un giallo storico:il testamento di adolf hitler

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  • ikuape86
    L' oristanese pizzaiolo
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    • Oristano
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    #16
    Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
    Molto lucido e assolutamente profetico anche questo passo:

    Con la sconfitta del Reich e con l'imminente emergere dei nazionalismi asiatico, africano e forse anche sud-americano, rimarranno nel mondo due sole grandi Potenze in grado di affrontarsi: gli Stati Uniti e la Russia Sovietica. Le leggi storiche e geografiche costringeranno queste due Potenze a una prova di forza, o militare, o nei campi dell'economia e dell'ideologia. Queste stesse leggi rendono inevitabile che entrambe le Potenze divengano nemiche dell'Europa.
    incredibile...praticamente descrive il futuro dell'europa e del mondo sia in ambito sociale che in ambito economico...anche se forse al posto del blocco sovietico metterei la Cina

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    • simones
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      • altoadige
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      #17
      Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
      Molto lucido e assolutamente profetico anche questo passo:

      Con la sconfitta del Reich e con l'imminente emergere dei nazionalismi asiatico, africano e forse anche sud-americano, rimarranno nel mondo due sole grandi Potenze in grado di affrontarsi: gli Stati Uniti e la Russia Sovietica. Le leggi storiche e geografiche costringeranno queste due Potenze a una prova di forza, o militare, o nei campi dell'economia e dell'ideologia. Queste stesse leggi rendono inevitabile che entrambe le Potenze divengano nemiche dell'Europa.

      lucidissimo.
      in effetti è esattamente quello che accadde.



      interessante anche questo passaggio,più prettamente storico:


