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Unisco i due post che si possono accomunare in un'unica risposta.
Hai messo parecchia carne al fuoco, ma ti rispondo partendo dall'assunto che la mia visione non assume un'ottica "nazista" e lo faccio citando Mussolini, che parlando di questioni simili disse che "la razza è roba da lasciare ai Tedeschi, non è roba da Italiani".
Dunque noi italiani possiamo parlare di identità semmai (questa assume il Fascismo), consegnando quell'eruzione pagana che fu il Nazismo (anche fascinosa se vogliamo, per una certa sua estetica) alle ragioni tutte germaniche che la espressero.
Italiani e dunque Cristiani, questo il tronco da difendere.
Italiani e dunque Romani, questa la civiltà che ha plasmato l'occidente e che è la nostra. "La Bestia Bionda", così Nietzche chiama i Tedeschi, si è richiamata a tutt'altro, coniugando miti nordici, filosofie e religioni che vanno dall'Oriente alla Grecia, passando addirittura per l'ebraismo ( Hitler invidiò sempre la capacità di quel popolo di essere rimasto "incontaminato") tanto che tutto questo, dopo un'accecante esplosione di potenza, non ha potuto reggere, crollando su se stesso o tornando, chissà, ad immergersi.
Italiani dicevo, e dunque eredi di Tradizioni e Valori che poco hanno a che fare con la razza intesa nel senso "tedesco" del termine, quanto di una civiltà scaturita da noi e che a noi tocca difendere, per poi passare il testimone.
E' certo dunque che chi non solo è a noi alieno ma anche chi mette in pericolo questa identità è da combattere, ma tutto questo come vedi è molto lontano dall'episodio di Verona.
Quelle teste vuote avrebbero fatto lo stesso se davanti avrebbero avuto un meridionale, e questo con la difesa dell'Idea ha davvero poco a che fare, quando l'Italia è una e abitata tutta da Italiani.
Quelle teste rasate, urticanti tra l'altro anche sotto un profilo squisitamente estetico, sono ragazzi di 19/20 anni che hanno semplicemente scelto la maniera più sbagliata possibile per indirizzare la loro forza giovane, il loro sangue caldo, la loro sete.
eh...ma di fatti si parlava di neo nazi e violenza.
non oso addentrarmi qui nel nesso fascismo e violenza
l'estate scorsa ero in una piazzetta del mio paese a farmi tranquillo i cazzi miei ed è arrivato un mafiosetto della zona e 2 albanesi(il doppio di me) e il primo ha esordito con un ***** ti guardi? io non faccio neanche in tempo a rispondere che mi tira una testata in testa che a momenti mi spacca il naso...e tempo di accorgermi di cosa ***** stava succedendo uno dei 2 albanesi mi ha piantato 2 pugni in piena faccia...
naturalmente io li a parlare con 2 conoscenti di 3 anni in meno di me(quindi 16anni) mentre quella gentaglia li ne aveva almeno 2-3 in più di me(sui 21-22)
cosa ancora più grave è il fatto che si vanteranno di quello che ti hanno fatto...capirai, 3 contro 1, pure un ragazzo più piccolo di loro e come se non bastasse ti hanno assalito "alla infame".
1 Cosa Nn Capisco......di Cosa Vanno Fieri??
Sti Bulletti, Quando Poi Si Ritrovano In Piazza Tra Di Loro Si Dicono:sai, Noi Eravamo Solo In 3 E Abbiamo Picchiato 1 Che Passava Di Li E Si Faceva I Cazzi Suoi, Si Dai Forse Era 5 Anni + Piccolo Di Noi, Che Ridere..........***** Ci Vanno Fieri............veramente, Questa è Gente Da Mettere Al Rogo.....
Ragà alla fine la rissa va evitata in qualsiasi modo, dato che anyway se ne esce sempre sconfitti, o con un qualcosa di rotto, o nel caso le diate meglio voi con la fedina penale sporca..che se per un delinquente cambia poco, per un onesto studente/lavoratore e' un big pain in the ass.
E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!
