Ospite indesiderato, il maestrale, ha fatto fallire il progetto delle "Sentinelle del mattino". La chiesa gonfiabile issata in pochi minuti sulla spiaggia del Poetto, a Cagliari, è stata ripiegata in tutta fretta: troppo pericoloso accogliere in preghiera i giovani della movida in una struttura in balia delle bizze di un vento poderoso, che ha cominciato a spazzare il litorale cagliaritano al calare della sera.
EFFETTO VELA - Issata nel tardo pomeriggio alla quinta fermata del Poetto, la chiesa - 30 metri di lunghezza, 15 di larghezza - ha subìto il primo e fatale scossone dopo le 21: una raffica di maestrale ha staccato il picchetto in corrispondenza dell'abside: l'effetto è stato quello di un'enorme vela senza controllo. Le "Sentinelle" hanno cercato di rifissare il paletto, ma non c'è stato nulla da fare. La chiesa è stata sgonfiata ma la carica degli organizzatori non si è affatto smorzata. «Purtroppo non abbiamo tenuto conto del vento: la chiesa si è trasformata in una grande vela ed è stato meglio sgonfiarla - ha detto don Andrea Brugnoli, il sacerdote veronese che otto anni fa ha fondato l'associazione -, ma siamo comunque soddisfatti: i ragazzi hanno fatto un gran lavoro di evangelizzazione, contattando decine di giovani sulla spiaggia. Domenica non potremo replicare: siamo in partenza per il Lido di Campo Marino, a Campobasso, ma torneremo. Vento permettendo». La notte è ancora lunga e c'è spazio per la preghiera: l'arcivescovo di Cagliari, monsignor Giuseppe Mani, ha raggiunto i ragazzi di don Andrea al Poetto e assieme ad alcune decine di altri giovani ha dato vita a un momento di raccoglimento. Senza chiesa però.
Le forze della natura contro la chiesa
EFFETTO VELA - Issata nel tardo pomeriggio alla quinta fermata del Poetto, la chiesa - 30 metri di lunghezza, 15 di larghezza - ha subìto il primo e fatale scossone dopo le 21: una raffica di maestrale ha staccato il picchetto in corrispondenza dell'abside: l'effetto è stato quello di un'enorme vela senza controllo. Le "Sentinelle" hanno cercato di rifissare il paletto, ma non c'è stato nulla da fare. La chiesa è stata sgonfiata ma la carica degli organizzatori non si è affatto smorzata. «Purtroppo non abbiamo tenuto conto del vento: la chiesa si è trasformata in una grande vela ed è stato meglio sgonfiarla - ha detto don Andrea Brugnoli, il sacerdote veronese che otto anni fa ha fondato l'associazione -, ma siamo comunque soddisfatti: i ragazzi hanno fatto un gran lavoro di evangelizzazione, contattando decine di giovani sulla spiaggia. Domenica non potremo replicare: siamo in partenza per il Lido di Campo Marino, a Campobasso, ma torneremo. Vento permettendo». La notte è ancora lunga e c'è spazio per la preghiera: l'arcivescovo di Cagliari, monsignor Giuseppe Mani, ha raggiunto i ragazzi di don Andrea al Poetto e assieme ad alcune decine di altri giovani ha dato vita a un momento di raccoglimento. Senza chiesa però.
Le forze della natura contro la chiesa
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