Ormai è un po' di tempo che leggo Liberazione, un giornale che si è sempre attestato nella fascia medio-bassa per quanto riguarda i contenuti storico-giuridici dei suoi articoli. Dall'elezione di Berlusconi ho però notato una picchiata verticale verso la putredine. Dalla richiesta di grazia per la Franzoni alla foto che voleva dimostrare un fatto falso (e cioè che la polizia aveva picchiato dei bambini a Chiaiano) ogni giorno c'è sempre stato qualche scritto che avrei voluto gustare assieme a voi. Ergo ho deciso di copincollare quotidianamente un numero variabile di articoli da liberazione.it, che potrete commentare liberazionamente.
-evitiamo qualsiasi discussione sulla faziosità dei giornali di "destra" o di altra matrice politica. Qui si parla di Liberazione.
Ed evitiamo anche uscite tipo "Si ma il governo dovrebbe combattere la camorra e il vaticano" quando si sta parlando di immigrati, P.A. o altro.
Iniziamo con questo gioiello (30/5/2008):
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L'apartheid comincia a Milano
raid e retate contro i migranti
-evitiamo qualsiasi discussione sulla faziosità dei giornali di "destra" o di altra matrice politica. Qui si parla di Liberazione.
Ed evitiamo anche uscite tipo "Si ma il governo dovrebbe combattere la camorra e il vaticano" quando si sta parlando di immigrati, P.A. o altro.
Iniziamo con questo gioiello (30/5/2008):
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L'apartheid comincia a Milano
raid e retate contro i migranti
Anubi D'Avossa Lussurgiu
Milano - come si diceva una volta? «Capitale morale d'Italia». Ieri mattina. Piazza XXIV maggio, zona Ticinese. Un gruppo di agenti della Polizia municipale, insomma vigili urbani, insieme a controllori dell'Azienza trasporti milanesi sale su un tram. E' della linea 9. La scena si ripete sulle corse successive della 9 e di altre linee. E anche sui bus. I controllori controllano i biglietti, ovviamente: i vigili invece si dirigono sicuri su quelli che presumono «stranieri». Controllano i documenti. E quelli che non li hanno indosso li fanno scendere in strada, li allineano lungo un muro. Quindi, ad un certo punto, li caricano su un altro bus giunto nel frattempo: sempre dell'Atm, ma con delle strane grate sui finestrini. Sola andata, destinazione: la Questura. Dove saranno individuati i «clandestini» e quelli con «precedenti», per essere avviati al carcere o all'espulsione o ad entrambi, in sequenza. E' questo, infatti, che gli accadrà con la nuova legislazione proposta dal governo Berlusconi, col pacchetto Maroni. Lo stesso che affida ai Comuni poteri di «ordine pubblico», come aveva chiesto già sotto il governo Prodi un certo trasversale "partito dei sindaci".
Così, a Milano, ieri, è andato in scena il futuro. La parte visibile, non il futuro concreto di quei migranti: i Cpt consacrati centri di detenzione a tutti gli effetti, le espulsioni di massa. Ma qualcosa già si vede e corrisponde ad un nome, straniero: apartheid.
Così, a Milano, ieri, è andato in scena il futuro. La parte visibile, non il futuro concreto di quei migranti: i Cpt consacrati centri di detenzione a tutti gli effetti, le espulsioni di massa. Ma qualcosa già si vede e corrisponde ad un nome, straniero: apartheid.
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Dunque, stravolto il concetto di legalità, ecco in che termini viene presentata un'operazione assolutamente legittima. Il fatto che a un certo lassismo si stia sostituendo la manu militari fa sobbalzare sulla sedia i nostri compagni con la sciarpa della pace e le piume da gay pride fissate sul cappello. Nel caso specifico non vedo nessun possibile collegamento con l'istituto dell'apartheid, che pure vedo citato con tanta noncuranza.
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