le insinuazioni dalle mie vacanze del 2002 a quelle del 2003, dovrà inventarsi qualche altra balla. Perchè ho anche l'assegno del 2003.
D'Avanzo, nel suo articolo del 14 maggio, sosteneva che l'avvocato di Michele Aiello aveva raccontato come il suo assistito mi avesse pagato le ferie del 2002 in un hotel di Trabia (il “Torre Artale”, segnalatomi dal maresciallo Ciuro). Dunque ritenni che quella voce falsa e calunniosa si riferisse alle mie vacanze del 2002 nell’hotel di Trabia. Dissi subito che me le ero pagate io e promisi di dimostrarlo con le carte. Dopo lunghe ricerche, ho rintracciato l’estratto conto della mia carta di credito Diners con cui pagai la metà del conto (2 mila euro) e la fotocopia dell’assegno con cui saldai il resto (2.526,70 euro). Li ho pubblicati sul mio blog. Speravo che fosse finita, ma mi sbagliavo.
D’Avanzo mi ha dedicato tre quarti di pagina, cambiando le carte in tavola. Dopo aver sempre parlato del 2002 e di Trabia, ora sostiene che “quei documenti provano poco”: stavolta devo dimostrare che pagai anche la vacanza del 2003 in un residence di Altavilla Milicia (“è il saldo del soggiorno al Golden Hill a dover essere confermato”). E butta lì un simpatico “anche se quei documenti saltassero fuori…”. Bene, sono felice di comunicargli che il mio soggiorno di dieci giorni in un villino del residence Golden Hill ad Altavilla lo saldai con la proprietaria (il cui nome, se vuole, gli fornirò in privato) in data 21 agosto 2003 con un assegno della mia banca, San Paolo-Imi di Torino: assegno di 1000 euro numero 3031982994.
Per la fotocopia, farò subito richiesta alla banca e spero di averla tra qualche settimana, come l’altra. Casomai D’Avanzo gradisse qualche ragguaglio sulle mie ferie precedenti o successive (le faccio tutti gli anni), posso fornirgli la documentazione completa, onde evitare di dovergliene render conto a rate. Dopodichè il collega potrà, magari, occuparsi anche lui del passato di Schifani. Sarebbe la prima volta.
Il 14 maggio 2008 Giuseppe D’Avanzo, commentando le cose da me dette qualche giorno prima a “Che tempo che fa” sul neopresidente del Senato Renato Schifani e i suoi rapporti con alcuni personaggi poi risultati mafiosi, mi dava una lezione di giornalismo sulla prima pagina di Repubblica. Mi spiegava che “non sempre i fatti sono la verità”. Poi rivelava un sensazionale scoop, citando fantomatici “investigatori di Palermo” e la loro “fonte, l’avvocato di Michele Aiello”: “Il legale dice di aver saputo dal suo assistito che, su richiesta di Pippo, Aiello ha pagato l'albergo a Marco. Forse, dicono gli investigatori, un residence nei dintorni di Trabia. Michele Aiello, ingegnere, fortunato impresario della sanità siciliana, protetto dal governatore Totò Cuffaro (che, per averlo aiutato, beccherà 5 anni in primo grado), è stato condannato a 14 anni per associazione a delinquere di stampo mafioso. Pippo è Giuseppe Ciuro, sottufficiale di polizia giudiziaria, condannato a 4 anni e 6 mesi per aver favorito Michele Aiello e aver rivelato segreti d'ufficio utili a favorire la latitanza di Bernardo Provenzano”.
Se D’Avanzo avesse letto la sentenza di condanna di Ciuro, saprebbe che Ciuro non è stato condannato per aver favorito la latitanza di Provenzano, ma per aver passato informazioni ad Aiello che all’epoca era un imprenditore incensurato e mai condannato per alcunchè. Questo per dire la cura con cui il noto maestro di giornalismo investigativo verifica le sue fonti. Ma questo riguarda lui, non me. Quel che riguarda me è che gli “investigatori di Palermo” non “dicono” un bel niente a proposito del sottoscritto (dove? in quali atti giudiziari? Mistero). E non dice un bel niente nemmeno l’avvocato di Aiello, Sergio Monaco, che non è “fonte” di un bel nulla, come egli stesso preciserà nei giorni seguenti con una lettera a Repubblica: “… Tengo a precisare di non essere mai stato la ‘fonte’ del Giuseppe D'Avanzo, che non conosco personalmente e col quale non ho avuto mai alcuna interlocuzione, né di altri su tale episodio”.
