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Basta guardare a Pompei, martirizzata fin quasi alla morte, e nessuno nessuno nessuno fa nulla...(e hai ragione, la tragedia è che non si capisce in nome di cosa).
E' vero..
E continuo a pensare a Firenze... la stanno scempiando
Diciamoci la verita', cio' che e' stato trovato sotto al sottosuolo del Pincio, non ha chissa' quale rilevanza storica, dopotutto stiamo parlando di una grossa villa e di un pavimento in mosaico, roba che se ci si mette a scavare in qualunque altro posto della citta' storica, e' facile che riemerga dalle profonde ceneri senza chissa' quale sforzo.
Il problema semmai e' che questi figli de' 'na mignotta, continuano a prenderci per culo, e per mobilitare l'opinione pubblica e qualche istituzione, ci si deve attaccare anche a questi "tesori nascosti" pur di interrompere uno dei tanti ulteriori scempi che questa citta' e' costretta a sopportare in silenzio.
Quel parcheggio, che tentano in tutti i modi di convincerci, essere destinato a parcheggio di scambio in maniera tale da snellire il traffico e rendere il tridente pedonalizzabile, non sara' altro che il parcheggio privato e custodito dei tanti miliardari di zona, che potranno comodamente parcheggiare il proprio SUV vicino casa. La verita' e' che solo una piccola parte di quei parcheggi sara' destinata ai cittadini che lasciano la macchina per poche ore.
Passano gli anni, i governi, i sindaci e vari i programmi regolatori, ma qui ci troviamo sempre indietro di 20 anni rispetto ad altre citta' Europee, che al contrario hanno saputo amministrare alla grande le proprie risorse. Ci fosse qualcuno al quale gli sia venuto in mente di costruire intorno al centro storico, dei parcheggi di scambio in luoghi sicuri e attrezzati, collegati magari da mezzi pubblici o linee metro capaci di smaltire il problema del traffico a Roma.
Purtroppo e' piu' facile vedere che si progetti un parcheggio in una delle aree storiche piu' belle al mondo, perche' ormai contano solo gli interessi economici, e chi ci rimette, non sono solo i romani come me, ma l'intera' umanita' che passando per Piazza del Popolo, si vedra' spuntare delle macchine da sotto due archi costruiti nel bel mezzo della terrazza del Valadier, infliggendogli cosi' due ulteriori ferite, ma tanto ormai siamo abituati a ben peggio. Se volete vi posto le immagini del progetto e di cio' che era prima, quando ancora non esistevano i coatti che andavano a tirare il freno a mano sotto alla curva, viene da piangere..
Ottimo Miz. La logica del parcheggio in pieno centro, infatti, è la follia maggiore in quel progetto. Nelle moderne città il centro è il regno dei mezzi pubblici, non certo delle macchine private ed un parcheggio in quella zona mi sembra per sua natura, un parcheggio VIP. Ho ben presente il Pincio, un'oasi di pace proprio sopra Piazza del Popolo e le caotiche vie dello shopping. Costruirci un parcheggio significa, letteralmente, stuprare il genius loci.
Dissento solo sul "valore" da dare ai resti rinvenuti. Il rischio è che in una città monumentale coe Roma ciò che non sia una nuova domus aurea passi inosservato. Non è solo la maestosità archiettonica di un complesso a determinarne la necessità o meno di preservazione, ma il suo valore storico, quello legato ai personaggi che lo vissero, una particolarità tecnica o una specifica classe artigianale che vi è stata rintracciata. Ogni metro quadro che riemerge dalle viscere della terra è una tessera di un mosaico che si aggiunge, nella certezza che gran parte dell'ordito necessariamente non lo conosceremo mai.Spesso un muro di 30 cm può essere storicamente più importante di uno di 5 metri
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Diciamoci la verita', cio' che e' stato trovato sotto al sottosuolo del Pincio, non ha chissa' quale rilevanza storica, dopotutto stiamo parlando di una grossa villa e di un pavimento in mosaico, roba che se ci si mette a scavare in qualunque altro posto della citta' storica, e' facile che riemerga dalle profonde ceneri senza chissa' quale sforzo. Il problema semmai e' che questi figli de' 'na mignotta, continuano a prenderci per culo, e per mobilitare l'opinione pubblica e qualche istituzione, ci si deve attaccare anche a questi "tesori nascosti" pur di interrompere uno dei tanti ulteriori scempi che questa citta' e' costretta a sopportare in silenzio.
