Originariamente Scritto da ma_75
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I cristiani (prima dell'Editto), ricordiamolo, erano perfettamente integrati in tutti i meccanismi dell'impero, trasversali a tutte le classi sociali, fedeli sudditi dell'imperatore, in quanto rendevano a Cesare il dovuto, ma non gli onori divini, dovuti quelli a Dio.
Quando gli imperatori, visto l'enorme diffusione del cristianesimo in tutte le regioni dell'Impero, capirono che questo avrebbe potuto rappresentare quel collante che avrebbe dato nuovo slancio ad un mondo che si sapeva al tramonto, rinunciarono da essi stessi alla farsa della divinità imperiale, come hai spiegato, per diventare "unti" dal Signore, e difensori della fede.
A quel punto i cristiani non ebbero più alcuna difficoltà a giurare fedeltà all'imperatore, in quanto la pietra d'inciampo era rimossa;
Anche qui però l'operazione non nasce pianificata dal cristianesimo, che anzi rimane fedele a se stesso, ma nasce da un calcolo degli imperatori "pagani", testimoniando, a mio parere, l'onestà d'intenti dei primi cristiani.
Il sincretismo, in sintesi, fu abbandonato per scelta pagana.
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