Liberazione

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  • gabriele81
    eh eh son manzo
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    Vi spiego perché mia madre non deve essere estradata
    Elisa Novelli Petrella

    Solo chi ha vissuto questa esperienza può capire l'immane volontà che serve per essere madre, dare al mondo e crescere una figlia tra le sbarre di un carcere. Solo chi è consapevole di questa prova può capire quanto questa scelta non sia una fuga nel personale, una soluzione egoista ma che sia la rappresentazione fisica di un pagina voltata. Questo è stato il suo modo per affermare che iniziava un nuovo percorso di vita, un diverso impegno sociale. Ed è anche grazie a questo nuovo stato di cose che otto anni dopo le è stato permesso di uscire dal carcere e di essere libera fino al verdetto della Cassazione del 1993. Già a quell'epoca Marina non era più quel soggetto pericoloso dipinto dai media al momento del suo nuovo arresto. Ma l'Italia dimentica presto. Meglio ricorda solo quel che vuole. Seleziona la memoria.
    La Francia di Mitterand cercando di favorire una pacificazione del conflitto italiano degli anni '70 ha accolto numerosi ex attivisti di quel periodo. I governi di sinistra come di destra hanno rispettato questo asilo di fatto. A noi, figli di quei rifugiati, è stato permesso di crescere, di vivere, di avere anche nuovi fratelli e sorelle. L'esilio c'è stato malgrado le contraddizioni, malgrado le incertezze di una vita difficile, precaria in attesa di un asilo. Un asilo che esprimeva una speranza di una vita nuova. Dal nulla di un "fine pena mai" che Marina apsettava in Italia è nata nel 1997 mia sorella. Una bambina francese che ora vede quel paese che gli ha dato una nazionalita ricacciare sua madre nel pozzo del carcere a vita.
    Da quel 1993 quindici anni sono passati. Quindici anni da quando un treno ci ha portato alla Gare de Lyon . Quindici anni da quando i nostri passi si sono mischiati a quelli dei nostri migranti d'inizio secolo. Anche speranzosi di una vita che non fosse la galera della miseria. Perché questo "pezzo" di tempo, che ha permesso di cambiare il loro impegno politico in un impegno sociale, non è più che legittimo per chiedere asilo? Perché non è ora di girare la pagina di questa storia, per permettere a noi nuove generazioni di avere un vero futuro e consentire a quelle persone come mia madre di vivere la seconda chance che gli è stata data?
    A venticinque anni di distanza dai fatti imputati, quindici anni dopo l'esilio, un nuovo primo ministro francese ha deciso che bisognava rimangiarsi la parola data da tutti i suoi predecessori. Il governo francese ha deciso di estradare mia madre, di cancellare la sua vita in Francia e di rinchiuderla non solo in un carcere ma di fare del passato la sua prigione. La Francia ha deciso tutto questo cedendo al populismo penale, all'ossessione sicuritaria ad una voglia di vendetta infinita che ha perso il significato della speranza. Il primo ministro ha deciso che la vita di mia madre doveva fermarsi. Ma quindici anni di esilio di fatto creano dei diritti e noi non lasceremo la Francia deresponsabilizzarsi dalla sua storia e cultura.

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    Lettera scritta dalla figlia di una famosa terrorista, condannata per omicidio,tentato omicidio,sequestro e rapina a mano armata. Ormai siamo giunti alle lettere da libro cuore e a pesanti infiltrazioni delle posizioni personali nel principio di legalità.

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    • Sean
      Csar
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      La Francia ha deciso tutto questo cedendo al populismo penale, all'ossessione sicuritaria ad una voglia di vendetta infinita che ha perso il significato della speranza. Il primo ministro ha deciso che la vita di mia madre doveva fermarsi. Ma quindici anni di esilio di fatto creano dei diritti e noi non lasceremo la Francia deresponsabilizzarsi dalla sua storia e cultura.

