Originariamente Scritto da In corpore sano
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Niente di nuovo sotto il sole
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Originariamente Scritto da MIZ Visualizza MessaggioIl tifo, quello vero, mi ha sempre appassionato, ma ormai la mia e' una visione troppo romantica del calcio, e forse per questo faccio caso a certe cose. Nel settore ospiti non c'era una bandiera, e l'unica coreografia fatta e' stata un centinaio di stracci con la scritta "spia" sopra. Un tempo, ma basta vedere la trasferta dell'anno scorso, erano molto piu' colorati e impressivi, evidentemente il tifo tendente a "destra" si sta facendo sentire anche a Napoli. Tratti inconfondibili sono appunto come hai evidenziato l'uso di alcuni colori, e forme piu' "forti".
ecco che significa per chi come te vota forza nuova e forza italia
2.
Originariamente Scritto da Damz Visualizza Messaggiola progressiva scomparsa del colore negli stadi è per merito delle nuove leggi "antiultras" concernenti il divieto di introdurre striscioni e bandiere se non previo autorizzazione della questura, non certo la politica od altri fantomatici motivi
Molte curve dall'uscita di queste nuove leggi preferiscono non chiedere autorizzazioni e non esporre striscioni (o quantomeno non tutti come prima) e per i "cani sciolti" è senz'altro uno sbattimento chiedere tutte le autorizzazioni varie, sicchè si vedon molti meno due aste, bandieroni, striscioni (di gruppi e non).
Come se fossero striscioni e bandiere i veri problemiOriginariamente Scritto da gorgoneè plotino la chiave universale per le vagineOriginariamente Scritto da gorgonesecondo me sono pazzi.
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Originariamente Scritto da MIZ Visualizza Messaggiotralaltro ero talmente giovane che due botte li stesso in curva, senza bucarla, a quella maledetta burina gliel'avrei pure dati
Originariamente Scritto da Damz Visualizza Messaggiolasciam perderePull me under Pull me under
Pull me under I’m not afraid
All that I feel is honor and spite
All I can do is set it right
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Originariamente Scritto da Damz Visualizza Messaggiola progressiva scomparsa del colore negli stadi è per merito delle nuove leggi "antiultras" concernenti il divieto di introdurre striscioni e bandiere se non previo autorizzazione della questura, non certo la politica od altri fantomatici motivi
Molte curve dall'uscita di queste nuove leggi preferiscono non chiedere autorizzazioni e non esporre striscioni (o quantomeno non tutti come prima) e per i "cani sciolti" è senz'altro uno sbattimento chiedere tutte le autorizzazioni varie, sicchè si vedon molti meno due aste, bandieroni, striscioni (di gruppi e non).
Come se fossero striscioni e bandiere i veri problemi
Intendo che sono daccordo all'uso di fumogeni e torcie, purche' restino in curva e non vengano lanciati in settori dove possono provocare danno, e che ci siano spazi, all'interno dello stadio adibiti per stare all'inpiedi, dove si possa andare per sventolare in tranquillita' il proprio bandierone, stendardo e saltellare senza spaccarsi le ginocchia. Chi non e' daccordo perche' gli impedisce la visuale, bacia i gradini ove hanno tifato e sventolato alcuni tra i tifosi piu' belli d'Italia e d'Europa,quali furono i tifosi romanisti, e napoletani bisogna dirlo, e se ne va' comodamente in Tribuna. Ecc ecc ecc...
Ho parlato di colore in merito al fatto che in molti tifosi napoletani non avessero con loro sciarpe o magliette del napoli. stando a torso nudo allo stadio tutto cio' non si notava, ma alla stazione si e' vista la differenza col passato, che li vedeva molto piu' colorati.
Proprio in merito a questo passato, si e' parlato di politica, e per quanto mi riguarda se c'e' una cosa che ho imparato dallo stadio, e' che questo e' spesso lo specchio della societa'. Napoli e' cambiata, e chi meglio di Leo se ne e' accorto.
per il resto, in merito al coniglio, quoto Corpore
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Vediamo meglio la cronaca:
Ultrà del Napoli padroni del treno
Ferrovie: "Danni per 500.000 euro"
Tafferugli a Termini. Cariche della polizia. Maroni chiede chiarimenti al questore di Napoli
NAPOLI - Ritorna il campionato, e ritorna la violenza. Fazzoletti sul volto, brandendo bastoni e lanciando petardi, mille e cinquento ultrà del Napoli hanno assediato la stazione ferroviaria stamane alle 9. Hanno preso in "ostaggio" un treno e centinaia di passeggeri sono stati costretti ad abbandonare gli scompartimenti spaventati dalle loro violenze. Sotto gli occhi della polizia in assetto antisommossa.
