al momento tutti ex calciatori... fiorentina in particolare...
SLA e calciatori
Collapse
X
-
Il 29 novembre scorso è morto l'ex capitano e allenatore dell'Avellino Adriano Lombardi, a causa della Sla, conosciuta anche come morbo di Gehrig (Henry Louis Gehrig, giocatore di baseball statunitense, stabilì uno dei record più significativi nella storia dello sport, giocando per 2130 partite consecutive dal suo esordio fino al suo ritiro, causato dalla malattia che oggi è nota con il suo nome).
Calciatore negli anni '70 e '80, Lombardi si è spento a Mercogliano, in provincia di Avellino, all’età di 62 anni.
Era stato colpito da Sla (Sclerosi laterale amiotrofica), la malattia che ha già ucciso diversi ex giocatori tra cui l'ex capitano del Genoa Signorini, a soli 42 anni nel novembre 2002. E che ultimamente sta divenendo un fenomeno sempre più frequente tra gli ex calciatori.
L'agenzia Ansa ha ricostruito gli inquietanti precedenti nel calcio.
Il primo caso in Italia risale addirittura al 1973, anno in cui morì Armando Segato: ex centrocampista di Cagliari, Fiorentina e Udinese, con presenze anche in azzurro. Nel 1980 morì Ernst Ocwirk, ex giocatore austriaco della Samp degli anni Sessanta.
Dopo di loro furono in tanti a fare la stessa triste fine. Prima di Lombardi, Minghelli (tre anni fa) e Signorini, che rimane ancora oggi il simbolo di questa malattia che uccide nel calcio come in nessun altro sport.
Ci furono i casi di Ubaldo Nanni, dell'ex calciatore sempre del Pisa della fine degli anni '70, e dell'ex difensore dell'Inter, Samp e nazionale Guido Vincenzi.
Tra le morti sospette quella dell'ex milanista Giorgio Rognoni, morto a 40 anni, e di alcuni giocatori della Fiorentina degli anni Settanta.
Tra loro Bruno Beatrice, Nello Saltutti, Ugo Ferrante e Giuseppe Longoni: il primo fu stroncato dalla leucemia, il secondo d'infarto, il terzo da un tumore alle tonsille, l'ultimo per uno vasculopatia cardiaca.
Per tutti come per altri loro compagni di allora, sopravvissuti a malanni vari (tra loro anche De Sisti, Mattolini, Antognoni e Caso) nel 2005 la procura di Firenze aprì un'inchiesta su richiesta della vedova di Beatrice, ipotizzando a scatenare le malattie in realtà fosse stato l'uso di sostanze dopanti.
Gli ex calciatori colpiti dalla Sla sono più di quaranta.
Il procuratore di Torino Guariniello, sempre molto attivo su questo fronte, ha chiesto l'intera documentazione relativa alle ultime fasi della malattia.
La percentuale di casi fra gli ex calciatori è di oltre cinque volte superiore all’incidenza nella popolazione generale.
La leucemia è la seconda grave patologia di cui si ammalano ex giocatori di calcio in percentuale superiore al resto degli italiani. E ciò che ancora emerge dal «follow up» è che sono sei i club in cui ha militato la maggior parte dei professionisti colpiti da Sla e da leucemia: Torino, Fiorentina, Sampdoria, Genoa, Como e Pisa.
Sui calciatori di questi club si concentrerà il terzo screening dei consulenti di Guariniello.
Il primo, concluso nel 2001, indicò i primi allarmanti dati sul fenomeno partendo dall’almanacco Panini, dagli iscritti all’Enpals, l’ente che eroga la pensione anche agli ex calciatori e da 24 mila giocatori in attività sino al 1972.
Con il secondo studio consegnato recentemente al magistrato l’indagine è stata estesa ai successivi 24 anni, ha riguardato 7325 professionisti ed ha evidenziato che in particolare il rischio di ammalarsi di Sla «non si è affatto diluito nel tempo».
Cade l’ipotesi che fosse un fenomeno degli Anni 60-70. Si allunga la lista dei calciatori vittime del morbo di Gehrig. Lo scrive la Gazzetta dello Sport.
Ci sarebbero tre nuovi casi e si tratta di una malattia che non lascia scampo.
Dei tre nuovi casi, accertati tra il 2004 e il 2006, uno è un centravanti della serie A degli anni Ottanta e Novanta, poco più che quarantenne. Gli altri due ammalati sono ex professionisti con discrete carriere negli anni Ottanta.
Gli esiti della ricerca condotta dal dottor Gabriele Mora, della Fondazione Salvatore Maugeri di Pavia, e dal professor Adriano Chiò, del Dipartimento di Neuroscienze di Torino, sono inquietanti: "Abbiamo indagato su 7.325 calciatori italiani. Le statistiche generali dicevano che in un campione così ristretto di popolazione il rischio di contrarre la Sla era pari al 0,5/0,7 per cento. Al massimo avremmo dovuto trovare un malato, neanche quello. Invece, tra 7.325 persone dedite al calcio, otto risultano attaccate, troppe".
