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beh, mi sembra che tu ragioni esattamente alla stessa maniera, solo dal punto di vista opposto (quasi, visto che non mi ritengo affatto comunista)... quella che tu definisci "retorica della resistenza" è un po' la stessa cosa che sostieni tu per quanto riguarda chi sostenne il fascismo fino in fondo.. visto che di solito si parla di "quattro cani" che facevano resistenza, qui si può benissimo parlare di altri 4 cani che continuarono a sostenerlo... insomma, non vedo sta grande differenza tra quello che tu definisci retorica e tra quello che invece cerchi di difendere o di rendere più grande di ciò che fu...
Ho fatto una disamina storica, considerando i mali e le storture italiane d'oggi figlie dirette della spaccatura d'allora, tanto profonda (ecco perchè non si può dire che il Fascismo non fosse radicato) da non essere ancora stata superata e ricomposta da questa Italia "repubblicana".
Questa è evidenza, attualità, non certo retorica.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
se l'applicazione fosse stata ottima e veramente la maggior parte dei singoli ci avesse creduto e non lo avesse soltanto "sopportato" (o tollerato) sarebbe stato praticamente impossibile farlo crollare...
si è cercato più che altro di tener a bada le masse e non tanto di coinvolgerle.. (è chiaro che rispetto ad una democrazia il coinvolgimento è decisamente maggiore con varie organizzazioni a partire da quelle giovanili, le feste ecc., ... ma per questo aspetto il fascismo è stato più autoritario che totalitario... il coinvolgimento delle masse sotto il nazismo tedesco è stato molto ma molto maggiore...)...
Ricorda, però, che il fascismo non è caduto per un movimento di popolo, ma per un gioco di palazzo tutto interno al fascismo, nello specifico al gran consiglio. Non ci furono, nel corso del ventennio, sommosse di popolo organizzate per rovesciarlo il che avrà pure un significato.
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Non universale, Leo, ma peculiare dei valori e delle tradizioni di ciascun popolo, questo si può intendere, con Simones, come Fascismo "teorico".
Per capire cosa si intende bisogna slegare il termine dalla sua accezione italiana e storica, e allora apparirà ciò che diciamo nella sua evidenza a-temporale, dalle origini ad oggi e ancora.[IMG]file:///C:/DOCUME%7E1/utente/IMPOST%7E1/Temp/msohtml1/01/clip_image001.gif[/IMG]
secondo me l' evidenza a-temporale deve essere tratta su un' altro piano, quello per cui, il giapponese non è "fascista",ma rimarrà imperialista-nazionalista e conservatore, avendo punti in comune con lo sviluppo parallello fascista. Questo piano , che tiene separati i fenomeni storici, trova nei fascismi non un incidente di percorso della storia occidentale, ma un carattere quantomeno importante, nel senso più generale , scevro da qualsiasi qualificazione di sorta ,di rilevante, emergente, degno di considerazione.Un piano non mistico, spirituale, difficilmente verificabile. perche altrimenti finiremmo col dissolvere il fascismo nella potenza.Ovvero laddove vediamo la potenza di una civiltà si dirà che quel popolo avrà precorso un fascismo generico, sebbene la volontà di potenza rimane cmq un carattere dei fascismi.
con tutto il disprezzo che si può provare per fo, dei post del genere sono inutili.. a parte se si vuole fare una polemica di livello molto molto basso...
ci tengo a precisare (perché, anche se non è stato scritto, così potrebbe sembrare leggendo tutti questi nomi) che pirandello col fascismo centrava ben poco.. il nobel lo vinse prima (anche perché durante il fascismo gli scrittori italiani a livello internazionale non godevano di sta grande considerazione.. forse perché non erano veramente liberi...) e la lettera al duce in cui si definì fascista la scrisse ormai quasi sessantenne.. aveva bisogno dei contributi per il teatro riservati soltanto agli iscritti al fascio... certo, avrebbe potuto protestare come i colleghi mandati al confino (e probabilmente attraverso il nobel avrebbe avuto più peso), ma probabilmente a quell'età ormai non ne aveva più la voglia o il coraggio...
fatto sta che i suoi scritti non erano proprio fascisti e infatti non erano vietati ma nemmeno visti di buon occhio...
il fascismo ha cercato di farne una bandiera (la stessa cosa vale per marconi a dire il vero), ma non ci è mai riuscito... costringere (e non convincere) qualcuno, visto che già era "grande", a fare da bandiera per qualcosa è abbastanza triste...
se vuoi ammetto l'errore ma il tuo è un atteggiamento alquanto impietoso.
di norma tendo a discutere pacatamente invitando,come nel caso specifico,alla moderazione.
l'averlo sottolineato quando era passato praticamente inosservato si rivela inutile.
la discussione si è attestata su di un certo livello.
probabilmente superiore alle mie possibilità argomentative.
bene così.benvenuto
"Nulla è gratuito in questo basso mondo. Tutto si sconta, il bene come il male, presto o tardi si paga. Il bene è necessariamente molto più caro."
