vento di guerra(russia vs georgia)
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioEcco in arrivo la soluzione!
20:06
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti, ha detto che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, da Villa Certosa a Porto Rotondo, ha avviato una serie di "contatti con i membri del G8 e dell'Ue per dare un contributo alla soluzione della crisi in Ossezia"
Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioAncora qualche giorno e Mosca avrà fatto un sol boccone dei georgiani, con buona pace della comunità internazionale...
Sul piano numerico c'è uno squilibro di forze nettamente a favore dei russi (tanto che i georgiani hanno ritirato tutti i 2000 soldati dall'Iraq per mandarli sul fronte in Ossezia), ma penso che l'Occidente (Usa in testa) invierà o delle truppe o tenterà di intraprendere la via diplomatica, dubito parecchio che la comunità internazionale starà a guardare.
A chi vollesse approfondire la questione, consiglio:
Riflessione di Gabriele Adinolfi dal sito Noreporter.org
Un approfondimento dal sito Ansa.it
Scopri sul sito dell'Agenzia ANSA le ultime notizie su cronaca, politica, economia, sport, calcio e cultura dall'Italia e da tutto il mondo.
Un interessante articolo datato 21 luglio di Maurizio Blondet
Last edited by In corpore sano; 11-08-2008, 22:46:50.Pull me under Pull me under
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Originariamente Scritto da In corpore sano Visualizza MessaggioImmagino che il conflitto in Ossezia sia a un passo dalla risoluzione
Ci sono troppi interessi in quella zona per lasciare il via libera ai russi in questo modo; dai gasdotti attivi ed in costruzione, alla possibile ingresso della Georgia nella Nato (nuove basi per gli Usa), alle recenti esercitazioni Usa/Georgia a ridosso del confine russo (a che pro?), alla posizione strategia.
Sul piano numerico c'è uno squilibro di forze nettamente a favore dei russi (tanto che i georgiani hanno ritirato tutti i 2000 soldati dall'Iraq per mandarli sul fronte in Ossezia), ma penso che l'Occidente (Usa in testa) invierà o delle truppe o tenterà di intraprendere la via diplomatica, dubito parecchio che la comunità internazionale starà a guardare.
A chi vollesse approfondire la questione, consiglio:
Riflessione di Gabriele Adinolfi dal sito Noreporter.org
Un approfondimento dal sito Ansa.it
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Un interessante articolo datato 21 luglio di Maurizio Blondet
http://www.effedieffe.com/content/view/3939/166/
Contributi molto interessanti.Lleggevo però altrove che è probabile che il presidente georgiano abbia sovrastimato le reali possibilità di un intervento della Nato in Georgia, anche perchè, al momento, per gli USA potrebbe profilarsi nella regione uno scontro sul campo con Mosca e non credo che Bush voglia correre il rischio. Se le cose stanno così, inutile dire che il destino del conflitto è già segnato.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioContributi molto interessanti.Lleggevo però altrove che è probabile che il presidente georgiano abbia sovrastimato le reali possibilità di un intervento della Nato in Georgia, anche perchè, al momento, per gli USA potrebbe profilarsi nella regione uno scontro sul campo con Mosca e non credo che Bush voglia correre il rischio. Se le cose stanno così, inutile dire che il destino del conflitto è già segnato.
Le rimostranze occidentali sono solo di facciata, e l'America non invierà un solo uomo.
Putin ha, a ben vedere, le mani più che libere per fare ciò che vuole....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioQuoto.
Le rimostranze occidentali sono solo di facciata, e l'America non invierà un solo uomo.
Putin ha, a ben vedere, le mani più che libere per fare ciò che vuole.
Il primo ministro, ha anche fatto un parallelo tra la Georgia del presidente Mikheil Saakashvili e l’Iraq di Saddam Hussein. «Saddam è stato impiccato per aver sterminato diversi villaggi sciiti. Gli attuali governanti georgiani, che hanno raso a zero dieci villaggi osseti, che sono passati con i loro carri armati sopra vecchi e bambini ed hanno bruciato vivi cittadini inermi, loro, invece, vengono difesi».In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioIn questo paragone fatto da Putin c'è un messaggio obliquo agli USA, neanche tanto difficile da decifrare
Il primo ministro, ha anche fatto un parallelo tra la Georgia del presidente Mikheil Saakashvili e l’Iraq di Saddam Hussein. «Saddam è stato impiccato per aver sterminato diversi villaggi sciiti. Gli attuali governanti georgiani, che hanno raso a zero dieci villaggi osseti, che sono passati con i loro carri armati sopra vecchi e bambini ed hanno bruciato vivi cittadini inermi, loro, invece, vengono difesi».
L'America d'altronde non può in effetti chiamare la stessa cosa con due nomi differenti.
In Ossezia Putin si appella al diritto (internazionale) di poter fare ciò che vuole, esattamente come fece Bush con l'Iraq....ma di noi
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioContributi molto interessanti.Lleggevo però altrove che è probabile che il presidente georgiano abbia sovrastimato le reali possibilità di un intervento della Nato in Georgia, anche perchè, al momento, per gli USA potrebbe profilarsi nella regione uno scontro sul campo con Mosca e non credo che Bush voglia correre il rischio. Se le cose stanno così, inutile dire che il destino del conflitto è già segnato.
