8 canzoni potevano essere tagliate benissimo, portando così il totale ad un più umano e sopportabile 22 canzoni. Conti all'inizio parlava di ridurre rispetto ad Amadeus...poi ha sfornato lo stesso Festival monstre.
Sanremo 2025: 75° Festival della Canzone Italiana
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio8 canzoni potevano essere tagliate benissimo, portando così il totale ad un più umano e sopportabile 22 canzoni. Conti all'inizio parlava di ridurre rispetto ad Amadeus...poi ha sfornato lo stesso Festival monstre.
serate che finiranno alle 2/3.00 di notte...Originariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Gerry Scotti: “A Sanremo niente cachet, farò il co-conduttore per sfizio e amicizia”
«Carlo Conti mi cercava da giorni ma io non sapevo di averlo bloccato, evidentemente per sbaglio, sul mio telefono. Per fortuna poi siamo riusciti a parlarci»
«Vado al festival per il piacere di andarci, senza cachet. È stata l'unica condizione contrattuale che ho posto a Carlo Conti quando me l'ha chiesto. Diciamo che è uno sfizio che posso permettermi e quindi il mio primo festival voglio farlo così». Così Gerry Scotti racconta all'Adnkronos la genesi dell'accordo che lo porterà a co-conduttore con Carlo Conti e Antonella Clerici ("due carissimi amici, ci divertiremo") la prima serata di Sanremo 2025.
Un accordo che ha rischiato di non esserci per irreperibilità dell'interessato: «Vi racconto una cosa divertente: Carlo Conti mi cercava da giorni ma io non sapevo di averlo bloccato, evidentemente per sbaglio, sul mio telefono. Così lui mi cercava e non riusciva a parlarmi. Mi ha dovuto chiamare da un telefono non suo ma io non rispondevo perché non conoscevo quel numero. Così mi ha scritto un messaggio: 'sono Carlo Conti, mi hai bloccato, ti sto cercando per invitarti a Sanremo'. Così l'ho richiamato e tutto è finito per il meglio» spiega Scotti.
«Cosa mi aspetto dal festival? Difficile da dire. Il mio rapporto con il festival - dice Scotti - è quello dell'italiano medio: lo seguivo da bambino con i miei e ho seguito a seguirlo in famiglia anche da adulto. Poi, dai colleghi e dagli amici cantanti, sento sempre dire quanto quel palcoscenico sia magico e regali una sferzata di adrenalina. Quindi punto a grandi benefici di questa botta di vita: ci vado come andassi nella piscina di 'Cocoon'...», scherza Scotti. Che poi aggiunge: «L'ho trovato un grande gesto nei miei confronti da parte della Rai, visto che solo l'unico conduttore che da 43 anni ha solo contratti con Mediaset. D'altro canto, dopo 50 anni di abbonamento alla tv pubblica da spettatore, un po' me lo meritavo», aggiunge ironico.
La trattativa con Pier Silvio Berlusconi com'è andata? «Non c'è stata. C'è stata una semplice telefonata, anche piuttosto breve. Gli ho detto: 'mi ha chiamato Carlo Conti e mi ha chiesto se vado a Sanremo'. Lui ha risposto: 'Ti fa piacere? Ci tieni?'. Io ho detto di sì e lui ha concluso: 'Allora fa piacere anche a noi'. Poi, dopo una pausa di un secondo, però ha aggiunto: 'solo per una sera, eh'...», sorride Scotti.
Per questa co-conduzione è stata evocata la Pax televisiva ma Scotti sottolinea: «Ho letto che la mia presenza è stata associata a questa definizione ma mi sembra sia stato chiamato in causa un disegno un po' esagerato. La verità è che il festival è un evento fuori campionato. E poi io e Carlo siamo stati spesso competitor in tv ma siamo grandi amici. Quindi nel caso è una serata di pax tra amici», ride Scotti che ha scherzato sul fatto che sarà il primo conduttore di 100 kg sul palco dell'Ariston. «Le scale? Quelle magari le eviterò per la mia protesi al ginocchio. Mi inventerò qualcosa, magari mi calo da un balcone», conclude.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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C'e bisogno che ce lo faccia sapere che non vuole nessun compenso per la partecipazione?Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
"Un acceso silenzio brucerà la campagna
come i falò la sera."
