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no no no no alt. Le società diverse dalla nostra non c'entrano un bel niente. Questo è un uomo occidentale e la sua antropopoiesi non imita nessun rito di passaggio,nessun segno religioso,nessuna convinzione culturale,nessun significato che vada al di là di puro gusto estetico che,evidentemente, esprime una provocazione nei confronti della società occidentale. E' chiaro che anche la società occidentale,così come altre società definite "primitive", ma anche quelle del medio oriente, hanno creato un modello umano ideale: i memvbri della nostra società,infatti, si riferiscono a determinati modelli culturali considerandoli automaticamente giusti e "normali",ma c'è da dire che,al di là della complessa questione dell'etnocentrismo, vivendo in una determinata società,è giusto condividerne i modelli culturali perché GIUSTI IN QUEL CONTESTO e non universalmente. E' chiaro che questo tizio venga considerato fuori dagli schemi e poco "normale",anche perché tutte quelle mutilazioni e modificazioni corporali non sono per nulla giustificati se non da un eccessivo egocentrismo
Quello e' un caso limite e l'ho detto,infatti sono partito con una provocazione.....le parti in neretto penso siano la rovina della societa',non la normalita',continuando a DIPENDERE da situazioni che riguardano esclusivamente il se',non l'io del soggeto...oramai e' dato cosi' tanto per scontato che non ce ne rendiamo piu' conto.....
Quello e' un caso limite e l'ho detto,infatti sono partito con una provocazione.....le parti in neretto penso siano la rovina della societa',non la normalita',continuando a DIPENDERE da situazioni che riguardano esclusivamente il se',non l'io del soggeto...oramai e' dato cosi' tanto per scontato che non ce ne rendiamo piu' conto.....
Su questo, secondo me (perchè è d'obbligo, non è una discussione sulle donne dove io ho sempre ragione ) più che "rovina della società" io parlerei di "inevitabilità". Quello che dici è cioè inevitabile, fa parte della Società stessa.
Non si può, cioè, puntare all'"io" perchè una questione troppo complessa. Forse è possibile su scala ristretta, in un numero limitatissimo di persone, ma quando parli di decine di elementi (in su) è impossibile che non ci si concentri sul "se". Perchè è più facile.
Per il tipo in questione, io credo che sia l'estremizzazione di un certo tipo di spettacolarità ed egocentrismo: chi fa queste cose, lo fa per stupire, colpire. A livelli più semplici, i piercing, i tatuaggi che si sono massificati, cosa rappresentano se non un mezzo per distinguersi dagli altri, se non per "stupire"? Un mezzo per mettersi in mostra.
Quanti, cioè, si fanno un tatuaggio per il valore simbolico e quanti perchè si sentono diversi dagli altri? Che equivale a dire "meglio degli altri". E quanti se lo fanno perchè gli altri lo guardino?
Sono convinto che al tipo in questione piaccia un sacco quando provoca reazioni assurde negli altri. Lui sa di non essere "normale".
Concordo con Zajika e Sean, che riescono ad esprimere quello che io invece gesticolo a fatica non avendo proprietà di linguaggio.
Su questo, secondo me (perchè è d'obbligo, non è una discussione sulle donne dove io ho sempre ragione ) più che "rovina della società" io parlerei di "inevitabilità". Quello che dici è cioè inevitabile, fa parte della Società stessa.
Non si può, cioè, puntare all'"io" perchè una questione troppo complessa. Forse è possibile su scala ristretta, in un numero limitatissimo di persone, ma quando parli di decine di elementi (in su) è impossibile che non ci si concentri sul "se". Perchè è più facile.
Per il tipo in questione, io credo che sia l'estremizzazione di un certo tipo di spettacolarità ed egocentrismo: chi fa queste cose, lo fa per stupire, colpire. A livelli più semplici, i piercing, i tatuaggi che si sono massificati, cosa rappresentano se non un mezzo per distinguersi dagli altri, se non per "stupire"? Un mezzo per mettersi in mostra.
Quanti, cioè, si fanno un tatuaggio per il valore simbolico e quanti perchè si sentono diversi dagli altri? Che equivale a dire "meglio degli altri". E quanti se lo fanno perchè gli altri lo guardino?
Sono convinto che al tipo in questione piaccia un sacco quando provoca reazioni assurde negli altri. Lui sa di non essere "normale".
