PECHINO - Meno tasse sui premi stabiliti dal Coni per i vincitori delle medaglie olimpiche. Lo chiede a nome di tutti Valentina Vezzali, fresca vincitrice dell'oro nel fioretto femminile, che fa suo l'appello lanciato in mattinata da Francesco D'Aniello, argento nel tiro a volo double trap. «Noi non siamo come i calciatori, i nostri guadagni non sono stratosferici: sarebbe giusto detassare i premi per le medaglie olimpiche, e non versarne la metà», ha detto la campionessa della scherma. «La medaglia olimpica arriva una volta ogni quattro anni e con lei anche il premio in denaro: io di tasse ne pago tante, non chiedo privilegi. Ma ai Giochi contribuiamo a fare grande l'Italia, e poi il premio è un riconoscimento una tantum a quattro anni di lavoro».
D'ANIELLO - Il Coni ha stabilito di premiare con 140 mila euro i vincitori di medaglia d'oro, l'argento con 75 mila e il bronzo con 50 mila. Per le Paralimpiadi invece i premi sono rispettivamente di 75 mila euro, 40 mila e 25 mila. «Detassate i premi ai medagliati olimpici, così come fanno in Cina», aveva detto D'Aniello. «Rivolgo un appello al Parlamento affinché faccia altrettanto, approvando la proposta di legge presentata circa un mese fa dal presidente della Federazione tiro Luciani Rossi, che è anche un deputato, di defiscalizzare i premi olimpici del Coni, equiparandoli ai premi di produzione e agli straordinari. Quando stavo in pedana non pensavo certo ai soldi, ma poi riflettendoci a mente fredda dico che non è bello ricevere solo il 50% di ciò che ti viene promesso. Noi del tiro, ma vale per tanti altri sport, non guadagniamo molto. E sarebbe giusto che almeno i premi olimpici per chi vince una medaglia non venissero tassati».
Che ne pensate? Certo che se si pensa all'originario spirito olimpico la cosa risulta stonata, tuttavia è anche ipocrita stare in TV ad applaudire uno schermidore, con lo stesso entusiamo con cui si inneggia ai calciatori, ma solo ogni 4 anni. Nel frattempo, però, l'uno vive come un impiegato e ignorato da tutti, l'altro naviga nell'oro e nel gossip
D'ANIELLO - Il Coni ha stabilito di premiare con 140 mila euro i vincitori di medaglia d'oro, l'argento con 75 mila e il bronzo con 50 mila. Per le Paralimpiadi invece i premi sono rispettivamente di 75 mila euro, 40 mila e 25 mila. «Detassate i premi ai medagliati olimpici, così come fanno in Cina», aveva detto D'Aniello. «Rivolgo un appello al Parlamento affinché faccia altrettanto, approvando la proposta di legge presentata circa un mese fa dal presidente della Federazione tiro Luciani Rossi, che è anche un deputato, di defiscalizzare i premi olimpici del Coni, equiparandoli ai premi di produzione e agli straordinari. Quando stavo in pedana non pensavo certo ai soldi, ma poi riflettendoci a mente fredda dico che non è bello ricevere solo il 50% di ciò che ti viene promesso. Noi del tiro, ma vale per tanti altri sport, non guadagniamo molto. E sarebbe giusto che almeno i premi olimpici per chi vince una medaglia non venissero tassati».
Che ne pensate? Certo che se si pensa all'originario spirito olimpico la cosa risulta stonata, tuttavia è anche ipocrita stare in TV ad applaudire uno schermidore, con lo stesso entusiamo con cui si inneggia ai calciatori, ma solo ogni 4 anni. Nel frattempo, però, l'uno vive come un impiegato e ignorato da tutti, l'altro naviga nell'oro e nel gossip
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