Quel parcheggio, che tentano in tutti i modi di convincerci, essere destinato a parcheggio di scambio in maniera tale da snellire il traffico e rendere il tridente pedonalizzabile, non sara' altro che il parcheggio privato e custodito dei tanti miliardari di zona, che potranno comodamente parcheggiare il proprio SUV vicino casa. La verita' e' che solo una piccola parte di quei parcheggi sara' destinata ai cittadini che lasciano la macchina per poche ore.
Passano gli anni, i governi, i sindaci e vari i programmi regolatori, ma qui ci troviamo sempre indietro di 20 anni rispetto ad altre citta' Europee, che al contrario hanno saputo amministrare alla grande le proprie risorse. Ci fosse qualcuno al quale gli sia venuto in mente di costruire intorno al centro storico, dei parcheggi di scambio in luoghi sicuri e attrezzati, collegati magari da mezzi pubblici o linee metro capaci di smaltire il problema del traffico a Roma.
Purtroppo e' piu' facile vedere che si progetti un parcheggio in una delle aree storiche piu' belle al mondo, perche' ormai contano solo gli interessi economici, e chi ci rimette, non sono solo i romani come me, ma l'intera' umanita' che passando per Piazza del Popolo, si vedra' spuntare delle macchine da sotto due archi costruiti nel bel mezzo della terrazza del Valadier, infliggendogli cosi' due ulteriori ferite, ma tanto ormai siamo abituati a ben peggio. Se volete vi posto le immagini del progetto e di cio' che era prima, quando ancora non esistevano i coatti che andavano a tirare il freno a mano sotto alla curva, viene da piangere..
Hai le tue ragioni, Miz, perchè difatti è da un pezzo che si doveva pensare a come servire Roma dei mezzi necessari a cittadinanza e turisti, salvando il cuore storico della città.
Come si fa ora a pensare soltanto di poter sfiorare una zona come quella, che ha, oltre a delle preesistenze (che si può forse pensare di salvare in qualche modo) anche una delle ultime testimonianze di grande architettura italiana ed europea, uno di quei tanti "pezzi" di stile che rendono Roma unica?
Non dubito poi di quello che dici riguardo a chi godrà dei "vantaggi" di un tale sfregio, perfetto esempio di italianissimo malaffare.
Non si può continuare a rincorre il tempo passato inutilmente facendo peggio di quel tanto di male che pure è stato già fatto:
Meglio starsene fermi allora.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Ottimo Miz. La logica del parcheggio in pieno centro, infatti, è la follia maggiore in quel progetto. Nelle moderne città il centro è il regno dei mezzi pubblici, non certo delle macchine private ed un parcheggio in quella zona mi sembra per sua natura, un parcheggio VIP. Ho ben presente il Pincio, un'oasi di pace proprio sopra Piazza del Popolo e le caotiche vie dello shopping. Costruirci un parcheggio significa, letteralmente, stuprare il genius loci.
Dissento solo sul "valore" da dare ai resti rinvenuti. Il rischio è che in una città monumentale coe Roma ciò che non sia una nuova domus aurea passi inosservato. Non è solo la maestosità archiettonica di un complesso a determinarne la necessità o meno di preservazione, ma il suo valore storico, quello legato ai personaggi che lo vissero, una particolarità tecnica o una specifica classe artigianale che vi è stata rintracciata. Ogni metro quadro che riemerge dalle viscere della terra è una tessera di un mosaico che si aggiunge, nella certezza che gran parte dell'ordito necessariamente non lo conosceremo mai.Spesso un muro di 30 cm può essere storicamente più importante di uno di 5 metri
Vedi Ma, il fatto e' che io, a differenza di molti, compresi gli stessi romani che forse troppo spesso si lodano della citta' in cui vivono senza accorgersi dell'arretratezza rispetto ad altre citta', sono proiettato verso quei progetti futuri, che auspicandomi che si facciano, andranno inevitabilmente a intaccare quel "valore" sacrificabile per una maggiore vivibilita' di Roma.