      Avevamo già rinunciato alla speranza di concludere il conflitto mediante una riuscita invasione dell'Inghilterra. Per di piú quel paese, sotto la guida dei suoi stupidi capi, si sarebbe rifiutato di riconoscere la nostra egemonia in Europa fino a quando sul Continente fosse rimasta una grande Potenza ch'era fondamentalmente ostile al Terzo Reich. La guerra, quindi, sarebbe continuata all'infinito, una guerra nella quale, alle spalle degli inglesi, gli americani avrebbero avuto una partesempre piú attiva. L'importanza del potenziale bellico degli Stati Uniti, i progressi raggiunti negliarmamenti - sia nel nostro campo, sia in quellodegli avversari - e la prossimità delle coste inglesi,tutti questi fattori si associavano e rendevano estremamente sconsigliabile per noi impantanarci in unconflitto di lunga durata. Poiché il Tempo - e si .tratta sempre del fattore Tempo, si badi - sarebbestato in misura crescente contro di noi. Per poterconvincere l'Inghilterra a rassegnarsi, per costringerla a fare la pace, era essenziale toglierle la speranza di poter schierare contro di noi sul continente stesso un avversario di statura uguale alla nostra.Non avevamo scelta, dovevamo a qualunque costoeliminare il fattore russo dal bilancio europeo. Ela nostra azione era giustificata da un altro motivo, altrettanto valido: la minaccia mortale che unaRussia intatta avrebbe costituito per la nostra esistenza. Poiché era assolutamente certo che un giorno o l'altro essa ci avrebbe attaccato.
      La nostra unica e sola possibilità di sconfiggerela Russia consisteva nel prendere l'iniziativa, poichénon era pratico condurre contro di essa una guerradifensiva. Non osavamo lasciare all'esercito Rossoil vantaggio del terreno, porre le nostre Autobahna disposizione delle sue colonne corazzate rapidamente dilaganti, e le nostre linee ferroviarie a disposizione delle sue truppe e dei suoi rifornimenti.
      Ma se fossimo passati all'offensiva, avremmo potuto, invero, sconfiggere l'esercito Rosso sul suo stesso terreno, nelle paludi e nelle vaste e fangose pianure; ma in un paese civile non ci sarebbe stato possibile far questo. Non avremmo fatto altro che fornirgli un trampolino di lancio dal quale balzare sull'intera Europa e distruggerla.
      Perché proprio il 1941? 1 Perché, data la sempre crescente potenza delle nostre avversarie occidentali, se dovevamo agire bisognava che lo facessimo con il minor indugio possibile. Né, si badi, Stalin si limitava a rimanere passivo. Su due fronti, il tempo agiva contro di noi. Il vero interrogativo non era, pertanto: « Perché il 21 giugno del 1941? », ma piuttosto: « Perché non ancor prima? ». Se non fosse stato per le difficoltà createci dagli italiani e dalla loro pazzesca campagna di Grecia, io avrei attaccato la Russia alcune settimane prima. Per noi, il problema essenziale era quello di impedire ai russi di muoversi per il maggior tempo possibile, e il mio incubo era il timore che Stalin potesse prendere l'iniziativa prima di me.
      Un'altra ragione stava nel fatto che le materie prime rifiutateci dai russi erano essenziali per noi. Nonostante gli impegni da essi presi, il ritmo delle consegne diminuiva senza posa ed esisteva il reale pericolo che potessero cessare del tutto, e improvvisamente. Se i russi non erano disposti a darci di
      1 L'attacco alla Russia fu sferrato il 21 giugno del 1941. (N. d. T.)
      loro spontanea volontà le materie prime che dovevamo avere, non ci rimaneva altra alternativa all'infuori di quella di andarcele a prendere, in situ, e con la forza. Presi la mia decisione immediatamente dopo la visita di Molotov a Berlino nel mese di novembre, poiché allora mi apparve chiaro che prima o poi Stalin ci avrebbe abbandonati per passare al nemico. Avrei dovuto guadagnar tempo per far sí che i nostri preparativi raggiungessero una maggior completezza? No, poiché cosí facendo sarei stato costretto a rinunciare all'iniziativa; e no una seconda volta perché il breve e precario . respiro che avremmo potuto guadagnare ci sarebbe costato assai caro. Avremmo dovuto piegarci al ricatto sovietico per quanto concerneva la Finlandia, la Romania, la Bulgaria e la Turchia. Ciò, inutile dirlo, era fuori questione. Il Terzo Reich, difensore e protettore dell'Europa, non avrebbe potuto sacrificare quei paesi amici sull'altare del comunismo: Un simile comportamento sarebbe stato disonorevole e se lo avessimo adottato non avremmo potuto sottrarci al giusto castigo. Dal punto di vista morale, nonché da quello strategico, si sarebbe trattato di un miserevole gambitto. La guerra contro la Russia era divenuta inevitabile, qualsiasi cosa noi potessimo fare; e rinviarla significava soltanto che avremmo dovuto combatterla in seguito in condizioni di gran lunga piú sfavorevoli.
      Decisi pertanto, subito dopo la partenza di Molotov, che avrei regolato i conti con la Russia non appena la stagione favorevole lo avesse consentito.












      ben lungi l'immagine del folle fautore della total krieg hitler spiega i motivi che l'hanno indotto all'operazione barbarossa,necessaria e dinevitabile.



      a tal proposito mi sento di consigliare andrea molinari,storico militare, che in "da barbarossa a stalingrado" fornisce un quadro esaustivo del progetto di attacco realizzato.
      in ogni caso ricordo che il reich arrivò a soli 12 km da mosca.
      le possibilità di una caduta sovietica erano pertanto assolutamente reali e non il frutto di una strampalata visione di un imbianchino austriaco
      "Nulla è gratuito in questo basso mondo. Tutto si sconta, il bene come il male, presto o tardi si paga. Il bene è necessariamente molto più caro."

