Io credo che la sessualità sia privata nella misura in cui può essere privato alimentarsi. Si mangia da soli, si cena in due, si banchetta in tanti, si digiuna, ci si ingozza. Esistono infinite possibilità. Razionalmente, io mi sono liberato della cultura che porta a vergognarsi del proprio corpo, a considerarlo un tabù, a percepirlo come qualcosa di intrinsecamente offensivo o disonorevole, pertanto adopero il corpo e la sessualità nello stesso modo in cui utilizzo il cibo.(quindi te sfonni)
Mi sono trovato spesso a discutere di sessualità con militanti gay, raramente ho trovato chi era d'accordo con me sul fatto che il corpo e il sesso non siano sacri. Si trattava quasi sempre di atei. Evidentemente, l'essere ateo non garantisce una visione laica e razionale della vita. L'etimo non tradisce, la religione lega le persone alle tradizioni meglio di quanto sia capace di veicolare la spiritualità. Questo paese è pieno di atei la cui unica differenza con i cattolici è il non credere nella trascendenza, persone ossessionate dalla vergogna e dalla sacralità del corpo che quando vengono interrogate sull'oscenità, rispondono come i cattolici.
Mi sono trovato spesso a discutere di sessualità con militanti gay, raramente ho trovato chi era d'accordo con me sul fatto che il corpo e il sesso non siano sacri. Si trattava quasi sempre di atei. Evidentemente, l'essere ateo non garantisce una visione laica e razionale della vita. L'etimo non tradisce, la religione lega le persone alle tradizioni meglio di quanto sia capace di veicolare la spiritualità. Questo paese è pieno di atei la cui unica differenza con i cattolici è il non credere nella trascendenza, persone ossessionate dalla vergogna e dalla sacralità del corpo che quando vengono interrogate sull'oscenità, rispondono come i cattolici.
per dirla tutta non credo nemmeno nella morale
mi considero pragamtico e la teoria che meglio spiega l'evoluzione di qualsiasi sistema dotato di una forte componente casuale in termini di probabilità ed utilitarismo è IMHO il tanto bistrattato darwinismo
la vita esiste (ancora) perchè il suo unico fine è il perseguire se stessa: in un universo entropico, l'alimentezione provvede a ritardare la fine della singola cellula e la riproduzione quella dell'intero sistema
quando una specie pensa che il piacere sia il senso della vita non sta commettendo qualcosa di "sbagliato" o "amorale" ma sta interpretando un indicatore chimico in un modo non funzionale al sostentamento--------> si estingue (più in fretta)
funziona a livello microscopico, funziona a livello macroscopico, funziona anche a livello sociale------> è ingegneristicamente corretto
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