Ad esempio, per completare la metro C a Roma, ci stiamo impiegando 7 anni, roba che in 5 anni a Madrid ne hanno costruite 4 o 5. E' pur vero che gli "altri" non hanno i nostri continui problemi di ritrovamenti archeologici, sovraintenzente e quant' altro, ma e' anche vero che se non siamo in grado di preservare i beni della capitale che sono gia' alla luce del sole, di ben altro spessore rispetto ad una villa e un mosaico, non possiamo permetterci di fare troppo i difficili. Se proprio vogliamo dirla tutta, se avessimo le risorse economiche e le capacita' strutturali, i ritrovamenti per la metroC, che hanno piu' volte rallentato i lavori e deviato il percorso, si potrebbero inglobare nella stazione metro facendola diventare a mio parere, una delle metro piu' belle al mondo, dove l'antico, il moderno e la funzionalita' si uniscono in qualcosa di unico, come unica e' la citta' che la ospita. E' dura per chi non ci vive, pensare ad esempio che si possa distruggere una villa del I secolo a.c, ma se cio' vuol dire dare la possibilita' a milioni di persone l'anno, di muoversi e vivere la citta' snellendo il traffico, togliendo macchine, inquinamento e caos da quei monumenti che da soli, valgono 100 ville, ben vengano questi estremi rimedi.
Il centro storico di Roma, va' pedonalizzato il piu' possibile, vanno ripristinati i vecchi tram come era nei primi del '900 di cui Roma si vantava, e costruiti nei dintorni parcheggi di sosta e di scambio, capillarizzati da una linea metro degna di una capitale europea.
Credimi, mi piange il cuore vedere certe meraviglie della capitale, che il mondo intero ci invidia, buttate letteralmente nel degrado, e se comincio ad elencarvi i problemi di Roma mi sale una rabbia indescrivibile.
Hai le tue ragioni, Miz, perchè difatti è da un pezzo che si doveva pensare a come servire Roma dei mezzi necessari a cittadinanza e turisti, salvando il cuore storico della città.
Come si fa ora a pensare soltanto di poter sfiorare una zona come quella, che ha, oltre a delle preesistenze (che si può forse pensare di salvare in qualche modo) anche una delle ultime testimonianze di grande architettura italiana ed europea, uno di quei tanti "pezzi" di stile che rendono Roma unica?
Non dubito poi di quello che dici riguardo a chi godrà dei "vantaggi" di un tale sfregio, perfetto esempio di italianissimo malaffare.
Non si può continuare a rincorre il tempo passato inutilmente facendo peggio di quel tanto di male che pure è stato già fatto:
Meglio starsene fermi allora.
Il Piano regolatore antecedente a quello da poco redatto, quello del 1962, prevedeva molte delle cose che sto dicendo(metro, tram, aree verdi e di scambio..ecc ecc), e in piu' di 40 anni se ne sono lavati tutti le mani, e chi ci ha guadagnato sono i tanti "palazzinari" che ne hanno approfittato.
Il tridente ha ben altri problemi, a cominciare dall' abisivismo, dai negozi fatiscenti, dalle scritte sui muri, dal manto stradale, dai parcheggi sui marciapiedi e in doppia fila.. e cosi' via. Do tempo altri 4 mesi ad Alemanno per vedere qualche cambiamento, in caso contrario non sara' ne piu' ne' meno cio' che sono stati tutti gli altri sindaci di Roma.
Il Piano regolatore antecedente a quello da poco redatto, quello del 1962, prevedeva molte delle cose che sto dicendo(metro, tram, aree verdi e di scambio..ecc ecc), e in piu' di 40 anni se ne sono lavati tutti le mani, e chi ci ha guadagnato sono i tanti "palazzinari" che ne hanno approfittato.
Il tridente ha ben altri problemi, a cominciare dall' abisivismo, dai negozi fatiscenti, dalle scritte sui muri, dal manto stradale, dai parcheggi sui marciapiedi e in doppia fila.. e cosi' via. Do tempo altri 4 mesi ad Alemanno per vedere qualche cambiamento, in caso contrario non sara' ne piu' ne' meno cio' che sono stati tutti gli altri sindaci di Roma.
Speriamo, per il bene di tutti
"Il centro storico di Roma, va' pedonalizzato il piu' possibile, vanno ripristinati i vecchi tram come era nei primi del '900 di cui Roma si vantava, e costruiti nei dintorni parcheggi di sosta e di scambio, capillarizzati da una linea metro degna di una capitale europea.
Credimi, mi piange il cuore vedere certe meraviglie della capitale, che il mondo intero ci invidia, buttate letteralmente nel degrado, e se comincio ad elencarvi i problemi di Roma mi sale una rabbia indescrivibile."
Qui ti straquoto, così come ottima mi sembra l'idea per la Metro C, che diverrebbe davvero qualcosa di unico.
