Per Coppola ad agosto domiciliari nella villa (sotto sequestro) di Porto Cervo
ROMA - Tra i carcerati romani c'è chi Ferragosto lo passa a Regina Coeli, chi, più fortunato, agli arresti domiciliari, ma non s'era mai visto che qualcuno ottennesse dal giudice di trascorrerlo in villa a Porto Cervo.
Danilo Coppola (Ansa) È sempre agli arresti domiciliari, dopo una lunga detenzione a Regina Coeli, ma da qualche giorno l'immobiliarista Danilo Coppola, sotto processo a Roma per bancarotta, può beneficiare del sole della Costa Smeralda in Sardegna grazie ad un provvedimento del Tribunale della capitale che ha accolto la richiesta di trasferire la detenzione domiciliare dalle vicinanze di Roma, nell'appartamento della madre, alla località di Liscia di Vacca a pochi chilometri da Porto Cervo. Ufficialmente non potrà fare il bagno, ma niente gli impedisce di prendere il sole in giardino o tuffarsi in piscina.
LA DECISIONE - I difensori dell'immobiliarista, coinvolto anche nell'indagine sul contropatto Unipol-Bnl, nello scorso mese di luglio avevano chiesto alla II sezione del Tribunale di Roma, presieduta da Carmelo Rinaudo, di poter consentire il trasferimento temporaneo della misura dei domiciliari (ufficialmente per poter vedere i tre figli) nella località turistica della Costa Smeralda dove la moglie di Coppola, Silvia Necci, ha una villa peraltro oggetto di sequestro nei mesi scorsi da parte del gip su richiesta della procura della repubblica di Roma. I pm Giuseppe Cascini e Rodolfo Sabelli - titolari di varie inchieste del filone Coppola - hanno espresso parere favorevole alla «trasferta» in Sardegna che dovrebbe prolungarsi fino alla fine del mese di agosto. Non ha avuto la stessa sorte di Coppola un altro imputato dello stesso processo, Andrea Raccis, che aveva chiesto di poter trascorrere un periodo di vacanza in Costa Azzurra.
Ma questo non era quello che, depresso, aveva cercato di suicidarsi in carcere? avanti così
ROMA - Tra i carcerati romani c'è chi Ferragosto lo passa a Regina Coeli, chi, più fortunato, agli arresti domiciliari, ma non s'era mai visto che qualcuno ottennesse dal giudice di trascorrerlo in villa a Porto Cervo.
Danilo Coppola (Ansa) È sempre agli arresti domiciliari, dopo una lunga detenzione a Regina Coeli, ma da qualche giorno l'immobiliarista Danilo Coppola, sotto processo a Roma per bancarotta, può beneficiare del sole della Costa Smeralda in Sardegna grazie ad un provvedimento del Tribunale della capitale che ha accolto la richiesta di trasferire la detenzione domiciliare dalle vicinanze di Roma, nell'appartamento della madre, alla località di Liscia di Vacca a pochi chilometri da Porto Cervo. Ufficialmente non potrà fare il bagno, ma niente gli impedisce di prendere il sole in giardino o tuffarsi in piscina.
LA DECISIONE - I difensori dell'immobiliarista, coinvolto anche nell'indagine sul contropatto Unipol-Bnl, nello scorso mese di luglio avevano chiesto alla II sezione del Tribunale di Roma, presieduta da Carmelo Rinaudo, di poter consentire il trasferimento temporaneo della misura dei domiciliari (ufficialmente per poter vedere i tre figli) nella località turistica della Costa Smeralda dove la moglie di Coppola, Silvia Necci, ha una villa peraltro oggetto di sequestro nei mesi scorsi da parte del gip su richiesta della procura della repubblica di Roma. I pm Giuseppe Cascini e Rodolfo Sabelli - titolari di varie inchieste del filone Coppola - hanno espresso parere favorevole alla «trasferta» in Sardegna che dovrebbe prolungarsi fino alla fine del mese di agosto. Non ha avuto la stessa sorte di Coppola un altro imputato dello stesso processo, Andrea Raccis, che aveva chiesto di poter trascorrere un periodo di vacanza in Costa Azzurra.
Ma questo non era quello che, depresso, aveva cercato di suicidarsi in carcere? avanti così
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