L'indagine di Mora e Chiò si basa su un lasso di tempo ristretto e su un campione limitato. Ma la ricerca voluta dal Procuratore della Repubblica di Torino Raffaele Guariniello, su un campo più ampio di tempo, evidenzia 40 casi di Sla tra ex giocatori.
La gazzetta ci ricorda che anche Fulvio Bernardini, centromediano della Roma anni Trenta e ct della Nazionale, morì nel 1984 per il morbo di Gehrig.
Il dottor Mora avverte: " Non mi sento di definire la Sla malattia professionale del calcio. Verosibilmente però, il pallone, abbinato ad altri fattori, può scatenare l'insorgere del morbo".
Quali fattori? "La predisposizione genetica; ripetuti traumi alle gambe; l'intensa attività agonistica; il venire a contatto con pesticidi e diserbanti usati per mantenere l'erba dei campi di gioco: l'abuso di farmaci, in particolare degli antinfiammatori. Consiglio a giocatori di non imbottirsi di anti-dolorifici per giocare a tutti i costi."
I colpi di testa? "Possono incidere: i calciatori sviluppano la forma bulbare di Sla, con dnni prevalentemente al blocco facciale".
Altro particolare interessante della ricerca di Chiò e Mora sono i ruoli dei calciatori colpiti: i centrocampisti sono più a rischio. Degli otto malati individuati: sei sono mediani o registi, un difesore e un attaccante. Nella storia della malattia non risultano portieri.
Il dottor Mora spiega: "I centrocampisti corrono di più degli altri, prendono colpi in decine di contrasti. Hanno la massa magra più elevata, possono sovraccaricarsi di sforzi prolungati. Non è casuale che i portieri risultino immuni e che nessun caso sia segnalato nel basket o nel ciclismo".
La Sla invece prolifera nel football americano "e stiamo indagando ora il rugby" continua Mora.
I sospetti si concentrano sul doping ma l'equazione non è semplice: come si spiega che nel ciclismo non risultino casi?
Uno studio recente effettuato in Italia e pubblicato da Recenti Progressi in Medicina ha infatti registrato un’incidenza maggiore tra la popolazione dei calciatori professionistici rispetto a quella generale, ma finora non erano state registrate anomalie tra i calciatori dilettanti, tanto che tra le ipotesi più gettonate sulla causa dell’incidenza anomala della Sla tra i professionisti del pallone c’era quella del doping o comunque del ricorso anomalo a farmaci. Da Lou Gehrig a Adriano Lombardi: quasi 70 anni di storia del rapporto tra sclerosi laterale amiotrofica e sport.
tratto da http://www.giovani.it/sport/news/scl...miotrofica.php
---------- Post added at 01:57:15 ---------- Previous post was at 01:51:30 ----------
Potrebbe essere l’uso massiccio (se non l’abuso) di integratori alimentari a causare l’elevato numero di casi di SLA tra i calciatori. Una ricerca italiana, condotta dai ricercatori dell’Universita’ di Roma “Tor Vergata” e dalla Fondazione S. Lucia, coordinati dalla Prof.ssa Cristina Zona, potrebbe aver svelato il mistero della vera e propria ‘epidemia’ di Sclerosi Laterale Amiotrofica tra i calciatori.
Lo studio ha dimostrato che gli aminoacidi ramificati (BCAA), contenuti negli integratori alimentari, possono causare alterazioni delle cellule nervose rendendole simili a quelle malate di SLA.
