Ho trovato questo post in un blog sperduto, l'ho trovato abbastanza interessante...cmq credo che anche se i malavitosi abbiano un aspettativa di vita intorno ai 45 anni se lo fanno cmq hanno un loro forte tornaconto,... commentate pure
Poveri mafiosi
Oggi mi scappa un altro post. Ieri ho paragonato la RAI alla Mafia. Ovviamente in tono scherzoso, mica sono Beppe Grillo! Pero' questo, unito a qualcosa che è accaduto sempre ieri, mi ha stimolato una riflessione. Ieri hanno catturato l'ennesimo latitante. Stavolta in Calabria. Le foto dei giornali (in Internet praticamente me li leggo tutti) riportano la faccia di 'sto tizio e del covo in cui l'hanno beccato. Volto emaciato, barba incolta, vestiti logori. La sua tana è una bicocca impolverata e disadorna. Il suo letto una specie di cuccia che neanche nelle colonie in cui mandavano i bambini tempo fa (si usa ancora?) avrebbero osato tanto. Sporcizia e immondizia ovunque, in pochi metri quadri. Immediatamente mi è venuto in mente l'altro boss cuccato di recente: Provenzano. Quello dei pizzini. Anche lui, al momento dell'arresto, sembrava un barbone affamato. Il suo covo era un cascinale semi-diroccato con la merda spalmata sui muri e i topi in fuga per la scarsità di igiene. Ora io mi domando e dico: ma chi ve lo fa fare? Nel mio immaginario, ma credo anche in quello collettivo, la "carriera" mafiosa dovrebbe portare ad una condizione di vita tipo "il Padrino", circondato da scagnozzi in giacca e cravatta e sgualdrinelle in accappatoio. Tu, ormai ricco sfondato grazie ai traffici illeciti, quando ti beccano, dovresti farti trovare in accappatoio come le tue pupe, appesantito da un chilo di catene d'oro, braccialetti e anelli col brillocco, sul bordo della tua piscina a sorbirti un cocktail con la fetta di ananas ficcata sul bordo del bicchiere, comodamente sdraiato al sole nel parco della tua villa immensa. Ecco, così io mi immagino il boss mafioso. Come nei film. Se no, ripeto: chi cacchio te lo fa fare? Perchè correre tutti quei rischi, sparare e farti sparare? Vivo molto meglio io nella mia casina che quei poveracci, costretti a non vedere la luce del giorno, rintanati in quei buchi lerci e soffocanti, obbligati a mangiare schifezze gentilmente procurate da quei pochi guappi sgarrupati che ancora osano avvicinarsi al tuo covo (perchè rischiano di essere beccati anche loro). Secondo me è una tattica del Governo. Vuole debellare il cancro mafioso distruggendo le aspettative di chi muove i primi passi nell'universo malavitoso. Parlo di quei giovani che iniziano con gli scippi in motorino alle vecchiette per poi fare gli spacciatori per conto di qualche "pezzo più grosso" che gli promette potere e ricchezza in cambio di riconoscenza e obbedienza. Io, al posto loro, vedendo le immagini delle varie catture diffuse dalla stampa, accantonerei subito ogni velleità criminale organizzata. Io dovrei sbattermi e delinquere per poi finire in quel modo? Ma vacagare tu e i tuoi traffici del cacchio! Io me ne vado a scuola a studiare da notaio. Almeno posso rubare legalmente alla gente senza poi dovermi nascondere. Riceverei la povera gente nel mio ufficio lussuosissimo e mi farei dare migliaia di euro per mettere una firmetta su un cavolo di contratto che non mi preoccuperei neanche di leggere. Mi godrei i miei soldi nella mia villa in collina con piscina e parco secolare e nessuno potrebbe dirmi niente, salvo magari farmi pagare una multina (per me) insignificante se mi scoprissero ad evadere le tasse... Il crimine, a quanto vedo, proprio non paga.
Poveri mafiosi
Oggi mi scappa un altro post. Ieri ho paragonato la RAI alla Mafia. Ovviamente in tono scherzoso, mica sono Beppe Grillo! Pero' questo, unito a qualcosa che è accaduto sempre ieri, mi ha stimolato una riflessione. Ieri hanno catturato l'ennesimo latitante. Stavolta in Calabria. Le foto dei giornali (in Internet praticamente me li leggo tutti) riportano la faccia di 'sto tizio e del covo in cui l'hanno beccato. Volto emaciato, barba incolta, vestiti logori. La sua tana è una bicocca impolverata e disadorna. Il suo letto una specie di cuccia che neanche nelle colonie in cui mandavano i bambini tempo fa (si usa ancora?) avrebbero osato tanto. Sporcizia e immondizia ovunque, in pochi metri quadri. Immediatamente mi è venuto in mente l'altro boss cuccato di recente: Provenzano. Quello dei pizzini. Anche lui, al momento dell'arresto, sembrava un barbone affamato. Il suo covo era un cascinale semi-diroccato con la merda spalmata sui muri e i topi in fuga per la scarsità di igiene. Ora io mi domando e dico: ma chi ve lo fa fare? Nel mio immaginario, ma credo anche in quello collettivo, la "carriera" mafiosa dovrebbe portare ad una condizione di vita tipo "il Padrino", circondato da scagnozzi in giacca e cravatta e sgualdrinelle in accappatoio. Tu, ormai ricco sfondato grazie ai traffici illeciti, quando ti beccano, dovresti farti trovare in accappatoio come le tue pupe, appesantito da un chilo di catene d'oro, braccialetti e anelli col brillocco, sul bordo della tua piscina a sorbirti un cocktail con la fetta di ananas ficcata sul bordo del bicchiere, comodamente sdraiato al sole nel parco della tua villa immensa. Ecco, così io mi immagino il boss mafioso. Come nei film. Se no, ripeto: chi cacchio te lo fa fare? Perchè correre tutti quei rischi, sparare e farti sparare? Vivo molto meglio io nella mia casina che quei poveracci, costretti a non vedere la luce del giorno, rintanati in quei buchi lerci e soffocanti, obbligati a mangiare schifezze gentilmente procurate da quei pochi guappi sgarrupati che ancora osano avvicinarsi al tuo covo (perchè rischiano di essere beccati anche loro). Secondo me è una tattica del Governo. Vuole debellare il cancro mafioso distruggendo le aspettative di chi muove i primi passi nell'universo malavitoso. Parlo di quei giovani che iniziano con gli scippi in motorino alle vecchiette per poi fare gli spacciatori per conto di qualche "pezzo più grosso" che gli promette potere e ricchezza in cambio di riconoscenza e obbedienza. Io, al posto loro, vedendo le immagini delle varie catture diffuse dalla stampa, accantonerei subito ogni velleità criminale organizzata. Io dovrei sbattermi e delinquere per poi finire in quel modo? Ma vacagare tu e i tuoi traffici del cacchio! Io me ne vado a scuola a studiare da notaio. Almeno posso rubare legalmente alla gente senza poi dovermi nascondere. Riceverei la povera gente nel mio ufficio lussuosissimo e mi farei dare migliaia di euro per mettere una firmetta su un cavolo di contratto che non mi preoccuperei neanche di leggere. Mi godrei i miei soldi nella mia villa in collina con piscina e parco secolare e nessuno potrebbe dirmi niente, salvo magari farmi pagare una multina (per me) insignificante se mi scoprissero ad evadere le tasse... Il crimine, a quanto vedo, proprio non paga.
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