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioGerry Scotti: “A Sanremo niente cachet, farò il co-conduttore per sfizio e amicizia”
«Carlo Conti mi cercava da giorni ma io non sapevo di averlo bloccato, evidentemente per sbaglio, sul mio telefono. Per fortuna poi siamo riusciti a parlarci»
«Vado al festival per il piacere di andarci, senza cachet. È stata l'unica condizione contrattuale che ho posto a Carlo Conti quando me l'ha chiesto. Diciamo che è uno sfizio che posso permettermi e quindi il mio primo festival voglio farlo così». Così Gerry Scotti racconta all'Adnkronos la genesi dell'accordo che lo porterà a co-conduttore con Carlo Conti e Antonella Clerici ("due carissimi amici, ci divertiremo") la prima serata di Sanremo 2025.
Un accordo che ha rischiato di non esserci per irreperibilità dell'interessato: «Vi racconto una cosa divertente: Carlo Conti mi cercava da giorni ma io non sapevo di averlo bloccato, evidentemente per sbaglio, sul mio telefono. Così lui mi cercava e non riusciva a parlarmi. Mi ha dovuto chiamare da un telefono non suo ma io non rispondevo perché non conoscevo quel numero. Così mi ha scritto un messaggio: 'sono Carlo Conti, mi hai bloccato, ti sto cercando per invitarti a Sanremo'. Così l'ho richiamato e tutto è finito per il meglio» spiega Scotti.
«Cosa mi aspetto dal festival? Difficile da dire. Il mio rapporto con il festival - dice Scotti - è quello dell'italiano medio: lo seguivo da bambino con i miei e ho seguito a seguirlo in famiglia anche da adulto. Poi, dai colleghi e dagli amici cantanti, sento sempre dire quanto quel palcoscenico sia magico e regali una sferzata di adrenalina. Quindi punto a grandi benefici di questa botta di vita: ci vado come andassi nella piscina di 'Cocoon'...», scherza Scotti. Che poi aggiunge: «L'ho trovato un grande gesto nei miei confronti da parte della Rai, visto che solo l'unico conduttore che da 43 anni ha solo contratti con Mediaset. D'altro canto, dopo 50 anni di abbonamento alla tv pubblica da spettatore, un po' me lo meritavo», aggiunge ironico.
La trattativa con Pier Silvio Berlusconi com'è andata? «Non c'è stata. C'è stata una semplice telefonata, anche piuttosto breve. Gli ho detto: 'mi ha chiamato Carlo Conti e mi ha chiesto se vado a Sanremo'. Lui ha risposto: 'Ti fa piacere? Ci tieni?'. Io ho detto di sì e lui ha concluso: 'Allora fa piacere anche a noi'. Poi, dopo una pausa di un secondo, però ha aggiunto: 'solo per una sera, eh'...», sorride Scotti.
Per questa co-conduzione è stata evocata la Pax televisiva ma Scotti sottolinea: «Ho letto che la mia presenza è stata associata a questa definizione ma mi sembra sia stato chiamato in causa un disegno un po' esagerato. La verità è che il festival è un evento fuori campionato. E poi io e Carlo siamo stati spesso competitor in tv ma siamo grandi amici. Quindi nel caso è una serata di pax tra amici», ride Scotti che ha scherzato sul fatto che sarà il primo conduttore di 100 kg sul palco dell'Ariston. «Le scale? Quelle magari le eviterò per la mia protesi al ginocchio. Mi inventerò qualcosa, magari mi calo da un balcone», conclude.
https://www.lastampa.it/spettacoli/s...=LSHA-P8-S5-T1
Professionista vero e personaggio rassicurante, che non mi ha mai rimandato (nonostante siano più di 40 anni che gira in TV) quell' appassimento nel quale molti colleghi vengono risucchiati.
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Scotti avrebbe meritato la conduzione del Festival anche da solo. Tra l'altro mi pare che anche lui, come Amadeus e Conti, sia passato in tv dalla radio, il mondo della musica e dello spettacolo non gli è comunque estraneo.
Dopo Amadeus avrei visto bene un Festival di discontinuità, l'occasione per ripensare formula, durata, partecipanti...e invece con Conti si ha la formula-Amadeus ma senza Amadeus.
La prima serata vorranno fare le 4 di mattina? 30 canzoni, 3 conduttori (Conti, Scotti, la Clerici), Jovanotti che farà un mini concerto e ci delizierà della sua nientologia filosofica, altri ospiti, promo e pubblicità...mi chiedo se chi pensa a scalatte simili abbia il senso delle proporzioni e della decenza.