      Ed era ora che dopo 15 anni di latitanza (loro la chiamano "esilio di fatto"!?) si cedesse a questo "populismo penale" e a questa "ossessione sicuritaria"...
      Marina Petrella ha ucciso un poliziotto, ha sequestrato un magistrato, nei momenti di tempo libero ha fatto rapine a mano armata, si è sposata con un terrorista e ha trovato, in Francia, il tempo di avere una figlia da un algerino, da vera pupa del boss.
      E' lunga la lista di brigatisti e terroristi assortiti che durante gli anni '70 hanno giocato a fare i duri (con stragi e morti vere però...) e poi se ne sono andati a cercare rifugio e comprensione al di là delle Alpi, ed ora frignando chiedono di sotterrare il passato e non scontare nemmeno un giorno di carcere perchè "quelli erano anni di piombo...".
      Bene, la signora doveva pensarci prima, ora non può venire a chiedere semplicemente scusa, come se nulla fosse accaduto, non con tutti quei morti (in maggioranza "proletari" come loro...) che sottoterra ci stanno per davvero ed i vivi che non hanno ancora avuto la soddisfazione di vedere non dico fatta vendetta ma ad oggi nemmeno giustizia.
      Last edited by Sean; 11-06-2008, 11:11:22.
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
        La Francia ha deciso tutto questo cedendo al populismo penale, all'ossessione sicuritaria ad una voglia di vendetta infinita che ha perso il significato della speranza. Il primo ministro ha deciso che la vita di mia madre doveva fermarsi. Ma quindici anni di esilio di fatto creano dei diritti e noi non lasceremo la Francia deresponsabilizzarsi dalla sua storia e cultura.

        Ed era ora che dopo 15 anni di latitanza (loro la chiamano "esilio di fatto"!?) si cedesse a questo "populismo penale" e a questa "ossessione sicuritaria"...
        Marina Petrella ha ucciso un poliziotto, ha sequestrato un magistrato, nei momenti di tempo libero ha fatto rapine a mano armata, si è sposata con un terrorista e ha trovato, in Francia, il tempo di avere una figlia da un algerino, da vera pupa del boss.
        E' lunga la lista di brigatisti e terroristi assortiti che durante gli anni '70 hanno giocato a fare i duri (con stragi e morti vere però...) e poi se ne sono andati a cercare rifugio e comprensione al di là delle Alpi, ed ora frignando chiedono di sotterrare il passato e non scontare nemmeno un giorno di carcere perchè "quelli erano anni di piombo...".
        Bene, la signora doveva pensarci prima, ora non può venire a chiedere semplicemente scusa, come se nulla fosse accaduto, non con tutti quei morti (in maggioranza "proletari" come loro...) che sottoterra ci stanno per davvero ed i vivi che non hanno ancora avuto la soddisfazione di vedere non dico fatta vendetta ma ad oggi nemmeno giustizia.
        razzista !
        Solidarietà ...

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        • jo.surf
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          anzi...
          razzista e fascista !!!

          Non hai pensato ai bambiiiiniiiiiiiiii ?!?!?!?











          Solidarietà ...

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          • corlis1
            Cialis abuser
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            • Cairo
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            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
            La Francia ha deciso tutto questo cedendo al populismo penale, all'ossessione sicuritaria ad una voglia di vendetta infinita che ha perso il significato della speranza. Il primo ministro ha deciso che la vita di mia madre doveva fermarsi. Ma quindici anni di esilio di fatto creano dei diritti e noi non lasceremo la Francia deresponsabilizzarsi dalla sua storia e cultura.

            Ed era ora che dopo 15 anni di latitanza (loro la chiamano "esilio di fatto"!?) si cedesse a questo "populismo penale" e a questa "ossessione sicuritaria"...
            Marina Petrella ha ucciso un poliziotto, ha sequestrato un magistrato, nei momenti di tempo libero ha fatto rapine a mano armata, si è sposata con un terrorista e ha trovato, in Francia, il tempo di avere una figlia da un algerino, da vera pupa del boss.
            E' lunga la lista di brigatisti e terroristi assortiti che durante gli anni '70 hanno giocato a fare i duri (con stragi e morti vere però...) e poi se ne sono andati a cercare rifugio e comprensione al di là delle Alpi, ed ora frignando chiedono di sotterrare il passato e non scontare nemmeno un giorno di carcere perchè "quelli erano anni di piombo...".
            Bene, la signora doveva pensarci prima, ora non può venire a chiedere semplicemente scusa, come se nulla fosse accaduto, non con tutti quei morti (in maggioranza "proletari" come loro...) che sottoterra ci stanno per davvero ed i vivi che non hanno ancora avuto la soddisfazione di vedere non dico fatta vendetta ma ad oggi nemmeno giustizia.
            insomma va anche capita magari aveva le sue cose quando ha fatto quei gesti
            Perle !!!

