Originariamente Scritto da centos
Visualizza Messaggio
Giochi Olimpici 33a edizione.
Collapse
X
-
Originariamente Scritto da centos Visualizza Messaggio
e allora era una marchetta
per 100k lo farei anche io
ma questo non è sport
Che abbia fatto una sceneggiata e sia stata influenzata ormai è palese, ma credo basti, non andiamo a cercare altre coseSpesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
"Un acceso silenzio brucerà la campagna
come i falò la sera."
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
Le donne evitino di fare certi sport o, meglio, dovrebbe essere vietato consentire questi spettacoli a livello olimpico, perchè è una barzelletta: la boxe, la lotta, il judo, il calcio e simili li lascino fare ai maschietti.
Bisognerebbe eliminire 3/4 degli sport olimpici così....non ne vedo il senso onestamenteOriginariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
Commenta
-
-
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da Irrlicht Visualizza Messaggio
Si, ma lei non lo sapeva preventivamente
Che abbia fatto una sceneggiata e sia stata influenzata ormai è palese, ma credo basti, non andiamo a cercare altre cose
quello che penso guardando quei 45 secondi è che tecnicamente e per connotati fisici (non parlo di testosterone sia chiaro) in due tre round si sarebbe chiuso tutto a favore dell'algerina
guardate come tirava, diretto in affondo usando non solo le braccia ma la schiena le gambe e tutto il corpo
69 kg che sono il limite per un welter, 30 kg in un diretto alla mascella su un'atleta di 63 kg è knockout al 150%
in questo forum ci sono sicuramente pugili o ex tali e diranno la loro
io nel mio posso dire che con un colpo alla mascella sinistra dato quasi per sbaglio da uno che pesava 20 kg in meno di me ero quasi al tappeto, se va bene per qualche secondo non sai più dove sei se va male ti si spegne il cervello (reazione di recovery naturale) e vai giù come un tronco tagliato
un colpo alla mascella fa tremare tutta la scatola cranica, il cervello "sbatte" a desta e sinistra e ad una certa ti dice ciao
Commenta
-
-
Il fatto di ritirarsi ci sta dopo un brutto colpo,di casi c'è ne sono stati,vedi anche Golota Tyson,prese una sveglia tale che gli procurò quasi un trauma cranico,nessuno se ne rese conto e Golota fu jnsultato di brutto alla sua uscita dal ring. Non mi sembra il caso di questa,che tra l'altro a quanto pare non è nuova a ste cose!Alboreto is nothing
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da miketyson Visualizza MessaggioNiente non si riesce a vedere st'incontro ma andassero affan....
Era programmato per le 17.25Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
"Un acceso silenzio brucerà la campagna
come i falò la sera."
Commenta
-
-
Andrea Zhok Professore di filosofia dell'Universitá di Milano:
Imane Khalif - secondo quanto riportato dall'International Boxing Association nel 2023 - è biologicamente un uomo, in quanto l'analisi del DNA ha riportato la presenza di cromosomi XY e non XX.
Peraltro, se uno dubitasse dell'analisi cromosomica, uno sguardo alla struttura fisica dell'atleta non lascia molti dubbi.
( A dispetto che sia nata esteriormente donna pur con cromosomi XY aggiungo io)
Ora, in molti sport, e in modo particolarmente rilevante negli sport di combattimento, la differenza biologica tra chi ha avuto una crescita e pubertà maschile e chi ha avuto una crescita e pubertà femminile è molto marcata. La densità ossea è maggiore nei maschi, il che ha due implicazioni: conferisce maggiore resistenza alle percosse e, dipendendo la potenza di una percossa da massa per velocità, l'incremento della massa ossea conferisce maggiore potenza al colpo (le misurazioni medie danno una potenza di pugno maschile del 162% rispetto al pugno femminile). Anche i tempi di reazione sono inferiori e sia le fibre muscolari bianche, da cui dipende la velocità, che rosse, da cui dipende la resistenza, sono mediamente maggiori nei maschi.
Chiedo scusa per essermi soffermato su queste banalità prosaiche, ma in un mondo in cui l'ideologia cancella la realtà, anche l'ovvio deve essere ribadito in forma dimostrativa.
E l'ovvio qui è che mettere su di un ring un atleta geneticamente maschio contro un'atleta geneticamente femmina è una grave scorrettezza. Può darsi che la sorte sia benevola, ma in generale è un'ingiustizia, con potenziali rilevanti rischi fisici.
(Segnalo un dettaglio forse non noto a chi non ha praticato la boxe. Alle Olimpiadi si utilizza un caschetto per gli incontri. Il caschetto nella boxe è l'apoteosi dell'ipocrisia. Infatti il caschetto limita soltanto le ferite superficiali, i sanguinamenti delle sopracciglia o degli zigomi - preservando gli spettatori - ma i traumi cerebrali legati all'entità della percossa sono esattamente identici, e naturalmente sono quelli ad essere i più pericolosi nel medio periodo.)
Ora, la questione è: come si è potuti arrivare a questo punto?
Storicamente la cesura ideologica su questi temi avviene all'inizio degli anni '70. Fino ad allora le rivendicazioni di genere (first-wave feminism) avevano sollevato il sacrosanto tema dell'eguaglianza formale, legale, dei diritti tra persone di sesso, genere o inclinazione sessuale differente.
A partire dai primi anni '70 si avvia invece un movimento ideologico con caratteristiche essenzialmente differenti, che non mira più al raggiungimento di diritti legali identici (in Occidente raggiunti), ma ad un non meglio precisato "superamento sostanziale" delle differenze.
Di questo superamento sostanziale fanno parte numerose battaglie distinte, il cui punto di caduta comune però è il rifiuto della realtà materiale nel nome di una rivendicazione ideologica (o, per chi vi aderisce, ideale).
Si tratta di una curiosa forma di idealismo, che inizia in sempre maggior misura a negare la realtà come se si trattasse di un improvvido accidente, qualcosa che dovrebbe essere superato di principio dall'autoaffermazione volontaria. Come in una novella forma di idealismo assoluto, l'Io si deve qui imporre al non-Io (alla Natura, alla Materia, alla Società).
Di questa tendenza fa parte il rigetto delle differenze sessuali, viste come latrici di discriminazione, nel nome della "lotta al patriarcato", e ne fanno parte tutte le varie forme di rivendicazione dell'identità sessuale percepita, vista come come superiore all'identità biologica.
L'intera tematica viene infine presa ostaggio dall'atteggiamento politicamente corretto, che rende ogni discussione aperta di tali questioni difficile, rischiosa, sempre sull'orlo di accuse infamanti.
Il cerchio così si chiude.
La prima mossa sancisce la superiorità delle pretese idealistiche di una sorta di Io assoluto, che può e anzi deve imporsi sulla materia (sulla biologia, ma anche sulla realtà sociale).
La seconda mossa, mette al sicuro dalle confutazioni le pretese di questo Io assoluto, isolandolo dalle critiche, attraverso una loro delegittimazione a priori (come omofobe, sessiste, retrograde, ecc.).
E cosa resta fuori da questo cerchio splendidamente autoreferenziale?
Nulla. Nulla salvo la realtà, che anche se i suoi campioni sono stati silenziati, rimane tuttavia testardamente in piedi.
Ed è la realtà che, con i suoi tempi, la sua implacabilità, e purtroppo anche le sue vittime sacrificali, finirà per fare giustizia di questo delirio culturale
Commenta
-
-
OkOgni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
Commenta
-
Commenta