Arte moderna

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  • six00
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    • Jan 2006
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    #61
    hai dato un titolo ad ognuno di queste tue opere?

    mi stavo chiedendo quanto conta per l'artista dare un nome ad ogni sua opera affinchè questo aiuti lo spettatore a comprenderla


    ovvio che per alcune opere o stili il significato è forse nullo
    chiamare la gioconda La Genoveffa non avrebbe cambiato niente, ma chiamare un'opera astratta "esplosione di segmenti e forme" diversamente da "linee e cerchi" (per fare un esempio) forse potrebbe

    inoltre quello che non mi spiego oggi è perchè la maggior parte delle opere di arte contemporanea debbano essere "spiegate" per poter essere comprese e molto spesso sono i diretti artisti che si occupano di questo mentre un tempo le opera parlavano da sè e gli artisti lasciavano allo spettatore l'interpretazione del tutto personale.

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    • MadRock
      Bodyweb Advanced
      • Apr 2007
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      #62
      Originariamente Scritto da MIZ_ Visualizza Messaggio
      Il discorso si fa' interessante cari amici. Vi posto alcune foto di un lavoro, o se vogliamo chiamarlo "performance" da poco ultimato. Tralascio volutamente i discorsi sulla tecnica e la preparazione che ai piu', potrebbero risultare inutili o non interessare, anche se in un secondo momento, potrebbero rientrare in un discorso piu' ampio.
      Non ho nessuna pretesa e certamente non mi posso definire un artista..... ("ancora".. permettetemelo), volevo solo fare una piccola parentesi sull' astrattismo di Kandinsky e sapere cosa ne pensate.
      Il fatto e' che nel percorso nell' arte che mi sono prefissato di seguire, che ad ogni modo non segue una logica, man mano che vado avanti e mi addentro sempre piu', scopro prospettive e modi di vedere che "probabilmente", da quel che ho letto qui, si discostano dalla vostra idea di cosa sia Arte.

      .
      secondo me piu' che una parentesi su Kandinsky volevi aprire una parentesi su te stesso..

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      • ma_75
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        • Sep 2006
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        #63
        Originariamente Scritto da MIZ_ Visualizza Messaggio
        Il discorso si fa' interessante cari amici. Vi posto alcune foto di un lavoro, o se vogliamo chiamarlo "performance" da poco ultimato. Tralascio volutamente i discorsi sulla tecnica e la preparazione che ai piu', potrebbero risultare inutili o non interessare, anche se in un secondo momento, potrebbero rientrare in un discorso piu' ampio.
        Non ho nessuna pretesa e certamente non mi posso definire un artista..... ("ancora".. permettetemelo), volevo solo fare una piccola parentesi sull' astrattismo di Kandinsky e sapere cosa ne pensate.
        Il fatto e' che nel percorso nell' arte che mi sono prefissato di seguire, che ad ogni modo non segue una logica, man mano che vado avanti e mi addentro sempre piu', scopro prospettive e modi di vedere che "probabilmente", da quel che ho letto qui, si discostano dalla vostra idea di cosa sia Arte.




        .

        Pur non riuscendo ad emozionarmi davanti all'astrattismo non ho certo la superbia di dire che l'arte finisce col figurativismo. Confesso, comunque, di non avere gli elementi sufficienti per saper distinguere il bello dal banale nell'arte astratta
        In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
        ma_75@bodyweb.com

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          #64
          Originariamente Scritto da six00 Visualizza Messaggio
          hai dato un titolo ad ognuno di queste tue opere?

