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questo è proprio in contraposizione all'accezione cristiana classica, piuttosto che discostarsene.
ricordiamo che dante descrive l'accidia come "difetto d'ira" (reminiscenze... o parla di mancanza? non ricordo il suo termine specifico...cmq fa lo stesso non fate gli spocchiosi )
Dante, che è uomo medioevale, non sarà certo stato tenero
Il senso che ne ha dato Chobo è quello che mi vede più vicino al pericolo che l'accidia porta con sè, il vero cuore del "peccato".
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
fai una descrizione veritiera, tranne che per la parte che mi sono permesso evidenziare
in effetti ero indeciso sullo scrivere o meno quella frase...forse più che di dolore si tratta di una sofferenza "passiva". è un po' come paragonare una ferita ad una serie di squat dove arrivi a cedimento col fiato; l'accidia è come la ferita, la vita vissuta è come lo squat (non per niente sono in pochi quelli che lo eseguono bene)
uhmm....dovrebbero essere espresse quando e se richieste.Se qualcuno che non conosco iniziasse a fare sulla mia pelle psicanalisi spicciola,a me girerebbero i coglioni
hai ragione, ma il clima era sereno..
cmq tu sei un caso a parte.. non ti si puo' guardare, toccare, parlare e figuriamoci giudicare..
Se c'è una cosa che davvero accomuna tutti gli uomini questa è proprio la nostalgia, questo desiderio del ritorno.
Non vorremmo forse per sempre, pur nel pieno di un'amore ad esempio, replicare, ricercare nell'oggetto amato quel gesto, quell'attenzione, quel particolare momento che ci ha resi partecipi del divino colmando il vuoto?
Altro non facciamo, come esseri umani, che desiderare, ci muoviamo affinchè il desiderio abbia una risposta ed un riposo definitivi;
E cosa, se non questa nostaligia che nasce assieme a noi, che possiamo definire la parte più vera di noi, e la più tenera, e cosa, se non questo, ci muove?
questa risposta si potrebbe semplificare in un "zitta e ascolta"
la nostalgia sarà umana, poetica, ma non credo sia quella che ci muove, per me vale un desiderio di infinito, non di passato, di ritorno.
ma il problema inverso, quello di prendere troppo a cuore ogni cosa e spendere anni di vita nel raggiungimento di traguardi impossibili senza accorgersi che sarebbe stato meglio viverli un po' più alla leggera invece di rinviare il "piacere" a un dopo che non arriva mai, non l'ha nessuno?
comunque c'è accidia e accidia, a volte quel senso di melanconia e indifferenza è tanto prevalente da eliminare del tutto l'azione e porta a stati "depressivi". Di solito meno faccio, meno mi viene voglia di fare.
La penso come te... Io invece sono vittima di un'altro tipo di accidia: nella mia vita cerco e ho sempre cercato di dare il massimo, il meglio di me in tutti gli ambiti, non mi tiro mai indietro dinnanzi alle difficoltà, non esiste per me il rimandare, devo essere sempre attiva (anche se spesso sbaglio in questo perchè molti mi dicono di rilassarmi, di prenderla con tranquillità). Tuttavia sono spesso triste, maliconica perchè mi sento che avrei potuto fare di più o fare meglio. Tuttavia questo non mi ferma perchè se mi fermassi non so come potrei vivere con la mia coscienza, ma vivo perennemente nell'insoddisfazione...
Di solito la spinta ad uscire da questi stati viene proprio dal rimorso, dall'osservare l'operosità altrui che inevitabilmente ci lascia indietro
Non sempre è vero. Ho visto persone vittime dell'accidia a contatto con persone molto operose che, proprio per questo si sono buttate ancora più giù...
l'accidia è come la ferita, la vita vissuta è come lo squat (non per niente sono in pochi quelli che lo eseguono bene)
Bella questa
@Tongue: Ma tu ci hai riflettuto sulle possibili cause?! Se sì me le elencheresti? E mi diresti in che situazioni ti viene di dire "ma che me ne frega?!"
come combattete l'accidia? ammesso che sia un problema per voi, e che abbiate la voglia di contrastarla.
data la mia personalità al limite del bipolarismo, io ne sono affetto periodicamente, come in waves.
per capirci, io intendo l'accidia in senso classico. mi ritrovo spesso a dire ultimamente sul luogo di lavoro "i don t really care", "i don t give a shit" o se voglio esser meno esplicito il corrispettivo polite "i don t actually mind", "whatever"; e la stessa cosa si applica ai rapporti personali, familiari e sentimentali. realizzo che quelle espressioni inglesi sono proprio l'equivalente della radice etimologica greca a-kedion (mancanza di cura) = il mio i don t care. ci sto pensando molto ultimamente.
vivo i flussi e reflussi di accidia che mi pervadono con disagio, cerco di combatterli ma non ne esco sempre vittorioso.
sull' interpretazione cristiana classica di accidia poi si può discutere anche, come su quella che appioppa impropriamente oggi tanta gente
come combattete l'accidia? ammesso che sia un problema per voi, e che abbiate la voglia di contrastarla.
data la mia personalità al limite del bipolarismo, io ne sono affetto periodicamente, come in waves.
per capirci, io intendo l'accidia in senso classico. mi ritrovo spesso a dire ultimamente sul luogo di lavoro "i don t really care", "i don t give a shit" o se voglio esser meno esplicito il corrispettivo polite "i don t actually mind", "whatever"; e la stessa cosa si applica ai rapporti personali, familiari e sentimentali. realizzo che quelle espressioni inglesi sono proprio l'equivalente della radice etimologica greca a-kedion (mancanza di cura) = il mio i don t care. ci sto pensando molto ultimamente.
vivo i flussi e reflussi di accidia che mi pervadono con disagio, cerco di combatterli ma non ne esco sempre vittorioso.
sull' interpretazione cristiana classica di accidia poi si può discutere anche, come su quella che appioppa impropriamente oggi tanta gente
Più che nel senso greco l'accidia mi va venire in mente gli ignavi di dantesca memoria..
Io vorrei che facessi un bel fuoco in piazza, di questi sodomiti maschi o femine, ché si trova anche donne che attendono allo scellerato vizio fate dico un sacrificio a Dio che sarà in odor di suavità
cmq tu sei un caso a parte.. non ti si puo' guardare, toccare, parlare e figuriamoci giudicare..
verissimo che sia un caso a parte e quanto segue....ma non mi sembra gli altri siano stati particolarmente entusiasti e credimi,tu lo saresti ancora meno
« Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »
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