....la prego Sire.....
I provvedimenti potrebbero essere inseriti nel pacchatto sicurezza. Maroni non vuole
Patteggiamento allargato e lodo Schifani
La tentazione del Pdl. Ma la Lega dice no
Si riparla di immunità per le alte cariche per «sterilizzare» il processo Mills che coinvolge anche Berlusconi
ROMA — Approfittare subito del decreto legge sulla sicurezza, già in avanzata fase di conversione al Senato, per far viaggiare spedita la norma sul patteggiamento allargato (applicabile anche ai processi in corso con una sospensione per due mesi) che, a questo punto, rientrerebbe dalla finestra dopo essere uscita dalla porta. Poi, in futuro, si vedrà se e quando presentare un disegno di legge «ad hoc» che reintroduca — riveduto, corretto e digeribile dalla Consulta — il «Lodo Schifani», la legge bocciata dalla Corte costituzionale nel 2004 che introduceva la sospensione dei processi per le 5 più alte cariche dello Stato.
E' questa l'ultima tentazione del Pdl — per sterilizzare definitivamente il processo Mills in cui è imputato per corruzione in atti giudiziari anche Silvio Berlusconi — che tuttavia oggi al Senato dovrà faticare ancora per mettere d'accordo tutti i pezzi della maggioranza. La Lega in particolare non vuole pagare prezzi politici per leggi «ad personam» che non la riguardano. Per questo non sarà il governo a marciare in prima fila: infatti il patteggiamento allargato per i reati compiuti fino al 31 dicembre 2001, contenuto al 3˚e al 4˚ comma dell'articolo 2 della prima bozza del decreto sicurezza, è già stato cassato anche perché dal Quirinale non si ravvisava alcuna necessità e urgenza. Invece al Senato, dove ora il decreto viene convertito con le modifiche che ogni parlamentare è libero di apportare, il discorso cambia.
Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, conferma al Corriere che lui oggi porterà solo l'«emendamento secco» sulla creazione di una corsia preferenziale per i processi sugli incidenti nei cantieri, il provvedimento anticipato nei giorni scorsi e condiviso oltre i confini della maggioranza. Poi come misura deflattiva complementare — per alleggerire la macchina processuale — uno o più parlamentari del Pdl sarebbero intenzionati a far rivivere, magari con qualche correzione, il patteggiamento allargato espulso dal decreto appena 20 giorni fa. Il capogruppo al Senato, Maurizio Gasparri, conferma che di questa ipotesi se ne era parlato un po' di tempo fa ma che poi era caduta: «Non ci sono iniziative concordate dal gruppo, se poi qualche singolo si farà avanti questo a me non risulta».
Invece il deputato Niccolò Ghedini, che è anche avvocato del premier, è meno vago: «No, il lodo Schifani nel decreto non esiste... il capo dello Stato ci spara. Se ci sarà qualcosa sarà un ddl autonomo... Io so che c'è un emendamento del ministro per la corsia preferenziale per i reati che riguardano la prevenzione degli infortuni ». E il patteggiamento allargato? «Non mi risulta. Tuttavia c'era l'ipotesi, l'ho sentito come indiscrezione, di riproporre il patteggiamento allargato così come prevedeva il ddl Mastella senza possibilità di chiedere i termini: in altre parole sono riaperti i termini per il patteggiamento e chi vuole approfittarne lo deve fare in quell'udienza. Punto». Per Ghedini, dunque, il patteggiamento allargato ci vorrebbe «perché è una misura che alleggerisce la macchina». E poi «ci deve sempre essere qualcuno che lo chiede, un pm che lo concede, un giudice che lo prende in considerazione». Ma in fin dei conti, a Berlusconi interessa o no? «Si figuri se Berlusconi vuol patteggiare. Un'ipotesi di riapertura dei termini di patteggiamento nel processo Mills è impensabile...».
I provvedimenti potrebbero essere inseriti nel pacchatto sicurezza. Maroni non vuole
Patteggiamento allargato e lodo Schifani
La tentazione del Pdl. Ma la Lega dice no
Si riparla di immunità per le alte cariche per «sterilizzare» il processo Mills che coinvolge anche Berlusconi
ROMA — Approfittare subito del decreto legge sulla sicurezza, già in avanzata fase di conversione al Senato, per far viaggiare spedita la norma sul patteggiamento allargato (applicabile anche ai processi in corso con una sospensione per due mesi) che, a questo punto, rientrerebbe dalla finestra dopo essere uscita dalla porta. Poi, in futuro, si vedrà se e quando presentare un disegno di legge «ad hoc» che reintroduca — riveduto, corretto e digeribile dalla Consulta — il «Lodo Schifani», la legge bocciata dalla Corte costituzionale nel 2004 che introduceva la sospensione dei processi per le 5 più alte cariche dello Stato.
E' questa l'ultima tentazione del Pdl — per sterilizzare definitivamente il processo Mills in cui è imputato per corruzione in atti giudiziari anche Silvio Berlusconi — che tuttavia oggi al Senato dovrà faticare ancora per mettere d'accordo tutti i pezzi della maggioranza. La Lega in particolare non vuole pagare prezzi politici per leggi «ad personam» che non la riguardano. Per questo non sarà il governo a marciare in prima fila: infatti il patteggiamento allargato per i reati compiuti fino al 31 dicembre 2001, contenuto al 3˚e al 4˚ comma dell'articolo 2 della prima bozza del decreto sicurezza, è già stato cassato anche perché dal Quirinale non si ravvisava alcuna necessità e urgenza. Invece al Senato, dove ora il decreto viene convertito con le modifiche che ogni parlamentare è libero di apportare, il discorso cambia.
Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, conferma al Corriere che lui oggi porterà solo l'«emendamento secco» sulla creazione di una corsia preferenziale per i processi sugli incidenti nei cantieri, il provvedimento anticipato nei giorni scorsi e condiviso oltre i confini della maggioranza. Poi come misura deflattiva complementare — per alleggerire la macchina processuale — uno o più parlamentari del Pdl sarebbero intenzionati a far rivivere, magari con qualche correzione, il patteggiamento allargato espulso dal decreto appena 20 giorni fa. Il capogruppo al Senato, Maurizio Gasparri, conferma che di questa ipotesi se ne era parlato un po' di tempo fa ma che poi era caduta: «Non ci sono iniziative concordate dal gruppo, se poi qualche singolo si farà avanti questo a me non risulta».
Invece il deputato Niccolò Ghedini, che è anche avvocato del premier, è meno vago: «No, il lodo Schifani nel decreto non esiste... il capo dello Stato ci spara. Se ci sarà qualcosa sarà un ddl autonomo... Io so che c'è un emendamento del ministro per la corsia preferenziale per i reati che riguardano la prevenzione degli infortuni ». E il patteggiamento allargato? «Non mi risulta. Tuttavia c'era l'ipotesi, l'ho sentito come indiscrezione, di riproporre il patteggiamento allargato così come prevedeva il ddl Mastella senza possibilità di chiedere i termini: in altre parole sono riaperti i termini per il patteggiamento e chi vuole approfittarne lo deve fare in quell'udienza. Punto». Per Ghedini, dunque, il patteggiamento allargato ci vorrebbe «perché è una misura che alleggerisce la macchina». E poi «ci deve sempre essere qualcuno che lo chiede, un pm che lo concede, un giudice che lo prende in considerazione». Ma in fin dei conti, a Berlusconi interessa o no? «Si figuri se Berlusconi vuol patteggiare. Un'ipotesi di riapertura dei termini di patteggiamento nel processo Mills è impensabile...».
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