Sanremo 2025: 75° Festival della Canzone Italiana

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  • Sean
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    #46
    Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio

    Ma no, era nelle cose naturali di un rapporto diventato simbiotico.
    Loro erano tanto amici pure, ma la vera star era ovviamente Lucio...che di problemi di natura caratteriale ne aveva non pochi.
    Il suo genio musicale era associato ad una fortissima avversione verso l'esterno...pochi fortunati hanno potuto ascoltare Battisti dal vivo. Interviste poco e niente.
    Oggi sarebbe "sociopatico" e farebbe benissimo.

    Il fatto del fregarsene delle classifiche e di mantenersi al numero 1, con Panella, per me non è tanto vero. Battisti era dipinto come ultra competitivo, narcisista e permaloso... quindi secondo me je rodeva er cul0 abbastanza, perché quando stai lì, nessuno lo fa più per se stesso e se a Lucio togli la gloria...concerti no, incontri pubblici idem, televisione chiude trent'anni prima di finire la carriera col Medley cantato insieme a Mina.
    Al numero 1 con Panella, commercialmente, non ci si mantenne...se avesse voluto continuare ad andare al numero uno in classifica gli sarebbe semplicemente bastato restare con Mogol, tirare fuori una "Con il nastro rosa" ogni tanto e godersi i diritti conseguenti...ma Battisti era quel tipo? Non è Mogol ad aver detto che non c'era nessuno più distante dalle logiche commerciali di Battisti, definendolo in quel senso "un principe indiano", cioè con un distacco totale dalla ricerca del "facile succeso"?

    Dopo 15 anni al massimo, credo sia pure naturale per un artista cercare dell'altro. Le opere con Panella sono l'altro: un territorio nuovo, che rifugge programmaticamente, a priori la cantabilità da falò, la "riproducibilità" seriale per diventare pura creazione/dissipazione artistica, perchè con le melodie presenti in uno di quei brani ci puoi sviluppare 5 canzoni, non una...e Mogol semplicemente non sarebbe stato adatto a quella fase lì, occorreva un autore di avanguardia così come le musiche erano di avanguardia...anche se poi, quando arriva un pezzo melodicamente più canonico, senti che lì in verità c'è ancora tutto il Battisti classico - sulle musiche di Don Giovanni lo stesso Mogol confessò a Sabelli Fioretti che gli sarebbe piaciuto scrivere un testo, perchè quella è una canzone "riproducibile" e cantabile a livello pop(olare), come anche "I ritorni" per dire, che puoi tranquillamente mettere assieme ai grandissimi classici battistiani...è che la gente è spesso pigra e quel passo all'ascolto non lo fa...avrebbe voluto il Battisti de La canzone del sole a vita, ma un artista può restare nello stesso sentiero a vita?

    Michelangelo dipinge o scolpisce in una maniera in una fase e in un'altra più tardi, non è rimasto a fare il David a vita: questo significa essere autentici per me. Battisti avrebbe preferito tagliarsi le mani, credo, piuttosto che fare la fine, che so, di un Venditti...poi è chiaro che metti in conto che non tutto il pubblico ti seguirà, era troppo intelligente per non saperlo...

    Il pubblico vuole essere "rassicurato", è tendenzialmente pigro...ma l'artista deve servire se stesso, non essere una macchina sfornapasta perchè da te vuole solo la crema al cioccolato. Io lo trovo di una nobiltà e sincerità uniche in questo.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      #47
      Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio

      Ecco parliamo un po' di De Gregori.
      Per me è uno dei pochi che è stato in grado di reggere tutti i cambiamenti che la musica ha subìto...dico subìto, perché nella maggior parte dei casi ha avuto un risvolto generale peggiorativo.
      Ovviamente il Prime lo ha avuto tra gli inizi (ma nemmeno tanto) e direi più nella parte centrale della carriera...ma comunque ha retto bene gli urti dei caproni che hanno invaso lo scenario.

      De Andrè ad esempio era uno che della grande musica associata ad un grande testo, gliene è fregato sempre poco...quando chiama la PFM è stato per stravolgere lavori già esistenti.
      Sì De Gregori è uno dei pochi ad aver retto bene il trascorrere degli anni e la trappola del già sentito/già cantato, cioè di invecchiare artisticamente, concordo.

