Sanremo 2025: 75° Festival della Canzone Italiana

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  • Sean
    Csar
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    • In piedi tra le rovine
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    #31
    Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio

    No no non fraintendermi.
    La mia era una lode alla coppia, sia con Mogol che con Panella. Dicevo però che non so se quella musica poteva essere magnificata allo stesso modo con un altro paroliere. A Lucio ho riconosciuto subito e l'ho scritto pure nel post di essere un chitarrista eccellente.
    Per capirci, Mogol scrisse in due giorni l'album Una donna per Amico, quando Battisti si rinchiuse con Geoff Westley e Phil Palmer in un castello nella campagna londinese per mesi...un altro cor cazz0, imho.
    Per tornare alla PFM, forse il gruppo tecnicamente più forte di sempre in Italia, senza Impressioni di Settembre mi sa che restavano a suonare in cantina eh...e chi l'ha scritta?
    Che Mogol fosse velocissimo a scrivere questo è noto...ma il lavoro di Battisti per l'appunto era di tutt'altra specie, perchè non solo l'idea della composizione ma poi tutto lo sviluppo fino al perfezionismo più estremo, per cui il lavoro di Mogol terminava alla prima esecuzione, su chiatarra o pianoforte che gli faceva Battisti, e invece lì il lavoro per Battisti cominciava perchè poi c'era da riversare tutto in bella copia in studio...per cui qui ci va quel suono, là quel coro, qui un controcanto, lì un pianoforte, qui un particolare suono della batteria...per l'album "Il mio canto libero" (per il quale Mogol scrisse dei testi tutti ed 8 meravigliosi, questo c'è da dirlo) Battisti cambiò non so quanti pianisti perchè aveva in testa un certo battito e nessuno glielo faceva, mi pare che alla fine ci si mise lui...è per questo motivo che poi restava del tempo in studio, prima in Italia e poi appunto lavorerà in Inghilterra.

    La PFM era prodotta dalla Numero Uno, cioè da Battisti e Mogol, e quindi alcuni testi glieli scrisse Mogol...ma Mussida e Di Cioccio musicalmente sono cresciuti con Battisti, suonavano nei suoi album.

    Battisti e Mogol sono stati diciamo una stella doppia, come ce ne sono mi pare in astronomia, un sole doppio...ma tu puoi scrivere un grande testo, ma se non hai una grande composizione quel testo non risalta, perchè nella canzone parliamo di musica cantata...Verdi, senza il librettista, il Va' Pensiero lo avrebbe composto lo stesso, magari avrebbe avuto un altro titolo, però tutto l'enorme lavoro musicale e di produzione gravava sulla spalle di Battisti...che sound dare ad un disco...l'idea rivoluzionaria della doppia composizione in Pensieri e Parole...che certo poi Mogol, con antenne sensibilissime, riusciva a cucirvi sopra l'abito giusto, perchè trovo certi testi suoi per Battisti fenomenali e mai più replicati...perchè ok Cervo a primavera e quello che si vuole, ma lassù dove siedono I giardini di marzo o l'Io vorrei non vorrei, la poesia di un amore profano...non ci arrivi e nemmeno Mogol con altri ci è più arrivato.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • Fabi Stone
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      #32
      Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio

      Che Mogol fosse velocissimo a scrivere questo è noto...ma il lavoro di Battisti per l'appunto era di tutt'altra specie, perchè non solo l'idea della composizione ma poi tutto lo sviluppo fino al perfezionismo più estremo, per cui il lavoro di Mogol terminava alla prima esecuzione, su chiatarra o pianoforte che gli faceva Battisti, e invece lì il lavoro per Battisti cominciava perchè poi c'era da riversare tutto in bella copia in studio...per cui qui ci va quel suono, là quel coro, qui un controcanto, lì un pianoforte, qui un particolare suono della batteria...per l'album "Il mio canto libero" (per il quale Mogol scrisse dei testi tutti ed 8 meravigliosi, questo c'è da dirlo) Battisti cambiò non so quanti pianisti perchè aveva in testa un certo battito e nessuno glielo faceva, mi pare che alla fine ci si mise lui...è per questo motivo che poi restava del tempo in studio, prima in Italia e poi appunto lavorerà in Inghilterra.

