NEW YORK - Il giamaicano Usain Bolt, 21 anni, ha stabilito il nuovo record del mondo sui 100 metri fermando il cronometro su 9"72, ieri nel Reebok Grand Prix allo Ichan Stadium di New York. Il precedente primato, 9"74, era stato stabilito dall'altro giamaicano Asafa Powell lo scorso 9 settembre a Rieti.
A due mesi ed una settimana dall'inizio delle Olimpiadi di Pechino l'atletica lancia uno straordinario acuto con l'impresa al 'Reebok Grand Prix' di Usain Bolt, 1.96 di altezza ma capace di correre in 9"72 sui cento. E' durato quindi soltanto otto mesi il record del mondo stabilito a Rieti dall'altro giamaicano Asafa Powell che adesso, Tyson Gay permettendo, ha trovato in casa il rivale più coriaceo, e probabilmente quello dal talento più puro, perché Bolt ha solo 21 anni e nel 2002 fu capace di vincere i 200 (la sua distanza preferita) ai Mondiali juniores correndo in 20"58 quando non aveva ancora compiuto sedici anni. I pronostici degli esperti lo danno in grado, sulla velocissima pista di Pechino e stimolato dal confronto con Gay, di avvicinare, se non perfino migliorare, il primato già stellare di Michael Johnson sui duecento (19"32). Lo pensa anche il tecnico di Bolt, Glen Mills, che per il suo allievo in vista dei Giochi aveva scelto proprio la distanza doppia. Ma ora, dopo questo primato, le cose sono cambiate. Lo ha annunciato lo stesso Bolt dopo la gara del record, ieri notte: "a Pechino è certo che correrò anche i cento metri, quindi tenterò la doppietta. Sono strafelice per questo primato - ha aggiunto -, ma la gioia più grande sarà per me vincere un oro olimpico. E' una cosa che non si può paragonare ad altro: è ciò che, assieme alle medaglie dei Mondiali, rimane per sempre, perché viene scritta negli albi d'oro". "Un giorno arriverà qualcuno che correrà più veloce di me - ha detto ancora il 21enne Bolt - e mi toglierà questo primato. Invece se vinco l'oro alle Olimpiadi nessuno potrà portarmelo via, e gli altri dovranno attendere quattro anni". Sulla pista della 'Grande Mela', Bolt si è lasciato dietro il campione del mondo Tyson Gay, secondo in 9"85, sorprendendolo con una partenza bruciante. "Non è la mia specialità - ha spiegato Bolt - ma ci avevo lavorato molto sopra". "Venendo qui - ha aggiunto - avevo molta fiducia nelle mie possibilità, ma non pensavo di avere già nelle gambe il record". Bolt è riuscito a mantenere la giusta concentrazione nonostante il meeting sia rimasto interrotto per 45 minuti a causa di un violento temporale, con tuoni e fulmini che per qualche minuto hanno fatto pensare ad un possibile 'stop' da parte degli organizzatori. Alla fine il primo a congratularsi con il giamaicano è stato Gay. "E' stata una grande notte per lo sport - ha detto lo sprinter americano - e dopo questa impresa davanti a Bolt non posso che togliermi il cappello. Verranno altri momenti come questo".
Entro qualche anno si arriverà a battere il muro dei 9,70 di questo passo
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