Si potrebbero fare tante cose, e tutte belle, ma non lo si vuole, non lo si è mai voluto:
Questa è l'unica costante.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
io sono favorevole al preservare qualsiasi cosa che dimostrino la storicità della nostra civiltà. Prendiamo comunque atto che facendo così, ci precludiamo che qualcun altro in futuro possa fare lo stesso con noi, in quanto le nostre attuali esigenze sono in aumento e nessuno può controvertire quasta tendenza, Quindi prima o poi imploderemo, basta che non sia questa di generazione
"Qualsiasi cosa che non sia la morte è un leggero infortunio"
il problema delle città italiane sta nel fatto che topologicamente si prestano pessimamente per quasiasi tentativo di pedonalizzare i centri, per via dell'impossibilità di creare una struttura coerente per i mezzi di trasporto. Inutile prendere come esempio le città straniere. Per esempio cito Amsterdam perchè la conosco bene. Amsterdam è stata appositamente costruita per rendere la viabilità e le comunicazioni ottimalei. Ma è la matrice di partenza che lo permette. Prendiamo per esempio Roma o Napoli: disastro
"Qualsiasi cosa che non sia la morte è un leggero infortunio"
il problema delle città italiane sta nel fatto che topologicamente si prestano pessimamente per quasiasi tentativo di pedonalizzare i centri, per via dell'impossibilità di creare una struttura coerente per i mezzi di trasporto. Inutile prendere come esempio le città straniere. Per esempio cito Amsterdam perchè la conosco bene. Amsterdam è stata appositamente costruita per rendere la viabilità e le comunicazioni ottimalei. Ma è la matrice di partenza che lo permette. Prendiamo per esempio Roma o Napoli: disastro
In tutta sincerita', l'unica cosa che non permette a Roma di essere pedonalizzata "in alcuni punti del centro storico", sono gli affari di tutte le varie lobby di ristoratori, negozianti, tassisti e via dicendo. Non capita raramente di vedere vere e proprie rivolte non appena si tenta di introdurre qualche regolamentazione che tocca una di queste categorie, che su tutto cio' ci lucra e ci guadagna. La struttura del centro di Roma, per via dei sette colli, in effetti come dici, non permette la completa pedonalizzazione, ma la parziale, in alcune aree e' possibilissima e il resto puo' attuarsi solo ed esclusivamente con l' uso di mezzi pubblici. Roma, come lo stesso Alemanno ha detto in un suo recente discorso, deve guardare a Parigi, dove tutto cio' e' stato gia' attuato da diversi anni, o la recente Madrid. Ovviamente si non puo' certamente guardare ad Amsterdam o Londra, dove la struttura, i servizi, la storia, sono completamente diversi dai nostri.
Per cominciare e' stato da poco ultimato il servizio di bike-sharing nella zona del centro storico, e spero vivamente che una volta attivato, anche i romani, cosi' come avviene in altre citta', imparino ad andare in bici e a lasciare a casa la macchina.
In tutta sincerita', l'unica cosa che non permette a Roma di essere pedonalizzata "in alcuni punti del centro storico", sono gli affari di tutte le varie lobby di ristoratori, negozianti, tassisti e via dicendo. Non capita raramente di vedere vere e proprie rivolte non appena si tenta di introdurre qualche regolamentazione che tocca una di queste categorie, che su tutto cio' ci lucra e ci guadagna. La struttura del centro di Roma, per via dei sette colli, in effetti come dici, non permette la completa pedonalizzazione, ma la parziale, in alcune aree e' possibilissima e il resto puo' attuarsi solo ed esclusivamente con l' uso di mezzi pubblici. Roma, come lo stesso Alemanno ha detto in un suo recente discorso, deve guardare a Parigi, dove tutto cio' e' stato gia' attuato da diversi anni, o la recente Madrid. Ovviamente si non puo' certamente guardare ad Amsterdam o Londra, dove la struttura, i servizi, la storia, sono completamente diversi dai nostri.
Per cominciare e' stato da poco ultimato il servizio di bike-sharing nella zona del centro storico, e spero vivamente che una volta attivato, anche i romani, cosi' come avviene in altre citta', imparino ad andare in bici e a lasciare a casa la macchina.
sarà dura! l'italiano fatica a far muovere le gambe per andare in bici. A Amsterdam invece è un continuo di campanelli delle bici per avvisare gli stranieri che stanno camminando negli spazi adibiti proprio ai ciclisti
"Qualsiasi cosa che non sia la morte è un leggero infortunio"
Vedi Ma, il fatto e' che io, a differenza di molti, compresi gli stessi romani che forse troppo spesso si lodano della citta' in cui vivono senza accorgersi dell'arretratezza rispetto ad altre citta', sono proiettato verso quei progetti futuri, che auspicandomi che si facciano, andranno inevitabilmente a intaccare quel "valore" sacrificabile per una maggiore vivibilita' di Roma.