IL PADRE DI UN FERMATO: «VORREI ESSERE IL PADRE DELLA VITTIMA»- «Vorrei essere il padre della vittima anzichè il padre di mio figlio» ha detto tra le lacrime il padre di Raffaele Delle Donne, il primo giovane a costituirsi per il pestaggio di Verona. L'uomo l'ha detto agli investigatori quando si sono presentati nella sua casa a San Giovanni Lupatoto per cercare il figlio. «Ci ha fornito subito la massima collaborazione - ha detto il dirigente della Digos, Luciano Iaccarino - e crediamo possa avere avuto un ruolo determinante nel convincere il figlio a costituirsi».
Ci si rende conto sempre troppo tardi del danno che si è fatto, non solo a se stessi.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
IL PADRE DI UN FERMATO: «VORREI ESSERE IL PADRE DELLA VITTIMA»- «Vorrei essere il padre della vittima anzichè il padre di mio figlio» ha detto tra le lacrime il padre di Raffaele Delle Donne, il primo giovane a costituirsi per il pestaggio di Verona. L'uomo l'ha detto agli investigatori quando si sono presentati nella sua casa a San Giovanni Lupatoto per cercare il figlio. «Ci ha fornito subito la massima collaborazione - ha detto il dirigente della Digos, Luciano Iaccarino - e crediamo possa avere avuto un ruolo determinante nel convincere il figlio a costituirsi».
Ci si rende conto sempre troppo tardi del danno che si è fatto, non solo a se stessi.
però il padre c'entra fino a un certo punto. Se per esempio guardassi la mia famiglia nessuno avrebbe pensato che sarei diventato così testa di *****. Fortunatamente però qualche cannellata sulla ghigna che ho preso mi ha messo un limite alle cazzate che faccio.
"Qualsiasi cosa che non sia la morte è un leggero infortunio"
però il padre c'entra fino a un certo punto. Se per esempio guardassi la mia famiglia nessuno avrebbe pensato che sarei diventato così testa di *****. Fortunatamente però qualche cannellata sulla ghigna che ho preso mi ha messo un limite alle cazzate che faccio.
E' all'interno della famiglia che tutto comincia, nel bene o nel male.
Regole, orari, educazione, rispetto dei ruoli di ciascuno, questo è il compito che hanno i genitori, la responsabilità di accompagnare nella crescita un figlio.
Ruolo oggi difficilissimo, per carità, con padri di 35/40 anni che giocano ancora a fare gli adolescenti ma non coi loro amici quanto piuttosto coi figli, per sembrare ancora "moderni", quando poi i figli restano sempre e comunque un segreto ai loro occhi;
Meglio, molto meglio allora che il padre e la madre continuino ad esercitare l'amore e l'autorità di genitori, senza mostrare quelle affinità generazionali che sono solo una costruzione rifiutata dai figli stessi.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
ma avete visto che faccia di merda che hanno questi massacratori????roba da pazzi....+ ci penso e + divento isterico e nervoso....mamma mia, prenderei a calci nelle palle queste persone fino a quando nn mi sento + le gambe......
E' all'interno della famiglia che tutto comincia, nel bene o nel male.
Regole, orari, educazione, rispetto dei ruoli di ciascuno, questo è il compito che hanno i genitori, la responsabilità di accompagnare nella crescita un figlio.
Ruolo oggi difficilissimo, per carità, con padri di 35/40 anni che giocano ancora a fare gli adolescenti ma non coi loro amici quanto piuttosto coi figli, per sembrare ancora "moderni", quando poi i figli restano sempre e comunque un segreto ai loro occhi;
Meglio, molto meglio allora che il padre e la madre continuino ad esercitare l'amore e l'autorità di genitori, senza mostrare quelle affinità generazionali che sono solo una costruzione rifiutata dai figli stessi.
ascolta sono solo parole: è innegabile che tra le frange di estrema destra si ricorra spesso alla violenza. Magari è gente che travisa tutto ma questi sono i fatti.
Conosco bene verona e i veronesi: la città è nera, specie i giovani e giovanissimi.
E non sto parlando di ragazzini ignoranti ma di ambienti universitari. Neo fascisti, imbottiti di xenofobia e di voglia di menar le mani:"pelle bianca, camicia nera, cuore gialloblù" questo è il motto che va per la maggiore tra gli under 35.
E infatti gli episodi di pestaggi "ideologici" sono numerosissimi.
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