La famosa tolleranza zero promessa in campagna elettorale? Mai più indulti, amnistie e simili? Mai più criminali in libertà? Ecco qua, dopo solo qualche mese come ti risolvo il problema del sovraffollamento carcerario (mai che a qualcuno di questi geni che voi avete messo al governo venga in mente di pensare che il problema lo si risolve con più carceri e non con meno detenuti in carcere, si sa, costruire galere è sempre un rischio, non si sa mai che ci finisca dentro qualcuno di loro)
Governo: presto liberi 7400 carcerati
Milano, 7 set. (Apcom) - Il piano del governo per affrontare l'emergenza degli istituti penitenziari è pronto. Lo anticipa oggi Repubblica, che illustra i due capisaldi del progetto: l'espulsione di 3.300 detenuti stranieri e il braccialetto elettronico per più di 4.000 italiani. A metterlo a punto sono stati il ministro della Giustizia Angelino Alfano e il direttore delle carceri Franco Ionta, che hanno già ottenuto il pieno via libera da parte di Berlusconi.
Il piano mira a liberare oltre 7.000 posti. Per quanto riguarda i detenuti stranieri, andrà applicato con rigore l'articolo 16 della legge Bossi-Fini (espulsione per chi deve scontare una pena residua non superiore a due anni), che secondo il Dap finora non ha portato gli effetti sperati per tre motivi: tribunali di sorveglianza restii, paesi stranieri non disponibili all'accoglimento, identificazione difficile.
L'altro punto fermo del progetto è il braccialetto elettronico destinato a circa 4.100 detenuti di nazionalità italiana.
Governo: presto liberi 7400 carcerati
Milano, 7 set. (Apcom) - Il piano del governo per affrontare l'emergenza degli istituti penitenziari è pronto. Lo anticipa oggi Repubblica, che illustra i due capisaldi del progetto: l'espulsione di 3.300 detenuti stranieri e il braccialetto elettronico per più di 4.000 italiani. A metterlo a punto sono stati il ministro della Giustizia Angelino Alfano e il direttore delle carceri Franco Ionta, che hanno già ottenuto il pieno via libera da parte di Berlusconi.
Il piano mira a liberare oltre 7.000 posti. Per quanto riguarda i detenuti stranieri, andrà applicato con rigore l'articolo 16 della legge Bossi-Fini (espulsione per chi deve scontare una pena residua non superiore a due anni), che secondo il Dap finora non ha portato gli effetti sperati per tre motivi: tribunali di sorveglianza restii, paesi stranieri non disponibili all'accoglimento, identificazione difficile.
L'altro punto fermo del progetto è il braccialetto elettronico destinato a circa 4.100 detenuti di nazionalità italiana.
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