La legge è uguale per tutti

[boss123]

La cosa bella comunque è che senza andare molto di fantasia già sappiamo chi sarà il prossimo presidente della repubblica

non dire cosi'

[Antoniome]

non dire cosi'

alle prossime elezioni se perde sarà immune da presidente della repubblica se vince... si continua così....

[boss123]

alle prossime elezioni se perde sarà immune da presidente della repubblica se vince... si continua così....

ti prego di pietro diventa dittatore e dagli 20 ergastoli cosi ce lo levi dalla palle...lui e tutti quelli che gli van dietro

[Hicsuntleones]

@Viandante: si, concordo. Quando si parla con ironia dei Tedeschi o degli Svizzeri che seguono pedissequamente le regole, mentre noi ci vantiamo dell'estro italico. @Boss123: si hai ragione, ho generalizzato. E ci tengo a dire che la tradizione, nobilissima e distante dagli eccessi del fascismo, della destra legalitaria non c'entra nulla con la destra di oggi e qualche anno fa.

[viandante]

A proposito di italiano medio, qui vi pongo un cruccio filosofico che mi tormenta da un paio di anni: ma siamo proprio sicuri che la democrazia non sia il regno dei mediocri? Dato che in una società come la nostra il mediocre è all'ordine del giorno, dato che il governo viene scelto a maggioranza e tutti valgono un voto, non si finisce per essere schiavi di chi è il peggio informato di tutti?

Vada che la legge è uguale per tutti, ma io è da un po' che penso che il suffraggio universale non sia un sistema ottimale. Ovvio che qualsiasi altro presupporrebbe un quarto potere indipendente in grado di gestire questa differenza, mah comunque sono solo elucubrazioni. Sinceramente, darei il voto a chi davvero dimostra un minimo di ragionamento, ma ovvio che stabilire i criteri di questo minimo ragionamento sarebbe alquanto arduo.

Comunque, di tutto questo, una cosa viene fuori: l'italiano medio dovrebbe essere bombardato di informazione oggettiva, almeno si renderebbe conto delle cazzate che fa e che sta condannando all'elemosina la generezione di cui anche i suoi figli faranno parte.

[ma_75]

A proposito di italiano medio, qui vi pongo un cruccio filosofico che mi tormenta da un paio di anni: ma siamo proprio sicuri che la democrazia non sia il regno dei mediocri? Dato che in una società come la nostra il mediocre è all'ordine del giorno, dato che il governo viene scelto a maggioranza e tutti valgono un voto, non si finisce per essere schiavi di chi è il peggio informato di tutti?

Vada che la legge è uguale per tutti, ma io è da un po' che penso che il suffraggio universale non sia un sistema ottimale. Ovvio che qualsiasi altro presupporrebbe un quarto potere indipendente in grado di gestire questa differenza, mah comunque sono solo elucubrazioni. Sinceramente, darei il voto a chi davvero dimostra un minimo di ragionamento, ma ovvio che stabilire i criteri di questo minimo ragionamento sarebbe alquanto arduo.

Comunque, di tutto questo, una cosa viene fuori: l'italiano medio dovrebbe essere bombardato di informazione oggettiva, almeno si renderebbe conto delle cazzate che fa e che sta condannando all'elemosina la generezione di cui anche i suoi figli faranno parte.

Metti il dito nella piaga, affrontando un tema per il quale sembra d'obbligo il politicamente corretto. Non ho problemi ad essere, invece, politicamente scorretto e a dire che non tutti i voti sono uguali, non vale altrettanto il voto consapevole e quello inconsapevole, quelli meditato e quello estorto a suon di spot pubblicitari. Non siamo tutti uguali, non sappiamo tutti analogamente decifrare la realtà che ci circonda, per il semplice fatto che non abbiamo tutti gli stessi strumenti culturali a disposizione. Il risultato è che, alla fine, il voto consapevole si perde in una miriade di voti inconsapevoli, che appagano una finta idea di democrazia ma consentono l'affermazione di figure in grado di maneggiare il voto dei gruppo sociali meno preparati.
Questo è il male di tutte le democrazie, ma, soprattutto, si manifesta in quelle culturalmente più sprovedute qui, noi italiani, non siamo secondi a nessuno.