Eppure qualcuno - D’Avanzo, messo alle strette dalla smentita del legale, si rifugia in imprecisate “fonti vicine all’inchiesta” - ha messo in giro la falsa notizia che, ”su richiesta di Pippo, Aiello ha pagato l'albergo a Marco”: l’hotel Torre Artale di Trabia (Palermo), dove soggiornai con la mia famiglia nell’estate del 2002 (Ciuro non c’era, Aiello non l’ho mai visto né sentito in vita mia). D’Avanzo potrebbe verificarla presso l’hotel. Ma, da buon giornalista investigativo, non lo fa. Potrebbe, visto che siamo colleghi, scriviamo sullo stesso giornale e ha il mio numero di cellulare, telefonarmi per sapere come andò quella vacanza su cui qualcuno ha messo in giro quelle voci avvelenate. Non lo fa. Scrive, in prima pagina, quella notizia falsa. Che l’indomani viene ripresa da decine di quotidiani e di siti internet. Il Corriere della sera le dedica addirittura due pagine dal titolo: “Travaglio, la talpa dei boss e il giallo della vacanza siciliana”. Ma ha almeno la buona creanza di sentire la mia versione dei fatti. Il Giornale e Il Riformista la sbattono in prima pagina. Il tam-tam prosegue per giorni e giorni sulla stampa, in tv e sulla rete. Ad Annozero il viceministro Roberto Castelli rende noto che frequento “mafiosi”. Luciano Moggi, in una tv privata piemontese, mi trasforma addirittura in un amico “dei peggiori boss mafiosi”. Totò Cuffaro, appena condannato per favoreggiamento di Aiello e di alcuni mafiosi, dichiara alle agenzie: “… Abbiamo appreso che Travaglio ama fare le sue vacanze sulle nostre coste, specie se a pagare il suo conto sono altri”. Ancora un paio di mesi dopo Riccardo Arena, sul “Foglio” di Giuliano Ferrara (famiglia Berlusconi), insinua che io sia in affanno, per aver promesso di pubblicare ricevute di pagamento di quella vacanza, ma non sia in grado di farlo. Sottinteso: perché la vacanza me la pagò il “mafioso”, la “talpa dei boss”, cioè Aiello.
Bene, sono spiacente di informare lorsignori che, dopo lunghe ricerche, ho finalmente trovato l’assegno e l’estratto conto della carta di credito Diners con cui pagai il conto di quella vacanza all’hotel Torre Artale di Trabia. L’assegno, emesso il 19 agosto 2002 dal mio conto presso il San Paolo-Imi di Torino e poi negoziato dal Banco di Sicilia (che lo conservava nei suoi archivi di Palermo), ammonta a 2.526,70 euro. I restanti 2 mila euro li pagai con la carta Diners (versamento datato 18 agosto 2002).
Certo, è curioso che io debba render conto di una mia passata vacanza, soltanto per aver osato raccontare in tv alcuni fatti veri e documentati sul presidente del Senato (il quale naturalmente non ha mai voluto chiarirli, anche perché nessuno gli ha mai chiesto di farlo). Ma pubblico entrambi i documenti, infischiandomene della privacy, perché non ho nulla da nascondere e mi auguro che chi diffuse e amplificò quella falsa notizia voglia renderli noti ai suoi lettori per riparare, sia pur tardivamente e parzialmente, all’enorme danno fatto alla mia onorabilità personale. So che nessuno mi chiederà scusa per aver messo in circolo quelle menzogne sul mio conto. Ma spero almeno che, in cuor suo, si vergogni.
13 settembre
Al nuovo attacco di Giuseppe D'Avanzo ho replicato punto per punto in una lettera che ho inviato al direttore di Repubblica. Mi preme però far subito sapere che chi, come D'Avanzo su Repubblica e Facci sul Giornale, ora sposta le insinuazioni dalle mie vacanze del 2002 a quelle del 2003, dovrà inventarsi qualche altra balla. Perchè ho anche l'assegno del 2003.