      L.F.Celine

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        #18
        Originariamente Scritto da pina colada Visualizza Messaggio
        Ho iniziato a leggere e una cosa che mi ha lasciato piuttosto perplessa è questo pezzo:

        Eppure, la pace in quel momento ci avrebbe consentito di impedire agli americani di immischiarsi nelle questioni europee. Sotto la guida del Reich,l'Europa sarebbe stata rapidamente unificata. Una volta sradicato il veleno ebraico, l'unificazione avrebbe costituito una facile impresa. La Francia e l'Italia, entrambe sconfitte a distanza di pochi mesi dalle due Potenze germaniche i, sarebbero rimaste del tutto estranee alla cosa. Entrambe avrebbero dovuto rinunciare alle loro sproporzionate aspirazioni alla grandezza. Al contempo sarebbero state costrette a rinunciare alle loro pretese nell'Africa settentrionale e nel Vicino Oriente; e ciò avrebbe consentito all'Europa di perseguire un'audace politica di amicizia nei confronti dell'Islam. In quanto all'Inghilterra, sollevata da tutte le preoccupazioni europee, avrebbe potuto dedicarsi al benessere dell'impero. E infine alla Germania, con le spalle al sicuro, sarebbe stato possibile dedicarsi anima e cuore al suo compito essenziale, l'ambizione della mia vita e la raison d'être del Nazionalsocialismo... la distruzione del bolscevismo. Ciò avrebbe implicato la conquista di vasti spazi ad Est; i quali, a loro volta, avrebbero assi-curato il futuro benessere del popolo tedesco.

        ...ma davvero Hitler sarebbe stato capace di condividere la supremazia dell'Europa con l'Inghliterra??? Non so, forse è una domanda stupida, ma ho qualche dubbio a riguardo...
        Hitler rimpiangerà sempre il fatto di non essersi potuto assicurare l'alleanza con l'Inghilterra, o una pace separata ( intese muovere guerra all'Unione Sovietica proprio per mostrare agli inglesi le sue intenzioni contro il bolscevismo.)
        Considerava questi due popoli, il tedesco e l'inglese, come gli unici realmente radicati alla terra, condizione da lui considerata essenziale per la realizzazione delle aspirazioni di grandezza di un popolo.
        Perchè poi fosse portata a compimento questa famosa occupazione dello spazio vitale ad est (vera "ossessione hitleriana), la sicurezza alle spalle della Germania era, viene da se, assolutamente da conquistarsi.
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
        «nessun vincolo univa questi morti
        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


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        • simones
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          #19
          Originariamente Scritto da pina colada Visualizza Messaggio
          Ho iniziato a leggere e una cosa che mi ha lasciato piuttosto perplessa è questo pezzo:

          Eppure, la pace in quel momento ci avrebbe consentito di impedire agli americani di immischiarsi nelle questioni europee. Sotto la guida del Reich,l'Europa sarebbe stata rapidamente unificata. Una volta sradicato il veleno ebraico, l'unificazione avrebbe costituito una facile impresa. La Francia e l'Italia, entrambe sconfitte a distanza di pochi mesi dalle due Potenze germaniche i, sarebbero rimaste del tutto estranee alla cosa. Entrambe avrebbero dovuto rinunciare alle loro sproporzionate aspirazioni alla grandezza. Al contempo sarebbero state costrette a rinunciare alle loro pretese nell'Africa settentrionale e nel Vicino Oriente; e ciò avrebbe consentito all'Europa di perseguire un'audace politica di amicizia nei confronti dell'Islam. In quanto all'Inghilterra, sollevata da tutte le preoccupazioni europee, avrebbe potuto dedicarsi al benessere dell'impero. E infine alla Germania, con le spalle al sicuro, sarebbe stato possibile dedicarsi anima e cuore al suo compito essenziale, l'ambizione della mia vita e la raison d'être del Nazionalsocialismo... la distruzione del bolscevismo. Ciò avrebbe implicato la conquista di vasti spazi ad Est; i quali, a loro volta, avrebbero assi-curato il futuro benessere del popolo tedesco.