[gabriele81]

Insomma, come disse Churchill: "The greatest argument against democracy is a five minute conversation with the average voter".

[viandante]

Si ragazzi, pefettamente daccordo, perfetta la frase di Churchill.

Ma_75 mi ricollego ad un tuo commento dove dicevi tutto sommato che questi politici ce li meritiamo, ecco io rifiuto questa idea. Io, come tanti altri di buon senso, non me lo merito ciò, ho preso decisioni per lo meno ragionate e mai appoggierei uno che come va al governo fa il lodo per la sua immunità, per questo direi che in realtà questo parlamento non rappresenta gli italiani, perché un mediocre, tra l'altro, è italiano fino ad un certo punto visto che quasi sempre è un semi-ignorante che al massimo si ricorda l'anno dell'unificazione.

A questo punto, per non rinnegare la democrazia, dovremmo almeno proporre sistemi che la rendano immune dalla mediocrità, nel politicamente scorretto ci vado anche io e dico che finché uno non è consapevole di ciò che fa non dovrebbe votare, o almeno il suo voto non è giusto che valga lo stesso del mio (almeno io mi interesso di quello che succede).

[ma_75]

Si ragazzi, pefettamente daccordo, perfetta la frase di Churchill.

Ma_75 mi ricollego ad un tuo commento dove dicevi tutto sommato che questi politici ce li meritiamo, ecco io rifiuto questa idea. Io, come tanti altri di buon senso, non me lo merito ciò, ho preso decisioni per lo meno ragionate e mai appoggierei uno che come va al governo fa il lodo per la sua immunità, per questo direi che in realtà questo parlamento non rappresenta gli italiani, perché un mediocre, tra l'altro, è italiano fino ad un certo punto visto che quasi sempre è un semi-ignorante che al massimo si ricorda l'anno dell'unificazione.

A questo punto, per non rinnegare la democrazia, dovremmo almeno proporre sistemi che la rendano immune dalla mediocrità, nel politicamente scorretto ci vado anche io e dico che finché uno non è consapevole di ciò che fa non dovrebbe votare, o almeno il suo voto non è giusto che valga lo stesso del mio (almeno io mi interesso di quello che succede).

Certo hai ragione. Individualmente io non li merito, tu non li meriti, ma la maggioranza degli italiani, che ha votato in questo modo, evidentemente li merita. Qui c'è un discorso molto chiaro da fare: o il popolo ha ragione sempre e comunque, e quindi la democrazia è l'optimum, oppure il popolo può sbagliare e, quindi, non può essere lasciato libero di decidere a proprio piacimento. Il mio parere è che, allo stato attuale, il popolo (inteso nl suo insieme, non come singoli) non sia maturo per decidere, per il semplice fatti che, lo dicevo prima, non ha gli strumenti culturali sufficienti per farsi una propria idea del mondo che lo circonda e vota, quindi, sulla base di spinte emotive e non razionali e di campagne pubblicitarie degne di un detersivo. Sono fermamente convinto che il diritto di voto non debba essere prerogativa di tutti, ma solo di chi ha in mano gli strumenti critici necessari a far fronte a tale responsabilità. E a chi si scandalizza ricordo che il fatto che i minorenni non votino dipende proprio dal fatto che non si ritiene siano sufficientemente maturi, ecco questa maturità si da per assodata dopo i 18 anni ma, per molti cittadini, non arriva mai.

[LEE WON DAVE HOUSE]

Premesso che il mio pensiero è in linea con quanto detto da viandante,ma_ e gabriele e che non adoro particolarmente la democrazia intesa nel senso attuale dove c'è il potere alla maggioranza del popolo e non al popolo nel vero senso della parola,vorrei chiedere proprio a voi come fare per avere un criterio abbastanza equo per stabilire effettivamente se una persona è consapevole di quello che vota???Come si può riuscire in un azione di queste che a mio avviso gioverebbe abbastanza al paese e al ricambio della classe politica senza finire per fare qualche scelta che stabilisca un sistema di voto con merito senza che poi finisca solamente per ritorcersi contro a persone più scomode come sempre succede in Italia?