      De Andrè va fatto un discorso di un certo tipo su di lui: nei secoli scorsi lo avremmo definito un "cantastorie", cioè uno che accompagna con un tappeto sonoro una storia od epica in versi. La parte musicale non è fortissima in lui, difatti si affidò a vari collaboratori (Pagani, Fossati ecc...) per scrivere le musiche degli album, mentre gli interessava molto, direi quasi ossessivamente, la parte testuale e poetica di un lavoro, cioè il "messaggio", quasi volesse comporre una opera letteraria.

      De Gregori o anche Dalla dal punto di vista musicale erano più forti secondo me. A De Andrè serviva invece la stampella musicale per comunicare poi debitamente quello che voleva raccontare...che come cantastorie sfiora a volte la poesia, cioè pure qua siamo su livelli che pochi osano e raggiungono.
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
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        #48
        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio

        Sì De Gregori è uno dei pochi ad aver retto bene il trascorrere degli anni e la trappola del già sentito/già cantato, cioè di invecchiare artisticamente, concordo.

        De Andrè va fatto un discorso di un certo tipo su di lui: nei secoli scorsi lo avremmo definito un "cantastorie", cioè uno che accompagna con un tappeto sonoro una storia od epica in versi. La parte musicale non è fortissima in lui, difatti si affidò a vari collaboratori (Pagani, Fossati ecc...) per scrivere le musiche degli album, mentre gli interessava molto, direi quasi ossessivamente, la parte testuale e poetica di un lavoro, cioè il "messaggio", quasi volesse comporre una opera letteraria.

        De Gregori o anche Dalla dal punto di vista musicale erano più forti secondo me. A De Andrè serviva invece la stampella musicale per comunicare poi debitamente quello che voleva raccontare...che come cantastorie sfiora a volte la poesia, cioè pure qua siamo su livelli che pochi osano e raggiungono.
        Dalla è favoloso.
        Le liriche e la struttura dei pezzi erano in alcuni casi sconvolgenti.
        C'è un live suonato con soli piano ed archi e una versione de La sera dei Miracoli, che ogni volta che la ascolto mi commuovo.
        Ma anche un pezzo come Nuvolari, per dirne uno, è di una complessità strumentale elevatissima.

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          #49
          Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio

          Dalla è favoloso.
          Le liriche e la struttura dei pezzi erano in alcuni casi sconvolgenti.
          C'è un live suonato con soli piano ed archi e una versione de La sera dei Miracoli, che ogni volta che la ascolto mi commuovo.
          Ma anche un pezzo come Nuvolari, per dirne uno, è di una complessità strumentale elevatissima.
          Dalla, come diceva anche Arturo, è uno che ha trovato la sua via "tardi", passando per molte prove e gradi di sperimentazione - era una epoca quella in cui la discografia "aspettava" e foraggiava un artista anche se non subito di successo...ed è anche questa una delle ragioni per cui oggi la musica italiana fa generalmente cahare...

          Dalla inizia verso la fine degli anni '60 con dei pezzi minori, anche se proprio a Sanremo piazza un paio di colpi (4 marzo '43 e Piazza grande) che ai più svegli fanno intuire di che pasta è fatto e di cosa è capace...poi le sperimentazioni con Roversi e infine, sul finire degli anni '70 e primi anni '80, sforna in serie un tre album clamorosi, con canzoni clamorose e bellissime, come se finalmente tutto il lavoro e ricerca precedenti avessero trovato la quadra adatta.

          Musicalmente e vocalmente fortissimo. Lo trovo in calo da Cambio in avanti, dove a fronte del successo commerciale, o forse proprio per questo, rinuncia alla ispirazione di album quali Come è profondo il mare...dove la cifra artistica è originalissima, marchio di fabbrica programmatico...che, con tutto il rispetto, con gli Attenti al lupo ha poco da spartire.
          ...ma di noi
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          forse, tra mille inverni
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          • Fabi Stone
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            #50
            Il problema reale è che non si capisce mai quando dire basta.
            Pure Vasco è dai primi anni 2000 che ha finito...ma continua a sfornare album tanto per...poi però quando fa 6 San Siro di seguito, gli tocca fare la roba che arriva fin lì, salvo qualche title track dei nuovi album magari più funzionale al live.
            Arriva un momento dove non hai più un cazz0 da dire e da comporre ma non lo accetti mai.