D'Avanzo, nel suo articolo del 14 maggio, sosteneva che l'avvocato di Michele Aiello aveva raccontato come il suo assistito mi avesse pagato le ferie del 2002 in un hotel di Trabia (il “Torre Artale”, segnalatomi dal maresciallo Ciuro). Dunque ritenni che quella voce falsa e calunniosa si riferisse alle mie vacanze del 2002 nell’hotel di Trabia. Dissi subito che me le ero pagate io e promisi di dimostrarlo con le carte. Dopo lunghe ricerche, ho rintracciato l’estratto conto della mia carta di credito Diners con cui pagai la metà del conto (2 mila euro) e la fotocopia dell’assegno con cui saldai il resto (2.526,70 euro). Li ho pubblicati sul mio blog. Speravo che fosse finita, ma mi sbagliavo.
D’Avanzo mi ha dedicato tre quarti di pagina, cambiando le carte in tavola. Dopo aver sempre parlato del 2002 e di Trabia, ora sostiene che “quei documenti provano poco”: stavolta devo dimostrare che pagai anche la vacanza del 2003 in un residence di Altavilla Milicia (“è il saldo del soggiorno al Golden Hill a dover essere confermato”). E butta lì un simpatico “anche se quei documenti saltassero fuori…”. Bene, sono felice di comunicargli che il mio soggiorno di dieci giorni in un villino del residence Golden Hill ad Altavilla lo saldai con la proprietaria (il cui nome, se vuole, gli fornirò in privato) in data 21 agosto 2003 con un assegno della mia banca, San Paolo-Imi di Torino: assegno di 1000 euro numero 3031982994.
Per la fotocopia, farò subito richiesta alla banca e spero di averla tra qualche settimana, come l’altra. Casomai D’Avanzo gradisse qualche ragguaglio sulle mie ferie precedenti o successive (le faccio tutti gli anni), posso fornirgli la documentazione completa, onde evitare di dovergliene render conto a rate. Dopodichè il collega potrà, magari, occuparsi anche lui del passato di Schifani. Sarebbe la prima volta.
da voglioscendere.it
grazie per aver riportato fatti che ho già letto
i "fatti" non sono i pagamenti, i "fatti" sono che lui ha frequentato privatamente (per sua stessa ammissione) gente poi condannata per associazione a delinquere e reati connessi
che la vacanza se la sia fatta pagare ufficialmente da loro poco importa (se è per questo può anche aver pagato e poi essersi fatto rimborsare in nero), le frequentazioni rimangono. E questa è una macchia, soprattutto per uno scaglia la prima pietra non senza peccato
grazie per aver riportato fatti che ho già letto
i "fatti" non sono i pagamenti, i "fatti" sono che lui ha frequentato privatamente (per sua stessa ammissione) gente poi condannata per associazione a delinquere e reati connessi
che la vacanza se la sia fatta pagare ufficialmente da loro poco importa (se è per questo può anche aver pagato e poi essersi fatto rimborsare in nero), le frequentazioni rimangono. E questa è una macchia, soprattutto per uno scaglia la prima pietra non senza peccato
L'ho detto..e' inutile fare il paladino dei poveracci e poi lui si fa montagne di soldi.. e questo vale anche per Grillo. .questi due in fondo nulla fanno di davero utile. .ma solo spettacolo che poi si traduce in serate ( pagate). .libri. .televisione... .e allora sono dei falsi intellettuali. .perche' l'intellettuale per antonomasia difende un principio in se'. . e non ci guadagna sopra. ..
L'ho detto..e' inutile fare il paladino dei poveracci e poi lui si fa montagne di soldi.. e questo vale anche per Grillo. .questi due in fondo nulla fanno di davero utile. .ma solo spettacolo che poi si traduce in serate ( pagate). .libri. .televisione... .e allora sono dei falsi intellettuali. .perche' l'intellettuale per antonomasia difende un principio in se'. . e non ci guadagna sopra. ..
ma per fortuna dico io che faccia soldi, è pure giusto finchè mi informa sù fatti che non conoscevo
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