Questo e' un caso limite,l'ho detto....il problema e' che tante persone non capiscono da dove derivano i loro disagi:tu non puoi saper quante persone soffrono di depressione,psicosi,fobie solo ed ESCLUSIVAMENTE per fattori legati al se'..quindi a come gli altri lo guardano,lo giudicano,lo reputano...su questo volevo focalizzare l'attenzione quando sento discorsi un poco semplicistici su questi argomenti,tutto qua.
le parti in neretto penso siano la rovina della societa',non la normalita',continuando a DIPENDERE da situazioni che riguardano esclusivamente il se',non l'io del soggeto...oramai e' dato cosi' tanto per scontato che non ce ne rendiamo piu' conto.....
...discorsi un poco semplicistici su questi argomenti,tutto qua.
la rovina delle società (al plurale) del mondo di cui parli è paradossalmente anche la normalità,perché l'etnocentrismo è una tendenza istintiva comune a tutti gli uomini (dalla quale,in particolare,gli antropologi cercano di liberarsi) e tramandata con una serie di modelli culturali prestabiliti. Se non esistesse l'entnocentrismo,probabilmente la pace regnerebbe nel mondo e i conflitti etnici,culturali e religiosi si ridurrebbero notevolmente. questo l'avevo scritto pure nel 3d sugli stereotipi estetico-culturali di tongue: L'occidente è quello che ha svilupato più di ogni altra società del mondo l'atteggiamento etnocentrico,cioè la tendenza istintiva che consiste nel ritenere i propri valori e modelli migliori di quelli degli altri.Inoltre,la cultura occidentale ha enfatizzato maggiormente il senso di identità contrapposta all'alterità. Non mi sembra che si stiano facendo discorsi semplicistici,anzi. Il fatto è che non si sta parlando degli stereotipi di "normalità" a livello mondiale, ma solamente nel mondo occidentale,il ché è molto diverso..per cui le cose automaticamente si semplificano. Credo che tu sia andato un po' fuori tema con alcune considerazioni,anche se sono giustissime.
la rovina delle società (al plurale) del mondo di cui parli è paradossalmente anche la normalità,perché l'etnocentrismo è una tendenza istintiva comune a tutti gli uomini (dalla quale,in particolare,gli antropologi cercano di liberarsi) e tramandata con una serie di modelli culturali prestabiliti. Se non esistesse l'entnocentrismo,probabilmente la pace regnerebbe nel mondo e i conflitti etnici,culturali e religiosi si ridurrebbero notevolmente. questo l'avevo scritto pure nel 3d sugli stereotipi estetico-culturali di tongue: L'occidente è quello che ha svilupato più di ogni altra società del mondo l'atteggiamento etnocentrico,cioè la tendenza istintiva che consiste nel ritenere i propri valori e modelli migliori di quelli degli altri.Inoltre,la cultura occidentale ha enfatizzato maggiormente il senso di identità contrapposta all'alterità. Non mi sembra che si stiano facendo discorsi semplicistici,anzi. Il fatto è che non si sta parlando degli stereotipi di "normalità" a livello mondiale, ma solamente nel mondo occidentale,il ché è molto diverso..per cui le cose automaticamente si semplificano. Credo che tu sia andato un po' fuori tema con alcune considerazioni,anche se sono giustissime.
la rovina delle società (al plurale) del mondo di cui parli è paradossalmente anche la normalità,perché l'etnocentrismo è una tendenza istintiva comune a tutti gli uomini (dalla quale,in particolare,gli antropologi cercano di liberarsi) e tramandata con una serie di modelli culturali prestabiliti. Se non esistesse l'entnocentrismo,probabilmente la pace regnerebbe nel mondo e i conflitti etnici,culturali e religiosi si ridurrebbero notevolmente. questo l'avevo scritto pure nel 3d sugli stereotipi estetico-culturali di tongue: L'occidente è quello che ha svilupato più di ogni altra società del mondo l'atteggiamento etnocentrico,cioè la tendenza istintiva che consiste nel ritenere i propri valori e modelli migliori di quelli degli altri.Inoltre,la cultura occidentale ha enfatizzato maggiormente il senso di identità contrapposta all'alterità. Non mi sembra che si stiano facendo discorsi semplicistici,anzi. Il fatto è che non si stia parlando degli stereotipi di "normalità" a livello mondiale, ma solamente nel mondo occidentale,il ché è molto diverso..per cui le cose automaticamente si semplificano. Credo che tu sia andato un po' fuori tema con alcune considerazioni,anche se sono giustissime.