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            • Sean
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              #51
              Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio
              Il problema reale è che non si capisce mai quando dire basta.
              Pure Vasco è dai primi anni 2000 che ha finito...ma continua a sfornare album tanto per...poi però quando fa 6 San Siro di seguito, gli tocca fare la roba che arriva fin lì, salvo qualche title track dei nuovi album magari più funzionale al live.
              Arriva un momento dove non hai più un cazz0 da dire e da comporre ma non lo accetti mai.
              Per mantenere intatta la capacità creativa occorre per l'appunto rifiutare di restare ingabbiati in una sorta di macchina del tempo e fare quello che senti, senza paura di "deludere" il pubblico, che è una bestia particolare...e inoltre essere rigidissimi verso se stessi, cioè a dire capire che c'è un momento che tu come uomo non te la senti più di salire su di un palco a 70 anni suonati a cantare ancora Alba chiara e fare il "rocker" o il "Komandante" della tribù di gente che ha 50 anni meno di te...Voglio dire, lo hai già fatto, puoi anche non fare più niente nel caso, per te parla la storia, lasci la parola alla storia, e chi c'era c'era e chi no si attacca o va a vedersi dell'altro, non devi essere tu ad alimentare, con legna stanca, il tuo mito.

              Vasco musicalmente e artisticamente non ha più niente da dare da decenni. Com'è che scriveva quel tipo di cui abbiamo parlato in precedenza? "L'applauso per sentirsi importante/senza domandarsi mai per quale gente"...ecco, credo che la trappola, la droga, sia cercare di continuo quell'applauso senza rendersi conto che tutto passa per tutti, e che ciò che resta in vita non deve essere l'artista o la sua mummia ma la sua arte...per questo ci vuole un distacco da sè e dalla propria opera molto forte, che non tutti possiedono.
              ...ma di noi
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              • zuse
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                #52
                Beh, ma salvo rare eccezioni, dove anche lo spunto maturo regala opere di rilievo, la forza creativa è per lo più prerogativa della giovinezza.

                Qualsiasi band anche internazionale che ha visto il successo negli anni 60-90, se fa ancora live, per lo più ripropone roba dei tempi d'oro e giusto qualche singolo recente.




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                • Sean
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                    #54
                    Da 24 che erano adesso si mormora addirittura 30 in gara...alla faccia che "non faremo come con Amadus".
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
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                      #55
                      Si sussurra di Tiziano Ferro in duetto con Madame.
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
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                      nella necropoli deserta»

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                      • Fabi Stone
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                        #56
                        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                        Si sussurra di Tiziano Ferro in duetto con Madame.
                        A uno dei due concorrenti piace la fig@...
                        È già qualcosa.

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                        • zuse
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                          #57
                          Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio

                          A uno dei due concorrenti piace la fig@...
                          È già qualcosa.
                          E cantava "Una troppo poche, due sono tante..."

                          A bugggiardo!




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                          • Fabi Stone
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                            Originariamente Scritto da zuse Visualizza Messaggio

                            E cantava "Una troppo poche, due sono tante..."

                            A bugggiardo!

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                            • Sean
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                              • In piedi tra le rovine
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                              #59
                              Ci sarebbe anche l'altro inutile di Michele Bravi ad aumentare la quota lbgt+, con la sua "allegria" e "bravura"...tutta sta gente che ci starebbe a fare nella musica? Ma cos'è un obbligo?

                              Michele Bravi lo si ricorda solo per i suoi racconti sulle "difficoltà psicologiche", i "percorsi" e la rivendicazione dell' "orgoglio gay"...benissimo, tutto ottimo...ma al grande pubblico che gliene frega? Cosa siamo, in un gruppo aperto di sostegno, in una seduta di psicanalisi collettiva? Inoltre non ha voce e stona e le sue canzoni un nanosecondo dopo svaniscono, il che è l'unica buona notizia.
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                              • Irrlicht
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                                • Aug 2021
                                • 19051
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                                #60
                                Non so chi sia
                                edit: invece si
                                Ma lo ricordo per vicissitudini che con la musica non c'entrano
                                Last edited by Irrlicht; 30-11-2024, 11:13:03.
                                Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

                                "Un acceso silenzio
                                brucerà la campagna
                                come i falò la sera."

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