the future

[thetongue]

that's the challenge....

quella sarebbe la vera evoluzione (in quella dimensione, ed intesa come l'hai descritta tu), so it s actually the challenge. no kidding, i agree fully

[marcandrea]

questa tua affermazione fa molto "duro", ma non so se sia saggia. non fraintendermi, è stato il mio motto per una vita; e, di tanto in tanto, riecheggia come il ruggito della bestia. io sono uno che ha vissuto fino ad ora sempre col piede premuto sull'accelleratore...ma, marcandrea...forse la saggezza sta anche nell'uso della frizione e del freno: altrimenti corri corri, ma you aren' t enjoying the ride...

forse si cerca di porsi un gradino più in alto, proprio perchè non si è soddisfatti di quello che siamo. però è fondamentale capire quale valenza diamo ad "accontentarsi": un conto è sguazzare nella mediocrità, un altro è ogni tanto goderci e quello per cui abbiamo faticato e quello che ci è stato dato per grazia (discorso tipo.....io mi godo le mete raggiunte, ed il fatto che fortunatamente non sono uno stropio)






master, nietzsche parlava anche di eterno ritorno, che ne pensi.......

nello specifico intendo... star bene con se stessi, questo è quello che voglio, anche senza tanti fronzoli ed orpelli inutili.
avere una moglie da amare, un lavoro che mi permetta di vivere con dignità, una vita serena ed altre piccole cose che mi procurano quei piccoli piaceri quotidiani, anche prendere un caffè con un amico.

[thetongue]

tongue sei un nichilista.

ti faccio questo appunto: hiroshima, sesso anale e poi muro di berlino.

il mio lato nichilista è quello sofferente, ma il lato dionisiaco è altrettanto forte leonaccio (infatti posto in entrambe le modalità)

[thetongue]

Dipende in quale settore. .

nel BB e' un grave errore. ..

ah, ora ragioniamo con maturità

[itaka]

Io sono una che non si accontenta...o meglio, si accontenta per 5 minuti e poi dice: beh,potrei fare di meglio! Comunque in linea di massima 5 minuti dopo dico: beh ma chissenefrega va bene così! Finché non ripenso: però qualcosa di più si potrebbe fare. E così via! Il problema è che in questo modo non mi godo pienamente quello che ottengo...è un collezionare "successi" senza il tempo di fermarsi e dire: che brava che sono stata. Io guardo sempre troppo avanti... per esempio, per me è già giugno, io mi sto programmando a puntino tutto quello che devo fare e se mi sballano i piani, so già che schizzo male! Quindi è un continuo correre....per arrivare a una meta che poi diventerà un'altra meta e così via, sempre più lontana...e chi si ferma?! Per ora non mi è mai capitato di pensare che tutto ritorni...forse perché ho 20 anni, sarebbe un pò grave che mi annoiassi già adesso!! ...ogni settimana ne ho una di nuova..

[THE ALEX]

quella sarebbe la vera evoluzione (in quella dimensione, ed intesa come l'hai descritta tu), so it s actually the challenge. no kidding, i agree fully

i know m8...tra l'altro suppongo che una evoluzione completa in quella direzione,abbia effetti positivi su tutto il resto della tua vita.
They can lift u up,they can drop u down....

[The_machine]

forse il non accontentarsi può derivare dall'avere un'idea "grandiosa" di se?

[Steel77]

per me chi si accontenta è un mediocre

ste farsi da duro nn hanno senso.o ne hanno poco.
allora ti rispondo che se ti avvicini troppo al sole ti bruci


l'equilibrio è il segreto.che poi sia difficile trovarlo è un altro discorso

[Steel77]

questa tua affermazione fa molto "duro", ma non so se sia saggia. non fraintendermi, è stato il mio motto per una vita; e, di tanto in tanto, riecheggia come il ruggito della bestia. io sono uno che ha vissuto fino ad ora sempre col piede premuto sull'accelleratore...ma, marcandrea...forse la saggezza sta anche nell'uso della frizione e del freno: altrimenti corri corri, ma you aren' t enjoying the ride...

