Morta in pozzo, fermati tre ragazzi
Niscemi, vittima incinta di uno di loro
I carabinieri hanno arrestato tre minorenni per l'omicidio di Lorena Cultraro, di 14 anni, trovata morta a Niscemi (Caltanissetta). Il provvedimento è stato disposto dai magistrati della procura di Catania e riguarda tre ragazzi del paese di 15, 16 e 17 anni. L'accusa è omicidio premeditato. Durante l'interrogatorio, secondo il Corsera, avrebbero ammesso di aver ucciso la ragazza che voleva confessare di essere rimasta incinta di uno di loro.
I tre minorenni fermati per l'omicidio di Lorena Cultraro sono stati interrogati per tutta notte dai carabinieri e dai magistrati della procura del tribunale dei minorenni. Gli inquirenti hanno trovato diversi indizi che proverebbero la colpevolezza dei tre minorenni. I carabinieri del Ris, che hanno effettuato rilievi nel casolare in cui Lorena è stata uccisa, hanno individuato diverse impronte dei tre indagati.
Per i ragazzi l'accusa è di omicidio plurimo aggravato in concorso. Per gli inquirenti, gli indagati avrebbero premeditato e organizzato l'omicidio di Lorena avvenuto il 30 aprile scorso, il giorno in cui la ragazza è scomparsa e i genitori ne hanno denunciato l'allontanamento da casa.
E' stato un omicidio premeditato, organizzato in fretta e furia dai tre minorenni perché volevano far tacere Lorena. Volevano evitare che dicesse in giro che uno di loro l'aveva messa incinta. E' quanto emerge dalla ricostruzione che hanno fatto ai magistrati i tre minorenni. L'indiscrezione sull'interrogatorio è stata riportata dal Corriere della Sera.
Il racconto degli arrestati
I tre arrestati avrebbero detto di aver dato appuntamento a Lorena nel pomeriggio del 30 aprile, il giorno in cui é scomparsa. La ragazza li aveva informati che poteva essere incinta, che "aveva un ritardo", e che il padre era uno di loro e per questo motivo doveva prendersi le proprie responsabilità. Ma i tre ragazzi non ne volevano sentire. A questo punto gli indagati hanno dato appuntamento a Lorena, come spesso era avvenuto in passato. L'hanno presa a bordo di un motorino e si sono allontanati verso la periferia del paese, in aperta campagna, fino ad arrivare ad un casolare abbandonato.
Quello è un posto conosciuto molto bene da uno degli indagati, perché il nonno possiede un appezzamento di terreno proprio accanto al casolare in cui Lorena è stata assassinata. La quattordicenne è stata fatta spogliare e insieme ai tre ragazzi ha iniziato a giocare. Poi uno di loro le ha stretto una corda attorno al collo, mentre gli altri due la tenevano ferma. E così è stata uccisa. Il corpo trascinato per circa cinquanta metri fino ad una vasca d'irrigazione. I ragazzi hanno quindi legato un grosso masso al corpo di Lorena e l'hanno buttata in fondo alla cisterna. Prima di lasciare il posto, i tre minorenni hanno bruciato i vestiti della vittima e poi sono tornati a casa.
Il padre: "Era solo una bambina"
''Lorena era solo una bambina, una ragazza buona, sempre allegra, tranquilla. Questa è una storia terribile, che ancora faccio fatica ad accettare. Siamo tutti distrutti. Mia figlia non ci aveva mai detto nulla sulla possibilità che fosse incinta. Non ne aveva parlato neanche con sua madre e io non ci credo. Quando è scomparsa abbiamo ipotizzato una scappatella; poi, col passare dei giorni, abbiamo pensato al peggio. Non conosciamo i ragazzi che sono stati arrestati, forse li abbiamo visti qualche volta, ma non sappiamo proprio chi sono. Se sono colpevoli devono andare all'ergastolo, non devono uscire più dalla galera. Quello che hanno fatto è terribile, non ci sono parole", ha detto il padre, Giuseppe Cultraro. L'uomo, insieme alla moglie, si è presentato distrutto dal dolore negli uffici della stazione dei carabinieri del paese.