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            • motorhead
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              oggi m'è capitato di vedere una cosa mai vista in tanti anni che passo di lì; lungo le mura vaticane, dove fino all'ora di pranzo c'è la fila per l'ingresso ai musei, oggi pomeriggio c'erano una 15ina di vu'cumprà tutti schierati stile 'porta portese' a vendere borse contraffatte come se fosse la cosa più naturale del mondo. il tutto davanti alle forze di polizia presenti nel piazzale dei musei ovviamente.

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              • gabriele81
                eh eh son manzo
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                Questa volta un articolo con cui concordo pienamente.

                Nuovo game show per Italia1. Per un pugno di euro degli sconosciuti si rovinano la reputazione"Il momento della verità"
                Le vie del trash sono infinite
                Boris Sollazzo

                Che schifo. Sì, sarà anche politicamente scorretto cominciare così, ma è difficile trovare giri di parole o eufemismi gentili per definire Il momento della verità . Dispiace che questo esperimento (giovedì in prima serata è andata in onda un pilota, la puntata zero, in tutti i sensi) sia un'iniziativa di quel bel laboratorio di idee che è Italia 1, ma il programma di Paola Perego è l'ennesima dimostrazione che il trash riesce sempre a sopravvivere a se stesso, trovando nuove vie, evolvendosi e rafforzandosi. Trash, peraltro, di esportazione, il format ha fatto già il giro del mondo, partendo dalla Colombia. La conduttrice, va detto, è un ottimo veicolo: fin dalla sua resurrezione con La talpa , questa maestrina severa dal moralismo spicciolo, volto disumano del voyeurismo, si è ritagliata un posto d'eccellenza nella tv spazzatura.
                Abbiamo una buona notizia e una cattiva. La buona è che solo 2 milioni circa di spettatori hanno visto questo spettacolo fastidioso (neanche il 10% di share), la cattiva è che forse non basterà a impedirne il probabile collocamento nella fascia pomeridiana domenicale. Ma veniamo al meccanismo del gioco: concorrenti senza vergogna si propongono come cavie per il poligrafo (comunemente chiamato macchina della verità) targato Mediaset. Possiamo star tranquilli, ci rassicura la show woman, ha una percentuale del 98% di riuscita, lo dice l'Fbi. Che si sa, non sbaglia mai. Fuori onda vengono sottoposti a un fuoco di fila di 200 domande imbarazzanti e inopportune, di cui in onda, con loro ignari della scelta e del risultato dell'esame, ne verranno sorteggiate 21. Se non si diranno bugie, ci si potrà portare a casa 250.000 euro. Per un pugno di euro si è disposti a perdere la faccia, magari sperando di comprarsene un'altra. Il politico rampante, l'uomo con il doppio lavoro e la doppia vita, la donna frustrata, sulla scomoda sedia dell'interrogato si siedono stereotipi da manuale, costretti, da se stessi e dal gioco, ad ammettere di non lavarsi i denti, non amare abbastanza i parenti, di scoreggiare di nascosto in consiglio comunale (la solita casta puzzona…) o di tradire la fidanzata. Guai però a confessare attrazione per i travestiti.
                Un gioco al limite del criminale, in cui vittima e carnefice sono complici, mentre lo spettatore dev'essere solo passivamente morboso. Un ricatto, morale e materiale: i soldi comprano la verità, e solo quella scabrosa. Davanti alla famiglia del malcapitato, con tanto di compagna/o e migliore amica/o, nella migliore tradizione dell'Italia pettegola e spiona. E il sospetto che il meccanismo, paradossalmente, sia bugiardo, c'è: le domande sono ingannevoli (incisi e formulazioni equivoche) e gli sconosciuti (dovendo fare una trasmissione così brutta, perché non provare con i vip? Troppo rischioso?) potrebbero essere facilmente manipolabili, magari "aiutati" da un copione. Siamo stati troppo duri? Abbiamo solo detto la verità, nient'altro che la verità.

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                • tyler360
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                  • se non sono in vasca, in sella, in pista o in palestra dovrei essere al poli (mi)
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                  Originariamente Scritto da gabriele81 Visualizza Messaggio
                  Dispiace che questo esperimento (...) sia un'iniziativa di quel bel laboratorio di idee che è Italia 1


                  ahahahahahahahahahaha


                  sono troppo stupidi per essere veri
                  Originariamente Scritto da Greg Lemond
                  It never gets easier - you just go faster.

