DA WIKIPEDIA
La magistratura ha indagato sui rapporti da lui (RENATO FARINA)avuti con alcuni membri del Sismi (i servizi segreti militari). Farina ha confermato di fare parte del Sismi dal 1999 (confermando la violazione della legge che impedisce ai servizi segreti di pagare dei giornalisti per i loro scopi).
Nel giugno 2004, riceve da Pollari (l'allora direttore del Sismi), tramite Pio Pompa, l'ordine di recuperare da Al Jazeera le immagini dell'esecuzione di Fabrizio Quattrocchi ed è proprio in questa operazione che nasce il suo nome in codice: Betulla[3]. Con il suo operato inoltre fornisce ai servizi segreti informazioni nelle mani dei pubblici ministeri sul rapimento della giornalista de il manifesto Giuliana Sgrena, tenuta prigioniera in Iraq dall'Organizzazione della Jihad islamica[4][2]
Nel giugno del 2006 Pio Pompa chiede a Renato Farina, di scrivere una cronaca contro Romano Prodi (pubblicata poi il 9 giugno 2006), per accusarlo di avere appoggiato la pratica delle extraordinary rendition quando era alla Commissione Europea.
Il 2 ottobre 2006 l'ordine dei giornalisti lombardo lo sospende per un anno per aver pubblicato notizie false in cambio di denaro dal Sismi[5]. Sempre nell'ottobre 2006 la Procura ne chiede la radiazione dall'albo dei giornalisti[6].
Nel novembre 2006 Farina viene messo sotto scorta delle forze di polizia in quanto oggetto di intimidazioni anonime. Riceve nello stesso mese anche un finto pacco-bomba firmato Fronte Rivoluzionario per il Comunismo[7].
La magistratura ha indagato sui rapporti da lui (RENATO FARINA)avuti con alcuni membri del Sismi (i servizi segreti militari). Farina ha confermato di fare parte del Sismi dal 1999 (confermando la violazione della legge che impedisce ai servizi segreti di pagare dei giornalisti per i loro scopi).
Nel giugno 2004, riceve da Pollari (l'allora direttore del Sismi), tramite Pio Pompa, l'ordine di recuperare da Al Jazeera le immagini dell'esecuzione di Fabrizio Quattrocchi ed è proprio in questa operazione che nasce il suo nome in codice: Betulla[3]. Con il suo operato inoltre fornisce ai servizi segreti informazioni nelle mani dei pubblici ministeri sul rapimento della giornalista de il manifesto Giuliana Sgrena, tenuta prigioniera in Iraq dall'Organizzazione della Jihad islamica[4][2]
Nel giugno del 2006 Pio Pompa chiede a Renato Farina, di scrivere una cronaca contro Romano Prodi (pubblicata poi il 9 giugno 2006), per accusarlo di avere appoggiato la pratica delle extraordinary rendition quando era alla Commissione Europea.
Il 2 ottobre 2006 l'ordine dei giornalisti lombardo lo sospende per un anno per aver pubblicato notizie false in cambio di denaro dal Sismi[5]. Sempre nell'ottobre 2006 la Procura ne chiede la radiazione dall'albo dei giornalisti[6].
Nel novembre 2006 Farina viene messo sotto scorta delle forze di polizia in quanto oggetto di intimidazioni anonime. Riceve nello stesso mese anche un finto pacco-bomba firmato Fronte Rivoluzionario per il Comunismo[7].
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