Annuncio

Collapse
No announcement yet.

perdonare e sbattere i sandali

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts

    perdonare e sbattere i sandali

    come vi ponete di fronte al "perdonare"? una persona che stimo tantissimo (uomo di fede, nonchè accademico e personalità di spicco della società psicoterapeuti) nella sua predica domenicale ha detto, commentando il "porgi l'altra guancia" (riporto il senso): il perdono deve esser visto come sopratutto uno strumento terapeutico, per se stessi ed innanzitutto per l'altra persona. cioè:
    - se con l'atto del perdonare noi pensiamo di aiutare la persona a capire e far frutto dello sbaglio/offesa commesso, allora è salutare si proceda alla conciliazione
    - se perdonare significa assecondare una condotta malsana da parte altrui, e si sente che l'atto stesso di perdonare non offra alla controparte il momento e lo spunto di crescita personale necessario, meglio non perdonare e non offrire l'altra guancia: si farebbe solo il male dell'altra persona (non aiutata a crescere), ed il proprio

    poi ha aggiuto, a proposito dell'inconciliabilità di alcune posizioni nei conflitti matrimoniali: se le avete provate tutte, ma proprio non va, è meglio divorziare (è un prete cattolico, che predicava dall'altare). ha aggiunto: come diceva gesù, se si è provato di tutto, ma la persona non vuol capire e giungere ad un sano compromesso, prima di lasciare la casa sbattete i vostri sandali affinchè vi liberiate anche dell'ultimo granello di polvere di quel domicilio, poi chiudete l'uscio e non voltatevi più

    #2
    Hai messo un po' troppa carne al fuoco.

    LA VITA E' COME UNA SCATOLA DI CIOCCOLATINI...

    Commenta


      #3
      manca un aspetto fondamentale, ed è la persona con la quale si ha a che fare, l'atto di perdonare dipende molto dalla maturità e sensibilità altrui..

      posso perdonare finché voglio ma chi decide se crescere o meno è l'altra persona, se questa non è disposta a mettersi in gioco, ad esaminarsi, il perdono è inutile.

      Commenta


        #4
        Gesu' disse che si deve perdonare chiunque, anche chi sta per ucciderci. . .sempre e comunque. . . perche' il giudizio finale alla fine dei tempi e' di Dio. ..spetta a lui decidere. .ne consegue che quello che dice sto' prete, riguardo al fatto che in certi casi si puo' anche non perdonare non corrisponde alla realta' del messaggio cristiano.
        Detto questo.. . se uno non crede ,ovviamente non perdonera' mai chi gli ha fatto del male. . .in genere. . .
        contatto face book
        roberto moroni

        Commenta


          #5
          Originariamente Scritto da MadRock Visualizza Messaggio
          manca un aspetto fondamentale, ed è la persona con la quale si ha a che fare, l'atto di perdonare dipende molto dalla maturità e sensibilità altrui..

          posso perdonare finché voglio ma chi decide se crescere o meno è l'altra persona, se questa non è disposta a mettersi in gioco, ad esaminarsi, il perdono è inutile.
          non manca. era il senso di quello che ho scritto nel post iniziale: se pensiamo al perdono come ad un mezzo per redimere/riscattare/emancipare/elevare noi stessi e la controparte coinvolta, questo non può altro che esser impiegato subordinatamente ad una valutazione sulla persona oggetto della stessa stessa azione condonante ed alla condizione in cui versa

          Commenta


            #6
            Ho sofferto molto a causa degli altri ma non mi sono mai posta il problema di perdonare poichè questo implica il sentirsi in una condizione di superiorità che non mi appartiene.

            Commenta


              #7
              Originariamente Scritto da master wallace Visualizza Messaggio

              1) Gesu' disse che si deve perdonare chiunque, anche chi sta per ucciderci. . .sempre e comunque. . . perche' il giudizio finale alla fine dei tempi e' di Dio. ..spetta a lui decidere. .ne consegue che quello che dice sto' prete, riguardo al fatto che in certi casi si puo' anche non perdonare non corrisponde alla realta' del messaggio cristiano.

              2) Detto questo.. . se uno non crede ,ovviamente non perdonera' mai chi gli ha fatto del male. . .in genere. . .

              1) master, questo è un 3d per valutare appunto le diverse interpretazioni di quel "porgi l'altra guancia", che deve esser bilanciato dal "sbatti i tuoi sandali in modo da lasciare dietro di te perfino l'ultimo granello di polvere di quella casa"

              2) per la seconda considerazione che fai..beh, non è sempre vero: si può perdonare anche perchè, egoisticamente, sarebbe un fardello troppo grosso portar risentimento per una vita intera (ed ho avuto esempi davanti agli occhi di ciò, nella mia vita)

              Commenta


                #8
                Originariamente Scritto da thetongue Visualizza Messaggio

                2) per la seconda considerazione che fai..beh, non è sempre vero: si può perdonare anche perchè, egoisticamente, sarebbe un fardello troppo grosso portar risentimento per una vita intera (ed ho avuto esempi davanti agli occhi di ciò, nella mia vita)
                tu credi davvero che perdonare è più facile di "metterci una pietra sopra"?
                Originariamente Scritto da Dropkick

                Commenta


                  #9
                  Originariamente Scritto da thetongue Visualizza Messaggio
                  1) master, questo è un 3d per valutare appunto le diverse interpretazioni di quel "porgi l'altra guancia", che deve esser bilanciato dal "sbatti i tuoi sandali in modo da lasciare dietro di te perfino l'ultimo granello di polvere di quella casa"

