18/6/2008
Auto lusso, truffati giocatori Roma
Concessionario gonfiava i finanziamenti
E' una carrellata di star quella che sta avendo luogo alla procura di Roma dove i giocatori giallorossi stanno testimoniando in qualità di vittime di una truffa. Alcuni di loro, tra cui Vucinic, Cicinho, Ferrari e Pizzarro, sarebbero stati raggirati nell'acquisto di auto di lusso. A fronte di finanziamenti di qualche decina di migliaia di euro si ritrovavano sul conto pagamenti anche per 200mila euro.
L'ultimo in ordine di tempo a passare davanti al pm Tiziana Cugini è stato Matteo Ferrari, accompagnato in procura dalla findanzata Aida Yespica, in salopette anche per il suo evidente stato di gravidanza. Il difensore della Roma è stato sentito per circa mezz'ora: in passato aveva acquistato due auto dalla concessionaria coinvolta in questa inchiesta (una Smart e una Mercedes) ma non aveva presentato denuncia nonostante sul suo conto corrente fosse presente un addebito di quattro finanziamenti.
Il nome di Ferrari è stato fatto al pm, come ennesima vittima del raggiro, dagli altri calciatori coinvolti nella truffa. L'inchiesta è partita dalla segnalazione di un finanziamento di 70mila euro per l'acquisto di un'autovettura di grossa cilindrata, poi diventato, attraverso una falsa documentazione, di 200mila euro. Come prima persona offesa, figura l'attaccante Mirko Vucinic.
Tra gli altri coinvolti nel presunto raggiro ci sono Philippe Mexes, Cicinho e Pizarro che saranno sentiti nei prossimi giorni. Secondo quanto si è appreso, a far partire l'indagine è stato Vucinic. Mesi fa acquistò una Porsche Cayman accordandosi di pagare i 70mila euro con un finanziamento. Tempo dopo si accorse che la cifra richiesta quale fido dall'autosalone era invece pari a 200mila euro.
Il meccanismo utilizzato per la truffa, che secondo l'accusa ha riguardato acquisti di autovetture tra il 2007 e l'inizio del 2008, era quello della moltiplicazione del finanziamento, senza la firma dell'acquirente. Anche il portiere Carlo Zotti, acquirente di una Mercedes, avrebbe subito lo stesso raggiro e ha presentato denuncia. La procura ha disposto il sequestro dei contratti di finanziamento. Il titolare dell'autosalone ha comunque respinto le accuse. fonte TGCOM
Auto lusso, truffati giocatori Roma
Concessionario gonfiava i finanziamenti
E' una carrellata di star quella che sta avendo luogo alla procura di Roma dove i giocatori giallorossi stanno testimoniando in qualità di vittime di una truffa. Alcuni di loro, tra cui Vucinic, Cicinho, Ferrari e Pizzarro, sarebbero stati raggirati nell'acquisto di auto di lusso. A fronte di finanziamenti di qualche decina di migliaia di euro si ritrovavano sul conto pagamenti anche per 200mila euro.
L'ultimo in ordine di tempo a passare davanti al pm Tiziana Cugini è stato Matteo Ferrari, accompagnato in procura dalla findanzata Aida Yespica, in salopette anche per il suo evidente stato di gravidanza. Il difensore della Roma è stato sentito per circa mezz'ora: in passato aveva acquistato due auto dalla concessionaria coinvolta in questa inchiesta (una Smart e una Mercedes) ma non aveva presentato denuncia nonostante sul suo conto corrente fosse presente un addebito di quattro finanziamenti.
Il nome di Ferrari è stato fatto al pm, come ennesima vittima del raggiro, dagli altri calciatori coinvolti nella truffa. L'inchiesta è partita dalla segnalazione di un finanziamento di 70mila euro per l'acquisto di un'autovettura di grossa cilindrata, poi diventato, attraverso una falsa documentazione, di 200mila euro. Come prima persona offesa, figura l'attaccante Mirko Vucinic.
Tra gli altri coinvolti nel presunto raggiro ci sono Philippe Mexes, Cicinho e Pizarro che saranno sentiti nei prossimi giorni. Secondo quanto si è appreso, a far partire l'indagine è stato Vucinic. Mesi fa acquistò una Porsche Cayman accordandosi di pagare i 70mila euro con un finanziamento. Tempo dopo si accorse che la cifra richiesta quale fido dall'autosalone era invece pari a 200mila euro.
Il meccanismo utilizzato per la truffa, che secondo l'accusa ha riguardato acquisti di autovetture tra il 2007 e l'inizio del 2008, era quello della moltiplicazione del finanziamento, senza la firma dell'acquirente. Anche il portiere Carlo Zotti, acquirente di una Mercedes, avrebbe subito lo stesso raggiro e ha presentato denuncia. La procura ha disposto il sequestro dei contratti di finanziamento. Il titolare dell'autosalone ha comunque respinto le accuse. fonte TGCOM
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