Non penso affatto di essere fuori tema: si sta giudicando l'esteriorita' ,il se'..molti problemi dei giovani dei nostri giorni derivano dall'identificazione e di conseguenza del legame che si crea nella lòoro mente con questi...forse sono andato troppo a fondo non ot.
Hai ragione, l'argomento arriva ad abbracciare il senso stesso da dare al termine "normale" ed all'unità di misura tutta occidentale che spesse volte applichiamo a tutto e a tutti;
Non penso affatto di essere fuori tema: si sta giudicando l'esteriorita' ,il se'..molti problemi dei giovani dei nostri giorni derivano dall'identificazione e di conseguenza del legame che si crea nella lòoro mente con questi...forse sono andato troppo a fondo non ot.
beh avevate espanso molto l'argomento. Il fatto è che tutto si basa su dei criteri,così anche la nostra società,altrimenti ci sarebbe il caos più totale...la società,inoltre,è formata da altri sottogruppi sociali minori che, in qualche modo, cercano di discostarsi dai modelli culturali dominanti,ma falliscono lo stesso nella loro impresa perché comunque si autoidentificano con una precisa sottoclasse di non-appartenenza al gruppo. per non appartenere a nessun gruppo bisogna non vivere proprio in una società o fare riferimento a dei modelli estetici e comportamentali totalmente opposti e visti come "assurdi" dalla stragrande maggioranza di uomini...come il soggetto in questione,appunto.
pratiche cosi stravolgenti solitamente se le riservano persone cn una percezione negativa della propria estetica(brutte oggettivamente ma anche che si vedono brutte)
sono individui però eclettici,che nn tendono alla depressione o all introversione.sono persone che nn arrendendosi davanti al loro desolante anonimato scelgono la drastica trasformazione...
sono anche persone cn un elevatissima soglia del dolore ed un insaziabile egocentrismo..
9-7-2006 CAMPIONI DEL MONDOOOOOOO!!!!!!!
viola forever
"Il successo altrui non deve essere vissuto come un insuccesso nostro-prima regola per imparare a vivere"
pratiche cosi stravolgenti solitamente se le riservano persone cn una percezione negativa della propria estetica(brutte oggettivamente ma anche che si vedono brutte)
sono individui però eclettici,che nn tendono alla depressione o all introversione.sono persone che nn arrendendosi davanti al loro desolante anonimato scelgono la drastica trasformazione...
sono anche persone cn un elevatissima soglia del dolore ed un insaziabile egocentrismo..
beh avevate espanso molto l'argomento. Il fatto è che tutto si basa su dei criteri,così anche la nostra società,altrimenti ci sarebbe il caos più totale...la società,inoltre,è formata da altri sottogruppi sociali minori che, in qualche modo, cercano di discostarsi dai modelli culturali dominanti,ma falliscono lo stesso nella loro impresa perché comunque si autoidentificano con una precisa sottoclasse di non-appartenenza al gruppo. per non appartenere a nessun gruppo bisogna non vivere proprio in una società o fare riferimento a dei modelli estetici e comportamentali totalmente opposti e visti come "assurdi" dalla stragrande maggioranza di uomini...come il soggetto in questione,appunto.
Non hai capito il mio discorso ma fa niente,ci vorrebbe tempo e si andrebbe ot,quello che scrivi in questo post non c'entra nulla con quello che ho detto.
Non hai capito il mio discorso ma fa niente,ci vorrebbe tempo e si andrebbe ot,quello che scrivi in questo post non c'entra nulla con quello che ho detto.
mi sembra che tu abbia detto che i giovani (e non) facciano riferimento a determinati modelli piuttosto che ad altri e io ti ho risposto che secondo me è normale che in qualsiasi società si faccia ciò no?
mi sembra che tu abbia detto che i giovani (e non) facciano riferimento a determinati modelli piuttosto che ad altri e io ti ho risposto che secondo me è normale che in qualsiasi società si faccia ciò no?
No..io su molte cose dette riguardo il ragazzo sono d'accordo con te/voi,volevo solo far capire che estremizzare al limite questo lato di giudizio sul se' porta a numerosi problemi nei giovani dei giorni d' oggi di tipo psichiatrico.
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