ROMA - Claudio Scajola ci ricasca e colleziona un'altra pesante gaffe. In occasione dell'inaugurazione della centrale elettrica di Torrevaldaliga Nord a Civitavecchia, il ministro dello sviluppo economico ha infatti salutato l'apertura dell'impianto, considerato un modello di sicurezza, con queste parole: "Dopo tanti sacrifici, anni di lavoro e qualche vita umana si è costruito questa modernissima centrale dove tutto è controllato e tutto è sicuro".
La replica. Il ministero non ci sta e attraverso una nota replica alle accuse di Licandro: "Il ministro si è limitato a ricordare i due operai che hanno perso la vita durante i quattro anni di cantiere, come aveva già fatto l'amministratore dell'Enel Fulvio Conti che aveva detto 'sudore, intelligenza, esperienza e, purtroppo, anche dolore hanno costruito questo impianto' citando i nomi delle due vittime". Il comunicato si conclude sottolineando come a queste parole ci sia stato "un grande applauso della platea in un clima di intensa commozione, esattamente il contrario di quanto Licandro cerca strumentalmente di attribuire al ministro". Il precedente. Scajola, sei anni fa era stato protagonista di una gaffe.Clamorosa. Tale da fargli perdere la carica di ministro dell'Interno. Dopo aver definito un "rompicoglioni" Marco Biagi, il giuslavorista ucciso dalle Brigate Rosse, Scajola fu al centro di una durissima polemica politica che lo costrinse alle dimissioni. A distanza di sei anni Scajola è tornato ministro. Ma le sue frasi sono tornate a far discutere.
maledetto un giorno vorrei sentire qualcuno riferirsi alla sua morte e quella di qualche compagnetto suo come "qualche vita umana"..
La replica. Il ministero non ci sta e attraverso una nota replica alle accuse di Licandro: "Il ministro si è limitato a ricordare i due operai che hanno perso la vita durante i quattro anni di cantiere, come aveva già fatto l'amministratore dell'Enel Fulvio Conti che aveva detto 'sudore, intelligenza, esperienza e, purtroppo, anche dolore hanno costruito questo impianto' citando i nomi delle due vittime". Il comunicato si conclude sottolineando come a queste parole ci sia stato "un grande applauso della platea in un clima di intensa commozione, esattamente il contrario di quanto Licandro cerca strumentalmente di attribuire al ministro". Il precedente. Scajola, sei anni fa era stato protagonista di una gaffe.Clamorosa. Tale da fargli perdere la carica di ministro dell'Interno. Dopo aver definito un "rompicoglioni" Marco Biagi, il giuslavorista ucciso dalle Brigate Rosse, Scajola fu al centro di una durissima polemica politica che lo costrinse alle dimissioni. A distanza di sei anni Scajola è tornato ministro. Ma le sue frasi sono tornate a far discutere.
maledetto un giorno vorrei sentire qualcuno riferirsi alla sua morte e quella di qualche compagnetto suo come "qualche vita umana"..
Commenta