                  Originariamente Scritto da Vince Lombardi
                  Winning isn’t everything – it’s the only thing.

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                  • gabriele81
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                    Esce dal coma il giovane ebreo aggredito perché portava la kippah. Boom di scontri tra bande organizzate su base comunitariaLo spettro del nuovo antisemitismo
                    e dell'odio etnico incendia la Francia
                    Luca Sebastiani

                    Parigi
                    Rudy è uscito dal coma. Il suo stato di salute migliora sensibilmente, ma il pericolo non si è ancora allontanato del tutto. I medici che l'hanno in cura sono cauti, ma più ottimisti rispetto a sabato sera quando il giovane, diciassettenne, è stato trasportato d'urgenza in un ospedale di Parigi con il cranio fracassato. Quella sera Rudy indossava la kippah, il copricapo tradizionale degli ebrei, ed è per proprio per questo che sarebbe stato selvaggiamente picchiato.
                    Secondo i testimoni, il giovane si stava rendendo alla sinagoga del diciannovesimo arrondissement della capitale, un municipio dell'Est dove vive una forte comunità ebraica. Erano le sette di sera e quando Rudy stava per entrare in uno spiazzo, è stato attaccato da una quindicina di coetanei, africani e magrebini. Calci, pugni, salti a piedi giunti e colpi di stampelle. Alla fine di un pestaggio barbaro durato una decina di minuti, il corpo del giovane è rimasto a terra inerte e la Francia si è ritrovata a fare i conti con i fantasmi dell'antisemitismo e del comunitarismo.
                    Dopo solo un'ora dall'aggressione, la polizia aveva già fermato cinque minorenni. Ieri il fermo è stato prolungato, ma non è ancora chiaro il ruolo dei giovani nel pestaggio.
                    Quel che è certo è che sappiano qualcosa e che siano africani e magrebini. Nel quartiere oltre a quella ebraica, vive infatti una forte comunità d'africani e Nord africani e ora la polizia sta movendo le indagini anche lungo la pista dello scontro tra bande. «Le tensioni comunitarie sono aumentate nelle ultime settimane» ha detto Roger Madec, il sindaco del diciannovesimo municipio, confermando le testimonianze degli abitanti del quartiere che da tempo osservano una recrudescenza degli scontri tra bande organizzate su base etnica o religiosa.
                    Gli africani da una parte, i magrebini dall'atra e gli ebrei in mezzo. Niente di peggio per uno Stato che si vuole fondato sull'uguaglianza e la laicità, per una Repubblica che ha interdetto persino l'ostensione dei simboli religiosi negli spazi pubblici.
                    Il Diciannovesimo potrebbe diventare un simbolo di questa sconfitta. Da questa parte popolare della città, sono via via arrivate negli anni tutte le ondate migratorie, ma ora, come testimonia anche Jean Christophe Cambadélis, deputato socialista eletto in questo quartiere, la «tensione interbande, a carattere confessionale o etnico, è molto forte. Bisogna intervenire per mettere fine a questo clima di razzismo antiarabo, antinero e antisemita».
                    Comunque siano andate le cose, regolamento di conti tra bande o aggressione squisitamente antisemita, quel che è certo è che Rudy sabato sera è finito in coma perché indossava la kippah ed è stato aggredito perché riconosciuto appartenere alla comunità ebraica. E solo questo basta ad accendere i timori di una comunità che in Francia ha visto crescere in maniera i gesti antisemiti a partire dall'inizio della seconda Intifada. Tanto che nel 2004, allora primo ministro, Ariel Sharon fece appello agli ebrei francesi affinché emigrassero in Israele «il prima possibile».
                    La situazione non era e non è certo a questo punto, e le associazioni ebraiche francesi si contrapposero allora e lo fanno ora a quest'idea che per loro la Francia sia pericolosa solo perché il 10 per cento dei francesi è d'origine magrebina.
                    Ma nonostante questo restano vigilanti e denunciano che anche nel diciannovesimo gli atti antisemiti sono aumentati. Ne sono stati contati 25 solo nel 2007. E poi è ancora fresca la memoria del barbaro massacro di Ilan Salimi, nel 2006, sempre a Parigi. Venne rapito da una banda, seviziato e torturato per tre settimane. Una mattina il corpo ricoperto di bruciature venne ritrovato lungo la ferrovia, nudo e ammanettato. Secondo i rapitori Ilan avrebbe dovuto permetter loro d'incassare un riscatto di 500mila euro. In quanto ebreo avrebbe dovuto essere ricco.