C'è chi farà sentire la sua canzone per la prima volta al pubblico italiano alle 2 di notte...che senso ha? Allora dividi i cantanti in due gruppi da 15 e li spalmi sulle prime due sere, sarebbe più rispettoso per i cantanti stessi e ovviamente per il pubblico e la qualità e fruibilità complessiva.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
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nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Irrlicht Visualizza MessaggioC'e bisogno che ce lo faccia sapere che non vuole nessun compenso per la partecipazione?Originariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioScotti avrebbe meritato la conduzione del Festival anche da solo. Tra l'altro mi pare che anche lui, come Amadeus e Conti, sia passato in tv dalla radio, il mondo della musica e dello spettacolo non gli è comunque estraneo.
Dopo Amadeus avrei visto bene un Festival di discontinuità, l'occasione per ripensare formula, durata, partecipanti...e invece con Conti si ha la formula-Amadeus ma senza Amadeus.
La prima serata vorranno fare le 4 di mattina? 30 canzoni, 3 conduttori (Conti, Scotti, la Clerici), Jovanotti che farà un mini concerto e ci delizierà della sua nientologia filosofica, altri ospiti, promo e pubblicità...mi chiedo se chi pensa a scalatte simili abbia il senso delle proporzioni e della decenza.
C'è chi farà sentire la sua canzone per la prima volta al pubblico italiano alle 2 di notte...che senso ha? Allora dividi i cantanti in due gruppi da 15 e li spalmi sulle prime due sere, sarebbe più rispettoso per i cantanti stessi e ovviamente per il pubblico e la qualità e fruibilità complessiva.Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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Originariamente Scritto da M K K Visualizza Messaggio
Scotti all epoca era un quoraro dj internazionale per quanto sembri impossibile...ma di noi
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C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
Allora ricordavo bene. Le competenze per organizzare e presentare il Festival le avrebbe avute tutte.Originariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Gerry Scoti nella musica ha lavorato. A me l'unico dubbio su una sua ipotetica candidatura verrebbe dal personaggio che si è ritagliato in televisione. Questo voler fare "lo zio Gerry", un personaggio caciarone con sempre le stesse battute sul fatto che è grasso, che mangia tanto, a me spesso stufano. Quando l'ho visto con altra gente tipo a fare il giudice meno, ma in programmi dove è l'unico presentatore tipo quello della botola è ripetitivo da morire. Magari nel contesto di Sanremo si darebbe una regolata da quel punto di vista, nei quiz show spesso sbraga per star dietro all'immagine di sé che ha creato
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Giorgia: «Volevo usare l’autotune, me l’hanno vietato. Sanremo? Io favorita ma il Festival deve vincerlo un pischello»
La cantante in gara all'Ariston con «La cura per me»: «Mi piacerebbe anche condurlo, ma se sbagli devi fuggire in Costa Rica»
«Ho chiesto di cantare con l’autotune a Sanremo e si sono messi a ridere tutti, pensavano che scherzassi... Tutti, dal fonico al mio team, me lo hanno vietato. Mi sento discriminata perché sono nata nel secolo precedente».
A Giorgia l’autotune non serve. È una che sulla voce, quella vera, ci ha costruito la carriera. E se il regolamento di Sanremo ha ufficializzato la regolarità dell’uso dell’effetto che è diventato segno distintivo della trap (e che spesso nasconde magagne vocali imbarazzanti), quella di Giorgia è una battuta fino a un certo punto. È segno della voglia di contemporaneità che ha. Arriva in gara con «La cura per me», una canzone scritta da Blanco che le permetterà di mostrare tutte le sue capacità interpretative. «Mi piace confrontarmi con la musica che cambia. Nella scrittura di Blanco e nella produzione di Michelangelo ho però trovato anche una classicità che non mi sarei aspettata. Ci sono entrambe le cose».
Cosa racconta «La cura di me»?
«Che la cura va cercata dentro di se. A dirlo è semplice, il difficile è farlo. Lo dico da donna di 53 anni che sta ancora imparando questo percorso: sono stata immatura sentimentalmente. Blanco ha messo nel testo una consapevolezza che stupisce per la sua età».
Stando alle prime pagelle degli ascolti della critica è fra i favoriti di Sanremo...
«Sento la pressione e la curerò con tranquillanti validissimi. Apprezzo la vibrazione positiva, avendo vissuto anche quella negativa. Ma il Festival lo deve vincere un pischello o una pischella».
Puntiamo in alto: condurrebbe Sanremo?
«Sì, se non mi fanno aspettare troppo e invecchiare nell'attesa... Lo farei anche come direttrice artistica. Conscia del fatto che se sbagli devi scappare in Costa Rica. Però Baudo mi ha chiamata e mi ha detto (imita il vocione ndr) "Sei brava pure a presentare"».