La ricerca e’ stata finanziata dal Ministero della Salute, dall’Istituto Superiore di Sanita’ e dalla Wyeth Italia. Una delle ipotesi avanzate dagli studiosi per tentare di spiegare la maggiore incidenza di SLA tra i calciatori italiani rispetto al resto della popolazione, e’ proprio l’abuso incontrollato di integratori alimentari assunti dagli atleti per incrementare le prestazioni fisiche e mentali, e per accelerare il recupero fisico dopo una intensa attivita’ agonistica. Partendo da questa ipotesi, lo studio condotto dai ricercatori della Capitale ha messo in risalto che sia cellule nervose in vitro esposte agli aminoacidi ramificati che topi di laboratorio alimentati con cibo contenente alte concentrazioni di BCAA, sviluppano delle proprieta’ funzionali sovrapponibili a quelle colpite dalla SLA. E’ stato quindi individuato per la prima volta un possibile legame tra l’anomala incidenza di SLA nella popolazione calcistica italiana e l’assunzione incontrollata di integratori alimentari contenenti alte dosi di BCAA. I risultati sperimentali, pubblicati sulla rivista internazionale Experimental Neurology, pongono in primo piano l’esigenza di una maggiore informazione e controllo sull’assunzione di sostanze non sottoposte a nessun monitoraggio medico e solo apparentemente innocue. L’incidenza della SLA tra i calciatori e’ molto alta rispetto alla media: si contano oltre 40 morti, e diverse decine di casi (da Signorini a Borgonovo): un’incidenza di 143/100.000, dato quasi 24 volte superiore al dato riscontrabile nella popolazione generale (6/100.000 secondo recenti stime). Sul caso era intervenuto anche il magistrato torinese Raffaele Guariniello, che ha indagato per cinque anni su tutti i casi sospetti nel mondo del calcio: le cause ipotizzate finora spaziavano dal sospetto doping all’uso di diserbanti per i campi di calcio, fino ai traumi cerebrali a cui sono sottoposti i calciatori con i colpi di testa. (AGI – Salute
tratto da http://www.liquidarea.com/2010/11/sc...ra-calciatori/
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da axlsoldier Visualizza Messaggio
Gli esiti della ricerca condotta dal dottor Gabriele Mora, della Fondazione Salvatore Maugeri di Pavia, e dal professor Adriano Chiò, del Dipartimento di Neuroscienze di Torino, sono inquietanti: "Abbiamo indagato su 7.325 calciatori italiani. Le statistiche generali dicevano che in un campione così ristretto di popolazione il rischio di contrarre la Sla era pari al 0,5/0,7 per cento. Al massimo avremmo dovuto trovare un malato, neanche quello. Invece, tra 7.325 persone dedite al calcio, otto risultano attaccate, troppe".
Potrebbe essere l’uso massiccio (se non l’abuso) di integratori alimentari a causare l’elevato numero di casi di SLA tra i calciatori. Una ricerca italiana, condotta dai ricercatori dell’Universita’ di Roma “Tor Vergata” e dalla Fondazione S. Lucia, coordinati dalla Prof.ssa Cristina Zona, potrebbe aver svelato il mistero della vera e propria ‘epidemia’ di Sclerosi Laterale Amiotrofica tra i calciatori.
Lo studio ha dimostrato che gli aminoacidi ramificati (BCAA), contenuti negli integratori alimentari, possono causare alterazioni delle cellule nervose rendendole simili a quelle malate di SLA.
Da qui le mie scetticità.
Inoltre:
Gli integratori e i prodotti si utilizzano in tutti gli sport, il calcio ha più praticanti in proporzione, ma le percentuali sono sempre troppo grosse.
Il morbo prende il nome da un giocatore di basket.
I portieri mai.. e sn quelli che stanno + a contatto con l'erba .. quindi anche i pesticidi che + volte hanno causato malattie, sono fuori.sigpic
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da HardcoreMatt Visualizza MessaggioE' tra queste 2 proposizioni che manca un qualsiasi collegamento.
Da qui le mie scetticità.
Inoltre:
Gli integratori e i prodotti si utilizzano in tutti gli sport, il calcio ha più praticanti in proporzione, ma le percentuali sono sempre troppo grosse.
Il morbo prende il nome da un giocatore di basket.
I portieri mai.. e sn quelli che stanno + a contatto con l'erba .. quindi anche i pesticidi che + volte hanno causato malattie, sono fuori.
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da jinx Visualizza Messaggiova bhè ma ciclisti, body builder, giocatori di footbal? perchè non hanno gli stessi problemi?
e ribadisco, che secondo me (quindi è solo un mio modestissimo parere), ci sono tutti questi casi di calciatori semplicemente perchè è lo sport più praticato in assoluto..
e i calciatori i BCAA li prendono da una vita, certo, prendono anche altre "cose" ne sono sicuri ma le proteine le prendono in grande quantità eccome...mica devono per forza avere un fisico da mr olympia solo perchè prendono un sacco di proteine, ma credete che negli altri sport magiano pane e nutella come ci fanno credere alla pubblicità? ma dai...
---------- Post added at 11:45:17 ---------- Previous post was at 11:42:26 ----------
comunque non voglio assolutamente dire che centrino i BCAA con la malattia, purtroppo non lo sà nessuno, ma dico semplicemente che non possiamo escludere questa ipotesi a prioriOriginariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
Commenta
-
-
La percentuale aumenta anche tra i contadini che secondo me di bcaa non ne assumono poi tanti. Quindi non è da escludere l'ipotesi diserbanti. Secondo me è un mix di elementi tra cui: eccessive radiazioni provenienti da radiografie, ripetuti traumi, abuso di anti-infiammatori e uso di diserbanti nei campi di gioco. Mi sento di escludere i bcaa (poi se vogliono demonizzare come al solito gli integratori è un altro discorso) visto che appunto non esistono casi nel ciclismo e i ciclisti di bcaa ne hanno fatto e ne fanno un grande uso (e non solo per via orale).capolavoro di GABRIELE81
Grazie,grazie,grazie. Hai sconvolto le costruzioni dogmatiche attorno al concetto di "Immondità". E' roba dell'altro mondo, specie quando ti ergi a novello maestro di vita Do Nascimento. Inoltre ti ricostruisco alcuni accadimenti: la tua miss padania si fa trapanare da messer gran cefalo "pensando a te", però evidentemente "pensando a te" (c.d. scopate alla Bam) gli vien voglia di assaggiare ancora una volta il robusto mattarello del 27enne...
