Morte di una stella

[richard]

Rifichissimo Sarebbe bello vederne una vicina, visibile ad occhio nudo (l'esplosione), sperando che le radiazioni non arrivino qui. E' possibile prevedere la morte della stella analizzando il ciclo della stessa ?

Sergio, la faccina mi turba ...

Comunque sono fenomeni effettivamente rari e straordinari se tieni conto che tutta la fase di "morte" di una stella dura miliardi di anni. Se la ricercatrice ha osservato realmente ciò che dice è una bella scoperta.

Il buco nero lo forma, se non vado errato, quando la stella è molto grande ed il materiale che implode è di massa elevata ed accellera verso il centro da molto lontano, crea quindi una massa altrettanto considerevole e concentrata.

Si, una massa (paragonabile a quella della stella) che si ritrova concentrata in dimensioni estremamente minori come quelle di un pianeta. La concentrazione di materia (densità) è talmente elevata da superare la cosiddetta densità critica e si forma il buco nero. Se questa densità non è superata si forma comunque una stella di neutroni (oggetto estremamente denso) i cui costituenti non hanno più forma atomica, ma hanno perso le cariche (elettroni e protoni).

[Sergio]

La faccina è perchè sono attonito, veramente....
Stella di neutroni ? Stella perchè luminosa ? Che raggi emette ? Gulp !

[richard]

La faccina è perchè sono attonito, veramente....
Stella di neutroni ? Stella perchè luminosa ? Che raggi emette ? Gulp !

Più che altro emette raggi X e fotoni (radiazione elettromagnetica) molto intensi.

Per questo prima avevo letto raggi X e pensavo avessero osservato quelli provenienti dalla sparizione della supernova.

[Sergio]

Più che altro emette raggi X e fotoni (radiazione elettromagnetica) molto intensi.

Per questo prima avevo letto raggi X e pensavo avessero osservato quelli provenienti dalla sparizione della supernova.

Leggevo ora su di un sito : " radiazioni elettromagnetiche (E.M.) che trasportano energia senza la presenza di particelle aventi massa (onde radio, luce visibile e raggi X). "

Energia senza massa ?

http://www.dylog.it/hitech/ita/raggix/formazione.html

Poi vado a letto, faccio il bravo, prometto.

[Gary]

Leggevo ora su di un sito : " radiazioni elettromagnetiche (E.M.) che trasportano energia senza la presenza di particelle aventi massa (onde radio, luce visibile e raggi X). "

Energia senza massa ?

http://www.dylog.it/hitech/ita/raggix/formazione.html

Poi vado a letto, faccio il bravo, prometto.

forse è in definizione

[catastrophy]

Rip

[Sean]

Credo abbia visto/rilevato lo smorzarsi della supernova. La supernova rimane luminosissima per diversi giorni per poi affievolirsi rapidamente. Avranno osservato i raggi X uscenti, prima che il tutto si riducesse in un buco nero.

Esatto.
Ho trovato un articolo in tutto simile a quello apparso sul Corriere:

Osservata la nascita di una supernova

Inserito da scienzetv il Gio, 22/05/2008 - 12:24

PRINCETON, Usa -- Per la prima volta gli astronomi hanno osservato una supernova nei primi istanti della sua esplosione: lo studio è opera degli specialisti della Princeton University, riusciti nell'impresa per puro caso. Lo straordiario fenomeno è stato ripreso in diretta dal telescopio spaziale Swift, mentre gli astronomi stavano osservando una galassia.

Fino ad oggi le spettacolari esplosioni di una supernova erano state osservate o meglio, dedotte, dai processi fisici come l’emissione di radiazione X e gamma, ma nessuno era riuscito a cogliere l’evento in diretta.

Questa volta ci si è riusciti grazie anche ad una certa fortuna. Il telescopio spaziale Swift, infatti, era puntato sulla galassia nota con la sigla Ngc 27770 quando gli astronomi hanno rilevato una forte sorgente di raggi X in una zona di cielo fino a due gironi prima tranquilla: si trattava del fronte più esterno dell'onda d'urto dell’esplosione della stella.

A quel punto sono stati puntati immediatamente i telescopi ottici sulla supernova per cogliere le fasi successive dello scoppio. Sono stati ben otto i telescopi a studiare il fenomeno. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature. “Ci siamo trovati nel posto giusto al momento giusto il 9 gennaio scorso e siamo stati testimoni dello straordinario evento”, ha spiegato Alicia Soderberg dei Carnegie Observatories della Princeton University.

“Stavamo osservando un’altra supernova, più vecchia, nella galassia, quando un’altra, denominata SN 2008D, è comparsa - ha detto Soderberg -. Ci saremmo persi l’evento se solo non avessimo avuto a disposizione le capacità di osservazione di Swift, il suo ampio campo di visuale e i suoi strumenti".

"Utilizzando poi, diversi potenti telescopi ottici, radio e X situati a Terra e nello spazio siamo stati in grado di osservare l’evoluzione fin dal suo inizio. Ciò ha definitivamente confermato che l’enorme bagliore ha segnato la nascita di una supernova”, ha aggiunto lo studioso della Princeton.