          mi stavo chiedendo quanto conta per l'artista dare un nome ad ogni sua opera affinchè questo aiuti lo spettatore a comprenderla


          ovvio che per alcune opere o stili il significato è forse nullo
          chiamare la gioconda La Genoveffa non avrebbe cambiato niente, ma chiamare un'opera astratta "esplosione di segmenti e forme" diversamente da "linee e cerchi" (per fare un esempio) forse potrebbe

          inoltre quello che non mi spiego oggi è perchè la maggior parte delle opere di arte contemporanea debbano essere "spiegate" per poter essere comprese e molto spesso sono i diretti artisti che si occupano di questo mentre un tempo le opera parlavano da sè e gli artisti lasciavano allo spettatore l'interpretazione del tutto personale.
          No Six, ho dato nesun titolo ai miei lavori, e in questo caso non intendo dargliene. Il fatto di dare o meno un titolo, penso sia molto soggettivo e rientra semplicemente nel gusto e nel volere dell'artista, pero' c'e' anche da sottolineare il fatto, che spesso il titolo e' un completamento del lavoro svolto. Nel mio caso mi e' capitato di finire un quadro e rimanere per giorni a pensare ad un titolo, pervaso da un senso di incompletezza. Altre volte, un titolo puo' essere necesario per indirizzare la "massa", non tanto su una via di comprensione del quadro e magari una sua collocazione in un filone artistico, ma per trasmettere delle sensazioni con un semplice incipit dato dal titolo.

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            #65
            Originariamente Scritto da MadRock Visualizza Messaggio
            secondo me piu' che una parentesi su Kandinsky volevi aprire una parentesi su te stesso..

            Ovviamente si, ma ti posso assicurare che non e' per lodarmi, ancje perche' in questi quadri di "me stesso" c'e' veramente poco, ma per riportare la mia personale esperienza, ed invitare a ragionare anche da un altro punto di vista, poi ognuno e' libero di pensarla come crede

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            • MIZ
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              #66
              Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
              Pur non riuscendo ad emozionarmi davanti all'astrattismo non ho certo la superbia di dire che l'arte finisce col figurativismo. Confesso, comunque, di non avere gli elementi sufficienti per saper distinguere il bello dal banale nell'arte astratta
              Bene, aspetto la replica di Sean e comincio a spiegare meglio dove voglio arrivare

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              • Sean
                Csar
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                #67
                Originariamente Scritto da MIZ_ Visualizza Messaggio
                Il discorso si fa' interessante cari amici. Vi posto alcune foto di un lavoro, o se vogliamo chiamarlo "performance" da poco ultimato. Tralascio volutamente i discorsi sulla tecnica e la preparazione che ai piu', potrebbero risultare inutili o non interessare, anche se in un secondo momento, potrebbero rientrare in un discorso piu' ampio.
                Non ho nessuna pretesa e certamente non mi posso definire un artista..... ("ancora".. permettetemelo), volevo solo fare una piccola parentesi sull' astrattismo di Kandinsky e sapere cosa ne pensate.
                Il fatto e' che nel percorso nell' arte che mi sono prefissato di seguire, che ad ogni modo non segue una logica, man mano che vado avanti e mi addentro sempre piu', scopro prospettive e modi di vedere che "probabilmente", da quel che ho letto qui, si discostano dalla vostra idea di cosa sia Arte.




                .
                Originariamente Scritto da MIZ_ Visualizza Messaggio
                Bene, aspetto la replica di Sean e comincio a spiegare meglio dove voglio arrivare
                Allora andiamo insieme a scoprire l'essenza, il distillato non-oggettivo dell'opera astratta come nel caso di queste tue, credo possa essere un discorso interessante.
                Faccio una premessa su quanto si è andato dicendo prima sulla scia di quella di Ma_:
                Abbiamo sopra parlato soltanto dell'odierna deriva che l'arte (nelle sue manifestazioni più classiche -pittura, scultura, architettura-) ha preso ai giorni nostri, ma senza voler assolutamente generalizzare e senza voler ledere la dignità di alcuna espressione contemporanea, arrivando infatti a tirare fuori il termine di "gusto" riguardo questa attualità.
                La pittura non è certo morta (come le altre arti, d'altronde) e semmai, proprio nel solco delle poetica delle avanguardie, quella contemporanea è proprio per sua natura che vuole sfuggire da un incasellamento basato sul reale e sull'oggettivo, quindi è lecito sia il "non piacere" sia lo "spiegare" da un differente punto di vista dove si è o si vuole arrivare.
                D'altronde se ciò che si crea si definisce opera astratta un chiaro e comune punto di partenza già c'è.
                ...ma di noi
                sopra una sola teca di cristallo
                popoli studiosi scriveranno
                forse, tra mille inverni
                «nessun vincolo univa questi morti
                nella necropoli deserta»

