AFFIANCHERÀ L'EURO IN ESERCIZI CONVENZIONATI
A Trento si pagherà con lo «Scec»
Ok a moneta locale dal consiglio comunale, a Napoli è già in circolazione. Beppe Grillo elogiava l'iniziativa
L'aquila di San Venceslao TRENTO - L'idea forse l'hanno rubata a Tremonti che dell'euro voleva i tagli «piccoli», o forse alla lista «No Euro». Fatto sta che a Trento potrebbe essere coniata una nuova moneta: lo «Scec, che non sostituirà, ma affiancherà l'euro con lo scopo di creare un circuito commerciale locale. Lo ha deciso il Consiglio comunale che ha approvato un ordine del giorno presentato dall'opposizione di centro destra su proposta di Flavio Maria Tarolli, dell'Udc. I biglietti, di diverso taglio, potranno riportare stampata l'aquila di San Venceslao o magari l'effigie di Bernardo Clesio o Cristoforo Madruzzo. L'ordine del giorno di Tarolli impegna sindaco e giunta ad attivarsi presso istituzioni pubbliche, associazioni di cittadini, sindacati, associazioni di categoria, cooperazione, sistema del credito, grande distribuzione, negozianti per dar vita a un circuito commerciale locale.
BENEFICI ECONOMICI - La moneta locale circolerà naturalmente solo all'interno di esercizi convenzionati. Il vantaggio per i commercianti e per i clienti dovrebbe essere quello di far permanere quote di ricchezza sul territorio con benefici economici per le imprese aderenti e il consolidamento del tessuto commerciale del centro storico. Ma anche un aumento delle capacità reali di acquisto delle famiglie, che tramite gli «Scec» avrebbero accesso a merci scontate e più convenienti. La proposta è stata promossa con 31 sì, 2 no e un astenuto.
MA A NAPOLI - Ma lo «Scec» di Trento nasce falso. Altro non è che una copia. Infatti, il primo «Scec» è napoletano. Basta dare un'occhiata al sito www.progettoscec.com con il quale viene diffusa l'idea dell'associazione onlus Masaniello di usare lo «Scec» (Solidarietà ChE Cammina), per rilanciare l'economia locale. L'iniziativa è di un gruppo di commercianti, artigiani, liberi professionisti, privati cittadini che hanno individuato un problema fondamentale della nostra economia: «la gestione della moneta è nell'interesse esclusivo delle banche e non dei cittadini». In pratica dicono che ogni qual volta che acquistiamo nei grandi supermercati o mettiamo la benzina nella nostra auto, gran parte dei nostri soldi vengono risucchiati dal nostro mercato per essere trasferiti oltreoceano o in oriente, mercati oggi preferiti per gli investimenti nei mercati finanziari.Tutti questi soldi non circolano più sul nostro territorio che si impoverisce sempre più di moneta, strumento indispensabile per il buon funzionamento di una qualsiasi economia. Quindi, avendo l'opportunità di rispendere gli «Scec» incassati, il commerciante che li accetta non ci perde nulla (neanche lo percentuale di «Scec» accettata) e ci guadagna un aumento di clienti con relativo incremento di vendite. In attesa che altri «Scec» nascano, anche Beppe Grillo che ha lodato la loro iniziativa.
A Trento si pagherà con lo «Scec»
Ok a moneta locale dal consiglio comunale, a Napoli è già in circolazione. Beppe Grillo elogiava l'iniziativa
L'aquila di San Venceslao TRENTO - L'idea forse l'hanno rubata a Tremonti che dell'euro voleva i tagli «piccoli», o forse alla lista «No Euro». Fatto sta che a Trento potrebbe essere coniata una nuova moneta: lo «Scec, che non sostituirà, ma affiancherà l'euro con lo scopo di creare un circuito commerciale locale. Lo ha deciso il Consiglio comunale che ha approvato un ordine del giorno presentato dall'opposizione di centro destra su proposta di Flavio Maria Tarolli, dell'Udc. I biglietti, di diverso taglio, potranno riportare stampata l'aquila di San Venceslao o magari l'effigie di Bernardo Clesio o Cristoforo Madruzzo. L'ordine del giorno di Tarolli impegna sindaco e giunta ad attivarsi presso istituzioni pubbliche, associazioni di cittadini, sindacati, associazioni di categoria, cooperazione, sistema del credito, grande distribuzione, negozianti per dar vita a un circuito commerciale locale.
BENEFICI ECONOMICI - La moneta locale circolerà naturalmente solo all'interno di esercizi convenzionati. Il vantaggio per i commercianti e per i clienti dovrebbe essere quello di far permanere quote di ricchezza sul territorio con benefici economici per le imprese aderenti e il consolidamento del tessuto commerciale del centro storico. Ma anche un aumento delle capacità reali di acquisto delle famiglie, che tramite gli «Scec» avrebbero accesso a merci scontate e più convenienti. La proposta è stata promossa con 31 sì, 2 no e un astenuto.
MA A NAPOLI - Ma lo «Scec» di Trento nasce falso. Altro non è che una copia. Infatti, il primo «Scec» è napoletano. Basta dare un'occhiata al sito www.progettoscec.com con il quale viene diffusa l'idea dell'associazione onlus Masaniello di usare lo «Scec» (Solidarietà ChE Cammina), per rilanciare l'economia locale. L'iniziativa è di un gruppo di commercianti, artigiani, liberi professionisti, privati cittadini che hanno individuato un problema fondamentale della nostra economia: «la gestione della moneta è nell'interesse esclusivo delle banche e non dei cittadini». In pratica dicono che ogni qual volta che acquistiamo nei grandi supermercati o mettiamo la benzina nella nostra auto, gran parte dei nostri soldi vengono risucchiati dal nostro mercato per essere trasferiti oltreoceano o in oriente, mercati oggi preferiti per gli investimenti nei mercati finanziari.Tutti questi soldi non circolano più sul nostro territorio che si impoverisce sempre più di moneta, strumento indispensabile per il buon funzionamento di una qualsiasi economia. Quindi, avendo l'opportunità di rispendere gli «Scec» incassati, il commerciante che li accetta non ci perde nulla (neanche lo percentuale di «Scec» accettata) e ci guadagna un aumento di clienti con relativo incremento di vendite. In attesa che altri «Scec» nascano, anche Beppe Grillo che ha lodato la loro iniziativa.
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