Ad esempio, per completare la metro C a Roma, ci stiamo impiegando 7 anni, roba che in 5 anni a Madrid ne hanno costruite 4 o 5. E' pur vero che gli "altri" non hanno i nostri continui problemi di ritrovamenti archeologici, sovraintenzente e quant' altro, ma e' anche vero che se non siamo in grado di preservare i beni della capitale che sono gia' alla luce del sole, di ben altro spessore rispetto ad una villa e un mosaico, non possiamo permetterci di fare troppo i difficili. Se proprio vogliamo dirla tutta, se avessimo le risorse economiche e le capacita' strutturali, i ritrovamenti per la metroC, che hanno piu' volte rallentato i lavori e deviato il percorso, si potrebbero inglobare nella stazione metro facendola diventare a mio parere, una delle metro piu' belle al mondo, dove l'antico, il moderno e la funzionalita' si uniscono in qualcosa di unico, come unica e' la citta' che la ospita. E' dura per chi non ci vive, pensare ad esempio che si possa distruggere una villa del I secolo a.c, ma se cio' vuol dire dare la possibilita' a milioni di persone l'anno, di muoversi e vivere la citta' snellendo il traffico, togliendo macchine, inquinamento e caos da quei monumenti che da soli, valgono 100 ville, ben vengano questi estremi rimedi.
Il centro storico di Roma, va' pedonalizzato il piu' possibile, vanno ripristinati i vecchi tram come era nei primi del '900 di cui Roma si vantava, e costruiti nei dintorni parcheggi di sosta e di scambio, capillarizzati da una linea metro degna di una capitale europea.
Credimi, mi piange il cuore vedere certe meraviglie della capitale, che il mondo intero ci invidia, buttate letteralmente nel degrado, e se comincio ad elencarvi i problemi di Roma mi sale una rabbia indescrivibile.
Quoto ogni parola detta da MIZ, ma essendo di Milano parlare di "sacrificablita'" di certe cose, in nome dell'evoluzione di una capitale per raggiungere i livelli di servizi che le competono, poteva sembrare un eresia
il problema delle città italiane sta nel fatto che topologicamente si prestano pessimamente per quasiasi tentativo di pedonalizzare i centri, per via dell'impossibilità di creare una struttura coerente per i mezzi di trasporto. Inutile prendere come esempio le città straniere. Per esempio cito Amsterdam perchè la conosco bene. Amsterdam è stata appositamente costruita per rendere la viabilità e le comunicazioni ottimalei. Ma è la matrice di partenza che lo permette. Prendiamo per esempio Roma o Napoli: disastro
Beh nemmeno budapest o Prga lo erano in origine, eppure grazie all'attenzione che i regimi comunisti prestavano alla viabilita' pubblica sono messe meglio0 di noi, diciamo piuttosto che non avevano la Fiat da agevolare
Tralasciando il discorso sugli appalti, i palazzinari, e lo schifo in cui ci hanno fatto sprofondare le precedenti amministrazioni cittadine, io propongo l'unica soluzione al problema viabilità: creare un'area ove possano circolare solo mezzi pubblici. Roma è una città rinascimetale, cui vanno aggiunte le migliaia di concrezioni antiche che spuntano in ogni dove, non è adatta al traffico odierno, per cui bisogna spostare (com'era nelle intenzioni di molti legislatori) in modo completo tutto l'apparato amministrativo in periferia, e lasciare nel centro storico (cosa debba essere considerato "centro" meriterebbe un discorso a parte) una quantità smisurata di musei e luoghi turistici, potenziando al massimo il trasporto pubblico (possibilmente ecologico). In questo modo si potrebbero anche sfruttare le potenzialità economiche della città più bella del mondo. E parlo di punti di ristoro autorizzati, negozi dei musei all'altezza, fuori dai cojoni la mafia dei gladiatori ex carcerati dal colosseo ecc.
A Roma, nel centro storico, andrebbe ristabilito il trasporto su rotaia, cosi' come era ai primi del novecento. Guardate qui che ordine e pulizia che c'era.. Passeggiata di ripetta, ponte Cavour, Via Nazionale, via della Conciliazione..Colosseo...
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