Il secolo dei Lumi, il relativismo e la svolta
Rispondo a ma_, sgorga e kurt; mi ritrovo nelle parole di sean.
Ricordo che quando aveva luogo il primo scontro elettorale Bush-Al Gore, io speravo ardentemente vincesse il secondo: Bush rappresentava tutto quello che io non sopportavo, quel tipo di sub-cultura viscerale e non intellettuale, un ottuso conservatorismo ed una rozza ostentazione di forza provincialoide; Al Gore incarnava un evoluto e più raffinato liberale, più vicino al mio modo di sentire allora.
Poi, poi mi son ricreduto su molte posizioni: stavo categorizzando la realtà americana con gli occhi e l'inquadratura classificativa di un europeo.
Generalmente, a meno che non vi siano cross-contatti o si abbia una interesse specifico in merito, europei ed americani si fraintendono e spesso giudicano negativamente in modo reciproco ma improprio.
Questo accade per un motivo storico e fondamentale: il distacco dei futuri US dall'Europa, subito prima della rivoluzione francese. La rivoluzione francese ha rappresentato la boa a cui il vecchio continente ha fatto un giro epocale: la rivoluzione francese è stato un evento politico, ma il suo scossone culturale è stato ancora più ampio. I venti cominciati a soffiare da Parigi hanno cambiato il modo in cui noi europei ci rapportiamo alla realtà e pensiamo: il modo di vivere la politica, la religione, il sesso, i diritti civili, le relazioni personali, il ruolo della donna e tante altri aspetti che sarebbe impossibile menzionare, perchè coprono l'intero universo umano.
Io della cultura americana mi son interessato parecchio, sono stato spesso overseas e poi il salto per la comprensione finale del loro tessuto sociale l'ho fatto avendo una relazione sentimentale con una donna, che tutt'ora va avanti: insieme abbiamo cercato di capirci l'un l'altro, e vi assicuro che bisogna proprio cambiare prospettiva per apprezzare certe posizioni reciproche.
Per quanto riguarda noi europei, la massa ha una concezione alquanto distorta di cosa sia l'America: il prodotto di maggior esportazione statunitense, lo showbiz con le produzioni cinematografiche annesse, riflette una porzione del tutto minoritaria e localizzata della realtà del Nuovo Mondo. La persona di cui parlavo prima, aborrisce alla prospettiva di poter vivere in CA, per il tipo di cultura lì vigente: la vera anima statunitense è conservatrice, religiosa, pragmatica, materialista (coesiste con "religiosa"), provinciale, idealista (coesiste con "pragmatica").
Riallacciandoci al tema del 3d, vi assicuro che, a prescindere dalla differenziazione in cattolicesimo, protestantesimo e quant'altro, il modo di vivere la religione di un americano medio si discosta alquanto da quella di un europeo: la vivono in un modo che a noi non appartiene più da tempo, probabilmente proprio a partire dal Secolo dei Lumi.
Quando ragionano, lo fanno per categorie: hanno un forte senso del "right and wrong", "good and evil". A noi, sofisticati e mondani europei, queste categorizzazioni lasciano quantomeno un compassato sorriso sulle labbra: per noi sono rozze e fanciullesche, perse in centinaia di anni di relativismo intellettuale della coscienza vetocontinentale.
Noi europei che facciamo quando vediamo una donna nuda per un qualche spot pubblicitario? Possiamo al massimo trovarlo di cattivo gusto (ammesso che ci facciamo ancora caso); al contrario, loro pensano che è "evil", "wrong".
Paradossalmente, gli US son più vicini all'Islam che all'Europa, nelle loro categorie di pensiero: bene-male, giusto-sbagliato, etc.
Il Secolo dei Lumi hacambiato il volto e l'anima dell'Europa; questo è accaduto subito dopo il distacco dell'America dalla "madrepatria". Non dico che gli US siano rimasti "indietro", siano dei cugini provincialotti rispetto ai sofisticati europei, smaliziati dal vento dei Lumi e dai suoi postumi: ad un certo punto, e precisamente con l'Indipendenza Americana, i due continenti hanno preso due strade diverse. Difatti, non penso che il Secolo dei Lumi ci abbia lasciato, tutt'oggi, solo gran regali: gli aspetti più deleteri sono tutti derivanti da quel relativismo di cui parlava Sean.
Forse sarebbe meglio rivedere quello che ho scritto di getto, ma sono troppo stanco per farlo: 60 minuti di cardio non stop, sono allo stremo
Edito per prevenire quel marpione di Ma_: non intendevo che l'Illuminismo è stato avviato dalla Rivoluzione francese, rileggendo quanto scritto specifico
Rispondo a ma_, sgorga e kurt; mi ritrovo nelle parole di sean.