[viandante]

Premesso che il mio pensiero è in linea con quanto detto da viandante,ma_ e gabriele e che non adoro particolarmente la democrazia intesa nel senso attuale dove c'è il potere alla maggioranza del popolo e non al popolo nel vero senso della parola,vorrei chiedere proprio a voi come fare per avere un criterio abbastanza equo per stabilire effettivamente se una persona è consapevole di quello che vota???Come si può riuscire in un azione di queste che a mio avviso gioverebbe abbastanza al paese e al ricambio della classe politica senza finire per fare qualche scelta che stabilisca un sistema di voto con merito senza che poi finisca solamente per ritorcersi contro a persone più scomode come sempre succede in Italia?

Vedi il punto è questo, gli unici criteri oggettivi, tipo sesso, ricchezza, classe sociale, sarebbero più che ingiusti, inutili visto che la conoscenza non si distribuisce in questo modo.
Sinceramente, pragmaticamente, non vedo soluzioni facili, soprattutto in Italia, per dare il voto in modo ponderato e non uguale per tutti. E' almeno proponibile, visto l'avanzare degli over 60, un criterio che renda almeno propozionalmente uguale il voto dell'insieme degli over 60 con quello degli under 50/40, questo per dare a chi in effetti vivrà in questo paese più potere decisionale, a me nemmeno pare giusto che oggi sostanzialmente siano i vecchi a decidere, sempre per lo stesso problema che qui tutto è piatto e tutto funziona a maggioranza. Alla fine, per come andranno le cose in futuro, un criterio basato sull'età (tipo over 60 voto=0,5) non è così assurdo, visto che un ventenne si suppone che debba vivere ancora molto, oltretutto ciò potrebbe favorire uno spostamento di potere.

A parte le elucubrazioni logiche, quello che sin da subito si puo' fare è convincere la gente che la democrazia non è il bene assoluto e che la libertà è un concetto relativo (cioè dipende da come si organizzano quelli intorno a noi), ciò che mi sembra pericoloso è l'alienzazione di queste idee, idee di cui quasi non si puo' parlare liberamente visto che tutti si aspettano che tu le accetti così come sono. Si dovrebbe far strada, anche tra la gente comune, che quella di oggi è una libertà condizionata (condizionata dal mediocre), che la libertà non è per nascita, ma per partecipazione, lo stesso dicasi per la democrazia. In pratica, secondo me, gli intellettuali dovrebbero porsi come compito questo studiare forme che riducano il peso della mediocrità sulle decisioni del popolo, mi sembra l'unica via d'uscita per l'Italia. I concetti: libertà, fratellanza, uguaglianza, sono diventati di un appiattimento assurdo, nessuno ci ragiona più, questo è male, l'accettare passivamente senza un minimo di studio.

E poi, o usciamo fuori dall'era della mediocrità o siamo destinati all'autodistruzione (visto i problemi economici vari connessi alla distribuzione delle risorse energetiche).

[Luna Caprese]

Vedi i nostri politici sono maestri nel copiare sempre il peggio dai vari ordinamenti. In questo caso hanno pensato bene di non guardare agli USA, a cui si rivolgono sempre come esempio, dove Clinton fu processato mentre era in carica, per la gravissima accusa di avere mentito sui suoi rapporti con la Lewinski...

ed era solo un pomp...

per Nixon era solo una cimice e l' han cacciato...

[_Jamez_]

Ma_ Silvio è a un livello totalmente superiore.
In primis non si fa ricattare dalla ragazza dei servizi orali in questione (che conserva così attentamente il vestitino insozzato),ed è tanto galantuomo da farle fare pure carriera
E' proprio un grande gentleman!
@Luna Caprese,non ridurrei lo scandalo Watergate a una cimice