      La PFM era prodotta dalla Numero Uno, cioè da Battisti e Mogol, e quindi alcuni testi glieli scrisse Mogol...ma Mussida e Di Cioccio musicalmente sono cresciuti con Battisti, suonavano nei suoi album.

      Battisti e Mogol sono stati diciamo una stella doppia, come ce ne sono mi pare in astronomia, un sole doppio...ma tu puoi scrivere un grande testo, ma se non hai una grande composizione quel testo non risalta, perchè nella canzone parliamo di musica cantata...Verdi, senza il librettista, il Va' Pensiero lo avrebbe composto lo stesso, magari avrebbe avuto un altro titolo, però tutto l'enorme lavoro musicale e di produzione gravava sulla spalle di Battisti...che sound dare ad un disco...l'idea rivoluzionaria della doppia composizione in Pensieri e Parole...che certo poi Mogol, con antenne sensibilissime, riusciva a cucirvi sopra l'abito giusto, perchè trovo certi testi suoi per Battisti fenomenali e mai più replicati...perchè ok Cervo a primavera e quello che si vuole, ma lassù dove siedono I giardini di marzo o l'Io vorrei non vorrei, la poesia di un amore profano...non ci arrivi e nemmeno Mogol con altri ci è più arrivato.
      Sean stiamo dicendo la stessa cosa.
      Ma la canzone ti tocca cantarla.
      E se al posto di "seguir con gli occhi un airone sopra il fiume e poi...ritrovarsi a volare" tu canti "andare in giro per il bosco per cercare i funghi e poi"...capisci da te che è nammerda.

      Musicalmente ciò che Lucio ha composto con Panella è nettamente inferiore a quello che ha creato con i testi di Mogol eh...si questo spero saremo d'accordo.
      Last edited by Fabi Stone; 29-11-2024, 00:06:16.

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        #33
        Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio

        Sean stiamo dicendo la stessa cosa.
        Ma la canzone ti tocca cantarla.
        E se al posto di "seguir con gli occhi un airone sopra il fiume e poi...ritrovarsi a volare" tu canti "andare in giro per il bosco per cercare i funghi e poi"...capisci da te che è nammerda.

        Musicalmente ciò che Lucio ha composto con Panella è nettamente inferiore a quello che ha creato con i testi di Mogol eh...si questo spero saremo d'accordo.
        Non tanto perchè siamo (con Panella) su livelli altri ovviamente, non più (anche proprio come struttura) nella semplice canzone ma in un terreno musicale inventato ex novo, diciamo oltre la canzone come è comunemente intesa, dove Battisti si sbizzarrisce in libertà...ma pure qua toccando a mio parere vette vertiginose, perchè la musica di "Don Giovanni" io devo ancora trovare chi me la sappai replicare...o una composizione come "L'apparenza", con que pianoforte sublime, ti trasporta in dimensioni metafisiche se ti ci abbandoni...siamo in una padronanza del mezzo compositivo sconvolgente...però siamo fuori dalla canzone (non esiste più il ritornello per dire), dove non è più la cantabilità che viene cercata o l'immediatezza...e difatti per il post Mogol Battisti cambia completamente autore, perchè se avesse voluto continuare sul solco precedente avrebbe potuto pescare tra decine di bravi autori "canonici"...ma con Mogol aveva ormai detto tutto e al meglio del cantar amoroso, per cui replicare che senso avrebbe avuto se non farsi il verso da solo?...ma per quanto aveva in testa gli serviva un particolare talento, che ha trovato in quello visionario di Panella...che, per inciso, ha una padronanza della profondità e diversità lessicale della lingua italiana spaventosa, impressionante, considerando che poi le frasi che compone non si ripetono mai uguali a loro stesse, proprio per stare dietro alla imprevedibile tessitura musicale.
        ...ma di noi
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          #34
          Io devo dire in tutta sincerità che dopo aver ascoltato i Bianchi, la musica che è venuta dopo mi paiono tutte canzonette, siglette da cartoon. Forse è anche un bene non farsi attrarre da quella dimensione perchè poi si rischia di non tornare più indietro. C'è una ricchezza musicale in quei 5 album impresssionante. Certo, deve scattare la scintilla...d'altra parte lì si canta di "un'anta che si spalanca", ma una volta riusciti ad aprirla quell'anta si viene trasportati nelle meraviglie.

