Ciao,
oggi volevo raccontarvi la storia di un uomo a mio parere eccezzionale, un uomo nato nel 1891.
A quei tempi la vita era dura, soprattuto per chi nasceva nelle campagne, tant'è che da bambino venne messo a soli 8 anni a lavorare come bracciante presso un mezzadro. Casa era distante qualche ora di cammino, quindi dormiva su un mucchio di fieno sotto il portico della stalla del suo datore di lavoro, mucchio di fieno che in inverno quando nevicava e tirava vento si copriva di neve dalla quale si doveva ripulire al mattino quando si alzava. Quando gli capitava di finire di lavorare prima di buio e gli restava del tempo, tornava a casa talvolta, o meglio ci provava, xchè spesso senza neppure che gli fosse concesso arrivare in casa x riposare o bere un bicchiere d'acqua, quando non c'era da mangiare a sufficenza, la madre vedendolo apparire da in fondo la strada gli faceva gesto con la mano di tornare indietro, e lui si voltava e tornava da dove era venuto.
Poi arrivò il 1915 e con lui la 1^ guerra mondiale.
Combattè sul Piave, nelle trincee in cui quando pioveva restava a mollo per giorni con l'acqua fino al ginocchio, dove arrivavano (quando arrivavano) gamelle con dentro del riso così cotto che i chicchi erano lunghi un dito, ma ebbe la fortuna di tornare a casa a guerra finita, e dico fortuna pechè venne decorato con la medaglia all'onore e insignito all'ordine dei Cavalieri di Vittorioveneto perchè fu uno dei pochi supersititi di quella battaglia.
Come tutti sanno tra il 1940 e il 1945 ci fu un'altra guerra mondiale, la seconda, e quanche questa volta ce la fece a sopravvivere e bechè non andò in guerra patì come tutti le miserie che una guerra porta.
Intanto si era sposato, aveva avuto un figlio e dopo alcuni anni da muratore entrò nelle ferrovie fino all'età della pensione.
Nonostate tutti gli orrori a cui assistette e a tutte le privazioni che dovette subire, fu una persona sempre serena ed allegra, amava la vita ed amava gli scherzi, tant'è che una volta ad un conoscente che gli chiese se conosceva chi aveva una Fulvia usata (mitica auto dell'Alfa Romeo), lui lo indirizzò a casa di uno la cui moglie si chiamava appunto Fulvia:
E' stata la persona più giovanile che abbia mai conosciuto in vita mia, di testa, di spirito e anche di fisco, tant'è che a 80 anni lo sentivo bestemmiare xchè faceva fatica a vangare, finchè stanco e sfinito dagli anni e da una vita così intesa nel 1988 a 97 anni si spense.
Insomma ho voluto condividere con voi questo ricordo, di questa persona per me così incredibile che è stato il mio bisnonno.
oggi volevo raccontarvi la storia di un uomo a mio parere eccezzionale, un uomo nato nel 1891.
A quei tempi la vita era dura, soprattuto per chi nasceva nelle campagne, tant'è che da bambino venne messo a soli 8 anni a lavorare come bracciante presso un mezzadro. Casa era distante qualche ora di cammino, quindi dormiva su un mucchio di fieno sotto il portico della stalla del suo datore di lavoro, mucchio di fieno che in inverno quando nevicava e tirava vento si copriva di neve dalla quale si doveva ripulire al mattino quando si alzava. Quando gli capitava di finire di lavorare prima di buio e gli restava del tempo, tornava a casa talvolta, o meglio ci provava, xchè spesso senza neppure che gli fosse concesso arrivare in casa x riposare o bere un bicchiere d'acqua, quando non c'era da mangiare a sufficenza, la madre vedendolo apparire da in fondo la strada gli faceva gesto con la mano di tornare indietro, e lui si voltava e tornava da dove era venuto.
Poi arrivò il 1915 e con lui la 1^ guerra mondiale.
Combattè sul Piave, nelle trincee in cui quando pioveva restava a mollo per giorni con l'acqua fino al ginocchio, dove arrivavano (quando arrivavano) gamelle con dentro del riso così cotto che i chicchi erano lunghi un dito, ma ebbe la fortuna di tornare a casa a guerra finita, e dico fortuna pechè venne decorato con la medaglia all'onore e insignito all'ordine dei Cavalieri di Vittorioveneto perchè fu uno dei pochi supersititi di quella battaglia.
Come tutti sanno tra il 1940 e il 1945 ci fu un'altra guerra mondiale, la seconda, e quanche questa volta ce la fece a sopravvivere e bechè non andò in guerra patì come tutti le miserie che una guerra porta.
Intanto si era sposato, aveva avuto un figlio e dopo alcuni anni da muratore entrò nelle ferrovie fino all'età della pensione.
Nonostate tutti gli orrori a cui assistette e a tutte le privazioni che dovette subire, fu una persona sempre serena ed allegra, amava la vita ed amava gli scherzi, tant'è che una volta ad un conoscente che gli chiese se conosceva chi aveva una Fulvia usata (mitica auto dell'Alfa Romeo), lui lo indirizzò a casa di uno la cui moglie si chiamava appunto Fulvia:
E' stata la persona più giovanile che abbia mai conosciuto in vita mia, di testa, di spirito e anche di fisco, tant'è che a 80 anni lo sentivo bestemmiare xchè faceva fatica a vangare, finchè stanco e sfinito dagli anni e da una vita così intesa nel 1988 a 97 anni si spense.
Insomma ho voluto condividere con voi questo ricordo, di questa persona per me così incredibile che è stato il mio bisnonno.
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