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggioio non ho detto che quello studio corrisponde a verità, ma semplicemente, vorrei sapere da dove arrivano tutte queste vostre certezze che lo studio ha cannato? si parla comunque di scienziati ragazzi...
e ribadisco, che secondo me (quindi è solo un mio modestissimo parere), ci sono tutti questi casi di calciatori semplicemente perchè è lo sport più praticato in assoluto..
e i calciatori i BCAA li prendono da una vita, certo, prendono anche altre "cose" ne sono sicuri ma le proteine le prendono in grande quantità eccome...mica devono per forza avere un fisico da mr olympia solo perchè prendono un sacco di proteine, ma credete che negli altri sport magiano pane e nutella come ci fanno credere alla pubblicità? ma dai...
---------- Post added at 11:45:17 ---------- Previous post was at 11:42:26 ----------
comunque non voglio assolutamente dire che centrino i BCAA con la malattia, purtroppo non lo sà nessuno, ma dico semplicemente che non possiamo escludere questa ipotesi a priori
ma i dati sulla malattia si ricavano in rapporto alla popolazione presa in considerazione. il fatto che il calcio sia lo sport più praticato non ha alcun senso.
---------- Post added at 14:29:19 ---------- Previous post was at 14:27:32 ----------
Originariamente Scritto da alexguzz Visualizza MessaggioLa percentuale aumenta anche tra i contadini che secondo me di bcaa non ne assumono poi tanti. Quindi non è da escludere l'ipotesi diserbanti. Secondo me è un mix di elementi tra cui: eccessive radiazioni provenienti da radiografie, ripetuti traumi, abuso di anti-infiammatori e uso di diserbanti nei campi di gioco. Mi sento di escludere i bcaa (poi se vogliono demonizzare come al solito gli integratori è un altro discorso) visto che appunto non esistono casi nel ciclismo e i ciclisti di bcaa ne hanno fatto e ne fanno un grande uso (e non solo per via orale).
l'ipotesi multifattoriale sembrerebbe essere la più coerente..
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da jinx Visualizza Messaggioma i dati sulla malattia si ricavano in rapporto alla popolazione presa in considerazione. il fatto che il calcio sia lo sport più praticato non ha alcun senso.
---------- Post added at 14:29:19 ---------- Previous post was at 14:27:32 ----------
l'ipotesi multifattoriale sembrerebbe essere la più coerente..
essendo ( per fortuna ) una malattia a bassa incidenza i dati su sport minori in Italia con tipo meno di 10000 praticanti sono inutili....
oltre al fatto che non sono sicuro che siano stati fatti ricerche sugli altri sport...Originariamente Scritto da Pescalei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt
Commenta
-
-
pero' essendo il più praticato è ovvio che si presentano i casi in questo sport...
comunque siamo ben lontano da scoprire qualcosa di concreto su questa bruttissima malattiaOriginariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da Naturalissimo.88 Visualizza Messaggioessendo lo sport più praticato hanno numeri maggiori e uno statistica più verosimile...
essendo ( per fortuna ) una malattia a bassa incidenza i dati su sport minori in Italia con tipo meno di 10000 praticanti sono inutili....
oltre al fatto che non sono sicuro che siano stati fatti ricerche sugli altri sport...
difatti le statistiche come è già stato scritto ci sono anche per altri sport.
Commenta
-
-
Ma i numeri riportati prima si riferiscono solo all'Italia?
Sarebbe interessante vedere se lo stesso problema si verifica anche all'estero nella stessa misura. Questo almeno permetterebbe di analizzare meglio i fattori legati strettamente al calcio, come colpi di testa e traumi alle gambe.B & B with a little weed
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza MessaggioMa i numeri riportati prima si riferiscono solo all'Italia?
Sarebbe interessante vedere se lo stesso problema si verifica anche all'estero nella stessa misura. Questo almeno permetterebbe di analizzare meglio i fattori legati strettamente al calcio, come colpi di testa e traumi alle gambe.
l'ho chiesto anche io ma non si è capito. comunque uno degli articoli postati prima parlava di un'alta incidenza nel football americano. quindi anche in questo caso ritornano alcuni fattori come il doping, gli antiinfiammatori, le botte e i diserbanti.
Commenta
-
Commenta