Sarà molto interessante vedere quale atteggiamento terrà il futuro presidente degli Usa sulla situazione del Caucaso (e su quella dei Balcani) anche perchè, se il conflitto dovesse volgere velocemente al termine, la questionr rimarrebbe ugualmente aperta. (McCain è molto amico con Saakashvili)
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Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza MessaggioPutin ha capito tutto...
L'ha buttata sulla pulizia etnica (vi ricorda qualcosa?) per giustificare l'intervento diretto.
Queste sono lezioni di democrazia.Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioIn questo paragone fatto da Putin c'è un messaggio obliquo agli USA, neanche tanto difficile da decifrare
Il primo ministro, ha anche fatto un parallelo tra la Georgia del presidente Mikheil Saakashvili e l’Iraq di Saddam Hussein. «Saddam è stato impiccato per aver sterminato diversi villaggi sciiti. Gli attuali governanti georgiani, che hanno raso a zero dieci villaggi osseti, che sono passati con i loro carri armati sopra vecchi e bambini ed hanno bruciato vivi cittadini inermi, loro, invece, vengono difesi».Originariamente Scritto da gorgoneil capitalismo vive delle proprie crisi.
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Originariamente Scritto da black_hawk Visualizza Messaggioche ti facciano ridere o meno facevano desistere per una certa misura la georgia di intervenire (cosa che comunque alla fine ha fatto) quello che intendevo dire è che comunque la maggior parte della gente della regione dell'ossezia (osseti?) sono filo-russi, hanno passaporto russo, vogliono l'indipendenza totale dalla georgia che naturalmente non l'accetta ed ha scatenato questo putiferio.
L'Abkhazia dal 1992 paga le tasse alla Russia, e si rese autonoma nel 1993 (con una guerra, e non un referendum).
Gli osseti che volevano la madre Russia sono già da un pezzo in Ossezia del nord, che è russa. Ricordi la strage della scuola di Beslan da parte dei "terroristi" ceceni? Beslan è in Ossezia.
I motivi di contesa territoriale nel sud non riguardano la popolazione ma ricchi giacimenti petroliferi.
Il premier georgiano ha puntato tutto sull'integrità dello stato, ed aveva i contingenti russi in casa propria (molto prima del pacekeeping).
Doveva liberarsi in qualche modo del fiato sul collo russo, e ha cercato lo scontro a viso aperto confidando nell'aiuto internazionale.
Allo stato attuale è una mossa suicida.
Si vedrà comunque.Originariamente Scritto da gorgoneil capitalismo vive delle proprie crisi.
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Originariamente Scritto da black_hawk Visualizza Messaggioche ti facciano ridere o meno facevano desistere per una certa misura la georgia di intervenire (cosa che comunque alla fine ha fatto) quello che intendevo dire è che comunque la maggior parte della gente della regione dell'ossezia (osseti?) sono filo-russi, hanno passaporto russo, vogliono l'indipendenza totale dalla georgia che naturalmente non l'accetta ed ha scatenato questo putiferio.
il conflitto e' stato scatenato Dalla Russia...Russia e Usa si stanno giocando gli oleodotti di Gas e Petrolio che passano per il Caucaso...questo e' il motivo per cui la Russia vuole quei territori...visto che la Georgia stava andando ormai a diventare uno stato molto amico degli Usa ...e tutto il territorio strategioco sarebbe finito in mano americana....Last edited by epico; 12-08-2008, 03:08:06.
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00.06 - "La Russia vuole bombardare Tbilisi"
Citando informazioni in suo possesso, Bush ha riferito che i jet russi "potrebbero bombardare l'aeroporto civile di Tbilisi". Secondo il presidente americano "va ristabilito lo status quo in vigore nella regione prima dell'inizio delle ostilità".
23.40 - "Inaccettabili azioni della Russia"
Le azioni della Russia in Georgia sono "inaccettabili" e hanno "danneggiato in maniera sostanziale" la posizione russa nel mondo. Lo ha detto il presidente americano George W. Bush alla Casa Bianca, sottolineando che "è inaccettabile nel XXI secolo" un'offensiva che sembra mirata a deporre il presidente georgiano. Bush ha ribadito che la Russia deve interrompere le proprie azioni in Georgia, rispettarne l'integrità e ritirare le truppe.
tgcom
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Originariamente Scritto da filippoII Visualizza Messaggiosono indeciso,non sono sicuro se il neo-presidente russo sia un esaltato o una marionetta... per il suo passato direi il primo,x la situazione attuale direi la seconda
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Dal sito Ansa.it
GEORGIA, MEDVEDEV: SEI PUNTI PER FERMARE LA GUERRA
ROMA - C'é una condizione ufficialmenteinconfessabile da parte di Mosca per un negoziato serio conTbilisi sulle sue repubbliche separatiste filorusse: la scomparsa dalla scena politica del presidente georgiano filo-occidentale Mikhail Saakashvili, da cinque anni la "bestianera" del Cremlino, l'avvocato quarantenne che ha studiatonegli Usa e che è diventato l'uomo di Washington nella polveriera del Caucaso. Nonostante le ripetute smentite ufficiali, anche in sede Onu,Mosca, come sostiene anche certa stampa russa, mira a dare unaspallata definitiva al leader georgiano dopo le sue scivolateinterne ed internazionali. Scivolate che hanno ormai minatole sue credenziali democratiche anche agli occhi diquell'Occidente che lo aveva accolto con entusiasmo nel 2003all'indomani della pacifica 'rivoluzione delle rose', la primadelle rivoluzioni colorate nell'ex Urss.