...ma di noi
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C. Campo - Moriremo Lontani
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I duetti di Sanremo 2025, ecco le coppie: tra gli ospiti Arisa, Renga e Bregovic
Nella serata delle cover gli omaggi ai grandi della canzone italiana: alcuni big in coppia tra loro, altri hanno scelto un partner non in gara. Tra i brani Dalla, Battiato, Battisti, Pino Daniele. Ultime limature, oggi l’annuncio ufficiale di Carlo Conti
I grandi della canzone italiana ci saranno tutti, per essere ricordati, celebrati, omaggiati. Gino Paoli e Pino Daniele, Fabrizio De André, Franco Califano, Franco Battiato, Lucio Dalla, Lucio Battisti per citarne solo alcuni. Toccherà ai big in gara, tra loro o con un ospite, portarli sul palco della 75esima edizione del Festival di Sanremo per la serata tradizionalmente più attesa, quella dei duetti e delle cover, in programma venerdì 14 febbraio.
Il programma sarebbe definito – salvo aggiustamenti last minute -, tutto sarà confermato dal direttore artistico e conduttore Carlo Conti oggi, nel corso del Tg1 delle 13.30 ma intanto il quadro ha assunto contorni piuttosto precisi. In certi casi si doppia, come sarà per l’omaggio a Pino Daniele: Rocco Hunt ha invitato Clementino e a loro è affidata Yes I know my way, ma ancora più emozionante si prevede l’accoppiata tra Massimo Ranieri e i Neri per caso per Quando.
Toccherà al genovese Bresh evocare De André e lo farà in coppia con il figlio Cristiano: insieme sul palco per Creuza de mä, in “competizione” con Olly che per Il pescatore ha voluto accanto a sé Goran Bregovi? con la Wedding and funeral band.
Simone Cristicchi – la cui canzone Quando sarai piccola è già annunciata come la più toccante di tutta la gara – chiama Amara per La cura di Battiato mentre il Dalla de L’anno che verrà sarà nelle mani di Brunori Sas con Riccardo Sinigallia e Antonio Di Martino. Joan Thiele si affianca a Frah Quintale con Che cosa c’è di Gino Paoli, Roma ha come ambasciatori Willie Peyote e Ditonellapiaga con Un tempo piccolo di Franco Califano, che torna con Tony Effe e Noemi e Tutto il resto è noia. Due romani doc come Elodie e Achille Lauro scelgono invece Rino Gaetano (ancora non c’è certezza sul titolo) mentre si cambia generazione con Francesca Michielin e Rkomi: La nuova stella di Broadway di Cesare Cremonini.
Giocano con i loro nomi Francesco Gabbani e (Francesco) Tricarico che cantano Io sono Francesco (di Tricarico), Sal da Vinci condivide il suo tormentone estivo di TikTok, Rossetto e caffè, con The Kolors e Francesco Renga riporta all’Ariston quella Angelo con cui vinse al festival proprio vent’anni fa, nel 2005, stavolta ospite dei Modà. Altro ritorno a distanza di decenni quello di Toquinho, che regala a Gaia La voglia la pazzia affidata a suo tempo a Ornella Vanoni.
Sembra confermata l’accoppiata Fedez – Marco Masini con Bella stronza, notizia che ha già agitato i social nei giorni scorsi (gli utenti l’hanno interpretato come “un messaggio per Chiara Ferragni”), Lazza si affianca a Emis Killa con i suoi 100 messaggi e, sempre in zona rap, Shablo Gue Tormento e Joshua ospitano Neffa con la sua Aspettando il sole.
Gianni Bella l’aveva scritta per Adriano Celentano, ora sarà Marcella Bella a portare al festival L’emozione non ha voce, insieme ai violinisti gemelli Valerio e Mirko Lucia. Si torna ai grandi classici con Rose Villain e Chiello, Fiori rosa fiori di pesco, si cambia lingua con Irama e Arisa che sembrano decisi su Say something di A great big world con Christina Aguilera, con Serena Brancale che chiama Alessandra Amoroso per duettare sulle note di If I ain’t got you di Alicia keys, con Clara che accoglie il Volo per The sound of silence, infine per Sarah Toscano che sarà affiancata da Ofenbach con la loro Be mine.
Colpo di stravaganza per Lucio Corsi, che sceglie la canzone che nel ‘58 rivoluzionò Sanremo e la musica italiana, Nel blu dipinto di blu, e si fa affiancare da Topo Gigio, colpo di nostalgia con Coma_Cose e Johnson Righeira per i quarant’anni di un evergreen: L’estate sta finendo.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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