@Cat, aggiungo che, con onestà intellettuale, neanche Asor Rosa riterrebbe degno dle nobel Fo. Stiamo parlando di un premio andato a Carducci, a Kawabata, a Kipling a Mann...cosa c'entra il guitto Fo, il giullare medievale?
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
riprendo da qui tornando a ringraziare leonida per l'intervento.
l'unitarietà di pensiero,nel calderone che sternhell definisce destra rivoluzionaria, è difficilmente ricostruibile e probabilmente non esiste nemmeno.
non deve esistere.
per alcuni semplici motivi che cercherò di chiarire avanti.
possiamo rilegare l'esperienza fascista al fenomeno del mussolinismo?
mussolini stesso,salvo ricredersi più in là,sosteneva che il fascismo non èun fenomeno d'esportazione.
eppure arrivava tardi.
se volessimo ricreare la storia dei partiti d'impostazione fascista o nazionalpopolare dovremmo rivolgersi ai movimenti francesi quali l'action francaise e direttamente a maurras.
esistevano in questi partiti oltre alle sibologie riprese dal duce stesso tutti gli elementi fondanti del fascismo.
unità nazionale,patriottismo,sintesi generiche di istanze socialisteggianti con elementi tipicamente nazionalconservatori.
il resto è storia nota.
facsismo in italia,nazionalsocialismo in germania ed il fiorire di numerosi partiti di ispirazione fascista in tutta europa.
guardia di ferro,croci frecciate,rexismo,ustascia, e perfino un partito fascista in uk.
torniamo un attimo all'area intellettuale.
scrive evola"esistono ancora popoli e razze,uomini soltanto,capaci di sentire con titanico orgoglio l'impegno assunto di fronte alla tradizione"
prima di inginocchiarsi in tutte le sinagoghe dell'universo fini sosteneva quale valore fondante del partito la Tradizione.
ma quale tradizione?la fascista,la romana,la rinascimentale,la cristiana,la pagana?
probabilmente tutte e nessuna in quanto un pensatore tradizionale tende a non soffermarsi sulla tradizione singola quanto più a riconoscere al concetto di Tradizione un corpus unico dato dalla somma delle esperinze culturali e religiose accumulate da un popolo nella sua storia millenaria.
simpatiche le diatribe tra evola che guardava alla tradizione pagano-romana e gentile cultore del rinascimento.
molto più in là si spinge il nazionalsocialismo che porta al biologismo esaperato i concetti voelkisch di cui la germania tutta era impregnata.
una grossa differenza rispetto al fascismo italiano è la superiorità che i naz.soc. attribuiscono al concetto di volksgenossenschaft rispetto al concetto di stato il cui padre è ancora una volta gentile.
si ma che ***** c'entra mishima,ad esempio,con tutto ciò.
mishima stesso percepì a suo tempo la poerdita di identità culturale del giappone.
il venir meno delle tradizioni sulle quali la vita sociale giapponese aveva fatto perno per secoli.
il fascismo in generale non possiede una dottrina unitaria per due semplici motivi:
1)riconosce,a differenza del liberismo e del marxismo, la superiorità della politica sull'economia e sulla storia(abbastanza ingenuamente al vero ma si aprirebbe un altro discorso)
rifiuta quindi in toto il materialismo storico e abbraccia una sorta di misticismo nazionale che si perde nel concetto di tradizione.
lo sviluppo di un popolo non dipende quindi dalle vicende economiche interne ad esso quanto più dalla spiritualità,nelle sue molteplici forme, che il popolo ha conferito a se stesso nella sua millenaria storia.
2)ogni fascismo si adatta quindi alla storia del popolo che lo sviluppa e lo sceglie come forma di governo.
difronte al pericolo globalizzante bolscevico i faascismi tendono a convergere in difesa dell'identità delle singole nazioni.
hitler sfruttò il concetto per attingere a materiale umano ma degrelle,ad esempio,lo visse con un idealismo sconfinato.
le tradizioni europee in lotta contro la barbaria globalizzante bolscevica da una parte e liberista dall'altra.
un concetto esaltante.
sicuramente esemplificativo della mentalità fscista dell'apoca.
il fascismo è quindi una reazione,ante litteram,alla globalizzazione al nuovo.
in questo è assolutamente attuale e i no global arrivano tardino.