George W. Bush lodefinì un "faro della democrazia". Ma lo scorso autunno Saakashvili ha commesso i suoi primipassi falsi, con una brutale repressione poliziesca dellemanifestazioni dell' opposizione e l'introduzione dello stato di emergenza che gli hanno procurato una tirata d'orecchi anche da Washington. Indette nuove e poi contestate elezioni, è riuscito a farsi riconfermare con il 53%, con un crollo verticale dei consensi rispetto al plebiscito della prima consultazione. Saakhasviki, sostenuto dagli Usa, ha giocato tutte le sue carte sull'ingresso nella Nato, per ora rimandato, e sul ripristino dell'integrità territoriale con la riconquista delle repubbliche indipendentiste dell'Ossezia del Sud e dell' Abkhazia: conflitti congelati da anni, una bomba ad orologeria lasciata in eredità dalla politica etnica staliniana. Difficile capire motivi e tempi della decisione di attaccare la 'capitale' sudosseta, Tskhivali. Forse sperava nel sostegno occidentale o ha sottovalutato la pronta e vasta reazione russa, o forse mirava proprio a questo, per far passare Mosca come aggressore e costringere i suoi peacekeeper ad abbandonare il campo in quanto parte in causa. Ora, però, è lui a rischiare la poltrona.
La Russia ha fatto chiaramente capire che non lo considera più un interlocutore affidabile. Ieri il premier Vladimir Putin lo ha paragonato a Saddam Hussen, il presidente della Duma - ramo basso del parlamento - Boris Grislov a Hitler. A Mosca lo si vorrebbe al banco degli imputati del tribunale dell'Aja per genocidio e crimini di guerra. E oggi il ministro degli esteri Serghei Lavrov si è lasciato sfuggire un commento che suona come un monito: "non penso che Mosca sarà disposta non solo a tenere negoziati ma neppure a parlare con Saakashvili. Egli ha commesso crimini contro i nostri cittadini e non si è pentito", ha spiegato. "La nostra posizione è che Saakashvili non può più essere nostro partner. Dovrebbe lasciare", ha aggiunto, pur precisando che la Russia "non ha piani per rovesciare nessuno". Anche i presidenti delle due repubbliche secessioniste, Sergei Bagapsh e Eduard Kokoiti, si rifiutano di parlare con Saakashvili. Difficile immaginare un negoziato con una delle parti ricusata, anche se un portavoce della Commissione europea ha sottolineato oggi che i leader della Georgia sono stati "democraticamente eletti dal popolo georgiano".
L'autorevole quotidiano Kommersant, citando fonti vicino al Cremlino, sostiene che l'allontamento di Saakashvili è uno dei piatti forti dei colloqui odierni tra il presidente russo Dmitri Medvedev e quello francese Nicolas Sarkozy: la terza condizione non ufficiale posta dal Cremlino, oltre a quelle già formalizzate del ritiro e parziale disarmo delle truppe georgiane e della firma di un accordo vincolante sul non uso della forza. Sarkozy, secondo il Kommersant, dovrà convincere Saakhasvili a farsi da parte o spiegare al Cremlino che ciò non é possibile.Pull me under Pull me under
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Solo un aggiunta di oggi, per la serie il nostro prestigio internazionale, ora sì che ci rispettano, blah, blah, blah..
Inspiegabile è il caso Frattini. Il titolare della Farnesina è in vacanza alle Maldive. E dagli atolli dell'Oceano indiano è prodigo di dichiarazioni. Ma non si muove. Quando i ministri degli Esteri dell'Unione Europea si riuniscono in un Consiglio straordinario(per discutere dell'Ossezia), manda in sua vece Vincenzo Scotti. Sottosegretario. Un glorioso passato Dc tra i ministeri del Lavoro, Interno, Protezione civile. Anche agli Esteri, certo. Ma ai tempi del primo governo Amato. Inizio anni Novanta. C'erano ancora Bush senior, Eltsin e Papa Wojtyla.
"Frattini è un irresponsabile", dice Luca Volonté dell'Udc. Che ironizza: "Il momento internazionale è così delicato da richiedere il massimo impegno telefonico nei momenti di relax tra un bagno e l'altro". L'Italia dei Valori rilancia: "Con tutto il rispetto per il sottosegretario Scotti, con l'assenza del ministro il governo italiano ha fatto una pessima figura internazionale". E così il Pd, che con Franco Monaco ricorda "il premier a villa Certosa, Frattini alle Maldive, e al vertice europeo l'oscuro e redivivo sottosegretario".
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