Gabriele riguardo il problema del sostentamento dei giornali,Travaglio ieri ha fatto emergere un altro fatto,a mio avviso,interessante:l'assenza nell'ordinamento italiano di una norma che regoli l'impatto della pubblicità nei palinsesti televisivi.Infatti,dati alla mano,nell'ultimo decennio gli investimenti pubblicitari si sono drasticamente sbilanciati a favore della televisione,"fuggendo" dalla carta stampata.
Ora,se anche in Italia come in tutta Europa si mettesse un limite concreto al minutaggio giornaliero della pubblicità (con evidenti benefici anche per gli spettatori),per il principio dei vasi comunicanti gli investimenti pubblicitari si sposterebbero sugli altri mezzi di comunicazione,come appunto i giornali.
Ovviamente Berlusconi mai accetterebbe una legge così civile e moderna,in quanto farebbe calare drasticamente i ricavi di Mediaset (poi qualcuno dice che non esiste il conflitto di interessi
) e d'altra parte quelle merde che oggi fanno capo a Veltroni mai si sognerebbero di mostrare un minimo di spina dorsale.
Ora,se anche in Italia come in tutta Europa si mettesse un limite concreto al minutaggio giornaliero della pubblicità (con evidenti benefici anche per gli spettatori),per il principio dei vasi comunicanti gli investimenti pubblicitari si sposterebbero sugli altri mezzi di comunicazione,come appunto i giornali.
Ovviamente Berlusconi mai accetterebbe una legge così civile e moderna,in quanto farebbe calare drasticamente i ricavi di Mediaset (poi qualcuno dice che non esiste il conflitto di interessi
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