Originariamente Scritto da In corpore sano
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A me mie me basta lu sule.
Comunque la tua puntualizzazione dice poco, resta il fatto che FN VUOLE attirarsi un certo tipo di popolazione perchè è di facile convincimento.
Se FN facesse propaganda nelle università tirerebbe su ben poco(non dire che all'università son tutti rossi perchè tra ciellini e i vari pieni di soldi-studenti di economia e simile c'è oramai da crederci poco...).
FN predica a volte bene, dicendo cose anche giuste, ma partendo da idee completamente assurde,insensate e violente, e così DEVE attirarsi chi dell'odio e della violenza è succube.punto.
E comunque credo che Fn lo faccia già di andare a "reclutare" gente nelle curve.Chi fa parte di un gruppo ultras è anche amico dei componenti, e figurati se non ce n'è uno che li tira verso quella direzione.Sicuramente non può permettersi FN di dire che il tale gruppo ultras è di FN,perchè visto di cosa si macchiano i suddetti sarebbe deleterio per la sua immagine pubblica...
sulla strage di Bologna ok, ma un altro tot di cose l'ha fatto, SICURAMENTE.
Il problema, ripeto, anche per rispondere a greenday2, è che se un movimento attira un certo tot. di persone di un certo tipo, è spaventosa la forza che ottiene e che potrebbe scatenare.
A qualcuno viene in mente come ha preso il potere Mussolini?
qualche passaggio:
Nel maggio del 1921 si ebbe -in seguito alle elezioni- l’ingresso dei fascisti e dei nazionalisti all’interno della camera. Questo fu un passo decisivo, per la presa del potere.
Con la creazione del Pnf anche le <<squadre d’azione>> assunsero un maggior potere. Queste erano formate da ex combattenti, che dal ‘21 in poi ebbero anche il tacito aiuto delle forze dell’ordine.(a me già le ronde padane mi danno quest'idea...)
il 1921 fu l’anno in cui le <<squadre d’azione>> spadroneggiarono per tutto il paese; la classe dirigente non capì la gravità di tale momento, credendo che tali forze sarebbe poi destinate a rientrare nella legalità.
Nel frattempo, il governo Facta subentrava a Bonomi, siamo tra il 1921/1922, era ormai evidente il doppio binario della politica Mussoliniana, cioè quello legale, tramite l’entrata nel parlamento dei fascisti e la continua ricerca di una coalizione di governo forte, e quella illegale, attuata dagli squadristi in tutto il paese.
Siamo agli inizi degli anni venti e all’interno del neonato movimento fascista qualcuno parla di dare una svolta, una spallata decisiva per far cadere il Governo e prendere il potere, si comincia a parlare della <<marcia su Roma>>.
Il 24 ottobre del 1922, i quadrumviri si incontrarono per l’ultima volta e decisero di passare all’azione per il 28 dello stesso mese. Nei giorni seguenti vari gruppi di fascisti, da varie parti d’Italia si radunarono e mossero verso Roma, dal sud il gruppo più consistente provenne da Napoli. Migliaia di giovani si appostarono alle porte di Roma, davanti ai fucili dell’esercito regio. Il governo chiese lo stato d’assedio; infatti fu convocata subito una riunione alle 6:00 della mattina del 28 ottobre durante la quale approvarono la proclamazione dello stato d’assedio:<<Il Consiglio dei Ministri delibera ad unanimità di proporre al Re la proclamazione dello stato d’assedio>>. A questo punto l’ultima parola spettava al Re che, dopo un lungo periodo di incertezza, rifiutò lo stato d’assedio; solo in questo modo i fascisti poterono entrare vittoriosi a Roma. Si ebbero degli scontri a San Lorenzo, quartiere famoso per il suo sentimento antifascista, dove la colonna provenuta da Tivoli e comandata da Giuseppe Bottai decise di passare. Nelle prime ore del pomeriggio del 28 ottobre i fascisti, provenuti da tutta Italia sfilarono davanti al Re.