tuttavia il fascismo fu anche avanguardia,rivoluzione se vogliamo,smantellamento,più sperato che realizzato, di meccanismi nati dalla degenerazione della cultura tradizionale. il fascismo,proprio per i motivi riportati,non può che essere,più che totalitario,totalizzante in quanto garante della pulsione esistenziale del popolo stesso. il fascismo pretende quindi di rappresentare,a differenza dei regimi militari alla pinochet,il popolo ed il fine del popolo ovvero la propria affermazione culturale e territoriale e l'esistenza stessa del popolo.
la germania è hitler,hitler è la germania diceva hess che tutto a posto tra l'altro non era.
se vuoi ammetto l'errore ma il tuo è un atteggiamento alquanto impietoso.
di norma tendo a discutere pacatamente invitando,come nel caso specifico,alla moderazione.
l'averlo sottolineato quando era passato praticamente inosservato si rivela inutile.
la discussione si è attestata su di un certo livello.
probabilmente superiore alle mie possibilità argomentative.
bene così.benvenuto
Io direi che la discussione si è assestata su certi livelli grazie proprio alle tue argomentazioni, che ho voluto riquotare perchè nella parte che ho sottolineato in neretto vi si trova eccellente risposta anche per l'ottimo Leonida, di cui ho comunque compreso le obiezioni di fondo
Su Fo non c'è nulla di cui scusarsi, perchè è stato il Nobel più scandalosamente immeritato forse dell'intera sua storia, e che disonora il suo albo d'oro.
...ma di noi
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l' allargamento non è del popolo in sè, ma del popolo avezzo al fascismo supposto ecumenico.
se l' esaltazione di un popolo conduce necessariamente, per prodigio miracoloso ad un forma non più storica ma universale di fascismo( che cosi sparisce in una qualificazione eterea), come mai i russi si esaltarono nella terza internazionale?
qui sbagli.
lo stesso stalin fu costretto a ricorrere a concetti quali quello della madre russia e del panslavismo a tratti esasperato nell'ottica funzionale di una difesa del territorio.
ciò a riprova del fatto che il richiamo del sangue(se mi permetti il termine per esemplificare il concetto parallelo di volk in germania) fu immensamente più forte dell'internazionale.
lo stesso dicasi per il nazionalcomunismo di ceausescu ,di hocsa(non ricordo come si scrive),di milosevic etc.
"Nulla è gratuito in questo basso mondo. Tutto si sconta, il bene come il male, presto o tardi si paga. Il bene è necessariamente molto più caro."
qui sbagli.
lo stesso stalin fu costretto a ricorrere a concetti quali quello della madre russia e del panslavismo a tratti esasperato nell'ottica funzionale di una difesa del territorio.
ciò a riprova del fatto che il richiamo del sangue(se mi permetti il termine per esemplificare il concetto parallelo di volk in germania) fu immensamente più forte dell'internazionale.
lo stesso dicasi per il nazionalcomunismo di ceausescu ,di hocsa(non ricordo come si scrive),di milosevic etc.
lo stesso si può dire della cina di Mao, che costruì in un certo modo una nazionalismo rosso.Ma l' orizzonte di una stirpe costitutiva è molto stemperato nelle prospettive comuniste e meno che mai socialiste.Si può parlare più propriamente di un patriottismo di partito, anche in virtù del fatto che cmq l' espansione che prospettava l' Urss non era quella del dominio o dell' indipendenza di un popolo nel mantenimento delle sue prerogative essenziale, ma quello dell' espansione della rivoluzione attraverso l'opera dei partiti comunisti negli stati capitalisti più avanzati, e del cambiamento radicale della società dal suo interno in nome del progresso ideologico ( es. lotta al cristianesimo e legalizzazione aborto nel 1920).Tuttavia Stalin di certo colorerà di nazionalismo il progetto del "socialismo in un solo stato" , dopo Lenin.
lo stesso si può dire della cina di Mao, che costruì in un certo modo una nazionalismo rosso.Ma l' orizzonte di una stirpe costitutiva è molto stemperato nelle prospettive comuniste e meno che mai socialiste.Si può parlare più propriamente di un patriottismo di partito, anche in virtù del fatto che cmq l' espansione che prospettava l' Urss non era quella del dominio o dell' indipendenza di un popolo nel mantenimento delle sue prerogative essenziale, ma quello dell' espansione della rivoluzione attraverso l'opera dei partiti comunisti negli stati capitalisti più avanzati, e del cambiamento radicale della società dal suo interno in nome del progresso ideologico ( es. lotta al cristianesimo e legalizzazione aborto nel 1920).Tuttavia Stalin di certo colorerà di nazionalismo il progetto del "socialismo in un solo stato" , dopo Lenin.
non saprei leonida.
stalin ben consapevole della potenza del nazionalismo lo sfruttò a dovere.
in realtà l'internazionale non riuscì mai a cancellare il substrato panslavista russo.
non appena il centralismo comunista vacillò il nazionalismo riesplose e si diffuse endemicamente.
v'è inoltre da dire che stalin esaltò il nazionalismo russo come soppresse i nazionalismi degli stati satellite che guarda caso riposero le proprie speranze proprio nell'invasore germanico.