          ...ma davvero Hitler sarebbe stato capace di condividere la supremazia sull'Europa con l'Inghliterra??? Non so, forse è una domanda stupida, ma ho qualche dubbio a riguardo...


          la ricerca di un rapporto di buon vicinato con uk è stata alla base della sua politica estera per quasi un 20ennio.
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            #20
            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
            Hitler rimpiangerà sempre il fatto di non essersi potuto assicurare l'alleanza con l'Inghilterra, o una pace separata ( intese muovere guerra all'Unione Sovietica proprio per mostrare agli inglesi le sue intenzioni contro il bolscevismo.)
            Considerava questi due popoli, il tedesco e l'inglese, come gli unici realmente radicati alla terra, condizione da lui considerata essenziale per la realizzazione delle aspirazioni di grandezza di un popolo.
            Perchè poi fosse portata a compimento questa famosa occupazione dello spazio vitale ad est (vera "ossessione hitleriana), la sicurezza alle spalle della Germania era, viene da se, assolutamente da conquistarsi.
            Sì certamente, come sto leggendo anche più sotto... ma se non ricordo male tra i due paesi in questione la rivalità e la competizione specialmente in campo militare ed economico andava avanti già da diversi anni... Quindi per questo mi ero posta questo dubbio. Forse in un primo momento avrebbe cercato l'alleanza, ma non credo che sarebbe poi durata a lungo...

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            • Sean
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              #21
              Originariamente Scritto da simones Visualizza Messaggio
              lucidissimo.
              in effetti è esattamente quello che accadde.



              interessante anche questo passaggio,più prettamente storico:


              ben lungi l'immagine del folle fautore della total krieg hitler spiega i motivi che l'hanno indotto all'operazione barbarossa,necessaria e dinevitabile.



              a tal proposito mi sento di consigliare andrea molinari,storico militare, che in "da barbarossa a stalingrado" fornisce un quadro esaustivo del progetto di attacco realizzato.
              in ogni caso ricordo che il reich arrivò a soli 12 km da mosca.
              le possibilità di una caduta sovietica erano pertanto assolutamente reali e non il frutto di una strampalata visione di un imbianchino austriaco
              Qui c'è a mio parere anche una considerazione per l'oggi, ovvero la costruzione, immaginata da Hitler, di quella "Fortezza Europa", di popoli e di tradizioni, che invece oggi sta prendendo la direzione contraria, volendo l'Europa delle banche e degli oligarchi.

              Mancò, come scrive, il Tempo.
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
              nella necropoli deserta»

              C. Campo - Moriremo Lontani


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                #22
                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                Qui c'è a mio parere anche una considerazione per l'oggi, ovvero la costruzione, immaginata da Hitler, di quella "Fortezza Europa", di popoli e di tradizioni, che invece oggi sta prendendo la direzione contraria, volendo l'Europa delle banche e degli oligarchi.

                Mancò, come scrive, il Tempo.

                è altresì vero che la germania del reich fu sempre in bilico,concettualmente, tra una federazione europa ed uno sciovinismo"deutschland ueber alles" di 800esca memoria.
                interessante sarebbe poi approfondire,sempre riferendosi a quanto tu sostieni a prposito di europa della banche, la politica monetaria tedesca che portò alla creazione del reichsmark.
                questione che non credo di poter affrontare avendo scarse competenze di macroeconomia.
                "Nulla è gratuito in questo basso mondo. Tutto si sconta, il bene come il male, presto o tardi si paga. Il bene è necessariamente molto più caro."