          L'incipit musicale di Specchi Opposti, l'inziale pieno orchestrale, algido, maestoso...come fai a tornare poi ad ascoltare la "musica che gira intorno"? Diventa troppo piccola.
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            Non tanto perchè siamo (con Panella) su livelli altri ovviamente, non più (anche proprio come struttura) nella semplice canzone ma in un terreno musicale inventato ex novo, diciamo oltre la canzone come è comunemente intesa, dove Battisti si sbizzarrisce in libertà...ma pure qua toccando a mio parere vette vertiginose, perchè la musica di "Don Giovanni" io devo ancora trovare chi me la sappai replicare...o una composizione come "L'apparenza", con que pianoforte sublime, ti trasporta in dimensioni metafisiche se ti ci abbandoni...siamo in una padronanza del mezzo compositivo sconvolgente...però siamo fuori dalla canzone (non esiste più il ritornello per dire), dove non è più la cantabilità che viene cercata o l'immediatezza...e difatti per il post Mogol Battisti cambia completamente autore, perchè se avesse voluto continuare sul solco precedente avrebbe potuto pescare tra decine di bravi autori "canonici"...ma con Mogol aveva ormai detto tutto e al meglio del cantar amoroso, per cui replicare che senso avrebbe avuto se non farsi il verso da solo?...ma per quanto aveva in testa gli serviva un particolare talento, che ha trovato in quello visionario di Panella...che, per inciso, ha una padronanza della profondità e diversità lessicale della lingua italiana spaventosa, impressionante, considerando che poi le frasi che compone non si ripetono mai uguali a loro stesse, proprio per stare dietro alla imprevedibile tessitura musicale.
            Si ok, ma l'impatto è stato un tantino diverso...sia per la critica che per ciò che è restato.
            Con Panella si va ad un Battisti per i fan più affezionati e basta imho.
            Avesse iniziato la carriera con Panella, per me non sarebbe stato assolutamente lo stesso Battisti.
            Sia chiaro e l'ho scritto più volte che il periodo con Panella a me è piaciuto molto ma apriva un contraddittorio che mai poteva esserci nel periodo con Mogol.
            Lì era indiscutibilmente il Numero 1 assoluto e infatti le canzoni loro le hanno cantate TUTTI.
            Quelle successive evidentemente no... bisogna scendere nel tecnicismo puro e nel credito infinito guadagnato in precedenza.

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              #36
              Poi non dobbiamo dimenticare Gian Piero Reverberi.
              Le sontuose composizioni dei successi più belli di Lucio, le ha arrangiate pure lui...non propriamente l'ultimo stronzo del pianeta.
              Senza nulla togliere al genio di Battisti ovviamente.

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                #37
                Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio

                Si ok, ma l'impatto è stato un tantino diverso...sia per la critica che per ciò che è restato.
                Con Panella si va ad un Battisti per i fan più affezionati e basta imho.
                Avesse iniziato la carriera con Panella, per me non sarebbe stato assolutamente lo stesso Battisti.
                Sia chiaro e l'ho scritto più volte che il periodo con Panella a me è piaciuto molto ma apriva un contraddittorio che mai poteva esserci nel periodo con Mogol.
                Lì era indiscutibilmente il Numero 1 assoluto e infatti le canzoni loro le hanno cantate TUTTI.
                Quelle successive evidentemente no... bisogna scendere nel tecnicismo puro e nel credito infinito guadagnato in precedenza.
                Del successo commerciale ormai, dopo aver raggiunto il massimo che un cantante può ottenere, perchè bastava che incidesse un sospiro e andava al numero uno, con l'Italia ai suoi piedi, coniugando per quindici anni il massimo della qualità col massimo della resa commerciale (e del "classico", perchè sono canzoni che davvero hanno "sfidato il tempo" come verseggia Mogol in uno stranoto brano), quando hai raggiunto questo che puoi fare ancora?