Al rientro dalla capitale, nuovi tafferugli sono scoppiati nella stazione Termini: l'esplosione di un grosso petardo ha provocato un fuggi fuggi tra i passeggeri, mentre scontri con la polizia e il personale delle Ferrovie si sono accesi quando i supporter partenopei sono saliti sul treno senza pagare il biglietto. Un tifoso è rimasto ferito ad una mano. La Polizia ha caricato i tifosi ma la tensione in stazione si è dissolta solo pochi minuti prima delle 23 quando l'ultimo treno per Napoli, con lo scaglione finale dei tifosi partenopei, ha lasciato Termini.
Lungo il viaggio di andata, da Napoli a Roma, i tifosi hanno devastato le carrozze, strappato le tendine; tagliato i sedili; infranti i finestrini e danneggiato i bagni. Alla fine, le Ferrovie hanno contato danni per 500.000 euro su 11 delle 15 vetture occupate dagli ultrà. Il ministro all'Interno Roberto Maroni ha chiesto chiarimenti al questore di Napoli. Martedì convocato il neocomitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive. E si riaccende il dibattito sulla sospensione delle trasferte. Il Sindacato autonomo di polizia Sap chiede una risposta dura: "Stop alle trasferte e punire le società".
Alla stazione di Napoli, stamane la folla di ultrà lanciava urla e minacciava violenze. Quattro controllori delle Ferrovie sono stati aggrediti e costretti a farsi medicare al pronto soccorso. Molti passeggeri hanno dovuto posticipare l'arrivo a casa di mezza giornata per colpa delle selvagge intemperanze dei tifosi napoletani. Nell'ultimo week end di agosto, in un giorno di controesodo da bollino rosso, il traffico ferroviario è piombato nel caos: treni in ritardo, coincidenze saltate, prenotazioni annullate.
Per le Ferrovie non avrebbero dovuto salire sul treno quei tifosi perchè non avevano biglietto. E' stata un'ordinanza urgente della Prefettura di Napoli a prescrivere all'azienda di farli viaggiare. "Motivi di ordine pubblico", ha scritto il Prefetto. Così le Ferrovie hanno aperto gli sportelli agli ultrà e hanno addirittura consigliato ai passeggeri che erano già sul convoglio ed erano diretti a Torino di scendere e trovare "un'altra soluzione".
La mediazione è durata ore: il questore di Napoli, Antonio Puglisi, ha parlato con i leader dei tifosi a lungo per convincerli a desistere, ma non c'è stato nulla da fare: alla fine i tifosi sono saliti sul treno senza biglietto. L'Intercity è partito a mezzogiorno e mezzo con quattro carrozze in più e 1.200 tifosi scalmananti, lasciando a terra migliaia di passeggeri inferociti. Il già difficile equilibrio degli orari ferroviari, sotto pressione per la giornata di grande rientro, è saltato: i ritardi sono saliti a 30, 50 minuti; molte coincidenze sono saltate.
Sono arrivati a Roma Termini che la partita era già iniziata. Le scene di delirio si sono ripetute. La polizia ha contenuto gli ultrà ma non ha potuto impedire che lanciassero petardi nei corridoi della stazione e proferissero contro la squadra avversaria minacce ed inni di guerra. All'Olimpico hanno sfondato i cancelli, sono entrati in gradinata brandendo i bastoni per le bandiere come fossero armi, continuando a lanciare fumogeni mentre scandivano slogan contro la Roma e annunciavano che avrebbero "spaccato tutto". E nell'intervallo della partita, un tifoso napoletano è stato accoltellato ad una gamba, per fortuna non gravemente. Arrestati quattro tifosi.
Quattro soli tifosi arrestati a fronte di una guerriglia civile scatenata tra Napoli e Roma;
Il Prefetto che ordina alle ferrovie di fare spazio ai barbari, intimando alle persone civili (che avevano prenotato e pagato il biglietto) di "trovarsi un'altra sistemazione", quasi fosse colpa loro.
Un'azione sovversiva, legittimata dalla legge:
Si vuole che la prossima volta, con questi precedenti, i "tifosi" non ci riprovino?
A fronte dei biglietti non pagati abbiamo quattro lavoratori all'ospedale e danni per 500000 euro, e come se non bastasse sono pure riusciti ad entrare all'Olimpico a partita iniziata, sfondando i cancelli, alla faccia delle norme antiviolenza:
In Africa si vive meglio....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Dal semplice fatto che i disordini iniziati a Napoli e continuati a Roma non abbiano portato ad una tempestiva sospenzione della partita, si denota come le società calcistiche, le televisioni, gli sponsor, contino enormemente di più dello stato.