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se vuoi ammetto l'errore ma il tuo è un atteggiamento alquanto impietoso.
di norma tendo a discutere pacatamente invitando,come nel caso specifico,alla moderazione.
questo sicuramente è vero.. ma mi ha dato fastidio lo stesso, perciò ho reagito cosí.. niente di personale.. lo sai che ti stimo, anche se hai delle idee che in genere non condivido assolutamente...
Originariamente Scritto da Mizard
...io ho parlato con tutti in questo forum,persino coi Laziali...
Originariamente Scritto da Barone Bizzio
Quindi...in poche parole, sono tutti comunisti tranne Silvio?
Originariamente Scritto da TheSandman
Silvio compreso.
Originariamente Scritto da TheSandman
Diciamo che i comunisti che insulta lui sono ancora più comunisti di lui.
questo sicuramente è vero.. ma mi ha dato fastidio lo stesso, perciò ho reagito cosí.. niente di personale.. lo sai che ti stimo, anche se hai delle idee che in genere non condivido assolutamente...
nessun problema.
in ogni caso da te mi sarei aspettato un contributo alla discussione
saluti
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@Cat, aggiungo che, con onestà intellettuale, neanche Asor Rosa riterrebbe degno dle nobel Fo. Stiamo parlando di un premio andato a Carducci, a Kawabata, a Kipling a Mann...cosa c'entra il guitto Fo, il giullare medievale?
certo, tra canetti, neruda, beckett, montale ecc. c'entra poco.. ma non è che siano proprio tutti nomi del genere eh... per esempio la jelinek, con tutto il rispetto per lei e le sue opere è, se così vogliamo, molto più indegna del nobel (tutto questo imho... poi loro avranno saputo perché glielo hanno dato)...
sui nobel, su tutti i nobel e in particolare su quello della letteratura ci sarebbe molto da discutere... per es. ci si potrebbe chiedere che ci fa un premio nobel a harold pinter nel 2005... si penserebbe più ad un errore di stampa che altro, visto che è arrivato in ritardo (non assolutamente immeritato) di 30anni... c'avranno messo così tanto a leggere le sue opere?
insomma, siamo ot, ma se si citano certi nomi direi che fo non c'entra poi molto (anche se da qui a passare ad offese banali di certe sue opere decisamente valide ed intelligenti, anche se poco piacevoli per certi ambienti, per esempio quello ecclesiastico (provocando l'odio di gabriele), ce ne passa... e con tutto l'odio che si può provare per lui... un confronto con zuzurro e gaspare non ci sta proprio)... se invece si tirano fuori certi altri nomi, direi che fo è in buona compagnia... (e non sto parlando di "merda", sto parlando di buoni scrittori che però non ritengo affatto all'altezza degli altri)...
nessun problema.
in ogni caso da te mi sarei aspettato un contributo alla discussione
saluti
avrei contribuito se avessi avuto qualcosa da dire
ne so troppo poco, sia di cultura di destra che di cultura di sinistra, per poterne parlare... ed è meglio se evito di parlare di cose a cui ho pensato troppo poco per poterne discutere seriamente...
Originariamente Scritto da Mizard
...io ho parlato con tutti in questo forum,persino coi Laziali...
Originariamente Scritto da Barone Bizzio
Quindi...in poche parole, sono tutti comunisti tranne Silvio?
Originariamente Scritto da TheSandman
Silvio compreso.
Originariamente Scritto da TheSandman
Diciamo che i comunisti che insulta lui sono ancora più comunisti di lui.
avrei contribuito se avessi avuto qualcosa da dire
ne so troppo poco, sia di cultura di destra che di cultura di sinistra, per poterne parlare... ed è meglio se evito di parlare di cose a cui ho pensato troppo poco per poterne discutere seriamente...
ok cat,capisco.
buona serata e chissà che non ci si incontri un qualche giorno in a.a.
"Nulla è gratuito in questo basso mondo. Tutto si sconta, il bene come il male, presto o tardi si paga. Il bene è necessariamente molto più caro."
ok, torno a studiare...
buona serata anche a te...
eheh, sí, forse un giorno ci si becca in giro.. ma ho un po' di paura, visto che io sono secco e tu no
ciao
Originariamente Scritto da Mizard
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio
Quindi...in poche parole, sono tutti comunisti tranne Silvio?
Originariamente Scritto da TheSandman
Silvio compreso.
Originariamente Scritto da TheSandman
Diciamo che i comunisti che insulta lui sono ancora più comunisti di lui.
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