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                  #23
                  Avevamo già rinunciato alla speranza di concludere il conflitto mediante una riuscita invasione dell'Inghilterra. Per di piú quel paese, sotto la guida dei suoi stupidi capi, si sarebbe rifiutato di riconoscere la nostra egemonia in Europa fino a quando sul Continente fosse rimasta una grande Potenza ch'era fondamentalmente ostile al Terzo Reich. La guerra, quindi, sarebbe continuata all'infinito, una guerra nella quale, alle spalle degli inglesi, gli americani avrebbero avuto una partesempre piú attiva. L'importanza del potenziale bellico degli Stati Uniti, i progressi raggiunti negliarmamenti - sia nel nostro campo, sia in quellodegli avversari - e la prossimità delle coste inglesi,tutti questi fattori si associavano e rendevano estremamente sconsigliabile per noi impantanarci in unconflitto di lunga durata. Poiché il Tempo - e si .tratta sempre del fattore Tempo, si badi - sarebbestato in misura crescente contro di noi. Per poterconvincere l'Inghilterra a rassegnarsi, per costringerla a fare la pace, era essenziale toglierle la speranza di poter schierare contro di noi sul continente stesso un avversario di statura uguale alla nostra.Non avevamo scelta, dovevamo a qualunque costoeliminare il fattore russo dal bilancio europeo.

                  Ancora una considerazione;
                  Perchè Hitler definisce qui "stupidi" i capi dell'Inghilterra?
                  Egli, come detto, considerava i popoli inglese e tedesco naturalmente alleati, e sopratutto contro quella che, assieme alla questione ebraica, era la potenziale rovina dell'Europa, ed in effetti come tale era avvertita da tutti, l'Unione Sovietica ed il suo costrutto comunista.
                  Hitler fidò che l'Inghilterra avesse inteso l'opera che il nazionalsocialismo (ed il fascismo) si apprestavano a compiere per l'Europa, la risoluzione di tutte le "angoscie" storiche che l'attanagliavano;
                  Non fu così, e gli inglesi preferirono il patto col diavolo.

                  Per sconfiggere ciò che nasce dalla terra gli inglesi (e gli americani, certo, ma su questi, in quanto nazione "meticcia", c'era già da fare poco o nullo affidamento) dovettero stringere un'alleanza contro natura, rinnegata infatti un secondo dopo che la Germania fu sconfitta.
                  Eccola, l'irrevocabile stupidità dei condottieri inglesi, che, come in un altro passo ci dice Hitler, constrinsero la natura dei popoli a tornare ad immergersi ancora.
                  Last edited by Sean; 01-08-2008, 19:42:59.
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                  forse, tra mille inverni
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                  nella necropoli deserta»

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                    #24
                    fatti generalmente ignorati.


                    la politica hitleriana nei confronti dell'islam

                    La nostra alleata italiana è stata una causa di imbarazzo per noi, ovunque. Fu questa alleanza, ad esempio, a impedirci di perseguire una politica rivoluzionaria nell'Africa settentrionale. Per la natura stessa delle cose, tale territorio stava divenendo una riserva italiana e come tale il Duce lo rivendicava. Se fossimo stati soli, noi avremmo potuto emancipare i paesi musulmani dominati dalla Francia e ciò avrebbe avuto ripercussioni enormi nel Vicina Oriente, dominato dall'Inghilterra, e in Egitto. Ma essendo le nostre sorti legate a quelle degli italiani, il perseguimento d'una simile politica non era possibile. Tutto l'Islam fremeva alle notizie delle nostre vittorie. Gli egiziani, gli iracheni e l'intero Vicino Oriente, tutti erano pronti a sollevarsi in rivolta. Si pensi semplicemente a quel che avremmo potuto fare per aiutarli, anche soltanto per incitarli, come sarebbe stato al contempo il nostro dovere e nel nostro interesse! Ma la presenza degli italiani al nostro fianco ci paralizzò, creò una sensazione di malaise tra i nostri amici dell'Islam, i quali,. inevitabilmente, videro in noi dei complici, volenti o nolenti, dei loro aggressori. Poiché gli italiani, in queste parti del mondo, sono ancor piú odiati, naturalmente, degli inglesi e dei francesi. Il ricordo delle barbare rappresaglie adottate contro i senussi é tuttora vivo. E inoltre, la ridicola pretesa del Duce di essere considerato la Spada dell'Islam desta ora, come prima della guerra, le stesse sghignazzate di scherno. Questo titolo, che si addice a Maometto e a un grande conquistatore come Omar, Mussolini se lo fece conferire da pochi miserabili bruti ch'egli aveva indotto a ciò o con la corruzione o con il terrore. Ci si presentò una grande opportunità di perseguire una splendida politica nei riguardi dell'Islam. Ma perdemmo l'autobus, come lo abbiamo perduto in parecchie altre occasioni, grazie alla nostra fedeltà all'alleanza con l'Italia!
                    In questo teatro di operazioni,. dunque, gli italiani ci impedirono di giocare la nostra carta migliore, la emancipazione dei sudditi francesi e l'incitamento alla rivolta nei paesi oppressi dagli inglesi. Tale politica avrebbe destato l'entusiasmo di tutto l'Islam. È tipico del mondo musulmano, dalle sponde dell'Atlantico a quelle del Pacifico, che quanto influisce su un paese, per il bene o per il male, influisce su tutti.
                    Sul piano morale, le conseguenze della nostra politica furono doppiamente disastrose. Da un lato avevamo ferito, senza alcun vantaggio per noi, la fiducia in se stessi dei francesi. Dall'altro, ciò, di per sé, ci costrinse a mantenere il dominio esercitato dai francesi sul loro impero, per il timore che il contagio potesse diffondersi nell'Africa settentrionale italiana e che anche quest'ultima potesse rivendicare l'indipendenza. E poiché tutti questi territori sono attualmente occupati dagli anglo-americani, io mi sento ancor piú giustificato nell'affermare ché tale nostra politica fu disastrosa. Per di piú, una cosí futile politica ha consentito a quegli ipocriti, gli inglesi, di atteggiarsi nientemeno che a liberatori in Siria, in Cirenaica e in Tripolitania!