                  2) per la seconda considerazione che fai..beh, non è sempre vero: si può perdonare anche perchè, egoisticamente, sarebbe un fardello troppo grosso portar risentimento per una vita intera (ed ho avuto esempi davanti agli occhi di ciò, nella mia vita)

                  credo che la facenda dello sbattere i sandali sia riferito al fatto che in certe situazioni bisogna prendere decisioni anche dure ma necessarie. . .senza ripensamenti, ma cio' non implica il non perdono.

                  penso anche che in altre situazioni. . perdonare non sia umanamente possibile, anche se cio' comporta sofferenza. . meglio lasciare il posto alla indifferenza.. .come per esmpio la fine di una storia d'amore, ma e' ovvio che se il perdono rigurada che so. .lo stupro e l'uccisione di una bambina da parte di un pedofilo. ... come possono i genitori della piccola farlo. ..?
                  contatto face book
                  roberto moroni

                  Commenta


                    #10
                    Originariamente Scritto da zajka Visualizza Messaggio
                    tu credi davvero che perdonare è più facile di "metterci una pietra sopra"?
                    cosa intendi per "metterci una pietra sopra" lepre? io intuisco, ma vorrei tu lo dicessi esplicitamente

                    Commenta


                      #11
                      Originariamente Scritto da master wallace Visualizza Messaggio
                      credo che la facenda dello sbattere i sandali sia riferito al fatto che in certe situazioni bisogna prendere decisioni anche dure ma necessarie. . .senza ripensamenti, ma cio' non implica il non perdono.

                      effettivamente hai la tua parte di ragione: per questo mi complimento. potrebbe esser interpretato anche come un "perdono interiore" eseguito, ma con la consapevolezza che ogni interazione con quella persona è deleteria e venefica per entrambe le parti in gioco

                      Commenta


                        #12
                        Originariamente Scritto da thetongue Visualizza Messaggio
                        come vi ponete di fronte al "perdonare"? una persona che stimo tantissimo (uomo di fede, nonchè accademico e personalità di spicco della società psicoterapeuti) nella sua predica domenicale ha detto, commentando il "porgi l'altra guancia" (riporto il senso): il perdono deve esser visto come sopratutto uno strumento terapeutico, per se stessi ed innanzitutto per l'altra persona. cioè:
                        - se con l'atto del perdonare noi pensiamo di aiutare la persona a capire e far frutto dello sbaglio/offesa commesso, allora è salutare si proceda alla conciliazione
                        - se perdonare significa assecondare una condotta malsana da parte altrui, e si sente che l'atto stesso di perdonare non offra alla controparte il momento e lo spunto di crescita personale necessario, meglio non perdonare e non offrire l'altra guancia: si farebbe solo il male dell'altra persona (non aiutata a crescere), ed il proprio

                        poi ha aggiuto, a proposito dell'inconciliabilità di alcune posizioni nei conflitti matrimoniali: se le avete provate tutte, ma proprio non va, è meglio divorziare (è un prete cattolico, che predicava dall'altare). ha aggiunto: come diceva gesù, se si è provato di tutto, ma la persona non vuol capire e giungere ad un sano compromesso, prima di lasciare la casa sbattete i vostri sandali affinchè vi liberiate anche dell'ultimo granello di polvere di quel domicilio, poi chiudete l'uscio e non voltatevi più
                        è 1 genio

                        Commenta


                          #13
                          Ora, in genere, perchè perdonare?
                          Perchè è un atto fatto principalmente per noi (non immediato nè automatico certo), perchè ogni peso che ci portiamo appresso schiaccia l'anima, la rende pesante, la tiene a terra in un cono d'ombra che non la rende più libera, e la fa distratta, scontentando noi stessi.
                          Quando l'anima s'infiamma - magari perchè innamorati - brilliamo anche e sopratutto esteriormente, siamo come non mai vicino a dare un senso a tutto.
                          Quando l'anima soffre perchè pesante, pensierosa, perchè ferita allora anche noi lo siamo, basta guardarci allo specchio, lo capiamo benissimo da soli.
                          Il perdono ci cura e ci soccorre, ci fa tornare a guardare a noi e al nostro personale sentiero, perchè il tempo è breve e sono altre le nostre cose che non le miserie.
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


                          Commenta


                            #14
                            Originariamente Scritto da thetongue Visualizza Messaggio
                            effettivamente hai la tua parte di ragione: per questo mi complimento. potrebbe esser interpretato anche come un "perdono interiore" eseguito, ma con la consapevolezza che ogni interazione con quella persona è deleteria e venefica per entrambe le parti in gioco

                            appunto. ..
                            contatto face book
                            roberto moroni

                            Commenta


                              #15
                              Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                              Ora, in genere, perchè perdonare?
                              Perchè è un atto fatto principalmente per noi (non immediato nè automatico certo), perchè ogni peso che ci portiamo appresso schiaccia l'anima, la rende pesante, la tiene a terra in un cono d'ombra che non la rende più libera, e la fa distratta, scontentando noi stessi.
                              Quando l'anima s'infiamma - magari perchè innamorati - brilliamo anche e sopratutto esteriormente, siamo come non mai vicino a dare un senso a tutto.
                              Quando l'anima soffre perchè pesante, pensierosa, perchè ferita allora anche noi lo siamo, basta guardarci allo specchio, lo capiamo benissimo da soli.
                              Il perdono ci cura e ci soccorre, ci fa tornare a guardare a noi e al nostro personale sentiero, perchè il tempo è breve e sono altre le nostre cose che non le miserie.
                              si, condivido ciò che dici. in più apprezzo anche la "poesia" con cui lo hai descritto (parlando di cose che fanno bene all'anima)

                              ma come ti poni di fronte allo "sbatter i sandali" allora? concordi con la mia interpretazione ed articolazione esplicita del criptico intervento masteriano? o ne divergi?

                              Commenta

                              Working...
                              X
                              😀
                              🥰
                              🤢
                              😎
                              😡
                              👍
                              👎