Ricordo che quando aveva luogo il primo scontro elettorale Bush-Al Gore, io speravo ardentemente vincesse il secondo: Bush rappresentava tutto quello che io non sopportavo, quel tipo di sub-cultura viscerale e non intellettuale, un ottuso conservatorismo ed una rozza ostentazione di forza provincialoide; Al Gore incarnava un evoluto e più raffinato liberale, più vicino al mio modo di sentire allora.
Poi, poi mi son ricreduto su molte posizioni: stavo categorizzando la realtà americana con gli occhi e l'inquadratura classificativa di un europeo.
Generalmente, a meno che non vi siano cross-contatti o si abbia una interesse specifico in merito, europei ed americani si fraintendono e spesso giudicano negativamente in modo reciproco ma improprio.
Questo accade per un motivo storico e fondamentale: il distacco dei futuri US dall'Europa, subito prima della rivoluzione francese. La rivoluzione francese ha rappresentato la boa a cui il vecchio continente ha fatto un giro epocale: la rivoluzione francese è stato un evento politico, ma il suo scossone culturale è stato ancora più ampio. I venti cominciati a soffiare da Parigi hanno cambiato il modo in cui noi europei ci rapportiamo alla realtà e pensiamo: il modo di vivere la politica, la religione, il sesso, i diritti civili, le relazioni personali, il ruolo della donna e tante altri aspetti che sarebbe impossibile menzionare, perchè coprono l'intero universo umano.
Io della cultura americana mi son interessato parecchio, sono stato spesso overseas e poi il salto per la comprensione finale del loro tessuto sociale l'ho fatto avendo una relazione sentimentale con una donna, che tutt'ora va avanti: insieme abbiamo cercato di capirci l'un l'altro, e vi assicuro che bisogna proprio cambiare prospettiva per apprezzare certe posizioni reciproche.
Per quanto riguarda noi europei, la massa ha una concezione alquanto distorta di cosa sia l'America: il prodotto di maggior esportazione statunitense, lo showbiz con le produzioni cinematografiche annesse, riflette una porzione del tutto minoritaria e localizzata della realtà del Nuovo Mondo. La persona di cui parlavo prima, aborrisce alla prospettiva di poter vivere in CA, per il tipo di cultura lì vigente: la vera anima statunitense è conservatrice, religiosa, pragmatica, materialista (coesiste con "religiosa"), provinciale, idealista (coesiste con "pragmatica").
Riallacciandoci al tema del 3d, vi assicuro che, a prescindere dalla differenziazione in cattolicesimo, protestantesimo e quant'altro, il modo di vivere la religione di un americano medio si discosta alquanto da quella di un europeo: la vivono in un modo che a noi non appartiene più da tempo, probabilmente proprio a partire dal Secolo dei Lumi.
Quando ragionano, lo fanno per categorie: hanno un forte senso del "right and wrong", "good and evil". A noi, sofisticati e mondani europei, queste categorizzazioni lasciano quantomeno un compassato sorriso sulle labbra: per noi sono rozze e fanciullesche, perse in centinaia di anni di relativismo intellettuale della coscienza vetocontinentale.
Noi europei che facciamo quando vediamo una donna nuda per un qualche spot pubblicitario? Possiamo al massimo trovarlo di cattivo gusto (ammesso che ci facciamo ancora caso); al contrario, loro pensano che è "evil", "wrong".
Paradossalmente, gli US son più vicini all'Islam che all'Europa, nelle loro categorie di pensiero: bene-male, giusto-sbagliato, etc.
Il Secolo dei Lumi hacambiato il volto e l'anima dell'Europa; questo è accaduto subito dopo il distacco dell'America dalla "madrepatria". Non dico che gli US siano rimasti "indietro", siano dei cugini provincialotti rispetto ai sofisticati europei, smaliziati dal vento dei Lumi e dai suoi postumi: ad un certo punto, e precisamente con l'Indipendenza Americana, i due continenti hanno preso due strade diverse. Difatti, non penso che il Secolo dei Lumi ci abbia lasciato, tutt'oggi, solo gran regali: gli aspetti più deleteri sono tutti derivanti da quel relativismo di cui parlava Sean.
Forse sarebbe meglio rivedere quello che ho scritto di getto, ma sono troppo stanco per farlo: 60 minuti di cardio non stop, sono allo stremo
Edito per prevenire quel marpione di Ma_: non intendevo che l'Illuminismo è stato avviato dalla Rivoluzione francese, rileggendo quanto scritto specifico
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