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La cosa più esilarante è che è un croce d'oro intarsiata con relativo depliant di spiegazione sui santi incisi!
Una specie di "libretto di istruzioni" per spiegare al papa chi erano i santi
Cmq indubbiamente questo revival di alleanza tra trono ed altare mi pare un po' anacronistico. Fermo restando la mia perplessità su quello che dice Gal che rporta le solite affermazione fatte e rifatte, condividendo pienamente ciò che dice Sean, ritengo che sia più deprecabile il tentativo di rifare una nuova alleanza tra trono ed altare che ci porterebbe più indietro dei tempi della DC. E premetto che non ho mai simpatizzato per la sinistra.....ma la cosa non mi entusiasma affatto. Non mi pare la solita visita di cortesie...ma...
Cmq indubbiamente questo revival di alleanza tra trono ed altare mi pare un po' anacronistico. Fermo restando la mia perplessità su quello che dice Gal che rporta le solite affermazione fatte e rifatte, condividendo pienamente ciò che dice Sean, ritengo che sia più deprecabile il tentativo di rifare una nuova alleanza tra trono ed altare che ci porterebbe più indietro dei tempi della DC. E premetto che non ho mai simpatizzato per la sinistra.....ma la cosa non mi entusiasma affatto. Non mi pare la solita visita di cortesie...ma...
La cosa più esilarante è che è un croce d'oro intarsiata con relativo depliant di spiegazione sui santi incisi!
Una specie di "libretto di istruzioni" per spiegare al papa chi erano i santi
Questo è il solito delirio di onnipotenza di Re Zilvio che pensa di saperne di religione più del Papa
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Il vaticano deve aver ordinato 5000 kg di proteine per rendere più gradevoli i mingherlini africani, così Sergio si è recato ,novello Enrico IV, davanti al soglio pontificio.
La cosa più esilarante è che è un croce d'oro intarsiata con relativo depliant di spiegazione sui santi incisi!
Una specie di "libretto di istruzioni" per spiegare al papa chi erano i santi
fanciullesco una ****. Una cosa è o non è, tutto il resto sono scorreggi mentali
La prima affermazione sulla Croce meriterebbe davvero un approfondimento, ma per ora voglio solo dire la mia sulla seconda, che va a toccare "i principi del ragionamento".
Indubbiamente una "cosa" è o non è, ma qui si parla di distinguere i due casi.
Parlando di Cristianesimo (e quindi di Cattolicesimo) non si può prescindere da due punti/principi:
- Solo Gesù stesso può rivelare la propria identità (dando testimonianza di sé); l'uomo può proclamare (o meno) "Tu sei il Cristo, il Figlio di Dio vivente" solo perché Gesù per primo ha dichiarato di esserlo.
- Solo lo Spirito può riconoscere chi è veramente Gesù.
(Questi principi sono assunti in quanto hanno fondamento nel Vangelo.)
In tutto questo la ragione c'entra poco: l'unico ruolo che può avere è quello di riconoscere che i due punti precedenti non contrastano affatto con la logica. Nessuno finora è stato in grado di proporre delle argomentazioni che mettano davvero, a livello logico, in crisi i principi suddetti.
un inviduo puo' liberamente criticare una determinata Verità, ma solo se riesce a difendere la posizione contraria.. e invece il piu' delle volte la sua risposta, la sua alternativa, è il vuoto. e allora ecco il famoso relativismo, una non-cultura moderna fatta di sola negazione.
La prima affermazione sulla Croce meriterebbe davvero un approfondimento, ma per ora voglio solo dire la mia sulla seconda, che va a toccare "i principi del ragionamento".
Indubbiamente una "cosa" è o non è, ma qui si parla di distinguere i due casi.
Parlando di Cristianesimo (e quindi di Cattolicesimo) non si può prescindere da due punti/principi:
- Solo Gesù stesso può rivelare la propria identità (dando testimonianza di sé); l'uomo può proclamare (o meno) "Tu sei il Cristo, il Figlio di Dio vivente" solo perché Gesù per primo ha dichiarato di esserlo.
- Solo lo Spirito può riconoscere chi è veramente Gesù.
(Questi principi sono assunti in quanto hanno fondamento nel Vangelo.)