                    hitler ed il muftì di gerusalemme
                    Last edited by simones; 13-07-2009, 19:37:28.
                    "Nulla è gratuito in questo basso mondo. Tutto si sconta, il bene come il male, presto o tardi si paga. Il bene è necessariamente molto più caro."

                    L.F.Celine

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                      #25
                      Originariamente Scritto da simones Visualizza Messaggio
                      è altresì vero che la germania del reich fu sempre in bilico,concettualmente, tra una federazione europa ed uno sciovinismo"deutschland ueber alles" di 800esca memoria.
                      interessante sarebbe poi approfondire,sempre riferendosi a quanto tu sostieni a prposito di europa della banche, la politica monetaria tedesca che portò alla creazione del reichsmark.
                      questione che non credo di poter affrontare avendo scarse competenze di macroeconomia.
                      Anche io ho poche conoscenze di economia, un campo che non ho mai frequentato.
                      Però riguardo alla creazione del Reichsmark posso dire che questo si inquadra benissimo in quella che è uno dei cardini della filosofia stessa del Fascismo (definisco così per convenzione anche il Nazismo), ovvero il suo abbattere, il suo voler distruggere ogni strumento attraverso il quale, "dall'alto" si possa controllare la volontà e la libertà dei popoli di determinare se stessi.
                      Le stesse, identiche situazioni in cui ci ritroviamo oggi, ammanettati.
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                      • Sean
                        Csar
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                        #26
                        Originariamente Scritto da simones Visualizza Messaggio
                        fatti generalmente ignorati.