In un paese "normale" un comportamento simile avrebbe portato ad un fermo dei tifosi a Napoli con relativo uso di manganelli, mentre questi sono stati liberi di arrivare a Roma ed entrare addirittura allo stadio....Originariamente Scritto da epicoZajka te la sei tirata troppo...mi sarebbe piaciuto scoparti ma a me non interessa piu' interagire con te..una volta che ce l'hai dentro stai sicura che non mi chiedi di tirarlo fuori
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calcio, sport per intellettuali impegnati
Anche se le parole più drammatiche sono quelle della mamma che voleva salire su quel treno, e ne è stata invece cacciata, perché doveva portare il figlio all'ospedale Gaslini di Genova per una visita medica importante. La prossima volta, ci vada in automobile. O scelga un ospedale diverso, in un altro Paese, dentro uno Stato in cui la gente normale non è ostaggio delle bestie da stadio. -------------------------------------------------------------
In ostaggio la stazione. Passeggeri costretti a cambiare treno, 4 controllori contusi
All'Olimpico incidenti e arresti. Accoltellato ad una gamba un tifoso napoletano
Ultrà del Napoli padroni del treno
Ferrovie: "Danni per 500.000 euro"
Tafferugli a Termini. Cariche della polizia. Maroni chiede chiarimenti al questore di Napoli
NAPOLI - Ritorna il campionato, e ritorna la violenza. Fazzoletti sul volto, brandendo bastoni e lanciando petardi, mille e cinquento ultrà del Napoli hanno assediato la stazione ferroviaria stamane alle 9. Hanno preso in "ostaggio" un treno e centinaia di passeggeri sono stati costretti ad abbandonare gli scompartimenti spaventati dalle loro violenze. Sotto gli occhi della polizia in assetto antisommossa.
Al rientro dalla capitale, nuovi tafferugli sono scoppiati nella stazione Termini: l'esplosione di un grosso petardo ha provocato un fuggi fuggi tra i passeggeri, mentre scontri con la polizia e il personale delle Ferrovie si sono accesi quando i supporter partenopei sono saliti sul treno senza pagare il biglietto. Un tifoso è rimasto ferito ad una mano. La Polizia ha caricato i tifosi ma la tensione in stazione si è dissolta solo pochi minuti prima delle 23 quando l'ultimo treno per Napoli, con lo scaglione finale dei tifosi partenopei, ha lasciato Termini.
Lungo il viaggio di andata, da Napoli a Roma, i tifosi hanno devastato le carrozze, strappato le tendine; tagliato i sedili; infranti i finestrini e danneggiato i bagni. Alla fine, le Ferrovie hanno contato danni per 500.000 euro su 11 delle 15 vetture occupate dagli ultrà. Il ministro all'Interno Roberto Maroni ha chiesto chiarimenti al questore di Napoli. Martedì convocato il neocomitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive. E si riaccende il dibattito sulla sospensione delle trasferte. Il Sindacato autonomo di polizia Sap chiede una risposta dura: "Stop alle trasferte e punire le società".
I DANNI SUL TRENO
Alla stazione di Napoli, stamane la folla di ultrà lanciava urla e minacciava violenze. Quattro controllori delle Ferrovie sono stati aggrediti e costretti a farsi medicare al pronto soccorso. Molti passeggeri hanno dovuto posticipare l'arrivo a casa di mezza giornata per colpa delle selvagge intemperanze dei tifosi napoletani. Nell'ultimo week end di agosto, in un giorno di controesodo da bollino rosso, il traffico ferroviario è piombato nel caos: treni in ritardo, coincidenze saltate, prenotazioni annullate.
LE IMMAGINI DEI DISORDINI NELLE STAZIONI
Per le Ferrovie non avrebbero dovuto salire sul treno quei tifosi perchè non avevano biglietto. E' stata un'ordinanza urgente della Prefettura di Napoli a prescrivere all'azienda di farli viaggiare. "Motivi di ordine pubblico", ha scritto il Prefetto. Così le Ferrovie hanno aperto gli sportelli agli ultrà e hanno addirittura consigliato ai passeggeri che erano già sul convoglio ed erano diretti a Torino di scendere e trovare "un'altra soluzione".