                Cantare ancora su quella linea? Si potresti vivere di rendita, ma Battisti è stato un rivoluzionario ed uno "avanti", sempre molto molto avanti...pensiamo ad un album come "Anima Latina" (dove secondo me Mogol ci cuce i migliori testi della sua carriera, perchè particolari anch'essi, che sfiorano un certo ermetismo, come particolari le musiche), scritto nel pieno del successo commerciale delle canzoni precedenti...chi avrebbe avuto quel coraggio? Non c'è un album uguale all'altro in Battisti e questo ci dice che non avrebbe mai fatto il verso a se stesso, come accaduto a troppi altri...e non facciamo nomi che tanto li conosciamo tutti.

                Quindi con Panella ha voltato completamente pagina, che era l'unica cosa sensata che potesse fare, per se stesso e per il pubblico, perchè è sempre andato avanti al pubblico, non l'ha mai inseguito, questo lo dice anche Mogol...quindi forse è il pubblico che dovrebbe provare anche a maturare e non pensare che Battisti avrebbe potuto cantare delle brughiere o dei fiumi azzurri o delle colline dei ciliegi a vita. Questo sarebbe il primo passo da fare.
                ...ma di noi
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                  #38
                  Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio
                  Poi non dobbiamo dimenticare Gian Piero Reverberi.
                  Le sontuose composizioni dei successi più belli di Lucio, le ha arrangiate pure lui...non propriamente l'ultimo stronzo del pianeta.
                  Senza nulla togliere al genio di Battisti ovviamente.
                  Chiunque ha suonato o collaborato o arrangiato con Battisti è stato nel suo campo un numero uno (possiamo citare anche Radius, o Massimo Luca, altro grande chitarrista del suo team...)...questo perchè se non era al massimo, il "prodotto" canzone o album non usciva...per questo motivo poi Battisti l'Italia lo acquistava o cantava a scatola chiusa, perchè ha rispettato il pubblico come nessuno credo.
                  ...ma di noi
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                    #39
                    Chiudo facendo notare che siccome Battisti era diciamo lo psicopompo della musica leggera italiana (cioè gli andavano quasi tutti dietro...alcuni pure copiando spudoratamente tanto per dirla tutta, e ancora oggi una marea di nuovi ci provano a scopiazzare qua e là), ogni volta che usciva tracciava un solco dove poi ci si infilavano pure gli altri...e quando poi ha trovato Panella, sarà un caso ma poi i Cocciante ed i Mango (e gli Zucchero...) hanno anch'essi mollato Mogol per andare da Panella, ma questo per non dispiacere a Mogol nessuno lo fa notare ma il libretto de "Notre Dame" Cocciante lo ha fatto scrivere a Panella...e Mango e Zucchero ed altri (Minghi) sono tutti corsi da Panella, una volta libero, a comporci canzoni assieme...perchè nella musica italiana il mastro segugio è sempre stato uno solo....e infatti la musica italiana cosa aspetta? Che nasca un altro Battisti, questo aspetta...ma non sarà per questo secolo temo e forse ormai, considerando lo stato dell'arte, nemmeno per il prossimo.
                    ...ma di noi
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                      #40
                      Ecco...la chiusura dice tutto.
                      Il fatto è che si parlava di qualità della canzone da presentare e io credo ci vogliano pure gli autori bravi.
                      Mogol non era bravo...era semplicemente meraviglioso.
                      Mi dici che dopo Battisti non ha più raggiunto quelle vette autoriali, ma qui vale lo stesso discorso del cambio di passo di Lucio...quando hai detto TUTTO e tutti cantano ciò che hai scritto...cosa resta.
                      Mogol chiude con Io non so parlar d'amore di Celentano, musiche di Gianni Bella se non vado errato...un album che non ha bisogno di commenti, sia per qualità, sia per vendite, sia per i pezzi che ancora oggi si ricordano.
                      Ripeto...noi possiamo parlare di Battiti/Mogol.
                      "Mah, sicuramente avrebbe trovato qualcun altro" sono supposizioni, perché pure mentre stava con Mogol, quel qualchedunaltro mi sa tanto che non ce n'era in giro.