                        la politica hitleriana nei confronti dell'islam

                        La nostra alleata italiana è stata una causa di imbarazzo per noi, ovunque. Fu questa alleanza, ad esempio, a impedirci di perseguire una politica rivoluzionaria nell'Africa settentrionale. Per la natura stessa delle cose, tale territorio stava divenendo una riserva italiana e come tale il Duce lo rivendicava. Se fossimo stati soli, noi avremmo potuto emancipare i paesi musulmani dominati dalla Francia e ciò avrebbe avuto ripercussioni enormi nel Vicina Oriente, dominato dall'Inghilterra, e in Egitto. Ma essendo le nostre sorti legate a quelle degli italiani, il perseguimento d'una simile politica non era possibile. Tutto l'Islam fremeva alle notizie delle nostre vittorie. Gli egiziani, gli iracheni e l'intero Vicino Oriente, tutti erano pronti a sollevarsi in rivolta. Si pensi semplicemente a quel che avremmo potuto fare per aiutarli, anche soltanto per incitarli, come sarebbe stato al contempo il nostro dovere e nel nostro interesse! Ma la presenza degli italiani al nostro fianco ci paralizzò, creò una sensazione di malaise tra i nostri amici dell'Islam, i quali,. inevitabilmente, videro in noi dei complici, volenti o nolenti, dei loro aggressori. Poiché gli italiani, in queste parti del mondo, sono ancor piú odiati, naturalmente, degli inglesi e dei francesi. Il ricordo delle barbare rappresaglie adottate contro i senussi é tuttora vivo. E inoltre, la ridicola pretesa del Duce di essere considerato la Spada dell'Islam desta ora, come prima della guerra, le stesse sghignazzate di scherno. Questo titolo, che si addice a Maometto e a un grande conquistatore come Omar, Mussolini se lo fece conferire da pochi miserabili bruti ch'egli aveva indotto a ciò o con la corruzione o con il terrore. Ci si presentò una grande opportunità di perseguire una splendida politica nei riguardi dell'Islam. Ma perdemmo l'autobus, come lo abbiamo perduto in parecchie altre occasioni, grazie alla nostra fedeltà all'alleanza con l'Italia!
                        In questo teatro di operazioni,. dunque, gli italiani ci impedirono di giocare la nostra carta migliore, la emancipazione dei sudditi francesi e l'incitamento alla rivolta nei paesi oppressi dagli inglesi. Tale politica avrebbe destato l'entusiasmo di tutto l'Islam. È tipico del mondo musulmano, dalle sponde dell'Atlantico a quelle del Pacifico, che quanto influisce su un paese, per il bene o per il male, influisce su tutti.
                        Sul piano morale, le conseguenze della nostra politica furono doppiamente disastrose. Da un lato avevamo ferito, senza alcun vantaggio per noi, la fiducia in se stessi dei francesi. Dall'altro, ciò, di per sé, ci costrinse a mantenere il dominio esercitato dai francesi sul loro impero, per il timore che il contagio potesse diffondersi nell'Africa settentrionale italiana e che anche quest'ultima potesse rivendicare l'indipendenza. E poiché tutti questi territori sono attualmente occupati dagli anglo-americani, io mi sento ancor piú giustificato nell'affermare ché tale nostra politica fu disastrosa. Per di piú, una cosí futile politica ha consentito a quegli ipocriti, gli inglesi, di atteggiarsi nientemeno che a liberatori in Siria, in Cirenaica e in Tripolitania!
                        Queste sono considerazioni che attestano la fattura prettamente hitleriana del documento, in quanto, riconsiderando in ultimo tutta la parabola, Hitler espresse di questi giudizi e sul Duce e sull'Italia, come pure abbiamo visto in precedenza.
                        Non credo che una sollevazione delle masse islamiche (armate di vanga al massimo) avrebbe potuto cambiare le sorti di una guerra come fu la II GM, e d'altronde la rivendicazione di una spinta colonialista era nei diritti e nelle cose della politica e dell'Italia dell'epoca, cosa che Hitler sapeva benissimo.
                        La questione della Spada dell'Islam è solo simbolica, stava ad indicare che pure il Duce si faveva interprete delle volontà di riscatto della nazione islamica.
                        Non credo, in definitiva, che la sconfitta dell'Asse in Africa sia da addebitarsi ad una "disatrosa" politica italiana in quelle terre;
                        C'è da tener presente, e forse in ultimo questo sfugge almeno qui ad Hitler, che i musulmani senza una guida certa, un condottiero, da loro non muoverebbero foglia.
                        Infatti, al momento cruciale, sono rimasti a guardare, tranne i pochi arruolati tra le fila naziste.
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                        • thetongue
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                          #27
                          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                          Queste sono considerazioni che attestano la fattura prettamente hitleriana del documento, in quanto, riconsiderando in ultimo tutta la parabola, Hitler espresse di questi giudizi e sul Duce e sull'Italia, come pure abbiamo visto in precedenza.
                          Non credo che una sollevazione delle masse islamiche (armate di vanga al massimo) avrebbe potuto cambiare le sorti di una guerra come fu la II GM, e d'altronde la rivendicazione di una spinta colonialista era nei diritti e nelle cose della politica e dell'Italia dell'epoca, cosa che Hitler sapeva benissimo.
                          La questione della Spada dell'Islam è solo simbolica, stava ad indicare che pure il Duce si faveva interprete delle volontà di riscatto della nazione islamica.
                          Non credo, in definitiva, che la sconfitta dell'Asse in Africa sia da addebitarsi ad una "disatrosa" politica italiana in quelle terre;
                          C'è da tener presente, e forse in ultimo questo sfugge almeno qui ad Hitler, che i musulmani senza una guida certa, un condottiero, da loro non muoverebbero foglia.
                          Infatti, al momento cruciale, sono rimasti a guardare, tranne i pochi arruolati tra le fila naziste.
                          concordo con le tue considerazioni, ed aggiungo che l'allargamento del conflitto all'africa settentrionale (insieme a dunkerque, l'operazione barbarossa, etc.) fu uno dei passi fatali per il reich