Mussolini ? Egli si trovava a Milano, qui ricevette la notizia del successo della marcia e l’invito di recarsi nella capitale per formare il nuovo governo (Balbo negli anni ‘30 gli accusò di aver fatto la rivoluzione per telefono). Infatti il 29 ottobre del 1922, nel primo pomeriggio Mussolini ricevette una telefonata da Polverelli che comunicava al futuro Duce la vittoria della marcia:<< Io e Grandi siamo qui al Quirinale e abbiamo il piacere di comunicare che il Re ha deciso di affidarti l’incarico di costituire il nuovo Gabinetto; perciò è necessario che tu parta immediatamente con qualsiasi mezzo per essere a Roma al più presto…>
Con la creazione del Pnf anche le <<squadre d’azione>> assunsero un maggior potere. Queste erano formate da ex combattenti, che dal ‘21 in poi ebbero anche il tacito aiuto delle forze dell’ordine.(a me già le ronde padane mi danno quest'idea...)
il 1921 fu l’anno in cui le <<squadre d’azione>> spadroneggiarono per tutto il paese; la classe dirigente non capì la gravità di tale momento, credendo che tali forze sarebbe poi destinate a rientrare nella legalità.
Nel frattempo, il governo Facta subentrava a Bonomi, siamo tra il 1921/1922, era ormai evidente il doppio binario della politica Mussoliniana, cioè quello legale, tramite l’entrata nel parlamento dei fascisti e la continua ricerca di una coalizione di governo forte, e quella illegale, attuata dagli squadristi in tutto il paese.
Siamo agli inizi degli anni venti e all’interno del neonato movimento fascista qualcuno parla di dare una svolta, una spallata decisiva per far cadere il Governo e prendere il potere, si comincia a parlare della <<marcia su Roma>>.
Il 24 ottobre del 1922, i quadrumviri si incontrarono per l’ultima volta e decisero di passare all’azione per il 28 dello stesso mese. Nei giorni seguenti vari gruppi di fascisti, da varie parti d’Italia si radunarono e mossero verso Roma, dal sud il gruppo più consistente provenne da Napoli. Migliaia di giovani si appostarono alle porte di Roma, davanti ai fucili dell’esercito regio. Il governo chiese lo stato d’assedio; infatti fu convocata subito una riunione alle 6:00 della mattina del 28 ottobre durante la quale approvarono la proclamazione dello stato d’assedio:<<Il Consiglio dei Ministri delibera ad unanimità di proporre al Re la proclamazione dello stato d’assedio>>. A questo punto l’ultima parola spettava al Re che, dopo un lungo periodo di incertezza, rifiutò lo stato d’assedio; solo in questo modo i fascisti poterono entrare vittoriosi a Roma. Si ebbero degli scontri a San Lorenzo, quartiere famoso per il suo sentimento antifascista, dove la colonna provenuta da Tivoli e comandata da Giuseppe Bottai decise di passare. Nelle prime ore del pomeriggio del 28 ottobre i fascisti, provenuti da tutta Italia sfilarono davanti al Re.
Mussolini ? Egli si trovava a Milano, qui ricevette la notizia del successo della marcia e l’invito di recarsi nella capitale per formare il nuovo governo (Balbo negli anni ‘30 gli accusò di aver fatto la rivoluzione per telefono). Infatti il 29 ottobre del 1922, nel primo pomeriggio Mussolini ricevette una telefonata da Polverelli che comunicava al futuro Duce la vittoria della marcia:<< Io e Grandi siamo qui al Quirinale e abbiamo il piacere di comunicare che il Re ha deciso di affidarti l’incarico di costituire il nuovo Gabinetto; perciò è necessario che tu parta immediatamente con qualsiasi mezzo per essere a Roma al più presto…>
La storia di Hitler non è molto diversa....ok certo, FN ha preso lo 0,3% ma somma i voti delLa Destra, somma la Lega e qualche altro simpatizzante e simile...beh...
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