Danovaro vuole spezzare il mondo - Articolo - ilGiornale.it del 15-04-2007
A Bruno Danovaro piacciono le sfide. Di ogni tipo. Gli piacciono da matti. Nel 1999 dormì per tre mesi nel bel mezzo del Parco Sempione - coperto solamente di qualche cartone - pur di sgominare un traffico di sostanze anabolizzanti: a quei tempi collaborava con i Nas dei carabinieri nella lotta al doping e al suo illegale smercio. Nel 2001 entrò nell’Olimpo del sollevamento pesi: 527,5 chilogrammi - poco meno di una formula uno - spinti verso il cielo da una panca piana. Ora, alla soglia dei 39 anni, Brutal - il soprannome affibiatogli per il modo con cui affrontava i quintali che sollevava e che l’hanno reso famoso nel mondo - ci riprova. Col karate.
Tra settembre e dicembre Danovaro parteciperà a tre manifestazioni internazionali in cui metterà nuovamente alla prova la sua tenace scorza: all’alba dei quarant’anni sarà l’atleta più anziano ad aver mai partecipato a una kermesse mondiale di kumite, una costola del karate che permette combattimento e contatto fisico. Un tour de force che porterà il poliedrico atleta ai quattro angoli del globo. A fine settembre sarà in Polonia, a Bydgoszcz, per il campionato mondiale di Shotokan Karate-do, organizzato dalla World Shotokan Karate-do Association, a novembre lo attendono i campionati europei di Porto, in Portogallo, mentre in dicembre parteciperà in Giappone ai mondiali di Kykunshinkai, uno stile di karate molto duro. «Sono fatto così - ammette Danovaro -, senza sfide non riesco a stare. Sono tranquillo solamente nel momento in cui mi cimento in imprese particolari».
E così, aiutato dal maestro Giuseppe Del Gesso, da Gabriele Loffredo, da Nadia Ferluga e dall’amico-consigliere Dario Botti, Danovaro si allena più di 4 ore al giorno per presentarsi tirato a lucido all’appuntamento mondiale. Il tutto, dividendosi con la sua nuova passione: i cavalli. Guarda caso, solamente quelli ritenuti pericolosi e restii a essere cavalcati. A 39 anni, dopo essere stato premiato nel 2005 dal presidente degli Stati Uniti George W. Bush, dopo essere entrato nella lista dei 100 uomini più potenti del mondo, dopo aver presentato una sessantina di denunce per uso di anabolizzanti nello sport, Bruno affronterà una nuova avventura. Conoscendolo, non sarà l’ultima
A Bruno Danovaro piacciono le sfide. Di ogni tipo. Gli piacciono da matti. Nel 1999 dormì per tre mesi nel bel mezzo del Parco Sempione - coperto solamente di qualche cartone - pur di sgominare un traffico di sostanze anabolizzanti: a quei tempi collaborava con i Nas dei carabinieri nella lotta al doping e al suo illegale smercio. Nel 2001 entrò nell’Olimpo del sollevamento pesi: 527,5 chilogrammi - poco meno di una formula uno - spinti verso il cielo da una panca piana. Ora, alla soglia dei 39 anni, Brutal - il soprannome affibiatogli per il modo con cui affrontava i quintali che sollevava e che l’hanno reso famoso nel mondo - ci riprova. Col karate.
Tra settembre e dicembre Danovaro parteciperà a tre manifestazioni internazionali in cui metterà nuovamente alla prova la sua tenace scorza: all’alba dei quarant’anni sarà l’atleta più anziano ad aver mai partecipato a una kermesse mondiale di kumite, una costola del karate che permette combattimento e contatto fisico. Un tour de force che porterà il poliedrico atleta ai quattro angoli del globo. A fine settembre sarà in Polonia, a Bydgoszcz, per il campionato mondiale di Shotokan Karate-do, organizzato dalla World Shotokan Karate-do Association, a novembre lo attendono i campionati europei di Porto, in Portogallo, mentre in dicembre parteciperà in Giappone ai mondiali di Kykunshinkai, uno stile di karate molto duro. «Sono fatto così - ammette Danovaro -, senza sfide non riesco a stare. Sono tranquillo solamente nel momento in cui mi cimento in imprese particolari».
E così, aiutato dal maestro Giuseppe Del Gesso, da Gabriele Loffredo, da Nadia Ferluga e dall’amico-consigliere Dario Botti, Danovaro si allena più di 4 ore al giorno per presentarsi tirato a lucido all’appuntamento mondiale. Il tutto, dividendosi con la sua nuova passione: i cavalli. Guarda caso, solamente quelli ritenuti pericolosi e restii a essere cavalcati. A 39 anni, dopo essere stato premiato nel 2005 dal presidente degli Stati Uniti George W. Bush, dopo essere entrato nella lista dei 100 uomini più potenti del mondo, dopo aver presentato una sessantina di denunce per uso di anabolizzanti nello sport, Bruno affronterà una nuova avventura. Conoscendolo, non sarà l’ultima
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