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                          • simones
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                            • altoadige
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                            #28
                            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                            Anche io ho poche conoscenze di economia, un campo che non ho mai frequentato.
                            Però riguardo alla creazione del Reichsmark posso dire che questo si inquadra benissimo in quella che è uno dei cardini della filosofia stessa del Fascismo (definisco così per convenzione anche il Nazismo), ovvero il suo abbattere, il suo voler distruggere ogni strumento attraverso il quale, "dall'alto" si possa controllare la volontà e la libertà dei popoli di determinare se stessi.
                            Le stesse, identiche situazioni in cui ci ritroviamo oggi, ammanettati.

                            concordo.
                            d'altra parte vorrei tentare un giorno di carpirne il lato strattamente tecnico.
                            perchè fu fatto e cosa comportò nel sistema economico tedesco
                            "Nulla è gratuito in questo basso mondo. Tutto si sconta, il bene come il male, presto o tardi si paga. Il bene è necessariamente molto più caro."

                            L.F.Celine

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                            • simones
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                              • altoadige
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                              #29
                              Originariamente Scritto da thetongue Visualizza Messaggio
                              concordo con le tue considerazioni, ed aggiungo che l'allargamento del conflitto all'africa settentrionale (insieme a dunkerque, l'operazione barbarossa, etc.) fu uno dei passi fatali per il reich

                              cioè non concordi con il fatto,espresso da hitler stesso,che barbarossa fosse inevitabile.
                              "Nulla è gratuito in questo basso mondo. Tutto si sconta, il bene come il male, presto o tardi si paga. Il bene è necessariamente molto più caro."

                              L.F.Celine

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                              • Sean
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                                #30
                                Originariamente Scritto da simones Visualizza Messaggio
                                cioè non concordi con il fatto,espresso da hitler stesso,che barbarossa fosse inevitabile.
                                Barbarossa era inevitabile, mi sento di dire con Hitler, per le ragioni esposte in un altro punto sopra, e semmai, come ancora scrive, era da anticipare.
                                Bisognava per la Germania sbarazzarsi il prima possibile dell'Unione Sovietica e, come detto, per "convincere" gli inglesi, e per annientare l'unica potenza continentale che poteva rivaleggiare con i tedeschi, portabandiera, tra l'altro, dell'idea opposta a quella incarnata dal Fascismo (e che comunque l'Europa sommamente temeva).
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
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                                C. Campo - Moriremo Lontani


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