Sono stati "cacciati" in 300, costretti a cambiare orario e convoglio: "Dinanzi a migliaia di tifosi che inveivano, non abbiamo avuto alternativa - ha detto Alberto, ingegnere alla Fiat - ma è una vergogna: una stazione presa in ostaggio da un gruppo di facinorosi". "Stavo andando a Genova, all'ospedale Gaslini, con mio figlio che è malato", ha spiegato Anna, giovane mamma napoletana. "Siamo dovuti scendere. Ma questo non è giusto, è umiliante, costretti ad abbandonare un treno per far posto a dei violenti che non hanno neppure il biglietto". Sul treno assalito dai tifosi, c'era anche chi rientrava a casa perchè domani riprenderà il lavoro: "Sono dalle cinque del mattino in piedi e chissà quando arriverò. E' incredibile e disonorevole per uno Stato come il nostro".
La mediazione è durata ore: il questore di Napoli, Antonio Puglisi, ha parlato con i leader dei tifosi a lungo per convincerli a desistere, ma non c'è stato nulla da fare: alla fine i tifosi sono saliti sul treno senza biglietto. L'Intercity è partito a mezzogiorno e mezzo con quattro carrozze in più e 1.200 tifosi scalmananti, lasciando a terra migliaia di passeggeri inferociti. Il già difficile equilibrio degli orari ferroviari, sotto pressione per la giornata di grande rientro, è saltato: i ritardi sono saliti a 30, 50 minuti; molte coincidenze sono saltate.
Sono arrivati a Roma Termini che la partita era già iniziata. Le scene di delirio si sono ripetute. La polizia ha contenuto gli ultrà ma non ha potuto impedire che lanciassero petardi nei corridoi della stazione e proferissero contro la squadra avversaria minacce ed inni di guerra. All'Olimpico hanno sfondato i cancelli, sono entrati in gradinata brandendo i bastoni per le bandiere come fossero armi, continuando a lanciare fumogeni mentre scandivano slogan contro la Roma e annunciavano che avrebbero "spaccato tutto". E nell'intervallo della partita, un tifoso napoletano è stato accoltellato ad una gamba, per fortuna non gravemente. Arrestati quattro tifosi.
(31 agosto 2008)
invece di arrestarli a bastonate li si deve far salire sul treno causa ordine pubblico ....
I cittadini
in ostaggio
GIU' DAL TRENO, prego: devono salire gli ultrà. La lunga stagione del calcio malato ricomincia con una storia incredibile, con una resa incondizionata ai violenti, con un sopruso nei confronti di centinaia di cittadini che volevano tornare a casa dalle vacanze.
Volevano farlo in treno, il mezzo più semplice e antico, il più sicuro, volevano partire da Napoli e arrivare a Torino, o magari scendere a Roma, o a La Spezia, o a Genova. Avevano il biglietto, si erano già seduti e aspettavano. Poi sono arrivati i selvaggi, le bestie della curva, molte delle quali a viso coperto come banditi, come pirati incappucciati: e il posto sul treno se lo sono preso loro.
Impotenti le Ferrovie, la Questura, la Polizia: per evitare il peggio ne hanno certificato un altro, legittimando la legge della giungla. E cioè: sul treno rimangono gli ultrà, mentre i viaggiatori semplici e disarmati, quelli che non sfasciano scompartimenti (500 mila euro di danni), bagni, stadi, quelli che non urlano slogan deliranti e non salutano col braccio teso sono stati gentilmente invitati a scendere e a "trovare altre soluzioni" (il deltaplano, il teletrasporto?).
Parapiglia, spintoni, grida varie. Risultato: quattro ferrovieri contusi, poi la mandria parte e va a fare danni allo stadio Olimpico in Roma, invece di essere presa dai poliziotti alla stazione Termini e portata in qualche caserma, come sarebbe stato opportuno.
Doveva essere la prima giornata del calcio nella stagione del dialogo, della tolleranza con riserva: tutti gli stadi aperti, tutte le trasferte permesse.
Una linea di credito aperta dal Viminale nei confronti del tifo estremo perché magari capisse, e partisse bello quieto per non farsi di nuovo togliere le sue amate curve, quei luoghi di impunità dove sfogare frustrazioni di vite sbagliate. Ma i mille ultrà del Napoli hanno dimostrato subito che dare fiducia a certa gente è sbagliato, oltre che inutile, e penalizza gravemente la società civile.
Da oggi, trasferte di nuovo blindate e curve militarizzate, con enorme esborso di pubblico denaro. In sostanza, il calcio dei violenti sarà arginato grazie al denaro dei contribuenti, cioè quelle stesse persone che ieri i violenti hanno sbattuto giù dal treno. Non è proprio un cerchio che si chiude, ed è comunque un'ingiustizia.