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                      • Arturo Bandini
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                        #41
                        mai capito battisti, e poi uno che non si scrive i testi da solo...
                        al contrario, dalla divenne grande quando mollò roversi per scriversi i testi da solo. Anche se fece solo pochi album eccelsi, poi da attenti al lupo cadde nel commerciale

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                        • Fabi Stone
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                          #42
                          Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
                          mai capito battisti, e poi uno che non si scrive i testi da solo...
                          al contrario, dalla divenne grande quando mollò roversi per scriversi i testi da solo. Anche se fece solo pochi album eccelsi, poi da attenti al lupo cadde nel commerciale
                          Ma no, questo per me non è affatto discriminante.
                          Se non sai scrivere, ti affidi e fai benissimo.
                          Però ecco, dire che Battisti avrebbe trovato qualcun altro...la vedo un po' come considerare Mogol alla stregua di un Mingardi per dio.
                          Ti eri il Numero 1 ma stavi con un altro Numero 1, senza se e senza ma.
                          Quel periodo Mogol ha scritto per tutti, non solo per Battisti ovviamente. Una Lacrima sul viso, per fare un esempio, la scrisse nel traffico mentre Bobby Solo guidava... mezz'ora e inizia la carriera di uno che altrimenti io non lo so se avrebbe trovato qualchedunaltro.

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                          • Arturo Bandini
                            million dollar boy
                            • Aug 2003
                            • 31303
                            • 923
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                            • Send PM

                            #43
                            e perchè lo abbandonò. gli sembrava troppo pop, voleva testi più intellettuali?

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                            • Fabi Stone
                              Bodyweb Senior
                              • Jan 2015
                              • 11065
                              • 762
                              • 314
                              • Send PM

                              #44
                              Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
                              e perchè lo abbandonò. gli sembrava troppo pop, voleva testi più intellettuali?
                              Ma no, era nelle cose naturali di un rapporto diventato simbiotico.
                              Loro erano tanto amici pure, ma la vera star era ovviamente Lucio...che di problemi di natura caratteriale ne aveva non pochi.
                              Il suo genio musicale era associato ad una fortissima avversione verso l'esterno...pochi fortunati hanno potuto ascoltare Battisti dal vivo. Interviste poco e niente.
                              Oggi sarebbe "sociopatico" e farebbe benissimo.

                              Il fatto del fregarsene delle classifiche e di mantenersi al numero 1, con Panella, per me non è tanto vero. Battisti era dipinto come ultra competitivo, narcisista e permaloso... quindi secondo me je rodeva er cul0 abbastanza, perché quando stai lì, nessuno lo fa più per se stesso e se a Lucio togli la gloria...concerti no, incontri pubblici idem, televisione chiude trent'anni prima di finire la carriera col Medley cantato insieme a Mina.

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                              • Sean
                                Csar
                                • Sep 2007
                                • 120941
                                • 3,454
                                • 3,511
                                • Italy [IT]
                                • In piedi tra le rovine
                                • Send PM