                C. Campo - Moriremo Lontani


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                • Sean
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                  #68
                  Per darci dei punti d'appoggio e per cercare di creare un percorso comune ho postato questa "composizione" di Kandikij, affiancandola ad uno dei tuoi quadri che, ad una mia prima impressione, lo richiama, anche per certe presenze geometriche ben definite.
                  Saprai meglio di me che il termine composizione non è fine a se stesso (qui è interessante vedere il discorso che facevi in un post precedente riguardo ai "titoli" da dare ai tuoi quadri) ma indica una precisa volontà dell'autore di rendere ancora "conoscibile" il dipinto, in parole povere le forme dipinte non vengono messe lì sotto un impulso immediato ma vengono prima "digerite" dalla mente di chi le crea, c'è ancora studio e ragionamento, un perchè che porta poi al risultato che vediamo.
                  Ecco il motivo per cui ho scelto entrambi i dipinti, perchè ci vedo una base concreta, forse comune, da cui poter partire e "spiegare".
                  File Allegati
                  ...ma di noi
                  sopra una sola teca di cristallo
                  popoli studiosi scriveranno
                  forse, tra mille inverni
                  «nessun vincolo univa questi morti
                  nella necropoli deserta»

                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                    #69
                    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                    Allora andiamo insieme a scoprire l'essenza, il distillato non-oggettivo dell'opera astratta come nel caso di queste tue, credo possa essere un discorso interessante.
                    Faccio una premessa su quanto si è andato dicendo prima sulla scia di quella di Ma_:
                    Abbiamo sopra parlato soltanto dell'odierna deriva che l'arte (nelle sue manifestazioni più classiche -pittura, scultura, architettura-) ha preso ai giorni nostri, ma senza voler assolutamente generalizzare e senza voler ledere la dignità di alcuna espressione contemporanea, arrivando infatti a tirare fuori il termine di "gusto" riguardo questa attualità.
                    La pittura non è certo morta (come le altre arti, d'altronde) e semmai, proprio nel solco delle poetica delle avanguardie, quella contemporanea è proprio per sua natura che vuole sfuggire da un incasellamento basato sul reale e sull'oggettivo, quindi è lecito sia il "non piacere" sia lo "spiegare" da un differente punto di vista dove si è o si vuole arrivare.
                    D'altronde se ciò che si crea si definisce opera astratta un chiaro e comune punto di partenza già c'è.

                    La "deriva" nell'Arte, l'andare oltre, e' una questione che appunto e' sempre stata presente. Senza dover necessariamente fare un excursus sui vari movimenti artistici che abbiamo avuto, possiamo dire che ogniuno di questi che si sono venuti a creare, dopo quelli gia' esistenti, erano in un certo senso una risposta, una provocazione, uno stravolgere, di stile, di tecniche, di sentimenti e di tanto altro, di un qualcosa che era sotto gli occhi di tutti ed era ormai gia' stato inglobato, giudicato e criticato sia dall'occhio attento dell' esperto, sia da quello della massa.
                    Nell' artista spesso si viene a creare questo desiderio e voglia di "deriva", che poi si trasforma in una personale ricerca, ed e' quello che provo e ricerco sulla mia stessa pelle.

                    La prima cosa che ho fatto, quando Ma ha postato la foto del nostro amico seduto sul nido del cuculo, col culo de' fori, e' stata quella di fare una piccola ricerca di immagini, per conoscere il suo percorso artistico e cosa fosse in grado di creare, in maniera tale da poter dare una spiegazione, piu' artistica che logica, alla curiosa performance. Da quel poco che ho visto, la cosa mi lascia alquanto indifferente perche' non ho visto in lui quel di piu', quell'andare oltre, che mi avrebbe fatto avere tutt'altra opinione.