forse si cerca di porsi un gradino più in alto, proprio perchè non si è soddisfatti di quello che siamo. però è fondamentale capire quale valenza diamo ad "accontentarsi": un conto è sguazzare nella mediocrità, un altro è ogni tanto goderci e quello per cui abbiamo faticato e quello che ci è stato dato per grazia (discorso tipo.....io mi godo le mete raggiunte, ed il fatto che fortunatamente non sono uno stropio)
.....

ecco appunto

[Steel77]

nello specifico intendo... star bene con se stessi, questo è quello che voglio, anche senza tanti fronzoli ed orpelli inutili.
avere una moglie da amare, un lavoro che mi permetta di vivere con dignità, una vita serena ed altre piccole cose che mi procurano quei piccoli piaceri quotidiani, anche prendere un caffè con un amico.

eh ma allora la tua frase di prima che la dici a fare?
Qualcuno(nn io eh) potrebbe dirti che ti stai accontentando e che sei un mediocre

[The_machine]

Qualcuno(nn io eh) potrebbe dirti che ti stai accontentando e che sei un mediocre

questo lo si potrebbe dire a tutti, pensaci...è una forma mentis quella di non accontentarsi

[thetongue]

forse il non accontentarsi può derivare dall'avere un'idea "grandiosa" di se?

vedo che ognuno sta interpretando il 3d in un'accezione differente: credo che rispecchi il fatto che ognuno "vede" aspetti differenti, pur "guardando" la stessa cosa (come un 3d); si "vede" sempre quello che ci sta più a cuore (le nostre priorità, preoccupazioni, etc) in quel momento, quando "guardiamo" le cose.

per rispondere a te, mi rifaccio al libro di peter schellenbaum "addio all'autodistruzione". l'autore riporta il mito greco dell'eroe sisifo, come modello di autodistruzione e della violenza che l'essere umano usa contro se stesso.
gli eroi greci, la cui vita finisce con una punizione spesso disumana, rispecchiano l'autodistruzione dell'umanità. la punizione è rappresentativa di come una concezione sbagliata della vita possa anche disruggere l'uomo, di come ci si possa rovinare da soli, dandosi delle norme sbagliate. nella punizione possiamo scoprire idei tratti caratteriali improntati al rigorismo, che a lungo andare sono di ostacolo alla maturazione della persona.
anche oggigiorno vi sono abbastanza "eroi" che con il loro rigorismo e la loro durezza distruggono se stessi e mantengono lo stesso atteggiamento verso gli altri.
sisifo deve spingere in salita, fino alla cima di un monte, un masso gigante. arrivato quasi alla sommità, sisifo è sopraffatto dalla forza di gravità che si fa sentire a combattere contro quella pendenza così irta, e casca con la pietra di nuovo giù...allora sisifo si rimette all'opera per sottrarsi al destino della mortalità. sisifo, persevera ostinato contro la ovvietà del limite umano...in una quasi mistica missione per elevarsi, a prezzo di tagliare il proprio essere dal resto del mondo e dannarsi di frustrazione e tristezza.

la durezza che si manifesta in sisifo è il controllo di se stessi, che ha però come unico risultato quello di perdere i controllo di tutta la propria vita. il controllo non porta alla vita, ma ostacola la vita.
mo sto stanco....to be continued....

[zajka]

Sono di pessimo umore stasera e devo ammettere che questo 3d mi ha immerso in un'angoscia ancora più nera. ti rispondo domani...

[Steel77]

Sono di pessimo umore stasera e devo ammettere che questo 3d mi ha immerso in un'angoscia ancora più nera. ti rispondo domani...

pensa che avresti potuto cedere alla corte di batman




ora nn ti senti meglio?

[The_machine]

eh si tongue, la concezione idealizzata di noi stessi che va a scontrarsi con la mortale finititudine