Il rito del G8

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  • temete
    Bodyweb Senior
    • Jun 2005
    • 5491

    Il rito del G8

    Mi chiedo a cosa serva nel contesto attuale il G8.
    Si tratta ormai di un rito autoreferenziale di un consesso obsoleto incapace di prendere decisioni serie in favore del Mondo.
    E' un club che lascia fuori i nuovi protagonisti dell'epoca contemporanea, in particolare Cina, India, Brasile.
    E' diventata solo una vetrina dove si enuncia qualche bella intenzione e niente più.

    Analogo discorso vale per il Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Anche lì c'e' bisogno di cambiamenti, non ci si può basare sugli equilibri post seconda guerra mondiale.

    Insomma il mondo va incontro a stravolgimenti, sono mutati i rapporti di forza, la globalizzazione ha evidenziato tante fragilità e messo in crisi anche le economie più avanzate eppure sembra che si proceda con le fette di salame davanti agli occhi.

    Cosa si apetta per produrre qualche cambiamento?
    Silvio Berlusconi:l'undicesima piaga d'Egitto, la prima d'Italia.
  • Sean
    Csar
    • Sep 2007
    • 119453

    #2
    Originariamente Scritto da temete Visualizza Messaggio
    Mi chiedo a cosa serva nel contesto attuale il G8.
    Si tratta ormai di un rito autoreferenziale di un consesso obsoleto incapace di prendere decisioni serie in favore del Mondo.
    E' un club che lascia fuori i nuovi protagonisti dell'epoca contemporanea, in particolare Cina, India, Brasile.
    E' diventata solo una vetrina dove si enuncia qualche bella intenzione e niente più.

    Analogo discorso vale per il Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Anche lì c'e' bisogno di cambiamenti, non ci si può basare sugli equilibri post seconda guerra mondiale.

    Insomma il mondo cambia, sono cambiati i rapporti di forza, la globalizzazione ha evidenziato tante fragilità e messo in crisi anche le economie più avanzate eppure sembra che si proceda con le fette di salame davanti agli occhi.

    Cosa si apetta per produrre qualche cambiamento?
    Chi ha posizioni di dominio o di privilegio in genere tende a conservarle e non a metterle in discussione.
    Sopratutto il Consiglio di Sicurezza è, coi suoi membri permanenti dotati di veto, tutto da ripensare.
    Si pensi solo alle volte che gli USA hanno bloccato col loro no tutte le decine di risoluzioni ONU contro Israele, alla faccia dell'uguaglianza tra le Nazioni.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • temete
      Bodyweb Senior
      • Jun 2005
      • 5491

      #3
      Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
      Chi ha posizioni di dominio o di privilegio in genere tende a conservarle e non a metterle in discussione.
      Sopratutto il Consiglio di Sicurezza è, coi suoi membri permanenti dotati di veto, tutto da ripensare.
      Si pensi solo alle volte che gli USA hanno bloccato col loro no tutte le decine di risoluzioni ONU contro Israele, alla faccia dell'uguaglianza tra le Nazioni.
      ...paradossalmente è più facile che si decida di allargare il G8 (che non ha reali poteri) che non riformare il consiglio di sicurezza. Se fossi uno Stato che ha un potere di interdizione così rilevante ci penserei bene a rinunciarvi.

      ....però questi stalli derivanti da foga conservativa sono dannosissimi: si pensi alla stessa unione europea che non riesce a darsi una costituzione e sta diventando solo una grande burocrazia sovranazionale.
      Se tu sommi un'europa macilenta che parla con tante voci, l'onu paralizzata, nessun organo sovranazionale che dia voce ai paesi emergenti...alla fine rimangono gli usa che fanno bello e cattivo tempo.
      Silvio Berlusconi:l'undicesima piaga d'Egitto, la prima d'Italia.

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      • pina colada
        Banned
        • Dec 2007
        • 13845

        #4
        L'eguaglianza tra Stati non esiste Proporrei la lettura di Theory of International Politics di Kenneth Waltz

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