                    Evidentemente io e Sean non siamo proprio dei pazzi quando ammoniamo i giovani virgulti del forum sui pericoli dell'islam. A breve toccherà anche ai cristiani, è solo questione di tempo.

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                    • Sean
                      Csar
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                      Il 10% di francesi d'origine magrebina (dunque islamici) è una cifra spaventosa, una bomba etnica posta nel cuore della Francia.
                      E' in pericolo lo stesso orgoglio laico professato da quella nazione, che rischia di ritrovarsi in prospettiva con un fortissimo partito confessionale all'interno della stessa Assemblea Nazionale;
                      Bisogna rendersi conto che la colonizzazione islamica è già un dato di fatto, e non un'ipotesi della storia, e che riguarda noi tutti, che potremmo svegliarci minoranza da confinare un domani ai margini di quest'Eurabia.
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                      • gabriele81
                        eh eh son manzo
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                        Basta vedere la loro (senza identità) nazionale di calcio, che schiera in campo undici atleti delle colonie francesi. A breve tanto la Francia sarà colonia delle sue ex colonie.

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                        • tyler360
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                          allora rallegriamoci che il nostro colonialismo sia stato una geopolitica buffonata
                          Originariamente Scritto da Greg Lemond
                          It never gets easier - you just go faster.

                          Originariamente Scritto da Vince Lombardi
                          Winning isn’t everything – it’s the only thing.

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                          • Sean
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                            • In piedi tra le rovine
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                            Originariamente Scritto da gabriele81 Visualizza Messaggio
                            Basta vedere la loro (senza identità) nazionale di calcio, che schiera in campo undici atleti delle colonie francesi. A breve tanto la Francia sarà colonia delle sue ex colonie.
                            Questo è semplicemente ciò che accade quando un malinteso senso di democrazia e laicità porta in verità a tranciare ogni radice o legame con la propria storia, che è poi la propria identità.
                            E' una debolezza intrinseca ad ogni democrazia che poggia sul "popolo":
                            Quando si ritroveranno un Khamenei come presidente della loro Repubblica (islamica) vorrò vedere cosa se ne faranno della Marsigliese.
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                            • ma_75
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                              • Sep 2006
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                              Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                              Il 10% di francesi d'origine magrebina (dunque islamici) è una cifra spaventosa, una bomba etnica posta nel cuore della Francia.
                              E' in pericolo lo stesso orgoglio laico professato da quella nazione, che rischia di ritrovarsi in prospettiva con un fortissimo partito confessionale all'interno della stessa Assemblea Nazionale;
                              Bisogna rendersi conto che la colonizzazione islamica è già un dato di fatto, e non un'ipotesi della storia, e che riguarda noi tutti, che potremmo svegliarci minoranza da confinare un domani ai margini di quest'Eurabia.
                              Originariamente Scritto da gabriele81 Visualizza Messaggio
                              Basta vedere la loro (senza identità) nazionale di calcio, che schiera in campo undici atleti delle colonie francesi. A breve tanto la Francia sarà colonia delle sue ex colonie.

                              Il paragone della nazionale di calcio mi è venuto subito in mente.
                              A tale proposito mi scuso per il crossposting, ma trovo esilarante, e veritiero, ahimè, questo commento letto a didascalia della Marsigliese su youtube


                              vos maquaques sont retourné dans la jungles c pas fait pour eux le calcio et qu'il retournent apprendre a chanter la Marseillaise
                              In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                              ma_75@bodyweb.com

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                              • Sean
                                Csar
                                • Sep 2007
                                • 121100
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                                • In piedi tra le rovine
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                                Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                                Il paragone della nazionale di calcio mi è venuto subito in mente.
                                A tale proposito mi scuso per il crossposting, ma trovo esilarante, e veritiero, ahimè, questo commento letto a didascalia della Marsigliese su youtube


                                vos maquaques sont retourné dans la jungles c pas fait pour eux le calcio et qu'il retournent apprendre a chanter la Marseillaise
                                Almeno qualcuno ha il coraggio di chiamare le cose col loro nome

                                Comunque considero la Francia un laboratorio-verità del futuro che attende l'Europa tutta, se non cominciamo a darci una scossa.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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