                    Per quanto riguarda i miei tre quadri, li ho postati proprio per ricollegarmi a questo tipo ragionamento e a quanto detto fin ora. Parto dalla premessa che cio' che ho dipinto, non mi ha assolutamente emozionato, ma mi ha permesso di comprendere meglio cosa poteva provare un pittore astratto, quando guardandosi intorno, tutti o quasi, rappresentavano il reale e l'oggettivo in una maniera gia' vista e assimilata. Quelle forme geometriche, righe e cerchi che formano un agglomerato di un non so' che', erano tutto cio' di cui ho parlato.
                    Cio' che mi ha dato soddisfazione invece, e' stato l'uso di una tela non comune per la pittura, la preparazione per renderla adatta senza che si rompesse, il tipo di tempera e materiali usati, che si discostavano leggermente da cio' che Kandinsky aveva gia' realizzato. E' in questa "piccola deriva", che ho trovato lo stimolo, ed e' quello che penso capiti un po' a tutti quelli che, siano essi pittori, scultori o semplici artigiani, sentono il desiderio di naufragare.

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                    • simones
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                      #70
                      Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                      No, ma dico, qualcuno seriamente può pensare che uno col pisello di fuori su un tetto sia un'opera d'arte?

                      Cioè




                      =



                      trattasi di arte concettuale.
                      in sostanza significa "non so fare niente ma qualcosa provo a fare lo stesso"

                      i paradossi del mondo moderno
                      "Nulla è gratuito in questo basso mondo. Tutto si sconta, il bene come il male, presto o tardi si paga. Il bene è necessariamente molto più caro."

                      L.F.Celine

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                        #71
                        ecco una polemica fresca fresca dal capoluogo altoatesino dove è stato inaugurato un faraonico museo d'arte moderna
                        "Nulla è gratuito in questo basso mondo. Tutto si sconta, il bene come il male, presto o tardi si paga. Il bene è necessariamente molto più caro."

                        L.F.Celine

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                          #72
                          Originariamente Scritto da simones Visualizza Messaggio
                          ecco una polemica fresca fresca dal capoluogo altoatesino dove è stato inaugurato un faraonico museo d'arte moderna
                          http://www.corriere.it/cronache/08_m...4f02aabc.shtml
                          Se non sbaglio, e' quel, definiamolo artista, che per far parlare di se e avere l'attenzione dell'opinione pubblica, va' in giro a costruire crocifissi e appenderli su luoghi di culto e non, mettendoci rane, persone e altro. La famosa croce sulla quale Madonna si esibi' nel concerto di Roma, fu fatta costruire da lui.

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                            #73
                            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                            Per darci dei punti d'appoggio e per cercare di creare un percorso comune ho postato questa "composizione" di Kandikij, affiancandola ad uno dei tuoi quadri che, ad una mia prima impressione, lo richiama, anche per certe presenze geometriche ben definite.
                            Saprai meglio di me che il termine composizione non è fine a se stesso (qui è interessante vedere il discorso che facevi in un post precedente riguardo ai "titoli" da dare ai tuoi quadri) ma indica una precisa volontà dell'autore di rendere ancora "conoscibile" il dipinto, in parole povere le forme dipinte non vengono messe lì sotto un impulso immediato ma vengono prima "digerite" dalla mente di chi le crea, c'è ancora studio e ragionamento, un perchè che porta poi al risultato che vediamo.
                            Ecco il motivo per cui ho scelto entrambi i dipinti, perchè ci vedo una base concreta, forse comune, da cui poter partire e "spiegare".
                            In effetti, c'e' un idea di insieme, di composizione, di dover riempire gli spazi in una maniera possibilmente armonica, con i giusti colori e le giuste forme, ma il procedimento a me, non so agli altri, viene tutto in maniera molto istintiva