In tutto questo la ragione c'entra poco: l'unico ruolo che può avere è quello di riconoscere che i due punti precedenti non contrastano affatto con la logica. Nessuno finora è stato in grado di proporre delle argomentazioni che mettano davvero, a livello logico, in crisi i principi suddetti.
ottima apologetica.
purtroppo come dici questi due principi sono difficilmente attacabili perche impostano una dialettica su piani sfalsati in cui la corrsipondenza si svolge in maniera ambigua. Difficile dunque rilevarne la fenomenologia, improvabile d' altra parte sul piano scientifico.
la mera giustezza di una logica formale non ne esplica la verità.e le religioni ambiscono alla Verità.
ottima apologetica.
purtroppo come dici questi due principi sono difficilmente attacabili perche impostano una dialettica su piani sfalsati in cui la corrsipondenza si svolge in maniera ambigua. Difficile dunque rilevarne la fenomenologia, improvabile d' altra parte sul piano scientifico.
la mera giustezza di una logica formale non ne esplica la verità.e le religioni ambiscono alla Verità.
ottima apologetica.
purtroppo come dici questi due principi sono difficilmente attacabili perche impostano una dialettica su piani sfalsati in cui la corrsipondenza si svolge in maniera ambigua. Difficile dunque rilevarne la fenomenologia, improvabile d' altra parte sul piano scientifico.
la mera giustezza di una logica formale non ne esplica la verità.e le religioni ambiscono alla Verità.
Saluti.
Questo accade sempre, non solo in ambito religioso, quando ci si avvicina alla logica degli "enti fondamentali".
Chi ne acquisisce il senso ne assume la "definizione" (questa fase, come dici, può essere/apparire svolta in maniera ambigua) e da questa trae i principi da cui dedurre tesi e verità; queste ultime non possono assolutamente prescindere da tali assunzioni.
L'alternativa è rigettare tali "enti" e/o assumerne di nuovi: in questo caso possono seguire altre "verità" che sono semplicemente "disgiunte" dalle precedenti e nient'affatto più o meno dignitose.
Così, il "piano scientifico" è, ad esempio, strettamente connesso al concetto di misura (in continua evoluzione) e quindi alle verità naturali. Non esiste alcun principio che ci forzi (per fortuna) ad assumere tali verità come uniche degne di logica.
Il "piano religioso" è altro e alla ragione chiede, semplicemente, di riconoscere che non vi è alcun contrasto con gli strumenti della logica.
La prima affermazione sulla Croce meriterebbe davvero un approfondimento, ma per ora voglio solo dire la mia sulla seconda, che va a toccare "i principi del ragionamento".
Indubbiamente una "cosa" è o non è, ma qui si parla di distinguere i due casi.
Parlando di Cristianesimo (e quindi di Cattolicesimo) non si può prescindere da due punti/principi:
- Solo Gesù stesso può rivelare la propria identità (dando testimonianza di sé); l'uomo può proclamare (o meno) "Tu sei il Cristo, il Figlio di Dio vivente" solo perché Gesù per primo ha dichiarato di esserlo.
- Solo lo Spirito può riconoscere chi è veramente Gesù.
(Questi principi sono assunti in quanto hanno fondamento nel Vangelo.)
In tutto questo la ragione c'entra poco: l'unico ruolo che può avere è quello di riconoscere che i due punti precedenti non contrastano affatto con la logica. Nessuno finora è stato in grado di proporre delle argomentazioni che mettano davvero, a livello logico, in crisi i principi suddetti.
Per come percepisco io l'essere, dal momento in cui cristo rivela la propria identità inizia ad esistere, siccome egli la proclama a me sono io che decido se lui esista o meno. Se vediamo le cose da un punto di vista "divino" dovrebbe essere esattamente il contrario: Dio dovrebbe dirmi che esisto e non viceversa!
Lo spirito può riconoscere ma può anche sbagliare....siamo solo esseri umani
un inviduo puo' liberamente criticare una determinata Verità, ma solo se riesce a difendere la posizione contraria.. e invece il piu' delle volte la sua risposta, la sua alternativa, è il vuoto. e allora ecco il famoso relativismo, una non-cultura moderna fatta di sola negazione.
Per come percepisco io l'essere, dal momento in cui cristo rivela la propria identità inizia ad esistere, siccome egli la proclama a me sono io che decido se lui esista o meno. Se vediamo le cose da un punto di vista "divino" dovrebbe essere esattamente il contrario: Dio dovrebbe dirmi che esisto e non viceversa!
Lo spirito può riconoscere ma può anche sbagliare....siamo solo esseri umani
Gal, io parlo di Spirito, non di "spirito"; lo stesso che, dal Padre per mezzo del Figlio, consente a te, uomo, di dire (come auspichi): "Io Sono".
Quell' "Io Sono" risuona da sempre nella Storia, dal Padre (a Mosè), al Figlio (nelle parole di Cristo), all'uomo che trova la sua essenza (ed esistenza) nello Spirito.
Hai centrato, a mio avviso e forse senza rendertene conto, il cuore del Cristianesimo.
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