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Ora, in genere, perchè perdonare?
Perchè è un atto fatto principalmente per noi (non immediato nè automatico certo), perchè ogni peso che ci portiamo appresso schiaccia l'anima, la rende pesante, la tiene a terra in un cono d'ombra che non la rende più libera, e la fa distratta, scontentando noi stessi.
Quando l'anima s'infiamma - magari perchè innamorati - brilliamo anche e sopratutto esteriormente, siamo come non mai vicino a dare un senso a tutto.
Quando l'anima soffre perchè pesante, pensierosa, perchè ferita allora anche noi lo siamo, basta guardarci allo specchio, lo capiamo benissimo da soli.
Il perdono ci cura e ci soccorre, ci fa tornare a guardare a noi e al nostro personale sentiero, perchè il tempo è breve e sono altre le nostre cose che non le miserie.
solo chi ha una grande fede puo' perdonare certe cose. . forse. . .umanamente e dal punto di vista antropologico. ..e' l'esatto contrario....in natura perdonare significa essere piu' vulnerabili..e' pericoloso. . .
cosa intendi per "metterci una pietra sopra" lepre? io intuisco, ma vorrei tu lo dicessi esplicitamente
perdonare è cancellare dalla mente o,cmq,tornare a provare sentimenti immediatamente precedenti alla vicenda da perdonare. Cosa molto difficile e che richiede parecchia forza di volontà ed implica un legame particolarmente forte che unisce due persone. Perdonare è qualcosa di molto grande,grande quanto il concetto dell'Amore e dell'Odio. "Mettere una pietra sopra" è meno impegnativo, significa semplicemente "lasciare stare","lasciare scorrere","chiudere un occhio".Diciamo che quest'ultimo concetto è applicato la maggior parte delle volte perché è anche quello che non implica particolari responsabilità,la fiducia è ridotta quasi a zero e non c'è la volontà di cancellare il rancore verso la persona in questione. Almeno io l'ho sempre vista così...poi,come ogni concetto astratto,tutto ciò è assolutamente soggettivo.
si, condivido ciò che dici. in più apprezzo anche la "poesia" con cui lo hai descritto (parlando di cose che fanno bene all'anima)
ma come ti poni di fronte allo "sbatter i sandali" allora? concordi con la mia interpretazione ed articolazione esplicita del criptico intervento masteriano? o ne divergi?
effettivamente hai la tua parte di ragione: per questo mi complimento. potrebbe esser interpretato anche come un "perdono interiore" eseguito, ma con la consapevolezza che ogni interazione con quella persona è deleteria e venefica per entrambe le parti in gioco
L'ho ripostata qui per dire che non solo condivido, ma che è il genere di atteggiamento che adotto dopo aver sbattuto i sandali;
Non si torna più indietro, proprio per le ragioni che sappiamo.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
solo chi ha una grande fede puo' perdonare certe cose. . forse. . .umanamente e dal punto di vista antropologico. ..e' l'esatto contrario....in natura perdonare significa essere piu' vulnerabili..e' pericoloso. . .
La dottrina infatti non obbliga assolutamente nessuno a perdonare, non è atto automatico;
E' necessario per rendere più libera la nostra anima, per non farci vivere appesantiti, ma se un uomo, viste le cause, non ce la fa nessuno, anche cristianamente, lo obbliga.
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La dottrina infatti non obbliga assolutamente nessuno a perdonare, non è atto automatico;
E' necessario per rendere più libera la nostra anima, per non farci vivere appesantiti, ma se un uomo, viste le cause, non ce la fa nessuno, anche cristianamente, lo obbliga.
purtroppo stiamo parlando di due piani diversi di vedute.. una e' quella cristiana quindi filosofica. . ma anche dogmatica, e l'altra e' quella socio biologica che e' l'antitesi ( solo per certe cose) del cristianesimo. .
purtroppo stiamo parlando di due piani diversi di vedute.. una e' quella cristiana quindi filosofica. . ma anche dogmatica, e l'altra e' quella socio biologica che e' l'antitesi ( solo per certe cose) del cristianesimo. .
grande Master! sei tornato!( in caffetteria a sparar inchiate!) rep
purtroppo stiamo parlando di due piani diversi di vedute.. una e' quella cristiana quindi filosofica. . ma anche dogmatica, e l'altra e' quella socio biologica che e' l'antitesi ( solo per certe cose) del cristianesimo. .
Non vedo dicotomia in ciò che ho detto:
Il perdono è atto individuale, e se non ci si riesce nessuno ti costringe a farlo, tanto meno la dottrina cristiana.
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