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                              #74
                              Originariamente Scritto da MIZ_ Visualizza Messaggio
                              La "deriva" nell'Arte, l'andare oltre, e' una questione che appunto e' sempre stata presente. Senza dover necessariamente fare un excursus sui vari movimenti artistici che abbiamo avuto, possiamo dire che ogniuno di questi che si sono venuti a creare, dopo quelli gia' esistenti, erano in un certo senso una risposta, una provocazione, uno stravolgere, di stile, di tecniche, di sentimenti e di tanto altro, di un qualcosa che era sotto gli occhi di tutti ed era ormai gia' stato inglobato, giudicato e criticato sia dall'occhio attento dell' esperto, sia da quello della massa.
                              Nell' artista spesso si viene a creare questo desiderio e voglia di "deriva", che poi si trasforma in una personale ricerca, ed e' quello che provo e ricerco sulla mia stessa pelle.

                              La prima cosa che ho fatto, quando Ma ha postato la foto del nostro amico seduto sul nido del cuculo, col culo de' fori, e' stata quella di fare una piccola ricerca di immagini, per conoscere il suo percorso artistico e cosa fosse in grado di creare, in maniera tale da poter dare una spiegazione, piu' artistica che logica, alla curiosa performance. Da quel poco che ho visto, la cosa mi lascia alquanto indifferente perche' non ho visto in lui quel di piu', quell'andare oltre, che mi avrebbe fatto avere tutt'altra opinione.

                              Per quanto riguarda i miei tre quadri, li ho postati proprio per ricollegarmi a questo tipo ragionamento e a quanto detto fin ora. Parto dalla premessa che cio' che ho dipinto, non mi ha assolutamente emozionato, ma mi ha permesso di comprendere meglio cosa poteva provare un pittore astratto, quando guardandosi intorno, tutti o quasi, rappresentavano il reale e l'oggettivo in una maniera gia' vista e assimilata. Quelle forme geometriche, righe e cerchi che formano un agglomerato di un non so' che', erano tutto cio' di cui ho parlato.
                              Cio' che mi ha dato soddisfazione invece, e' stato l'uso di una tela non comune per la pittura, la preparazione per renderla adatta senza che si rompesse, il tipo di tempera e materiali usati, che si discostavano leggermente da cio' che Kandinsky aveva gia' realizzato.
                              E' in questa "piccola deriva", che ho trovato lo stimolo, ed e' quello che penso capiti un po' a tutti quelli che, siano essi pittori, scultori o semplici artigiani, sentono il desiderio di naufragare.
                              Originariamente Scritto da MIZ_ Visualizza Messaggio
                              In effetti, c'e' un idea di insieme, di composizione, di dover riempire gli spazi in una maniera possibilmente armonica, con i giusti colori e le giuste forme, ma il procedimento a me, non so agli altri, viene tutto in maniera molto istintiva
                              I passaggi sul piacere che da il creare, il gusto per la preparazione, la scelta dei materiali, le tele, i pennelli, i colori, sono passaggi del tuo bello e sincero post, Miz, non nuovi per me, in quanto questa "goduria" è la stessa che mi raccontavano i miei amici pittori, quando ne parlavamo.
                              Poi c'è la sintesi certo, il dipinto che s'imprime sulla tela e, se mostrato, viene anche l'occhio dell'altro, col suo carico di sensibilità, e qui, come dici, non raffigurando più l'assolutamente oggettivo non possiamo avere che un giudizio assolutamente soggettivo.
                              Discorsi complessi in cui entrano in gioco molte altre considerazioni che qui, considerando questo mezzo insufficiente, non voglio fare (rimandandoli, chissà, ad un giorno...), però se posso limitarmi ad un parere personale sui tuoi dipinti ti voglio fare i complimenti per la resa finale e per la padronanza tecnica, e in particolar modo per l'accostamento cromatico, una sinfonia che non stona

                              (Mizard ricordo era bravino, tu sembri meglio).
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                #75
                                hahaaha grande Sean. Allora se ce ne sara' la possibilita', rimandiamo il tutto ad un giorno reale e meno astratto, magari nella citta' del bello classico

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