La cosa che più sorprende, proprio perché la più prevedibile, è la resa incondizionata da parte dello Stato. Perché si sapeva da tempo che il 31 agosto, giorno del grande rientro dalle ferie, avrebbe intasato le stazioni ferroviarie creando ingorghi di viaggiatori e tifosi, vacanzieri e ultrà. Ma oltre un generico invito a non usare certi treni non si è andati, come se poi fosse possibile cercare facili e rapide alternative.
E una volta arrivati nel cuore del caos, tra fumogeni e insulti, si è preferito non applicare la legge in difesa del cittadino ma governare la mandria dandole di fatto ragione, autorizzandola a cacciare gli altri dagli scompartimenti. Un precedente gravissimo che racconta uno Stato assente, e che legittima simili tentativi futuri. Coraggio, amici ultrà: fate quello che volete, organizzatevi, prendete spranghe e bastoni. Siete più numerosi e più cattivi, dunque avete ragione voi. Dove, il prossimo agguato? Perché non all'ospedale, ai grandi magazzini, in qualche cinema? Come dite, non avete il biglietto? Non sarà mica un problema.
"I numeri non ci hanno aiutato" spiega il questore di Napoli: una frase che adesso pare una barzelletta. Perché dovrebbe essere la legge ad aiutare il cittadino, non il gioco dei numeri e il suo uso violento. I padroni abusivi del treno, proprio di quei numeri si sono fatti forza, e scudo. E allo stadio, cancelli sfondati. Alla fine, pure un accoltellato e un tizio preso con un martello in mano.
Anche se le parole più drammatiche sono quelle della mamma che voleva salire su quel treno, e ne è stata invece cacciata, perché doveva portare il figlio all'ospedale Gaslini di Genova per una visita medica importante. La prossima volta, ci vada in automobile. O scelga un ospedale diverso, in un altro Paese, dentro uno Stato in cui la gente normale non è ostaggio delle bestie da stadio.
(1 settembre 2008)
non si può dir molto, questo è il calcio, ciò che orbita attorno al calcio è merda, tifosi = merda, simpatizzanti = merda, stadi = merda.
in definitiva uno sporto per intellettuali impegnati
magari morissero bruciati vivi nei treni che sfasciano, o duranti gli scontri oppure in traferta su pullman o simili.
stadi chiusi ! per sempreMai più fiducia nelle forze dell’Ordine….
ma quando mai c'è stata direi ...
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se ne stava parlando in un altro post di ma75.....Originariamente Scritto da epicoZajka te la sei tirata troppo...mi sarebbe piaciuto scoparti ma a me non interessa piu' interagire con te..una volta che ce l'hai dentro stai sicura che non mi chiedi di tirarlo fuori
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Originariamente Scritto da Antoniome Visualizza MessaggioDal semplice fatto che i disordini iniziati a Napoli e continuati a Roma non abbiano portato ad una tempestiva sospenzione della partita, si denota come le società calcistiche, le televisioni, gli sponsor, contino enormemente di più dello stato.
In un paese "normale" un comportamento simile avrebbe portato ad un fermo dei tifosi a Napoli con relativo uso di manganelli, mentre questi sono stati liberi di arrivare a Roma ed entrare addirittura allo stadio....
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Originariamente Scritto da Sergio Visualizza MessaggioPresente,sono un altro.
Tutti in fila, con calma si sale, il primo che alza la voce, spinge o supera prende uno schiaffo in bocca, esauriti i posti ci si volta si va in sala d'aspetto e si attende il prossimo treno.
Te lo do io "alee oh ohh" deficiente di un ritardato mentale, vai a lavorare
ci son danni per quasi mezzo milione di euro...
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Originariamente Scritto da uruk Visualizza Messaggioanto anche io la pensavo cosi, in realtà dietro c'è tutto un ragionamento sulla sicurezza. Se sospendono la partita hai idea di dove questi tifosi riverserebbero la loro violenza?Ecco perchè preferiscono sempre non sospendere nulla... così dicono
guarda savè è una scusa belle e buona, se "loro" invalidano la partita perdono soldi, e sicuramente avranno problemi a scegliere un altro giorno per recuperarla (il calendario fra coppe e campionato è fittissimo) quindi non hanno alcun interesse a farlo.
In ogni caso io credo che dare una manganellata in più, in questo caso, sia meglio che darne una in meno.Originariamente Scritto da epicoZajka te la sei tirata troppo...mi sarebbe piaciuto scoparti ma a me non interessa piu' interagire con te..una volta che ce l'hai dentro stai sicura che non mi chiedi di tirarlo fuori
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