                                #45
                                Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio
                                Ecco...la chiusura dice tutto.
                                Il fatto è che si parlava di qualità della canzone da presentare e io credo ci vogliano pure gli autori bravi.
                                Mogol non era bravo...era semplicemente meraviglioso.
                                Mi dici che dopo Battisti non ha più raggiunto quelle vette autoriali, ma qui vale lo stesso discorso del cambio di passo di Lucio...quando hai detto TUTTO e tutti cantano ciò che hai scritto...cosa resta.
                                Mogol chiude con Io non so parlar d'amore di Celentano, musiche di Gianni Bella se non vado errato...un album che non ha bisogno di commenti, sia per qualità, sia per vendite, sia per i pezzi che ancora oggi si ricordano.
                                Ripeto...noi possiamo parlare di Battiti/Mogol.
                                "Mah, sicuramente avrebbe trovato qualcun altro" sono supposizioni, perché pure mentre stava con Mogol, quel qualchedunaltro mi sa tanto che non ce n'era in giro.
                                Certo che ci vogliono quelli bravi, perchè una grande musica deve anche avere un gran testo, e Mogol con Battisti è stato bravissimo principalmente perchè è riuscito a cogliere, e quindi a tradurre in versi, la potenza melodica e drammatica delle musiche di Battisti, perchè la particolarità di quelle musiche è che riescono a cogliere e fulminare in certi centri spirituali dell'animo umano che solitamente si tengono ben al riparo...evocando così sensazioni, memorie, fantasmi, sentimenti, ricordi...un percorso di formazione sentimentale, tant'è che trovo centratissimo quanto ebbe a dire Sgarbi al riguardo: "Battisti i giovani non li ha cantati, li ha fornati" - e ancora oggi anche io, giunto a questa età, devo stare attento a mettere su certi suoi particolari brani perchè mi rischiudono tutto un universo che la vita e gli anni hanno sommerso, scuotendo l'animo in maniera emozionalmente "pericolosa" e certe canzoni "chiave" vanno maneggiate con cura.

                                Mogol è stato capace dunque di mettere le parole più adatte per quelle musiche così particolari...però quello che dico io è che si è scoperto capace, perchè prima di Battisti, per l'appunto, era un professionista paroliere che scriveva delle "lacrime sul viso" o canzoni di retroguardia per i Tajoli come Al di là ("al di là delle cose più belle/al di là delle stelle ci sei tu") cioè a dire che era lontanissimo dalla "poetica" e dalla "autentcità", era di quegli autori che lavoravano nelle case editrici e che avevano un testo per ogni musica o musichetta...anche per lui Battisti rappresentò la "chiave" per far uscire finalmente quello che aveva dentro e di cui era capace, e difatti poi faranno coppia fissa artisticamente e non solo - Mogol smetterà di scrivere per altri nei primissimi anni '70; acquistarono casa vicinissimi; fondarono la Numero Uno; fecero viaggia assieme in America, Sud America, Inghilterra ecc...e insomma si fusero in tutti i sensi...

                                ...tant'è che per me Mogol non si è più ripreso dalla morte di Battisti, perchè finchè era vivo aveva in cuor suo la speranza di poter tornare a scrivere assieme...desiderio che quella morte ha reso impossibile, e il fatto che oggi alla sua età se ne vada in giro con una specie di sosia canterino a riproporre quelle canzoni, glielo perdono solo perchè so che lo fa per riempire un vuoto e una mancanza immedicabili, perchè è una operazione che sfiora la necrofilia e della quale non c'è da andare fieri.

                                Sul fatto del qualcun altro, se non avesse trovato Mogol, volevo intendere che non dobbiamo confondere i piani: il compito di Mogol, come di ogni autore, è quello di scrivere le parole per una musica...ma senza musica la canzone non c'è, e la parte creativa e artistica era ed è tutta sulle spalle del compositore, cioè di Battisti: Mogol non può debordare oltre il dovuto, perchè una volta che io ho in mano la musica, l'idea compositiva e melodica e la capacità di svilupparla, perchè la creazione è mia, sì, posso andare da Bigazzi o da Negrini o da Luberti o da De Gregori o da Alberto Testa o da Alberto Salerno o da uno dei tanti bravi o bravissimi autori di parole che l'Italia ha avuto e chiedergli di stendermi un testo...ma lui (Mogol) senza quelle musiche no, perchè non ha la canzone, e senza canzone non hai l'opera architettonica dove appendere le parole...gli sarebbero rimaste dentro a Mogol, mentre le musiche dei Giardini di Marzo, con quella impressionante e sconvolgente potenza melodica del ritornello, per dire, o le drammatiche e nervose frasi musicali delle strofe, sarebbero uscite comunque.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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