Studenti in corteo: "Via i mostri da Niscemi"
Un corteo di studenti di Niscemi, molti dell'istituto commerciale frequentato da Lorena Cultraro, si è snodato per le vie della cittadina all'insegna dello slogan ''Fuori i mostri da Niscemi''. I ragazzi hanno gridato contro i loro tre coetanei fermati per l'omicidio, sfilando con striscioni con le scritte ''Giustizia'' e ''Lorena hai pagato con la vita per la tua ingenuità".
dico solo una cosa, bisognerebbe fare come fanno in California
Niscemi, vittima incinta di uno di loro
I carabinieri hanno arrestato tre minorenni per l'omicidio di Lorena Cultraro, di 14 anni, trovata morta a Niscemi (Caltanissetta). Il provvedimento è stato disposto dai magistrati della procura di Catania e riguarda tre ragazzi del paese di 15, 16 e 17 anni. L'accusa è omicidio premeditato. Durante l'interrogatorio, secondo il Corsera, avrebbero ammesso di aver ucciso la ragazza che voleva confessare di essere rimasta incinta di uno di loro.
I tre minorenni fermati per l'omicidio di Lorena Cultraro sono stati interrogati per tutta notte dai carabinieri e dai magistrati della procura del tribunale dei minorenni. Gli inquirenti hanno trovato diversi indizi che proverebbero la colpevolezza dei tre minorenni. I carabinieri del Ris, che hanno effettuato rilievi nel casolare in cui Lorena è stata uccisa, hanno individuato diverse impronte dei tre indagati.
Per i ragazzi l'accusa è di omicidio plurimo aggravato in concorso. Per gli inquirenti, gli indagati avrebbero premeditato e organizzato l'omicidio di Lorena avvenuto il 30 aprile scorso, il giorno in cui la ragazza è scomparsa e i genitori ne hanno denunciato l'allontanamento da casa.
E' stato un omicidio premeditato, organizzato in fretta e furia dai tre minorenni perché volevano far tacere Lorena. Volevano evitare che dicesse in giro che uno di loro l'aveva messa incinta. E' quanto emerge dalla ricostruzione che hanno fatto ai magistrati i tre minorenni. L'indiscrezione sull'interrogatorio è stata riportata dal Corriere della Sera.
Il racconto degli arrestati
I tre arrestati avrebbero detto di aver dato appuntamento a Lorena nel pomeriggio del 30 aprile, il giorno in cui é scomparsa. La ragazza li aveva informati che poteva essere incinta, che "aveva un ritardo", e che il padre era uno di loro e per questo motivo doveva prendersi le proprie responsabilità. Ma i tre ragazzi non ne volevano sentire. A questo punto gli indagati hanno dato appuntamento a Lorena, come spesso era avvenuto in passato. L'hanno presa a bordo di un motorino e si sono allontanati verso la periferia del paese, in aperta campagna, fino ad arrivare ad un casolare abbandonato.
Quello è un posto conosciuto molto bene da uno degli indagati, perché il nonno possiede un appezzamento di terreno proprio accanto al casolare in cui Lorena è stata assassinata. La quattordicenne è stata fatta spogliare e insieme ai tre ragazzi ha iniziato a giocare. Poi uno di loro le ha stretto una corda attorno al collo, mentre gli altri due la tenevano ferma. E così è stata uccisa. Il corpo trascinato per circa cinquanta metri fino ad una vasca d'irrigazione. I ragazzi hanno quindi legato un grosso masso al corpo di Lorena e l'hanno buttata in fondo alla cisterna. Prima di lasciare il posto, i tre minorenni hanno bruciato i vestiti della vittima e poi sono tornati a casa.
Il padre: "Era solo una bambina"
''Lorena era solo una bambina, una ragazza buona, sempre allegra, tranquilla. Questa è una storia terribile, che ancora faccio fatica ad accettare. Siamo tutti distrutti. Mia figlia non ci aveva mai detto nulla sulla possibilità che fosse incinta. Non ne aveva parlato neanche con sua madre e io non ci credo. Quando è scomparsa abbiamo ipotizzato una scappatella; poi, col passare dei giorni, abbiamo pensato al peggio. Non conosciamo i ragazzi che sono stati arrestati, forse li abbiamo visti qualche volta, ma non sappiamo proprio chi sono. Se sono colpevoli devono andare all'ergastolo, non devono uscire più dalla galera. Quello che hanno fatto è terribile, non ci sono parole", ha detto il padre, Giuseppe Cultraro. L'uomo, insieme alla moglie, si è presentato distrutto dal dolore negli uffici della stazione dei carabinieri del paese.
Studenti in corteo: "Via i mostri da Niscemi"
Un corteo di studenti di Niscemi, molti dell'istituto commerciale frequentato da Lorena Cultraro, si è snodato per le vie della cittadina all'insegna dello slogan ''Fuori i mostri da Niscemi''. I ragazzi hanno gridato contro i loro tre coetanei fermati per l'omicidio, sfilando con striscioni con le scritte ''Giustizia'' e ''Lorena hai pagato con la vita per la tua ingenuità".
dico solo una cosa, bisognerebbe fare come fanno in California
Commenta