Pedane vibranti nel mirino dell'Antitrust. Dimagrimento, stop alla cellulite e all'osteoporosi alcune delle false promesse reclamizzate dai messaggi pubblicitari dei prodotti Vibro Power e Power Plate ("My 5") tramite televendite televisive, pubblicità su web e riviste. Secondo l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, infatti, i messaggi ingannano il consumatore, perché promettono risultati miracolosi come la possibilità di rassodare il corpo, combattere la cellulite, migliorare la postura, l'equilibrio e la densità ossea per le persone più anziane, combattere l'osteoporosi, accelerare il metabolismo. L'Antitrust così dà ragione al Movimento Difesa del Cittadino (MDC), che insieme a un consumatore, aveva denunciato l'ingannevolezza dei messaggi pubblicitari.
Così, l'Autorità ha condannato la società Tecno Power s.r.l., produttore della pedana Vibro Power, al pagamento di una multa di 73.400 € e Power Plate Italia s.r.l., produttore della pedana Power Plate "My 5", a pagare 68.400 €.
Ma le pedane vibranti oggetto di esame da parte dell'Autorità Antitrust non costituiscono neppure, come le pubblicità denunciate vogliono far credere ai consumatori, un'efficace metodologia di allenamento in alternativa all'allenamento tradizionale. Non solo. Oltre a ingannare il consumatore sulle prove e i controlli effettuati sui beni pubblicizzati, secondo l'Antitrust i messaggi pubblicitari omettono di citare "rilevanti informazioni circa i rischi che l'uso dei prodotti potrebbe comportare alla salute e alla sicurezza dei consumatori, omissione aggravata dalla circostanza che i messaggi sono rivolti a suscitare l'interesse di soggetti particolarmente sensibili e in condizione di debolezza psicologica". L'autorità ha constatato anche che i macchinari erano privi della marcatura obbligatoria CE e omettono di indicare le possibili controindicazioni.
Nella presentazione del ricorso e nel corso del procedimento davanti all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) è stato assistito dalla prof.ssa Chiara Alvisi, docente di diritto privato all'Università di Bologna, la quale ha dedicato una parte significativa delle proprie ricerche e pubblicazioni ai temi della tutela dei consumatori.
Il testo dei due provvedimenti dell'Antitrust, nel sito del Movimento Difesa del Cittadino (MDC): www.mdc.it
Così, l'Autorità ha condannato la società Tecno Power s.r.l., produttore della pedana Vibro Power, al pagamento di una multa di 73.400 € e Power Plate Italia s.r.l., produttore della pedana Power Plate "My 5", a pagare 68.400 €.
Ma le pedane vibranti oggetto di esame da parte dell'Autorità Antitrust non costituiscono neppure, come le pubblicità denunciate vogliono far credere ai consumatori, un'efficace metodologia di allenamento in alternativa all'allenamento tradizionale. Non solo. Oltre a ingannare il consumatore sulle prove e i controlli effettuati sui beni pubblicizzati, secondo l'Antitrust i messaggi pubblicitari omettono di citare "rilevanti informazioni circa i rischi che l'uso dei prodotti potrebbe comportare alla salute e alla sicurezza dei consumatori, omissione aggravata dalla circostanza che i messaggi sono rivolti a suscitare l'interesse di soggetti particolarmente sensibili e in condizione di debolezza psicologica". L'autorità ha constatato anche che i macchinari erano privi della marcatura obbligatoria CE e omettono di indicare le possibili controindicazioni.
Nella presentazione del ricorso e nel corso del procedimento davanti all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) è stato assistito dalla prof.ssa Chiara Alvisi, docente di diritto privato all'Università di Bologna, la quale ha dedicato una parte significativa delle proprie ricerche e pubblicazioni ai temi della tutela dei consumatori.
Il testo dei due provvedimenti dell'Antitrust, nel sito del Movimento Difesa del Cittadino (MDC): www.mdc.it
Commenta