Le supernove sono così chiamate perché sono esplosioni stellari che sembra creare una nuova stella, da qui il termine “nova”. Le supernove sono contraddistinte dall'espulsione degli strati esterni di una stella, il cui materiale va a riempire lo spazio circostante di idrogeno ed elio e altri elementi in quantità inferiori. I detriti formano quindi nubi di polveri e gas. E ciò avviene alla fine della vita di una stella molto grande.

Quando ciò si verifica la luminosità dell’astro raggiunge valori di un miliardo di volte superiore a quella del Sole e il materiale espulso viaggia a migliaia di chilometri al secondo. Qualunque pianeta orbitasse attorno alla stella verrebbe prima vaporizzato e poi spazzato via come un granello di polvere da una specie di valanga incandescente di materiali. Al contempo, una supernova è l'unico meccanismo naturale conosciuto per produrre gli elementi più pesanti del ferro, tra cui uranio, nichel, piombo e altri.

Perché una stella finisca la sua evoluzione sotto forma di supernova deve essere sufficientemente massiccia, ossia deve avere almeno cinque masse solari: quando le reazioni termonucleari al suo interno hanno consumato l'idrogeno e gli altri elementi più pesanti la forza di gravità supera la pressione dell'irradiazione facendo collassare in brevissimo tempo il corpo celeste.

L'esplosione vera e propria - che dissemina gli elementi pesanti necessari per la formazione dei pianeti - rappresenta il "rimbalzo" della stella, che perde in questo modo gli strati più esterni: al centro rimane o una "stella di neutroni" oppure, se il nucleo supera una particolare massa critica si forma un "buco nero".

Link: http://www.scienze.tv/node/3881

[richard]

Leggevo ora su di un sito : " radiazioni elettromagnetiche (E.M.) che trasportano energia senza la presenza di particelle aventi massa (onde radio, luce visibile e raggi X). "

Energia senza massa ?

http://www.dylog.it/hitech/ita/raggix/formazione.html

Poi vado a letto, faccio il bravo, prometto.

Ahah scusami, alla fine non ho retto (dal sonno, ero quasi addormentato sulla tastiera) e ti ho piantato qui ...

Rimedio subito.

Per le particelle si distinguono, di solito, "due masse". Quella che viene chiamata normalmente massa è, più propriamente, la massa a riposo (la massa che avrebbe la particella se fosse ferma); ma per massa si può anche intendere la massa associata al suo movimento: in questo caso la sua energia manifesta "proprietà inerziali" seconda la famosa E=mc^2. Queste due masse differiscono apprezzabilmente solo se siamo nel mondo atomico e subatomico e a velocità estremamente elevate, vicine a quelle della luce. Per una persona normale non ha senso questa distinzione.

In particolare le radiazioni elettromagnetiche (raggi X, luce visibile, raggi gamma, ...) possono essere associate a particelle (dette fotoni) che hanno massa a riposo nulla (se fossero "fermi" non avrebbero massa), ma che manifestano proprietà inerziali per via dell'energia elettromagnetica che trasportano.

Ad esempio, la luce viola, che ha una lunghezza d'onda di 400 miliardesimi di metro, ha associata una massa di 5.5 x 10^-36 kg, ma ha massa a riposo rigorosamente zero.

Esatto.
Ho trovato un articolo in tutto simile a quello apparso sul Corriere:

Osservata la nascita di una supernova

Inserito da scienzetv il Gio, 22/05/2008 - 12:24

Link: http://www.scienze.tv/node/3881

Si, ti ringrazio per la segnalazione. All'inizio avevo capito che avessero osservato lo spegnimento della supernova, in realtà hanno osservato la sua formazione (dall'esplosione della gigante) che è sicuramente spettacolo più suggestivo, immagino.

[Gary]

quanto sarebbe bello poterlo vedere con i propri occhi..

[Sean]

Si, ti ringrazio per la segnalazione. All'inizio avevo capito che avessero osservato lo spegnimento della supernova, in realtà hanno osservato la sua formazione (dall'esplosione della gigante) che è sicuramente spettacolo più suggestivo, immagino.

Sono io che nel mio primo post ho scambiato la morte della stella per la fine di una supernova, sviandoti...
I termini, in queste materie, hanno i loro precisi significati

[JPP]

non è che è stata vista in diretta, la luce ci ha pesso la distanza in anni luce per arrivare agli obiettivi del telescopio, sapendo la distanza si sa quando l'evento è successo.

[zajka]

temo che questo si sappia tutti

[Sergio]

temo che questo si sappia tutti

Si si, si impara alle medie

























Vai, vai, colpiamo duro

[Theycallmechobo]

non è che è stata vista in diretta, la luce ci ha pesso la distanza in anni luce per arrivare agli obiettivi del telescopio, sapendo la distanza si sa quando l'evento è successo.

Cazz ma sei drogato?

[thetongue]

minkia jpp sta inguaiato