«IL MINISTRO SPARA A ZERO» - Non è morbido nei confronti della Carfagna neanche il leader storico dell'Arcigay, Franco Grillini, secondo il quale quelle del ministro sono «battutacce da bar che confermano quanto la destra italiana sia omofoba e non ami la diversità». «Mi sembra che per il ministro Mara Carfagna sia più facile sparare a zero sul Gay Pride utilizzando i soliti pregiudizi, stereotipi e luoghi comuni anzichè svolgere una positiva attività di governo» dice Grillini.
«VEDA IL NOSTRO FILM SUI DICO» - «Quanto ha detto il ministro ci fa cadere le braccia» affermano i due registi del film-documentario sui Dico «Improvvisamente l'inverno scorso», Gustav Hofer e Luca Ragazzi, invitando la Carfagna a vedere la loro pellicola al Cinema Politecnico di Roma. Il ministro «si faccia un giro in Europa per constatare che il riconoscimento delle coppie di fatto anche omosessuali è una realtà in quasi tutti i paesi membri .- dicono i due registi -. Si legga la direttiva europea del gennaio 2006 che richiede agli Stati dell'Unione di legiferare quanto prima sul riconoscimento delle coppie di fatto. L'Italia non può continuare a essere il fanalino di coda». «Il nostro film - continuano - dimostra perfettamente che c'è una situazione di discriminazione oggettiva verso le coppie omosessuali dettata dall'ignoranza imperante nel nostro paese. Una coppia come la nostra, insieme da nove anni, non è tutelata dallo stato che pure ci chiede di pagare le tasse come qualsiasi cittadino».
PRO E CONTRO - Pina Picierno, esponente del Pd e ministro ombra delle Politiche giovanili si augura che la Carfagna «ci ripensi e partecipi al Gay Pride» senza farsi «condizionare nella sua attività da visioni manichee e fuori dal tempo». «Complimenti alla ministra Carfagna che, sul Gay Pride previsto per il 28 giungo a Bologna, in un sol colpo è riuscita a sconfessare non solo il mandato del proprio ministero, ma anche i propositi della propria formazione politica» afferma Fabio Evangelisti, vice capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera. Rincara la dose Vladimir Luxuria, esponente della Sinistra arcobaleno: «Questo ministero, con a capo Mara Carfagna, non intende assolvere al compito di dare e garantire pari opportunità. Si tratta quindi di un ministero inutile che di fatto non ci rappresenta». Al contrario, Luca Volontè sostiene il ministro: «Brava Carfagna - dice il deputato dell'Udc -: la sinistra gay chiama diritti i propri privilegi discriminatori verso famiglie ed eterosessuali».
LA REPLICA - Nel tardo pomeriggio, arriva la replica del ministro. «Il signor Vladimiro Guadagno - si legge in una nota rivolta a Luxuria - confonde il Ministero per le Pari Opportunità con l'ufficio stampa e propaganda del movimento lgbt. Le Pari Opportunità, a giudizio del ministro pro tempore, riguardano sopratutto le donne lavoratrici e madri, i minori, gli anziani e i portatori di handicap». Se «il signor Guadagno non si sente rappresentato da queste priorità - prosegue la nota del ministero - significa che non ha alcun rispetto per chi è veramente discriminato».
Indecente, semplicemente indecente! Questa destra omofoba e vaticanista sta tentando di ostacolare una manifestazione pacifica e colorata. C'è un forte clima di intolleranza! L'altra volta mi stavo sodomizzando con una zucchina sull'autobus e volevano arrestarmi! Ma vi rendete conto??? Possibile che dobbiamo essere il paese europeo più retrogrado? In Spagna e in Olanda sono libero di farmi imburrare la crapa da amici e conoscenti nei parchi pubblici, mentre qui il Vaticano ha troppo potere e impedisce il nostro amore per le dimensioni equine. Se volete contattarmi per denunciare episodi omofobi, iscrivetevi al forum www.mandingoalculotelospingo.it
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